Leviathan

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M. di Caraba
00giovedì 21 febbraio 2008 18:39
Leviathan
Cari Amici,
uno dei mostri più terrificanti che la tradizione ricordi
corrisponde al nome di Leviathan.

Di lui la Bibbia attesta:
"Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme.
Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre la paura.
Le giogaie della sua carne sono ben compatte, sono ben salde su
di lui, non cascanti. Il suo cuore è duro come pietra, duro come
la pietra inferiore della macina. Quando si alza, si spaventano
i forti e per il terrore restano smarriti. La spada che lo
raggiunge non vi si infligge, ne lancia ne freccia ne giavellotto;
stima il ferro come paglia, il bronzo come legno tarlato.
Non lo mette in fuga la freccia, in pula si cambian per lui
le pietre della fionda. Come stoppia stima una mazza e si fa
beffe del vibrare dell’asta. [...]
Nessuno sulla terra è pari a lui, fatto per non aver paura.
Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le
fiere più superbe." (Giobbe 41)

Questo mostro terribile evoca, secondo me, indubbi significati
esoterici...

Salute

MdC
Fenrir1.
00giovedì 21 febbraio 2008 19:22
Singolare che il leviathano che solitamente è un serpente marino qui venga descritto più come un drago terrestre
bimbasperduta
00domenica 2 marzo 2008 16:15
Re:
Marchese Carissimo,
d'accordo che siamo all'abc delle esoterismo ma cominciare addirittura dai primordi mi sembra eccessivo!
Siamo all'ABC, non alle aste [SM=g10439] !
Perdoni la parentesi scherzosa marchese!

Fenrir1., 21/02/2008 19.22:

Singolare che il leviathano che solitamente è un serpente marino qui venga descritto più come un drago terrestre




Il Leviatano è entrambe le cose Fenrir.
Si tratta di uno, se non del più antico Drago mai creato, al link seguente è possibile legere la sua storia:

www.bluedragon.it/bestiario/leviathan.htm


buon pro ci faccia [SM=g8429]
Stefaniskos
00sabato 8 marzo 2008 11:24
Re:
Fenrir1., 21/02/2008 19.22:

Singolare che il leviathano che solitamente è un serpente marino qui venga descritto più come un drago terrestre


No, ha detto bene Bimba dicendo che è entrambe le cose...

M. di Caraba
00lunedì 10 marzo 2008 12:24
Re: Re:
Stefaniskos, 08/03/2008 11.24:


No, ha detto bene Bimba dicendo che è entrambe le cose...



Caro Stefaniskos,
noto che ultimamente sei molto stringato nella tue risposte.

Se scrivi qualcosina in più non è che si offende qualcuno. [SM=g10094]

Come mai questo mostro sarebbe contemporaneamente marino e
terrestre?

Salute

MdC

..AmoN..
00lunedì 10 marzo 2008 14:00
Caro marchese...

leggo con piacere questo Topic..

Ho sempre considerato il leviatano una creatura mitica..che come giustamente tu e bimba ci avete suggerito, Giobbe indica come "creata dalla volonta di Dio..."

Anche se nella bibbia ci sono passi contraddittori...o quanto meno...sembra che Dio metta sempre delle cose che possano nuocere all'uomo..per aspettare poi l'arrivo di qualcuno che riesca a toglierle di mezzo:

"..“Ecco il mare spazioso e vasto: lì guizzano senza numero animali piccoli e grandi. Lo solcano le navi, il Leviatan che hai plasmato perché in esso si diverta..” Isaia 103.

e sempre in Isaia 27 leggiamo:

"..In quel giorno il Signore punirà con la spada pesante, grande e potente, il Leviatan serpente guizzante, il Leviathan serpente tortuoso e ucciderà il drago che sta nel mare..”

Non so per quale motivo..ma la prima cosa saltatami in mente leggendo la parola Leviathan è stata Atlantide..

Infatti ricordo che questo era il mostro messo a protezione dell'isola..

Ma può essere un ricordo assurdo..dovuto anche a letture o visioni(in tv) della mia infanzia..

Un collegamento esoterico, al di là dei simbolismi dei draghi e dei serpenti..ai quali sicuramente non ti riferivi (mi gioco tutto che è qualcosa che va al di la di questo il tuo topic.. [SM=g9371] ).., non l'ho mai ricercato in questo mostro..

