Rah Il Mistico
La distinzione tra Angeli e' Demoni e' sempre stata netta, gli angeli il bene, i demoni il male....Quel sempre e' riferito dalla nascita della chiesa....Infatti Socrate, vissuto molto prima della nascita della chiesa, parlava gia' di "Demòne" anche se non aveva lo stesso significato che gli si attribuisce oggi...
E comunque sia Angeli e Demoni potrebbero coincidere...Il male, il bene...Sono caratteristiche umane...L'uomo conosce il male e allo stesso tempo il bene, sono i giudizi che fanno l'uomo....
-anael-slayer-
salve caro ..
poichè sono appassionata di Socrate ma mi sfugge il significato che si dava a "Demòne" ti dispiacerebbe illuminarmi?
Niveo Proselito
E' una questione noumeno-karmica... Angeli e Demoni sono in realtà la stessa costruzione spirituale, soltanto che però taluni sono stati a noi consegnati per svolgere determinate mansioni e farci approdare verso determinate conoscenze secondo "alcune strade"... gli altri, invece... secondo le alte strade...
Noi uomini, siamo al piano terra... i demoni (non parlerei di Demoni come Demonio...è il caso di dirlo che per me c'è una differenza "Abissale" tra le due categorie...ma non occorre specificare cose che se non vado errato, alcuni post fa, sono state già dette) stanno nel seminterrato...gli Angeli, ai piani superiori... hanno apparentemente compiti diversi...ma secondo me...non è esattamente vero...parlerei di mezzi diversi, e di un unico (o molteplici, ma che sempre, si ricollegano ad uno...mia opinione personale) fine...
Rah Il Mistico
Mi scuso per non averti risposto prima ma ho avuto solo ora l'occasione per farlo...
Dunque Socrate parla di un Dèmone che lo consiglia in tutti i momenti decisi della vita, invitandolo a evitare di fare certe cose...Ma attenzione perche' talvolta il Dèmone socratico e' stato interpretato come la voce della coscienza invece probabilmente secondo Socrate il Dèmone era piu' una guida divina della condotta umana...
CheccoAmon
anche io so che Socrate si diceva tormentato da una voce interiore che gli diceva come pensare e agire.
Fu Kant che paragonò tale voce all'imperativo categorico che sarebbe la coscienza morale dell'uomo. Essa nulla ha a che vedere con un demone tentatore.
bimbasperduta
salve Amon, ho trovato qualcosa di interessante in proposito su un sito dedicato agli angeli è una sezione molto lunga e la riporterò spezzettata capitolo per capitolo aspetto i vostri commenti e riflessioni ragazzi
]ANGELI RIBELLI
LA STESSA NATURA ANGELICA
Da n certo punto di vista angeli e demoni sono la medesima cosa, nel senso che hanno la stessa antura, la stessa origine e le stesse prerogative. Per il pensiero comune la loro differenza consiste nel fatto che i primi sono volti al bene e all'obbedienza nei confronti della Volontà Divina, mentre i secondi hanno scelto la via della ribellione e del male; per altre linee di pensiero, invece, questa differenza è solo apparente in quanto anche l'azione dei demoni deve sottostare alla Volontà di Dio nel Progetto Divino.
In ogni caso l'esistenza di angeli e demoni è connessa a quello che è il più drammatico problema, non solo dell'uomo, ma dell'intero universo:
il bene e il male.
Partendo dalla Bibbia, giungendo all'analisi di Jung e passando per la Bagavad Gita e dal Libro di Thoth cercheremo di comprendere meglio la differenza fra queste due entità ed il mondo in cui agisco e del quale facciamo parte,
buon viaggio
LA CADUTA / 1. NELLA BIBBIA
Il filosofo Romano Guarini, introduce all'interpretazione biblica della caduta degli angeli:
Dal contesto della Rivelazione desumiamo che prima della creazione del mondo visibile vi sia stata una creazione del mondo puramente spirituale, cioiè degli angeli. Quelli che furono allora creati sono esseri, persone dotate di intelligenza, libertà e responsabilità. Così anche nella loro esistenza vi è una scelta morale. Gli angeli furono messi alla prova, riguardo alla santa sovranità di Dio, che potevano o no riconoscere. Questa è stata la prima scelta fra il bene e il male. Per la prima volta fu fatta la volontà di Dio. Che questa volontà sia fatta è Regno di dio; così ha avuto inizio il "Regno di Dio". Ma allo stesso tempo è iniziata anche l'opposizione alla volontà di Dio. Esseri dotati della massima forza della conoscenza, della volontà, della libertà e della capacità di responsabilità si sono ribellati contro il dominio di Dio. Perciò hanno scelto il male: sono divenuti esseri satanici. Di qui la caduta. Tutto il loro essere era in gioco. Gli angeli sono infatti puri spiriti e perciò semplici; in ciascuno dei loro atti si esprime la totalità del loro essere. Così fu già nel loro primo momento di vita, che fu perciò un momento di chiarissima consapevolezza, di tremenda libertà, di attuazione piena di sè, senza residui. Atto terribile, dal quale solo uscì l'Angelo vero e proprio - e il diavolo che è l'essere veramente perduto, il nemico di Dio e non soltanto "demone".
