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La Natura

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2008 12:24
21/02/2008 18:44
 
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Cari Amici,
Fulcanelli nel suo stupendo lavoro intitolato
"Il mistero delle cattedrali" tra le tante cose afferma:

"La Natura non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario."

Mi sembra che questa piccola frase possa essere foriera
di mille riflessioni.

Cos'è questa Natura di cui si parla così spesso nei testi
esoterici e di cui l'uomo altrettanto spesso si dimentica?

Salute

MdC
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21/02/2008 21:19
 
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M. di Caraba, 21/02/2008 18.44:


Cos'è questa Natura di cui si parla così spesso nei testi
esoterici e di cui l'uomo altrettanto spesso si dimentica?

Salute

MdC



Caro Marchese d.C.,
mi permetto di dare a modo mio un primo abbozzo di risposta.

E' l'argomento in assoluto più interessante al mondo, se non ancora di più, quando si abbia ben
presente quel certo significato ben distinto da "insieme di animali e piante".


Ciao
Viola


29/02/2008 14:58
 
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Vi presento le Ninfe
Carissimo Marchese,
lei pone interogativi ai quali noi, meri mortali non possiamo certo rispondere! Così ho deciso di lasciar parlare coloro che sono la risposta stessa:


Eccole qui, splendenti di luce e di grazia: le Ninfe!
Ancora una volta è il mondo antico a guidarci per la via della nuova conoscenza.
Da Atene a Roma, la Natura era rappresentata così, dalle più di cento Ninfe che popolavano, acque, boschi e cieli e mari…

Nella mitologia greca, le ninfe erano viste demoni femminili della natura, figlie di Zeus, simboleggiavano le forze della natura nelle loro forme più semplici sorridenti e propizie, espresse con giochi, danze, apparizioni fantastiche, e piacevoli e ingenue vicende d'amore.
Conosciamole meglio [SM=g8954]
Amadrìadi: Conosciute anche come fate degli alberi, non a caso gli è stato dato questo nome, perchè tali fate si possono trovare solo vicino al loro albero. Secondo antichissimi miti, ogni Amadriade nasceva con un albero da custodire e viveva nell'albero stesso, oppure nelle sue immediate vicinanze. Sono entità molto timide che non si staccano mai dal loro albero, se non per pochi passi. Se per qualsiasi motivo l'albero dovesse morire le Driadi ne seguono il destino mentre le Amadriadi possono allontanarsi.
Oreadi: sono le ninfe dei monti, figlie di Nereo e Doride e seguaci di Artemide. Sulla testa portavano un diadema chiamato ninfale. Nutrici di infanti o protettrici di giovinette, mutavano la loro abituale benevolenza in ostilità, quando venivano colte da occhi indiscreti. In quei casi si vendicavano apparendo dalle acque di una fonte a un uomo mandandolo fuori di senno, in preda a follia profetica.
Nereidi: le cinquanta figlie di Nereo, dio marino, e di Doride.Avevano il dono della profezia e la capactà di assumere qualsiasi forma. Sono considerate le ninfe protettrici del mar Mediterraneo. Dalle profondità del mare dove vivevano, salivano in superficie per aiutare i marinai. Erano immortali e facevano parte del corteo di Poseidone (o Nettuno per i romani), dio greco del mare, a cavallo dei delfini e accanto ai tritoni. Tra di esse sono famose Teti, la madre dell’eroe Achille; Galatea, che rifiutò l’amore del tremendo Polifemo; Anfitrite, la sposa di Poseidone, che viaggiava su un cocchio trainato da tritoni; Calipso, l’amante dell’eroe Ulisse che per ben sette anni fu trattenuto dalle sue grazie.
Oceanine: Sono le numerosissime figlie generate dal dio Oceano con la titanide Teti, una delle divinità primordiali della teogonia ellenica, che impersonava la fecondità "femminile" del mare.
Naiadi: le ninfe dell'acqua nelle sue diverse forme che personificano la fonte o il fiume che abitano, a volte singolarmente, a volte in gruppo come sorelle. Godono di grande longevità ma sono mortali.
Nelle leggende e nelle genealogie dei mitografi la loro origine è variabile: secondo Omero sono figlie di Zeus, per altri discendono dal dio Oceano, oppure sono le figlie del dio del fiume nel quale abitano.
Ogni fonte ha una Naiade, protagonista della sua personale leggenda, come nel caso della ninfa Aretusa, protetta da Artemide e, come lei, sdegnosa dell'amore, la cui sorgente sbocca vicino Siracusa.
Le Naiadi avevano la fama di essere guaritrici e gli infermi bevevano l'acqua delle loro fonti o vi si bagnavano. A volte, invece, il bagno era considerato sacrilego ed era punito con una vendetta, per lo più espressa in forma di malattia misteriosa. Inoltre le Naiadi erano considerate le nutrici della vegetazione e del bestiame, ed erano assai care a Pan e a Dioniso.

Ora, l’eroe che più ebbe a che fare con le Ninfe, fu il famoso Odisseo, dalle Sirene (Altre ninfe del Mare capaci di donare saggezza e conoscenza infinita con il loro canto) a Calipso, all’Antro delle Ninfe accanto al quale viene adagiato dai Feaci.