Ho letto una volta un articolo sulla filosofia esoterica di Tomas Hobbes..e lui parlava del leviatano paragonando la sua forza al potere assoluto dello stato..(e qui non so cosa ci fosse di esoterico..anche se spesso si accennava al fatto che hobbes dicesse meno di quanto sapesse riguardo al perchè di questa associazione [SM=g10303] )..

Concludo riportando un estratto di un sito:

"
- Nell'esoterismo biblico, è la Divinità nella sua duplice manifestazione del bene e del male. Il suo significato può essere trovato nello Zohar (II, 34b) : "il Rabbino Simeon disse: 'L'opera dell'inizio (della ) viene studiata e compresa dai compagni (candidati); ma pochi (gli Iniziati completi o perfetti) sono quelli che comprendono l'allusione alla opera dell'inizio attraverso il Mistero del Serpente del Grande Mare (cioè) Thanneen, Leviathan' ". (Vedi anche Qabbalah di I. Mayer). Leviathan è il nome biblico di un mostro marino a forma di serpente tortuoso, nel quale probabilmente è da riconoscere il coccodrillo. È menzionato quale simbolo della potenza del Re di Egitto. In India, con questo nome si indica Makara, la cavalcatura di Varuna, uno dei più sacri e misteriosi segni dello zodiaco indù..."

Sinceramente il tuo topic mi ha molto incuriosito..quindi aspetto tue spiegazioni e illuminazioni sul significato esoterico del mitico Leviathan.

A presto..

..AmoN..



Violaoscura
00martedì 11 marzo 2008 03:06

M. di Caraba, 10/03/2008 12.24:


Caro Stefaniskos,
noto che ultimamente sei molto stringato nella tue risposte.




Hmmmmmm... vero.

Le tue, invece, caro Marchese, noto che sono
ultimamente davvero lunghe, ma... trasparenti.


Un saluto [SM=g8429]
Viola
M. di Caraba
00martedì 11 marzo 2008 12:21
Serpenti e Tesori
Cari e belli Amici,
riporto, a beneficio dei curiosi, un immagine di William Blake nella
quale è rappresentato il Leviatano (il serpente che si trova in basso)
in compagnia del Behemoth (il mostro che somiglia ad un ippopotamo in alto).

Eccola:


Se qualcuno vuol azzardare un qualche commento... mica posso fa tutto io [SM=g9371]

X AmoN:

Caro Amico,
innanzi tutto ti ringrazio per l'intevento ricco di spunti e riflessioni.

Tu scrivi:
..AmoN.., 10/03/2008 14.00:


Non so per quale motivo..ma la prima cosa saltatami in mente leggendo
la parola Leviathan è stata Atlantide..

Infatti ricordo che questo era il mostro messo a protezione dell'isola..

Ma può essere un ricordo assurdo..dovuto anche a letture o visioni
(in tv) della mia infanzia..



Ritengo che questa è davvero un'intuizione appropriata... sarebbe simpatico
risalire il filo dei ricordi per ritrovarne la fonte.

Comunque sia (come sai già) il terribile mostro soggetto di questo topic è
assimilabile ai leggendari draghi del nostro medioevo, nonchè ai mostri
della mitologia.

Infatti c'è sempre un mostro che custodisce i tesori così come v'è un cherubino
posto a guardia dei cancelli dell'Eden con una spada fiammeggiante.

L'isola, che la si chiami Atlantide, Delos, o "monte Ararat" (quello su cui si
posò l'arca di Noè) rappresenta appunto il tesoro poichè questo viene tratto
dal mare filosofico o mercurio.

Salute

MdC


Ps x Violaoscura:
Meno male che ci sei tu a difendere questi baldi giovini
dalle grinfie del leviatan Marchese. [SM=g9135]
Stefaniskos
00martedì 11 marzo 2008 19:38
Re: Re: Re:
M. di Caraba, 10/03/2008 12.24:



Caro Stefaniskos,
noto che ultimamente sei molto stringato nella tue risposte.

Se scrivi qualcosina in più non è che si offende qualcuno. [SM=g10094]

Come mai questo mostro sarebbe contemporaneamente marino e
terrestre?



Il Tempo caro Marchese, il Tempo...

Nonostante la mia gioventù anch'io son sottoposto alle sue leggi...

E poichè vorrei voler essere, se ne avrò la possibilità in questi giorni, maggiormente loquace all'interno dei suoi interessantissimi Topic, quest'oggi le rispondo che, nell'Antico Testamento, ques'essere è rappresentato come un coccodrillo o come un serpente...