L'esistenza del male deriverebbe dunque dalla ribellione, consumatasi nella notte dei tempi, da parte di uno stuolo di angeli, che rifiutarono di obbedire a Dio e all'ordine cosmico da lui costituito. Il capo degli angeli ribelli è Lucifero, "il portatore di luce", "il figlio del mattino"; è anche denominato Satana. Di Lucifero parla, nell'Antico Testamento, il profeta Isaia:
[come mai sei caduto dal cielo, o astro mattutino, figliuol dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? tu dicevi in cuor tuo: "io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; io mi assiderò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo". Invece t'han fatto discendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!
Secondo il libro della Genesi, il male sarebbe preesistito all'uomo, giacchè Adamo ed Eva vennero sedotti dal "twentatore" in forma di serpente. Lucifero, il primo, il più bello, il più splendente degli angeli creati da Dio, compì un atto di ribellione nei confronti del suo Ceratore perchè, sospinto dall'orgoglio e dalla gelosia, oltre che dalla superbia, volle sostituirsi a Lui, cioè volle diventare Dio. Altri angeli lo seguirononella ribellione e tutti, dopo una tremenda battaglia celeste, furono sconfitti dagli angeli fedeli all'Onnipotente e quindi precipitati nell'inferno. Il Nuovo Testamento, nel libro dell'Apocalisse, fa un accenno, estremamente sintetico ma preciso, a questa battaglia (12, 7-9)
E vi fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il dragone, serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù: fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati gli angeli suoi.
SATANA
Con il nome di Satana (l'avversario in ebraico) o il diavolo (il calunniatore in greco) la Bibbia designa un essere personale, per sè invisibile, ma la cui azione od influsso si manifesta sia nell'attività di altri esseri 8demoni o spiriti impuri), sia nella tentazione.
Il Vecchio Testamento non parla di Satana che molto raramente e sotto una forma che, salvaguardando la trascendenza del Dio unico, evita accuratamente tutto ciò che avrebbe potuto inclinare Israele verso un dualismo, al quale era anche troppo portato. Più che come avversario propriamente detto, Satana appare come uno degli angeli della corte di Jahve, che svolge nel tribunale celeste una funzione analaloga a quella del pubblico accusatore, incaricato di far rispettare in terra la giustizia e i diritti di Dio. Tuttavia, sotto questo pretesto servizio di dio, si scorge già in Giobbe 1-3 una volontà ostile, se non a Dio stesso, almeno all'uomo e alla sua giustizia: egli non crede all'amore disinterassato.
Ora devo tornare al lavoro, ma al più presto concluderò il racconto, intanto vi lascio un po' di suspense...
....SATANA CONITINUO
Fin dal primo episodio di Giobbe della sua storia, l'umanità vinta intravede tuttavia che un giorno trionferà sul suo avversario. La vittoria dell'uo,o su Satana, tale è di fatto lo scopo stesso della venuta di Cristo, venuto "a distruggere le sue opere" (1 Gv3, 8), in altre parole a sostituire il regno del Padre suo a quello di Satana (1 Cor 15, 24-28; Col 1, 13 s). I vangeli presentano quindi la sua vita pubblica come una lotta contro Satana. Essa comincia con l'episodio della tantazione in cui, per la prima volta dopo la scena del paradiso, un uomo, rappresentante l'umanità, "figlio di adamo", viene a trovarsi faccia a fiaccia con il diavolo. satana sembra condurre per tutto il tempo il gioco ma in realtà non ha alcun potere su Cristo: tutto è opera dell' amore e dell'obbedienza del Figlio. Nel momento preciso in cui si crede certo della vittoria, il "principe di questo mondo" è 2gettato fuori" (Gv. 12, 31); il dominio del mondo che una volta egli aveva osato offrire a Gesù 8Lc 4, 6) appartiene ormai al Cristo morto e glorificato (Mt 28, 18)
se la resurrezione di cristo consacra la sconfitta di Satana, la lotta non terminerà, secondo Paolo, se non con l'ultimo atto della "storia della salvezza", nel "giorno del Signore", quando il Figlio, dopo avwer ridotto all'impotenza ogni principato e ogni potestà e la morte stessa, consegnerà il regno al Padre suo, affinchè Dio sia tutto in tutti (1 Cor 15, 24-28). Al termine della rivelazione, l'apocalisse, specialmente a partire dal capitolo 12, offre una sintesi dell'insegnamento biblico su questo avversario, contro il quale, dall'origine fino al termine della storia della salvezza, l'umanità deve combattere. Impotente dinanzi alla donna ed a colui che essa partorisce, Satana si è rivolto contro "il resto della sua discendenza".