L'antro di Itaca.
Libro 13, versi 120-137 traduz. Ippolito Pindemonte


ll porto è qui del marin vecchio Forco,
Che due sporgenti in mar lidi scoscesi,
E l’uno all’altro ripieganti incontra,
Sì dal vento riparano e dal fiotto,
Che di fiume mestier non v’han le navi.
Spande sopra la cima i larghi rami
Vivace oliva, e presso a questa un antro
S’apre amabile, opaco, ed alle Ninfe
Nàiadi sacro. Anfore ed urne, in cui
Forman le industri pecchie del mel soave,
Vi son di marmo tutte, e pur di marmo
Lunghi telai, dove purpurei drappi,
Meraviglia a veder, tesson le Ninfe.
Perenni onde vi scorrono, e due porte
Mettono ad esso: ad Aquilon si volge
L’una, e schiudesi all’uom; l’altra, che Noto
Guarda, ha più del divino, ed un mortale
Per lei non varca: ella è la via de’ Numi.


Come si nota, Le Ninfe sono creature molto speciali che mettono in comunicazione il mondo umano con quello divino. Apparentemente capricciose diffondo doni e disgrazie, ma credo non sia così. Ulisse riesce ad ascoltar il canto delle Sirene incolume e a farne tesoro, è amato da Calipso al punto che la poverina si lascerà morire alla sua partenza e viene accolto dall'antro delle Ninfe, una volta giunto a casa [SM=g10303] qualè il suo segreto? In fondo le Ninfe, sono la personificazione della Natura [SM=g8492] e se comprenderemo come farcele amiche ci guideranno fino dentro il cuore del santuario [SM=g1488262]


*****************************
Nec spe, nec metu

www.cronacheesoteriche.com I Tarocchi di Bimbasperduta
08/03/2008 11:20
 
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Quanta cultura! [SM=g9371]

Leggo ben benino e farò le mie ricerche a proposito...

...Stefaniskos...




"...Un uomo si propone di disegnare il mondo. Nel corso degli anni popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di vascelli, di isole, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto...."

11/03/2008 14:46
 
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Re: Vi presento le Ninfe

Carissima Bimba,
ricerca davvero stupenda la tua. I miei complimenti!!!

A proposito di queste creature che, come dici, "mettono
in comunicazione il mondo umano con quello divino" riporto un
estratto preso dall'Altro Mondo di Cyrano de Bergerac, autore che,
come hanno evidenziato alcuni studiosi, per il contenuto simbolico
di indubbio valore delle sue opere era da considerarsi un iniziato
alla divina scienza di Ermes.

Ebbene il nostro autore nel racconto incontra il demone che lo
istruirà ad i segreti della natura.
Questo demone, tral'altro, era stato in grecia, dove veniva
chiamato il "Demone di Socrate" (cfr Platone, Apologia di Socrate, 31)

Ecco cosa dice questo essere affatto speciale:

"E non è possibile che non abbiate mai sentito parlare di noi,
infatti veniamo chiamati oracoli, ninfe, geni, fate, dei, fuochi fatui,
lemuri, larve, lamie, folletti, naiadi, incubi, ombre, mani, spettri
e fantasmi;"

Salute

MdC


Ps: you wrote:
"qualè il suo segreto?"

"Certo sagace anco tra i numi, e solo
Colui sarìa, che d'ingannar nell'arte
Te superasse!" [SM=g8429]

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18/06/2008 14:33
 
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la porta stretta

Belli Amici,
leggiucchiando sulla cartella "Test di Benvenuto" della nostra cara BimbaSperduta
ho notato che praticamente tutti hanno ammesso un legame tra Magia e Natura.

Ora, non è strano che questa stanza virtuale sia stata così poco frequentata?
Forse si pensa che la Natura sia una roba conosciuta da tutti e quindi la si
da per scontata?

Eppure la frase lapidaria di Fulcanelli, che ho proposto nel primo inserimento,
sembrerebbe ammettere proprio il contrario.

"La Natura non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario."

Si tratta della "porta stretta" di cui si parla nei vangeli, porta presso la quale
ogni tanto mi trovo a sostare e bussare nella speranza che Qualcuno (prima o poi)
apra... nella speranza che il Portinaio non badi troppo alle mie numerose mancanze...



Salute a tutti

MdC

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18/06/2008 18:30
 
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Forse si pensa che la Natura sia una roba conosciuta da tutti e quindi la si
da per scontata?


Nel mio pensiero, è l'esatto contrario: non si interviene perchè, se si conoscesse a fondo e veramente la Natura, si conoscerebbe tutto.
Che ci staremmo a fare su un forum allora?
[SM=g9369]
[Modificato da Sineros 18/06/2008 18:31]

=====================================

Non è morto ciò che eternamente giace
Nei secoli dei secoli
anche la morte può morire.

http://boscosilente.altervista.org
19/06/2008 12:14
 
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Re:
Sineros, 18/06/2008 18.30:


non si interviene perchè, se si conoscesse a fondo e veramente la Natura, si conoscerebbe tutto.[SM=g9369]



Un motivo in più per partecipare e cercare di conoscerlA allora...
limitatamente ai mezzi fornitici dal Creatore, naturalmente [SM=g8429]

Salut

MdC

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Re:
M. di Caraba, 21/02/2008 18.44:


Cari Amici,
Fulcanelli nel suo stupendo lavoro intitolato
"Il mistero delle cattedrali" tra le tante cose afferma:

"La Natura non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario."

Mi sembra che questa piccola frase possa essere foriera
di mille riflessioni.

Cos'è questa Natura di cui si parla così spesso nei testi
esoterici e di cui l'uomo altrettanto spesso si dimentica?

Salute

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dici che l'uomo se ne dimentica? il fatto di non parlarne non sempre è perchè la si dimentica.. ma la natura è qualcosa di talmente grande che è un po da stolti cercare di minimizzare con poche parole buttate li tanto per dire qualcosa...
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