Animale Anfibio-terrestre dunque...

Tuttavia in altri testi sempre appartenenti alla sfera biblica, esso vine rappresentato come una balena o un delfino....

La figura del Leviathan appare anche in molte altre religioni. Nella mitologia e nelle leggende canaanite è un mostro chiamato Lotan "il serpente che fugge, il serpente che avvolge, il potente dalle sette teste"....

E sperando di non aver errato, volei mi togliesse una curiosità, nostro carissimo esponente del ceto Nobiliare: questo suo Topic, che già com'è risulta essere molto interessante, in realtà nasconde qualche secondo fine al quale lei vorrebbe farci giungere con il nostro intelletto?

Saluti!


Stefaniskos
00martedì 11 marzo 2008 19:41
Eh, la cecità della gioventù!

Solo ora ho letto il suo ultimo post...

Sa, mi ero fermato a quello precedente! [SM=g9371]

Chiedo venia O Illustrissimo...

M. di Caraba
00venerdì 14 marzo 2008 14:58
punti di vista

Stefaniskos, 11/03/2008 19.38:


E sperando di non aver errato, volei mi togliesse una curiosità, nostro carissimo esponente del ceto Nobiliare: questo suo Topic, che già com'è risulta essere molto interessante, in realtà nasconde qualche secondo fine al quale lei vorrebbe farci giungere con il nostro intelletto?



Caro Stefaniskos,
come dici (nel tuo ultimo post) il simbolismo del Leviatano è
davvero ampio, presente in ogni tempo, in varie culture e tradizioni.

Ovvio che personalmente sono portato a trattarlo dal punto di vista alchemico
laddove questo mostro simboleggia una delle due Nature (altrimenti dette Zolfo
e Mercurio) o ambedue le Nature a seconda del contesto e della fase operativa
cui si fa riferimento.

Questo drago ha i suoi corrispettivi in Magia, in Astrologia e persino in psicologia
(credo che Jung ne abbia dato una sua interpretazione).

Il topic insomma è aperto (a 360°) a qualsiasi genere di considerazioni purchè
inerenti l'argomento. Ognuno si senta libero.

Spero di aver soddisfatto la tua curiosità [SM=g8429]

Salute

MdC

Violaoscura
00lunedì 17 marzo 2008 15:31
Questi Mostri, quanti problemi.

Nobile Marchese,

l'argomento, se come dici è aperto a 360°, è vasto davvero, come avete osservato.

In Alchimia viene usato spesso, dai perfidi autori, "invidiosi" come ogni serio alchimista, per definire
sia l'una che l'altra di due cose opposte, e questo onde poter tendere un braccio caritatevole solo ad
alcuni... in breve, se considerato come partecipe dell'Elemento Fuoco, con tutto ciò che ne fa parte,
può essere il nostro Zolfo, mentre se si guarda dal punto di vista della presunta volatilità, allora
ci troviamo di fronte al Mercurio.

Di volta in volta, poi, la chiave di lettura può cambiare (come in musica, o no?), ma chi ha già
intuito pressappoco (il che a volte val meglio che "precisamente") di cosa si sta parlando, può
trarre conclusioni utili. E lo può soltanto lui, il "cercatore" serio, ossia onesto. Ma anche al
nobile aspirante, non basta certo la lealtà da sola, senza sforzi o risoluzione personale...

Questo mi porta a pensare alla necessaria Iniziazione, all'inizio di ogni possibile lavoro, al
trapasso dall'ingenuità all'"aver compreso". Nel Pimandro di Ermete l'allievo interroga il suo
misterioso Maestro, che gli risponde solamente: "Ma non ti avevo detto di riflettere!?", e subito,
forse preso dal gran rispetto o chissà da cosa, l'allievo afferma "Ho riflettuto, ed ora ho capito".

Ma questo necessario "passettino", così breve e così terribile, di cosa sarà fatto?

Che quell'inizio, definito così poco desiderabile nell'aspetto, abbia a che fare proprio col nostro
Mostro? Che il Leviathan, o Drago, sia il "passettino", il piccolo particolare da affrontare per
partire nell'Opera (che si voglia ricercare il Sacro Graal o riuscire nell preparazione della Pietra)?
Che sia, insomma, la prova necessaria per procurarsi quel titolo nobiliare senza il quale non
vi si ha accesso?


Ciao
Viola

P.s.
M. di Caraba, 11/03/2008 12.21:


Meno male che ci sei tu a difendere questi baldi giovini
dalle grinfie del leviatan Marchese.


