Oh, grazie, ConoNero, per avermi interrogata in merito. Provo a rispondere a mio modo, il che non è indicativo.
Diciamo che chi compie certi tipi di ricerca, facendone una ragione di vita e spingendosi oltre il semplice studio, ossia intende coinvolgere tutta la propria persona portandola, se possibile, a capire quello che c'è oltre la cortina, si confronta con tutte le manifestazioni umane, dunque, come tu intuisci, anche con quelle sessuali. Quindi la domanda è del tutto pertinente.
Personalmente non ho affatto risolto questo problema nella mia vita. Provo però a dirti come a livello teorico l'ho elaborato fino a questo momento.
In via generale, l'idea che mi sono fatta della relazione tra sesso e percorso iniziatico: dato che chi sceglie un certo tipo di cammino si accorge ad un certo punto di dover mettere da parte la materialità, tutte le manifestazioni materiali vengono affrontate in vari modi da varie persone, secondo il tipo di ideologia, di cammino. Puoi trovare persone che mortificano tutto ciò che è del loro corpo, costringendosi a lunghi digiuni alimentari, al celibato (quello vero), alla perdita di vizi, all'indifferenza verso gli stimoli del sonno, le emozioni, ed anche verso le esigenze fisiche di tipo sessuale.
Altri invece non condannano i richiami del loro coropo, ma cercano di sottometterli al richiamo da loro scelto come principale: quello della loro ricerca.
Di queste due strade nessuna è condannabile: fanno parte del percorso di una persona, o di parte di esso. Vengono scelte secondo l'esigenza che si sente in quel momento, secondo quello che si ha bisogno di imparare. Come scegliere di andare un periodo in palestra, il che non deve esser condanna verso chi invece va in piscina.
Detto questo, c'è anche chi usa proprio le sensazioni e reazioni chimiche ed eteriche del proprio corpo per "elevarsi" in un percorso di apprendimento: la magia sessuale ne è un esempio, ed ha molti sottoinsiemi. Dovrebbero far parte, queste pratiche, della cosiddetta "via della mano sinistra", ma qui non sono esperta e potrei dirti cose fuorvianti.
Personalmente, cerco di ascoltare il mio corpo fisico senza farmi da esso trascinare, ed anzi è mia ambizione riuscire a sottometterlo. Senza per questo voler mancare di nutrirlo e di assecondare le sue vere esigenze. E di questo cammino hanno fatto parte anche digiuni alimentari (alcuni troveranno ciò condannabile o perlomeno stupido), non finalizzati a maltrattare il corpo, ma piuttosto a farlo passare in secondo piano, ossia a disintossicare mente e anima dalle catene che personalmente mi legano in modo troppo forte ad esso quando non mi ricordo di dominarlo. Altri invece non hanno bisogno di digiuni o altri sforzi per essere persone ordinate, per imporsi i loro doveri, per darsi una disciplina sia fisica che morale.
Quando si riesce ad assoggettare il fisico a quanto fa parte di noi nel piano morale, il corpo non ne risente ma anzi ne giova. Alcuni lo chiamano trasfigurazione del fisico, purificazione, galvanoplastica, e ci sono molti altri termini all'uopo.
Tutto questo, ConoNero, per spiegarti un po' l'ottica generale. Che, come già ti ho detto, è relativa e personale, fallibile, e fa parte di un cammino più ampio che l'anima compie nell'arco di molto tempo.
Il mangiare dunque, ad esempio, non è più un atto distratto e casuale. Ogni cosa assume significato: dall'appoggiare il più semplice tovagliolo di carta a tutto il resto. Non che ci sia sempre tempo per grandi cerimonie solitarie, ma anche un atto di un minuto assume in quest'ottica un valore, e nutre il corpo non di solo pane.
L'amore fisico. Ecco, io mi sono fatta via via l'idea che a questo punto ciò che avviene tra due corpi non è, propriamente, fisico. Se il mangiare viene portato ad essere un atto non fisico, anche il sesso è un atto di altro tipo. Quello che intercorre tra due persone è tutto quanto conta, e non sono i corpi a riuscire a comunicare, se non in misura davvero minima. La manifestazione di amore, o di interesse, o di apprezzamento, è ricerca di conoscenza dell'altro. Quello che avviene materialmente tra i due corpi sul piano fisico, a quel punto, può anche non avvenire: non cambia nulla. Quando però avviene, altro non è che la prova tangibile sul piano materiale di quello che avviene su un altro piano. E a volte, perbacco, c'è bisogno anche di prove visibili agli occhi, perché ciò che è in alto sia come ciò che è in basso, come in Cielo così in terra.
Un saluto, e a presto.
Viola