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Wicca

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2010 23:26
11/11/2010 11:38
 
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Storia e cultura di una religione
Cari amici,
spesso sul forum abbiamo parlato di religioni, non tanto in questa specifica sezione ma nelle varie discussioni citando i fondamenti e i precetti, anche religiosi, cui facciamo riferimento, tuttavia conosciamo poco, o quasi per nulla religioni facenti parte del filone "neopagano". Una di questa, anzi la più famosa, è la Wicca, apro questo topic con la speranza che si possa indagare a riguardo rischiarando la nostra ignoranza in merito.
Per cominciare posto un frammento di una rticolo di Wikipedia e poi attendo.
Baci
Bimba. [SM=g9475]

Tutto ciò che si conosce oggi sulla storia della religione wiccan è ricostruito in base alle testimonianze lasciate da Gerald Gardner e da studiosi degli anni successivi alla sua scomparsa. Si deve tenere inoltre conto del fatto che l'interesse per la Wicca è di fioritura piuttosto recente, e dunque sono presenti tratti, in particolare quelli legati all'origine della religione, che rimangono relativamente oscuri. La Wicca fu per la prima volta presentata al grande pubblico nel 1954, quando Gerald Brosseau Gardner pubblicò il libro intitolato Witchcraft Today. Lo scritto descrive come Gardner, un ex funzionario pubblico, avesse avuto l'opportunità di entrare a far parte, dopo un'iniziazione — in un periodo collocato prima della seconda guerra mondiale — di una congrega segreta praticante una religione che definivano come prosecuzione della stregoneria medievale, a sua volta conservante elementi del Paganesimo antico e della religione preistorica della Dea Madre. Il gruppo dal quale Gerald Gardner sarebbe stato iniziato era stanziato nel sud dell'Inghilterra e viene oggi definito come coven di New Forest (dove New Forest sta ad indicare una regione geografica inglese). Dopo la fine del secondo conflitto mondiale Gardner fondò una nuova coven, la quale praticava e diffondeva una religione che iniziò a definirsi come la Wicca. È ancora materia di controversie l'idea che Gardner fosse davvero entrato a far parte di questo gruppo iniziatico segreto; rimane però una questione minore nello studio del vasto movimento cui la Wicca ha dato origine nel corso degli anni.

Origine [modifica]
Gerald Gardner affermò che la religione da lui fondata è una sopravvivenza delle religioni matriarcali pagane e, risalendo a tempi ancor più antecedenti, del culto della Dea Madre diffuso nell'Europa preistorica, e sostenne gli fosse stata insegnata dalla somma sacerdotessa della coven di New Forest, una donna che utilizzava lo pseudonimo di Vecchia Dorothy. Una delle prime sacerdotesse di Gardner, Doreen Valiente, nelle sue ricerche identifica la donna con Dorothy Clutterbuck Fordham, un'ex colona rientrata dall'India, e con Dafo, quella che Gardner definiva la prima sacerdotessa della sua coven. Mentre Valiente opta per questa identificazione, altri studiosi come Philip Heselton teorizzano che Dafo e la Clutterbuck fossero due persone differenti. Altri ancora come Aidan Kelly e Francis King[11], sostengono che Gardner fu l'inventore di queste figure, e che egli stesso scrisse la dottrina e la liturgia della Wicca sincretizzando elementi tratti dalle più disparate tradizioni religiose. Nella religione wiccan sono individuabili influenze riconducibili alle tesi di Margaret Murray, all'opera intitolata Aradia, o il Vangelo delle Streghe di Charles Godfrey Leland[12], alla religione streghica fortemente legata al testo stesso, e alle pratiche della magia cerimoniale. Mentre è certo che Dorothy Clutterbuck esistette realmente, Ronald Hutton concluse come non ci fosse alcuna prova testimoniante il fatto che la donna fosse stata coinvolta nella formazione della Wicca. Parere discordante è quello di Heselton che, citando evidenze più recenti, sostiene che probabilmente la Clutterbuck ebbe a che fare con la religione wiccan. Anche la storia della vita di Gerald Gardner potrebbe aiutare a comprendere meglio alcuni concetti. Innanzitutto è risaputo che l'uomo visse per quasi tutta l'infanzia e l'adolescenza in Asia, precisamente nel Sudest Asiatico, in Borneo e in Malesia. Rientrato in madrepatria (l'Inghilterra) avrebbe incontrato la Vecchia Dorothy e avrebbe vissuto l'esperienza dell'iniziazione al culto misterico nel 1939.
In quel periodo la legislatura inglese proibiva forme di religiosità stregonica, le quali furono rese legali solo nel 1954, quando Gardner iniziò a pubblicizzare la Wicca. Gardner pubblicò proprio quell'anno Witchcraft Today[2] e nel 1960 The Meaning of Witchcraft. Mentre il formato rituale manifesta grosse influenze derivate dall'occultismo vittoriano (e la stessa Doreen Valiente ammette di notare forti legami con la Thelema e le altre filosofie di Aleister Crowley), il comparto spirituale e iconografico della Wicca è largamente ispirato alle religioni pagane, ma presenta anche non minimizzabili influenze buddhiste, induiste e in particolare taoiste, probabilmente derivate dall'influenza che l'Oriente ebbe sulla vita di Gardner.

