Fratellanze

Cari amici,
molto probabilmente cristiani e pagani mi riterrano blasfema ma questo, invece, sottolinea quanto ho notato questa sera.

Nell'altro topic Dark Lizard ha parlato di sorellanza, un concetto presente non solo nel paganesimo ma cardine del cristianesimo, e questo potrebbe non essere molto strano se non fosse che in un certo senso le due religioni sono antitetiche e dunque che poi ruotino attorno allo stesso concetto diventa curioso non credete?

Mi piacerebbe approfondire il concetto di sorellanza, prima di tutto vorrei sapere se le due religioni intendo la "sorellanza/fratellanza in modo diverso e, eventualmente come e poi, come sempre la discussione ci porterà da qualche parte...

Comincio io, dicendo cosa è la sorellanza dal punto di vista cristiano (almeno quello che ho capito io)

Secondo il Cristianesimo siamo tutti fratelli e sorelle in quanto tutti figli e figlie di Dio. non si è fratelli e sorelle perché appartenti ad un gruppo o al cristianesimo lo si è a prescindere, tutta l'umanità appartiene alla stessa famiglia, poiché tutti gli esseri umani sono figli di Dio.
Oggi questo concetto è poco frequentato, stranamente è un po' messo da parte, nel dimenticatoio, ma in realtà esso è il fondamento stesso del Cristinesimo, infatti il "Padre Nostro" esprime nel titolo e nelle parole stesso il concetto che tutti gli esseri umani siano tra loro fratelli in quanto figli dello stesso padre.
Sebbene ufficialmente animali e piante siano esclusi da questa fratellanza in realtà essa comprende l'intera creazione, in quanto secondo il Cristianesimo animali e piante sono creature di Dio.
E' vero, i vari papi hanno affermato che gli animali non hanno anima e per questo non sono figli di Dio ma solo creature di Dio (sottile differenza che ha il sapore del sofismo) ma San Francesco si rivolse al Lupo di Gubbio con le parole: «Fratello Lupo, perché ti comporti a questo modo?»

Qual'è il significato della sorellanza presso il Neopaganesimo? E' diversa da questo? Se si in cosa?

P.S.
Ovviamente questa non è una gara nè un confronto fra le due religioni ma solo il tentativo di comprendere meglio una parola profonda, importante che diciamo tutti i giorni, forse, a volte, con leggerezza.

Luce
Miei fratelli e sorelle in qualunque modo preghiete, perché, in fondo, suoniamo putti nella stessa band

Bimba

Purtroppo il cristianesimo in mano alla chiesa è stato molto distorto per gli interessi umani, ti consiglio di leggere la Bibbia greca, e non quella latina del Medioevo!
E la fratellanza viene negata ai non cattolici da molti secoli, quindi bisogna ben distinguere i diversi rami del cristianesimo: i francescani riconoscono piante e animali come creature, non creazioni, gli ortodossi sono molto tradizionali, hanno ancora il concetto di fratellanza, ma non anche verso i non cristiani. I cattolici riconoscono solo se stessi e i protestanti tutti i rami tranne i cattolici!
Insomma un bel caos!!
L'ho fatta molto semplice.... Il concetto è che se non si torna alle origini non c'è davvero....

Nel paganesimo invece siamo tutti figli di Madre Natura, ognuno può ringraziare gli dei che vivono nei fenomeni naturali onorando con il cuore e le vie terrene chi sente più vicino a se e alla sua cultura, questo politeismo rendeva molto facile tollerare anche chi seguiva altre religioni!

Quindi a mio parere la fratellanza si è mantenuta solo nel paganesimo!^^

Cara Anais,
grazie per l'escursus, purtroppo io sono usa snobbare le interpretazioni ufficiali.
Molto probabilmente pecco di superbia ma sbiffo alla grande le interpretazioni di papi, preti, pope, e pastori protestanti...
Così me ne dimentico, quindi grazie per averlo ricordato... così mi sono ricordata anche perché li snobbo, continuo a pensare che di cristianesimo i vescovi sappiano ben poco, sarà colpa dell'educazione francescana?

a proposito di paganesimo, nella mia eresia perpetua ho notato che spesso si contraddicono.

