Caro
Semplice - Mente e cari
Amici tutti,
Scrivo anche io con piacere in questo topic davvero interessante, e ne approfitto per dare il benvenuto a questo nuovo
Amico nel Foro!
Le tue domande sono sensate, e non ti nego che anche per me all'inizio era non poco difficile capire gli scritti alchemici. Non che adesso li capisca appieno, ma qualche passetto avanti nella comprensione, l'ho fatto.
Il merito ovviamente è della
persona a cui tu in primis ti sei rivolto.
I testi che mi ha consigliato (e anche regalato
), sono stati illuminanti e di notevole aiuto.
Quando ho iniziato a leggere i primi testi alchemici, ritenevo l'Alchimia una pseudo disciplina morale, cioè qualcosa che servisse (che brutta parola), solo ed esclusivamente ad una evoluzione interiore. Insomma, un insieme di metafore, dove l'elemento principale era la rinascita dell'uomo verso Dio.
Niente di più sbagliato.
Nel senso che , si, nell' Alchimia, ritroviamo Dio, ma considerarla una disciplina solo morale e non pratica è un errore enorme.
Gli antichi Alchimisti tutti quanti praticavano l'arte del fuoco e della trasmutazione dei metalli, con anni e anni di studio e di lavoro. Purtroppo con la nascita della Chimica, gli alchimisti sono stati messi da parte e non ebbero più una "buona pubblicità".
Si dovette aspettare il 900, dove Fulcanelli e Canseliet, con i loro scritti, riuscirono a far tornare nuovamente alla visibilità di tutti, la vera Alchimia.
Scritti che ancora oggi, con difficoltà riesco a comprendere appieno.
E' strano pensare, che ad esempio,nelle antiche cattedrali gotiche si possa riscoprire il sapere Alchemico.
Eppure è cosi, bisogna solo avere le chiavi.
Il difficile è "incontrare" l'unico
Fabbro capace di darcele.
A presto..
..AmoN..
[Modificato da ..AmoN.. 30/09/2008 11:02]
....ci vuole il Caos dentro di se..per generare una Stella danzante..