Per quel che concerne la liturgia wiccan è facilmente constatabile come i riti e i concetti di Gerald Gardner siano ripresi dalle dottrine di altri occultisti, e non furono di fatto innovativi per l'ambiente del periodo. Roger Dearnaley, in An Annotated Chronology and Bibliography of the Early Gardnerian Craft, descrive la liturgia wiccan come un patchwork. Heselton, in Wiccan Roots e nel successivo Gerald Gardner and the Cauldron of Inspiration, arguisce che Gerald Gardner non fu l'autore dei rituali, ma che addirittura ne avrebbe commissionato la realizzazione da una figura ignota. Doreen Valiente — e così Margot Adler nel suo Drawing Down the Moon — definisce che Gardner probabilmente si ispirò ad altro per lo scheletro del rituale, aggiungendo dettagli estrapolati dalla sua esperienza. Ancora Heselton constata come tutte le influenze riconducibili a Crowley siano individuabili nel libro intitolato Blue Equinox. Non si sa se Gardner possedesse o meno una copia del libro, sebbene è certo che avesse incontrato Crowley negli ultimi anni della vita di questi. Gardner stesso ammette che i rituali insegnatigli dalla Vecchia Dorothy erano frammentari, e per renderli completi dovette aggiungere supplementi. Alcuni ricercatori quali Isaac Bonewits individuano anche influenze derivate dal Rosacrocianesimo[13], dalla dottrina dell'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata e altre religioni esoteriche del Novecento.
L'idea della religione preistorica incentrata sulla figura della Dea Madre era inoltre diffusa negli ambienti accademici del periodo di Gardner[14] (tra gli accademici si ricordi Erich Neumann o Margaret Murray) e ambienti amatoriali nei quali spiccò Robert Graves. Negli anni successivi accademici come Carl Jung e Marija Gimbutas, continuarono le ricerche riguardanti quest'area che sembrò consolidarsi con gli studi ancora successivi di Joseph Campbell, Ashley Montagu, Riane Eisler ed altri.

Tratto da Wikipedia
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11/11/2010 17:03
 
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Ciao a tutti.
Premetto che la mia risposta è prettamente tecnica, così da non suscitare battibecchi dogmatici o quant'altro legato alla propria visione personale della cosa.

Inizio con il commentare parte dell'estratto da Wikipedia; un paio di punti per la precisione.
Innanzitutto quello che viene descritto in quel capitolo è ben diverso da ciò che è la Wicca odierna. Gardner non inventò nulla in effetti, ma va detto che in Inghilterra la stregoneria era ancora perseguibile legalmente nel 1947 a causa di un'antichissima legge mai abrogata. Quando questo avvenne lui potè finalmente pubblicare le sue ricerche. Tuttavia la stregoneria è sempre esistita, non ha mai smesso di essere praticata e ne sappiamo qualcosa noi italiani cresciuti in mezzo ai riti dell'olio nel piatto dell'acqua, della scopa dietro la porta e dei cornetti portafortuna. Senza enere conto di tutta quella ritualità legata alle feste dei santi che provengono da antichissime celebrazioni pagane.
Gardner però fece qualcosa che nessuno aveva fatto prima: portò alla luce tutto quel substrato popolare che all'epoca era considerato dagli accademici alla stregua delle superstizioni contadine.
Perciò è vero che la Wicca è una corrente moderna, ma trae ogni suo aspetto dagli antichi culti pagani.