Come possono dire di ritenersi tutti fratelli e poi odiare i monoteisti? Insomma io ho la mente logica e semplice di una bimba, se siamo tutti fratelli allora lo siamo anche degli atei, dei cristini, dei protestanti e dei musulmani, non solo dei pagani e dei gatti.
Purtroppo mi rendo invece spesso conto che i pagani si considerano anche troppo facilmente legati da fratellanza con altri pagani e che con altrettanta facilità considerano estranei coloro che la pensano diversamente.
Ovviamente la mia non è una generalizzazione, conosco anche molti pagani aperti tuttavia la mia esperienza nel paganesimo è spesso spinosa essendo io molto sincretica e prendendo io molto dal cristianesimo, non vedo proprio perché dovrei rinnegare ciò che spiritualmente mi ha donato molto.

Tu, personalmente come interpreti la sorellanza/fratellanza?
Come la vivi?

Beh, un pagano che non riconosce un monoteista come suo fratello, anchesso figlio della madre terra, é un po' come la Chiesa che predica la povertà e si ricopre d'oro. Un enorme ossimoro.


Credo che spesso la nostra natura umana ci rende molto imperfetti anche se questi pagani chiusi in fratellanze di unico pensiero li capisco. Infatti quando si entra in armonia con il mondo circostante ti senti bene, in risonanza con tutte le creature e sereno. Però gli altri spesso ti prendono per pazza, dicendoti che non é neanche una religione e vedere quanto non rispettino gli altri e la natura fa nascere una necessità di separazione.
E pensi: "Perché dovrei sentirmi uguale a lui?"
Ecco, credo che non vado visto superficialmente il sentimento di fratellanza, chi ci riesce ama l'altro e ci si riconosce andando oltre le proprie opinioni.
Io per esempio non mi sentirei mai sorella degli arabi che maltrattano le donne, le mutilano e le vendono come oggetti. E non certo perché sono arabi (io infatti sono stata fidanzata con un ragazzo di colore, anni fa) ma perché le loro azioni e la loro cultura sono così fortemente distanti dal mio pensiero che il mio lato umano non me le fa accettare come simili a me. Non ce la farei proprio.
Certo che se continuassi a meditare e vedessi ognuno come un anima che merita il perdono e il paradiso, vedrei che gli errori vengono dall'ignoranza e dalla paura e li amerei come amo me stessa e pregherei i lori spiriti guida affinché li proteggano.

Intanto nella mia testa continua la lotta tra bene e male!

Cara Anais,
non possiamo pensare di essere tutti fratelli e sorelle a nostro comodo.
E' facile sentirsi fratelli dei santi, amare chi è amabile ma siamo disposti a scendere dal piedistallo e amare ciò che appare riprovevole?

Se un tuo fratello o una tua sorella facesse qualcosa che reputi sbagliato o offensivo o violento smetteresti semplicemente i amarlo? Questa è la profondità del tuo amore?

Non fraintendere il mio intento, ti faccio queste domande perché spesso ci culliamo nell'idea dell'amore come di una cosa coccolosa, morbida e allegra ma non è così.

L'amore è duro, scomodo e faticoso.

ti consiglio di leggere "Il Profeta" di K. Gibran, davvero un libro bellissimo, che spiega, l'amore passo dopo passo.

Ma infatti io non mi reputo tanto capace! Certo, non so odiare, ma questo non significa che io riesca a provare un così grande sentimento! Anche se mi piacerebbe e spero che con la meditazione e il passare degli anni maturi e migliori. Il mio discorso era proprio che amare il diverso è difficile! Soprattutto perchè il pensiero popolare rivolge il suo odio verso chi non è "normale" nei momenti difficili.
Non che ognuno di noi deve diventare un santo!
Ma il mio sogno è quello di ritrovarmi in completa armonia con il mondo.