Ora sono costretta a sospendere, spero che troverete il discorso interessante e che possa darvi spunti di riflessione alla prossima
alchimista nero
demoni......
mi sembra che empatico abbia dato diciamo la spiegazione che meglio si avvicina al significato della parola demone,molti credono che il demone sia quasi sempre un entita maligna....sbagliato,sono esseri spirituali indipendenti anche x loro esiste il libero arbitrio quindi decidono loro come comportarsi,alcuni si divertono ad ostacolarti,alti magari ti consigliano,altri ti suggestionano,(((((alcuni di loro vennero allontanati dal mondo celeste xche'si accopppiarono con le figlie dell uomo(bibbia),altri vennero scagliati sulla terra con il famoso dragone(bibbia)altri sevirono l uomo(chiave di salomone,sacra magia di abramelin.....in effetti angeli e demoni a volte sono la stessa cosa...almeno ai nostri occhi
Niveo Proselito
Penso che tu stia facendo confusione con i daimon (spiriti guida, in senso lato)...che sono delle entità che secondo alcune religioni, sono non prive del libero arbitrio e si comportano come vogliono, indipendentemente...(demone, infatti, come parola deriva proprio da daimon...o è il contrario, adesso di preciso, non ricordo esattamente)...sono d'accordo con te...ma se si discute sul termine "demone"...secondo l'accezione comune...non credo di condividere la tua opinione...
bimbasperduta
.... continuo di: angeli caduti
DEMONI
Il volto dei demoni, esseri spirituali malefici, nella rivelazione si è illuminatosolo lentamente. All'inizio, i testi biblici si sono serviti di taluni elementi desunti dalle credenze popolari, senza metterli ancora in relazionecon il mistero di Satana. Al termine, tutto ha preso un senso nella luce di Cristo, venuto quaggiù per liberare l'uomo da Satana e dai suoi subalterni.
Andando all'origine della crednza, l'Oriente antico dava un volto personale alle mille forze oscure, la cui presenza è sospettata dietro i mali che assalgono l'uomo. La religione babilonese aveva una domonologia complicata, e vi si praticavano numerosi esorcismi per liberare le person, le cose, i luoghi stregati; questi riti essenzialmente magici costituivano una parte importante della medicina poichè ogni malattia era attribuita all'azione di uno spirito maligno.
Il Libro di Tobia sa che sono i demoni a tormentare l'uomo /(Tob. 6, 8) e che gli angeli hanno la missione di combatterli (Tob. 8, 3). Tuttavia, per presntare il peggiore di essi, quello che uccide, l'autore non teme di ricorrere ancora al folclore persiano dandogli il nome di asmodea (Tob. 3, 8; 14)
Ora, per i pagani, era una tentazione costante di cercare di conciliarsi questi spiriti elementari rendendo loro un culto sacrificale, in una parola, di farne degli dei. Israele non era al riparo dalla tentazione. abbandonando il suo creatore, si rivolgeva anch'esso agli "altri dei" (Deut. 13, 3, 7, 14), in altre parole ai demoni (Deut. 32, 17), giungendo fino ad offrire loro sacrifici umani (Sal. 106, 37). I traduttori grecidella Bibbia hanno sistematizzato questa interpretazione demoniaca dell'idolatria, identificando formalmente gli dei pagani con i demoni (Sal. 96, 5; Bar. 4, 7), introducendoli perfino in contensti dove l'originale ebraico ne parlav (sAL. 91, 6; iS. 13, 21, 65, 3). In tal modo il mondo dei demoni diventava un universo rivale di Dio.
Nella prospettiva di questo duello fra due mondi, la cui posta è in definitiva la salvezza dell'uomo, si collocano la vita e l'aziopne di Gesù. Gesù affronta personalmente Satana e riporta su di lui la vittoria (Mt. 4, 11; Gv. 12, 31). Affronta pure gli spiriti maligni che hanno potere sull'umanità peccatrice, e li vince nel loro dominio
INVIDIA - GELOSIA - ORGOGLIO - SUPERBIA
La modalità della "colpa" angelica, oltre che in un mancato riconoscimento della sovranità divina, è stata variamente identificata. C'è ad esempio una lettura di tale colpa legata all'evento cristologico. Secondo S. Ignazio, vescovo di Antiochia, la caduta angelica è dovuta alla loro mancanza di fede nella missione redentrice di Cristo:
"Angeli gli esseri celesti, la gloria degli angeli, i principi visibili e invisibilise non credono nel sangue di Cristo hanno la loro condanna". La ribellione degli angeli, sempre in chiave cristologica, è invece talora colta nel fatto che alcuni angelinon sopporterebbero l'imperscrutabile disegno che ha visto Dio-Padre amare a tal punto gli uomini da inviare suo Figlio a incarnarsi e a umiliarsi fino a morire in croce per la loro salvezza. Quest'amore straordinario per gli uomini è per molti la vera causa della ribellione: già Ireneo vedeva nellas colpa di Satana un peccato d'
invidia e di
gelosia nei confronti dell'umanità. Per fondare una tale lettura ci si basava in particolare sul testo biblico di Sap. 2, 24 dove appunto si parla di "invidia del diavolo" nei confronti dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio appunto
[Modificato da =NIN= 26/01/2008 15:16]