Il secondo punto riguarda la frase "Aidan Kelly e Francis King sostengono che Gardner fu l'inventore di queste figure, e che egli stesso scrisse la dottrina e la liturgia della Wicca sincretizzando elementi tratti dalle più disparate tradizioni religiose."
Bè, essendo Kelly un devoto della Golden Dawn non c'è da meravigliarsi che prima si sia fatto iniziare da Gardner e poi l'abbia sputtanato (perdonatemi il termine poco elegante). La GD tiene moltissimo alla segretezza (retaggio più massonico che pagano) e quando vide che la Wicca offriva a chiunque la possibilità di approfondire le proprie capacità medianico-spirituali ovviamente non la prese bene.
Per quanto riguarda la ritualità... bè io non ero certo lì e non posso testimoniare a favore, ma una cosa la so per certa. Il libro "Eight Sabbat for Witches" della grande Janet Farrar non è un'invenzione. Lei prese semplicemente vecchi libri di folklore e tirò fuori quello che oggi è la base degli 8 sabbat spiegati ai giorni nostri.
Tuttavia - e fatevelo dire da una che studia le antiche festività precristiane da una vita - i simboli e i rituali sono gli stessi di quelli praticati migliaia di anni fa. Il concetto di coppa, di spada di bacchetta, di solstizio e così via, non sono certo invenzioni moderne.

Perciò qualsiasi siano le origini sociali della Wicca non importa, perché essendo una fede con un corpus di leggi, credenze, pantheon e rituali, possiede tutti gli attributi per essere degna del termine "religione".
Chiunqe sostenga il contrario non ha alcun appiglio di forma o di sostanza che possa dargli ragione. Soprattutto quando i pagani nel mondo raggiungono i 10 milioni di fedeli, di cui una buona parte sono wiccan. Ci sarebbero altri argomenti di carattere legale a supporto, ma li tralascio per altri momenti.

Insomma, cos'è la Wicca?
Il termine è la contrazione della parola witchcraft anche se la Wicca - come altre religione politeiste - contempla due diversi aspetti: uno spirituale (la fede) e uno pratico (la magia).
Il concetto del divino è espresso dall'unità cosmica, chiamata spesso Uno, ma che vede i due aspetti equilibranti della natura: il femminile e il maschile, quindi un Dio e una Dea. E, per quanto sia un percorso prettamente più femminile, in realtà i due concetti del divino hanno stesse valenza e importanza.

Le festività più importanti sono 8: 4 legate al ciclo solare (solstizi ed equinozi) e 4 a quello agricolo (semine e raccolti).

La legge wiccan è chiamata Rede, nel quale si elencano i princìpi fondamentali. Poi vi è la Legge del Tre, che in particolare si lega alle antiche credenze medievali.

Poi ci sono tutta una serie di altri concetti come la reincarnazione dopo un periodo di purificazione nella Terra dell'Estate; o di riti quali l'unione in matrimonio (Handfasting), il battesimo (Wiccaning) e i funerali (Requiem).

La parte spirituale si sviluppa poi per convinzioni personali. Essendo una religione eclettica nel senso più ampio del termine, un fedele può votarsi alla greca Artemide, così come alla cretese Dea del Serpenti o ancora al romano Marte. Questo perché il Divino si manifesta sotto diversi pensieri-forma a seconda del luogo in cui viene professato, ma non per questo è appannaggio esclusivo del luogo (seppur più sentito). I Romani, ad esempio, usavano accogliere culti egiziani, Celti o Greci senza alcun problema di intolleranza religiosa. Anzi! Più folto era il Pantheon più possibilità si avevano di essere protetti.
Tuttavia questo è solo un piccolo aspetto del credo, poiché si prega più in generale la Dea o il Dio e si ricorre a divinità specifiche solo quando si ha bisogno di quello specifico aiuto.

