ConoNero, 29/12/2012 14:20:
Grazie per il benvenuto, in fondo non avevo fatto alcuna presentazione. Avevo solo posto un quesito che non è stato ritenuto molto interessante.
Nel mio messaggio precedente volevo intendere che a volte è non facendo qualcosa che si riesce a ripulire la realtà. Si spoglia la realtà dall'inutile.
...Quindi come scritto da Castaneda, riguardo al non fare. C'è modo e modo di non-fare comunque, a quanto ho capito, e si tratterebbe di sintonizzarsi su quello giusto.
Mumble... il non-fare efficace? E come trovarlo?
"La parte più difficile della vita del guerriero è capire che il mondo è una sensazione. Quando uno non-fa, sente il mondo, e sente il mondo attraverso i suoi schemi.
Non-fare sembra semplice ma è difficilissimo. E non si tratta di comprendere il mondo ma di padroneggiarlo.
Arrivare a vedere, naturalmente, è la conquista finale dell’uomo di conoscenza, e arrivarci è possibile solo quando si riesce a fermare il mondo attraverso la tecnica del non-fare. Fino a quando il guerriero continua ad agire senza credere, non-fa."
C'è un non-fare che è vedere e padroneggiare la realtà, dunque, secondo Castaneda. E un non-fare che è un ozioso agire ed affannarsi inefficace.
A presto
Viola
[Modificato da Violaoscura 29/12/2012 17:36]