Violaoscura, 01/01/2013 00:54:
Marchese, riguardo ai due modi di non-fare:
non so se io ci abbia capito granché, ma leggendo gli estratti che hai postato del Castaneda, mi pare che usi l'espressione non-fare talvolta come qualcosa di auspicabile, ed altre volte (in un caso, nelle citazioni qui sopra) no.
Cara
Amica,
non-fare è non-fare... non c'è un non fare buono e un non fare cattivo, c'è un solo "non-fare".
Il concetto è molto simile al "
fai ciò che vuoi" ma non secondo i "crowleyani" o secondo
i "mano sinistri" (o mancini
) o secondo la "moderna stregoneria", ma secondo il concetto
originale espresso da
François Rabelais nel suo "Gargantua e Pantagruele".
Concetto che poi verrà male interpretato.
Sul non-fare trovi qualcosina qui:
www.vedanta.it/articoli/anatta_02.htm
Salut
MdC