La pratica.
La parte magica è fortemente connessa alla Natura: per fare una qualsiasi azione magica si comincia sempre da una preparazione di erbe, di cristalli o di sacchetti, combinata al proprio potere personale che si esprime sotto forma di meditazioni, invocazioni fino al concepimento di un rituale vero e proprio.
Altri wiccan preferiscono l'approfondimento della divinazione o dell'astrologia... anche se sarebbe meglio che chi decide di praticare conoscesse almeno le 6 basi: erbe, cristalli, Elementi, una forma divinatoria, astrologia e medianità.
Il che non è esattamente una passeggiata. Molti wiccan di oggi pensano che mescolare un paio di erbe sia fare magia, ma allora mia nonna che preparava il brodo di gallina contro la febbre era una super strega. Ovviamente non funziona così e lo studio serio porta via molti anni.


Per il momento concludo qui anche ci sarebbe ancora molto da dire. Comunque sono disponibilissima per qualsiasi chiarimento o approfondimento.
12/11/2010 10:43
 
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Re:
Cara Monica Jay,
intanto ben venuta in questo forum. [SM=g8954]

Il tuo post mi è piaciuto molto... ne traspare competenza e una certa passionalità.

Inoltre sono felice che in questo spazio virtuale (così come sul sito) si possa fare un pò di chiarezza
su certi temi ai più sconosciuti.

Con i dati a disposizione, infatti, la mente umana fa un po come un "buon magazziniere".
Cioè raggruppa, impacchetta, e ripone sugli scaffali. [SM=g6889]

Purtroppo la wicca e la magia (in mancanza di dati) vengono poste irrimediabilmente in un "mega pacco" in compagnia
di satanismo, sacrifici umani, evocazioni di demoni, ecc., ecc.

Quindi più dati ci sono a disposizione e più è probabile che il magazziniere impacchetti nel modo
più conforme al "vero". [SM=g10899]

Tu scrivi:
"Poi vi è la Legge del Tre, che in particolare si lega alle antiche credenze medievali."

Mi piacerebbe molto approfondire questa frase. Su quali credenze poggia la legge del tre?

Salute e grazie

MdC
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13/11/2010 13:51
 
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Ciao MdC e grazie per l'apprezzamento, si vede che hai un'apertura mentale ampia e chiara.

Come giustamente dici tu, spesso si tende ad accomunare il paganesimo, e soprattutto la Wicca, al Satanismo. Ma così non è. Una cosa molto importante che si tende a dimenticare (o meglio, che i cattolici tendono a dimenticare) è che Satana è una divinità negativa appartenente alle religioni giudaico-cristiane, con una rintracciabilità storica nel tempo, il ché lo rende un'invenzione religiosa a tutti gli effetti. Insomma Satana appartiene ai cristiani (satanisti compresi), perciò un wiccan non ha alcun motivo religioso per venerare una divinità non sua... e inventata.
Poi, per carità, un wiccan può decidere di avere divinità diverse nel proprio Pantheon personale, tuttavia si tende a scegliere quelle che fanno parte di un politeismo antico fondato su basi spirituali ben precise. Satana non risponde a queste caratteristiche e, semplicemente, un pagano non lo calcola proprio. Anzi, a dirla tutta, i pagani hanno un velato diprezzo verso la figura del Diavolo.

Venendo alla tua domanda.
La Legge del Tre è un concetto secondo il quale qualsiasi azione fatta smuove le energie cosmiche in modo da far tornare indetro la volontà tre volte maggiorata. In altre parole ammonisce il praticante che in caso di azioni magiche negative riceverà tre volte il male fatto.
Questo ovviamente non è possibile, poiché il cosmo è in perfetto equilibrio. Quindi se smuovo una parte di energia mi tornerà indietro quella stessa parte, non tre volte di più. Tuttavia il ritorno Karmico fa in modo che quelle stessa parte di energia torni indietro positiva o negativa in base alle mie azioni.
Allora perché il Tre? La risposta è molto semplice. Siccome la pratica magica è uno strumento molto potente e quindi molto pericoloso se usato male, nella tradizione popolare si diffuse l'idea che il male fatto torni a colpirci tre volte più forte. Questo modello punitivo è tipico della superstizione formatasi sin dal primo Medioevo, quando la magia era ancora fortemente praticata in ogni ambiente sociale (prima che la Chiesa cominciasse a condannarla mortalmente) e si è mantenuto vivo fino ad oggi.
Infondo ci sono ancora tantissime superstizioni medievali che ancora oggi fanno parte del nostro bagaglio social-culturale come il gatto nero, lo specchio rotto e via dicendo.
15/11/2010 12:57
 
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Re:
Cara Amica,
da quello che hai scritto nel tuo primo post mi pare che il mondo "wicca" sia
particolarmente eterogeneo. Nonostante ciò volevo chiederti se per caso esiste qualche testo
a cui (più o meno) tutti gli appartenenti a questa religione fanno riferimento.

Insomma i cattolici hanno la Bibbia, i musulmani il corano, e i wiccani? [SM=g9215]

La mia impressione è che questi ultimi facciano riferimento principalmente alla "Natura", intendendo
con questo termine sia le proprie aspirazioni interiori sia le aspirazioni del Creato. Cosa ne dici?

Riguardo invece alla "legge del tre" su "La wicca Manuale della strega buona" leggo:
"(La legge del tre) E' un principio morale importante che ci invita a riflettere sulle nostre
reponsabilità, ci sprona a compiere il bene nostro e delle persone e a rifuggire sentimenti quali
odio, vendetta, male."

Come vedi questo passaggio e la questione della responsabilità?

Un caro saluto e grazie della disponibilità nel condividere [SM=g6889]

MdC
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17/11/2010 16:56
 
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La Wicca non possiede un libro di "regole" proprio per tutti quei motivi che abbiamo visto finora, tuttavia c'è un testo di riferimento base che è anche il libro che ogni wiccan dovrebbe leggere sin dai primi passi: "Wicca" di Scott Cunningham, Ed. Armenia
E' un testo ricco e ben fatto in cui si spiegano i princìpi, le arti, le festività e molto altro. Tuttavia non è un Vangelo e, alla Dea piacendo, non ce ne sarà mai uno :)
Comunque, l'autore fu uno dei più grandi esponenti di questa religione e spese moltissimi anni nello studio e nella redazione di testi e manuali atti a creare quello che oggi è tutto il sapere wiccan. Ovviamente non fu il solo. Ci sono altri scrittori notevoli come Ann Moura, Phillis Curott e Raymond Buckland, tanto per citare i più proficui.

Tornando alla Legge del Tre, ovviamente sì :) si tratta di una questione di coscienza e responabilità. La chiave di tutto sta proprio nel fatto che "chiunque" può fare magia... ma a che prezzo? Dare gli strumenti a tutti, per quanto nobile possa sembrare, è certamente un rischio se questi finiscono in mani sbagliate. E per sbagliate non intendo solo chi vuol usare la magia per scopi nefasti, ma anche le persone spiritualmente poco elevate che - per ignoranza o sottovalutazione - potrebbero usarli in maniera sbagliata (anche se in buona fede).
In effetti si sprona sempre il neofita a non praticare la magia se non dopo "un anno e un giorno" di noviziato.

E qui torniamo alla questione della responsabilità, che è un concetto più ampio di quanto non si pensi. Tanto per farti un esempio, io aspettai due anni prima di praticare attivamente, pur non avendo nessun maestro che mi facesse da monito. E ora che ho dei novizi sotto di me sono una specie di addestratrice di leoni con tanto di frusta e sgabello... eh sì! perché se negli anni '70 la magia cerimoniale era fin troppo rigida e pomposa, oggi i novellini tendono a definirsi "sacerdoti e sacerdotesse" anche se non hanno ancora compiuto i 10 anni di praticantato. Perciò occorre fare molta attenzione a chi si segue poiché anche questa è una questione di responsabilità.

Poi c'è sempre chi si crede di essere meglio degli altri e si mette ad iniziare la gente senza saperlo fare... e senza rendersi conto che il Karma prima o poi gli presenterà il conto.

Spero di essere stata esauriente, cmq sono qui per qualsiasi altro chiarimento :)

P.s.: per correttezza, ci tengo a sottolineare che NON sono wiccan. O meglio, non sono solo wiccan: preferisco definirmi pagana, poiché - pur essendo stata iniziata alla Wicca molti anni fa - negli anni ho capito che ogni religione ha i propri limiti, mentre invece io cerco l'infinita ampiezza del Divino dalle moltissime forme, e credo che non esista una via "giusta" per raggiungerlo, ma infinite strade :)
D'altronde solo un certo tipo di persone vanno dicendo da millenni di possedere l'unica vera religione... e personalmente lo trovo molto infantile.
17/11/2010 17:50
 
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Mia cara Monica NON Wiccan [SM=g8899] ,
innanzi tutto grazie mille per la tua disponibilità [SM=g1488267] anche da parte della Wicca.
Purtroppo, proprio come dici tu, è fin troppa la gente che dichiara sacerdote/sacertotessa e strega solo perchè ha letto un libro wiccan, le piacciono i cani ha un gatto e si veste di nero.
Ciò da della wicca e del movimento neopagano un immagine molto negativa.
Io stessa, dopo aver conosciuto un po' di questi sedicenti maghi, quando qualcuno mi si presenta come neopagano lo prendo con le pinze, per fortuna sono abbastanza pazza da dimenticare certe esperienze e così rimango curiosa.
Ora torno alla questione del Libro.

Credo che il Marchese con il termine "Vangelo" intendesse un corpus di leggende, miti e principii cui la Wicca fa riferimento.

Ad esempio "L'Iliade e L'Odissea" avevano un valore simile a quello del Vangelo per i Greci, poichè contenevano i principii morali base della religione Greca. Allo stesso modo i poemi degli Scaldi come la Saga dei Nibelunghi ecc. avevano un valore di Vademecum per i Nordici.

La Wicca e il neopaganesimo in genere si presenta molto nebuloso.
Non c'è un panteon fisso ad esempio ma ognuno si rifà a ciò che più ritiene adatto.
Non ho nulla in contrario ma, se mi sento in armonia, ad esempio, con le divinità Indù, perchè dovrei definirmi neopagana? Non sarebbe più semplice essere induista?
Ho difficoltà a cogliere il cuore di questa spiritualità.
Sento qualcosa che stride.
Insomma, pse sento che il divino si manifesta in infinite forme e che non è di per sè definibile e inscatolabile allora perchè inscatolare la mia spiritualit in una corrente determianta?

Preciso che non voglio esprimere alcun giudizio ma non riesco a comprendere, e la mia incomprensione mi porta ad esprimere un giudizio di "incoerenza", perdona la mia umanità, ma più in là di quanto sto non arrivo [SM=g1488771]

La seconda questione, riguarda il sacerdozio.
Chi sono i sacerdoti. Quando, come e perchè è giusto definirsi tali?
Quali sono le loro funzioni all'interno delle comunità Wicca e Neopagane in generale?

P.S.
ti dispiace se uso il termine Neo-politeiste? "pagano" è un termine dispregiativo, le parole hanno grande potere e penso sia più giusto usare un termine più calzante come politeista.
Insomma è un politeista che si chiama pagano è un po' come un nero si definisce negro, non gli fa bene questa vibrazione [SM=g9709]

Grassie
Bimba.
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22/11/2010 20:30
 
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Ahahah! ottima interpretazione della sintassi :)

Allora una cosa per volta.
Se per vangelo intendiamo un vademecum come hai suggerito tu, allora più o meno siamo tutti d'accordo che "Wicca" di Scott Cunningham è il non-plus-ultra. All'interno c'è tutto quello che concerne il culto, il credo, la ritualistica, le feste e la spiritualità. Anche se molti wiccan non lo ammetteranno mai, questo testo è la base assoluta.

Tu dici

"se mi sento in armonia, ad esempio, con le divinità Indù, perchè dovrei definirmi neopagana? Non sarebbe più semplice essere induista?"


Sì :D
Il termine neopagano, nell'eccezione odierna non dispregiativa [SM=g8429] , indica sì un politeista, ma che fa parte di una determinata corrente filo-celtista o filo-gentilizia di origine moderna. Una persona che pratica l'induismo è semplicemente induista :)
La Wicca è certamente simil celtista, la maggior parte dei modelli divini che si utilizzano sono di origine nordeuropea e questo basta.

E ancora:

Insomma, se sento che il divino si manifesta in infinite forme e che non è di per sè definibile e inscatolabile allora perchè inscatolare la mia spiritualità in una corrente determinata?


La cosa è chiaramente personale e dipende dalla propria visione del Divino. Definendomi neopagana escludo qualsiasi corrente possa darmi limiti. Una persona che si definisce wiccan avrà certamente un percorso lungo il quale inscatolare le proprie certezze, come qualsiasi altro credo.
Provo a spiegarmi meglio. Una volta ad un raduno una ragazza venne da me dicendomi di essere anche lei una "figlia di Diana" (aveva visto un mio tatuaggio sulla spalla che rappresenta Artemide - non Diana). Si mise a raccontarmi che lei con Diana ci parla, ci litiga e la Dea "le tiene il muso"... a parte l'evidente approccio totalmente infantile ad una divinità così importante, fui tentata - ma mi trattenni - di dirle che se crede che la divinità è antropomorfa ed interventista allora faceva prima a rimanere cattolica. L'imprinting cattolico della nostra società crea questi ibridi purtroppo incapaci di avere le idee chiare sul sentiero pagano e di prendere una decisione finalmente libera dalle impostazioni cristiane.
Ovviamente questa è un'eccezione estrema, ma descrive bene il senso della cosa. Anch'io invoco determinate divinità, ma solo nel momento in cui mi serve usufruire della peculiarità di questa o quella caratteristica. Le varie forme con cui si presenta il Divino, non costituiscono una non-forma priva di sostanza, bensì un connubio di molteplici aspetti.
Perciò ok, diciamo che non è inscatolabile, ma definibile sì.

Infine

Chi sono i sacerdoti. Quando, come e perchè è giusto definirsi tali?
Quali sono le loro funzioni all'interno delle comunità Wicca e Neopagane in generale?


I sacerdoti e le sacerdotesse wiccan sono persone che hanno più di 10 anni di praticantato alle spalle, durante i quali hanno studiato e fatto proprie le varie arti magico-spirituali.
All'interno della comunità svolgono servizi spirituali quali: matrimoni, battesimi, funerali, celebrazione dei sabbat e via dicendo. A livello magico possono essere chiamati a praticare rituali di guarigione, propiziamento, fertilità, bando, purificazione, protezione e così via.
Possono - e dovrebbero - essere pagati, anche solo a titolo fittizio, poiché quando si muovono le energie bisogna avere una controparte equilibrante. Un do ut des che faccia sì che non ci siano debiti di Karma. Per farti un esempio pratico: quando mi chiedono di leggere i tarocchi chiedo sempre che la persona porti cibo per animali al canile o alla colonia di gatti del suo quartiere.
Come scegliere un sacerdote? Bè, sicuramente l'istinto ci aiuta moltissimo... certe persone si definiscono sacerdoti pur non essendolo affatto: sarà utile scambiarci due parole per capire se è tutta fuffa o se stiamo parlando con qualcuno di veramente capace. Oppure altre persone emanano vibrazioni talmente negative che la cosa si commenta da sé.
E, ovviamente, se vi chiedono 500 euro per un rito siete davanti al classico truffatore.
24/11/2010 23:26
 
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Re:
Monica Jay, 22/11/2010 20.30:


Tu dici

"se mi sento in armonia, ad esempio, con le divinità Indù, perchè dovrei definirmi neopagana? Non sarebbe più semplice essere induista?"


Sì :D
Il termine neopagano, nell'eccezione odierna non dispregiativa [SM=g8429] , indica sì un politeista, ma che fa parte di una determinata corrente filo-celtista o filo-gentilizia di origine moderna. Una persona che pratica l'induismo è semplicemente induista :)
La Wicca è certamente simil celtista, la maggior parte dei modelli divini che si utilizzano sono di origine nordeuropea e questo basta.



Capisco.
Ho fatto questa domanda perché ho notato che molte persone che si definiscono neopagane si rivolgono poi a dei sistemi orientali come quello induista o, al massimo new age e questo mi confonde [SM=g10132]

Monica Jay, 22/11/2010 20.30:


E ancora:

Insomma, se sento che il divino si manifesta in infinite forme e che non è di per sè definibile e inscatolabile allora perchè inscatolare la mia spiritualità in una corrente determinata?


La cosa è chiaramente personale e dipende dalla propria visione del Divino. Definendomi neopagana escludo qualsiasi corrente possa darmi limiti. Una persona che si definisce wiccan avrà certamente un percorso lungo il quale inscatolare le proprie certezze, come qualsiasi altro credo.
Provo a spiegarmi meglio. Una volta ad un raduno una ragazza venne da me dicendomi di essere anche lei una "figlia di Diana" (aveva visto un mio tatuaggio sulla spalla che rappresenta Artemide - non Diana). Si mise a raccontarmi che lei con Diana ci parla, ci litiga e la Dea "le tiene il muso"... a parte l'evidente approccio totalmente infantile ad una divinità così importante, fui tentata - ma mi trattenni - di dirle che se crede che la divinità è antropomorfa ed interventista allora faceva prima a rimanere cattolica. L'imprinting cattolico della nostra società crea questi ibridi purtroppo incapaci di avere le idee chiare sul sentiero pagano e di prendere una decisione finalmente libera dalle impostazioni cristiane.
Ovviamente questa è un'eccezione estrema, ma descrive bene il senso della cosa. Anch'io invoco determinate divinità, ma solo nel momento in cui mi serve usufruire della peculiarità di questa o quella caratteristica. Le varie forme con cui si presenta il Divino, non costituiscono una non-forma priva di sostanza, bensì un connubio di molteplici aspetti.
Perciò ok, diciamo che non è inscatolabile, ma definibile sì.



Comprendo il tuo punto di vista.
Comunque il fatto che il divino sia o meno umanizzato credo dipenda dalla propria maturitàspirituale e non tanto dalla religione in sè stessa. In effetti non credo ci siano religioni che parlano di dei che ci mettono il muso, che diamine di dei sarebbero? Anche se penso che, nell'antica Grecia, o antica Roma e a scalare vi siano state molte persone che abbiano creduto davvero che Zeus andava in giro a "corteggiare" gni cosa femmina che respirava e che Atnhena fosse uscita dalla testa di Zeus e che Marte e Venere avevano tradito Vulcano [SM=g8218]
Per menti semplici cogliere l'allegoria è complicato...
Hai fatto bene a non dire nulla, strappare i veli delle illusioni se non si ha nulla n cambio può essere molto dannoso.

Monica Jay, 22/11/2010 20.30:


Infine

Chi sono i sacerdoti. Quando, come e perchè è giusto definirsi tali?
Quali sono le loro funzioni all'interno delle comunità Wicca e Neopagane in generale?


I sacerdoti e le sacerdotesse wiccan sono persone che hanno più di 10 anni di praticantato alle spalle, durante i quali hanno studiato e fatto proprie le varie arti magico-spirituali.
All'interno della comunità svolgono servizi spirituali quali: matrimoni, battesimi, funerali, celebrazione dei sabbat e via dicendo. A livello magico possono essere chiamati a praticare rituali di guarigione, propiziamento, fertilità, bando, purificazione, protezione e così via.
Possono - e dovrebbero - essere pagati, anche solo a titolo fittizio, poiché quando si muovono le energie bisogna avere una controparte equilibrante. Un do ut des che faccia sì che non ci siano debiti di Karma. Per farti un esempio pratico: quando mi chiedono di leggere i tarocchi chiedo sempre che la persona porti cibo per animali al canile o alla colonia di gatti del suo quartiere.
Come scegliere un sacerdote? Bè, sicuramente l'istinto ci aiuta moltissimo... certe persone si definiscono sacerdoti pur non essendolo affatto: sarà utile scambiarci due parole per capire se è tutta fuffa o se stiamo parlando con qualcuno di veramente capace. Oppure altre persone emanano vibrazioni talmente negative che la cosa si commenta da sé.
E, ovviamente, se vi chiedono 500 euro per un rito siete davanti al classico truffatore.



Perfetto, sono quello che sono in tutte le fedi.
Mi piace tantissimo il to modo di rimettere in circolo l'energia! sei Grande, davvero! Io non ci avevo mai pensato.
A dire il vero non ho mai sentito questa necessità, quando abbiamo finito se il consultante è tornato sereno a me basta e avanza, sono felice, se lui non è riuscito a stare meglio mi dispiace...
Comunque il più delle volte, riesce ad andare via rasserenato anche quando le notizie non sono delle migliori, comunque proverò ad applicare il tuo metodo, è una figata e sono certissima che lo farà stare meglio! L'ho anche consgliato ad una ragazza sullaltro forum "Famiglia Pagana" [SM=x1979444]
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Nec spe, nec metu

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