Mais Monsieur de Carabas, che signifique?
Leviatan Marchese... che animale sarà?
Hi hi, pensate che conosco persone [SM=g9369] che per trovarlo,
sarebbero disposti...
Parblieu!! Caro Marchese, restate gentilmente fermo dove siete,
non muovetevi di lì, non fate assolutamente nulla di nulla!!!!
Eccomi.
M. di Caraba
00giovedì 20 marzo 2008 12:07
Re: Questi Mostri, quanti problemi.
Violaoscura, 17/03/2008 15.31:


In Alchimia viene usato spesso, dai perfidi autori, "invidiosi" come ogni serio alchimista, per definire
sia l'una che l'altra di due cose opposte, e questo onde poter tendere un braccio caritatevole solo ad
alcuni... in breve, se considerato come partecipe dell'Elemento Fuoco, con tutto ciò che ne fa parte,
può essere il nostro Zolfo, mentre se si guarda dal punto di vista della presunta volatilità, allora
ci troviamo di fronte al Mercurio.

Di volta in volta, poi, la chiave di lettura può cambiare (come in musica, o no?), ma chi ha già
intuito pressappoco (il che a volte val meglio che "precisamente") di cosa si sta parlando, può
trarre conclusioni utili. E lo può soltanto lui, il "cercatore" serio, ossia onesto. Ma anche al
nobile aspirante, non basta certo la lealtà da sola, senza sforzi o risoluzione personale...



Cara Amica,
per tutti i Gatti di vicolo Miracoli!!! [SM=g10132]

Complimenti per la sagacia, Viola. [SM=g8429]

Riguardo al "passettino" ,che poi sono una serie di piccoli passi (come
sembra voler suggerire il nome del Cavalier Cipriano Piccolpassi,
Durantino, autore di un curioso trattato) mi piacerebbe sapere più in dettaglio
che idea te ne sei fatta.

Dici che bisogna cominciare dal Drago o che prima occorre l'investitura
alla cavalleria dispensata dal Re con il triplice tocco di spada?

"In nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio, io ti nomino cavaliere"

Salute

MdC


Ps:
Violaoscura, 17/03/2008 15.31:


Mais Monsieur de Carabas, che signifique?
Leviatan Marchese... che animale sarà?
Hi hi, pensate che conosco persone [SM=g9369] che per trovarlo,
sarebbero disposti...



Chi, il Leviatano o il marchese?
E bene chiarire poichè il leviano è velenoso mentre il
marchese... solo ogni tanto [SM=g9371]
Violaoscura
00sabato 22 marzo 2008 14:11
Passi & Piccolpassi
M. di Caraba, 20/03/2008 12.07:


Riguardo al "passettino" ,che poi sono una serie di piccoli passi (come
sembra voler suggerire il nome del Cavalier Cipriano Piccolpassi,
Durantino, autore di un curioso trattato) mi piacerebbe sapere più in dettaglio
che idea te ne sei fatta.

Dici che bisogna cominciare dal Drago o che prima occorre l'investitura
alla cavalleria dispensata dal Re con il triplice tocco di spada?

"In nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio, io ti nomino cavaliere"



Carissimo Marchese...

E tu, simili argute domande, le fai a me, selvatica violetta che cresce spontaneamente
nei boschi?
[SM=g8766]

Dunque... a quanto si dice, il Cavaliere parte per un viaggio che si
preannuncia dalla partenza lungo e
disseminato di numerosi ostacoli, che di volta in volta dovrà superare per proseguire. [SM=g10132]

Quindi, hai sicuramente ragione nel dire che i piccoli passi sono più di uno. Si potrebbe anche dire che
i Draghi, o Leviatani, che si incontrano sono parecchi.
Infatti, non è che, con l'uccisione del primo Drago, "è fatta", ed il resto è riposante.

E' da notare, piuttosto, che la storia si complica sempre più. Con l'avanzare delle capacità, aumenta
anche il livello delle prove. [SM=g8492]

Il Cavaliere deve, quindi, restare sempre pronto e disponibile a ripetere altre volte quello che ha
fatto già, cui si aggiungono via via anche delle novità.
Non avviene quindi come nelle scienze profane, in cui, ad esempio, un medico è spesso molto esperto di
interventi sofisticati, ma non ricorda come si fa una iniezione, cosa in cui è più bravo l'infermiere
suo assistente.

Riguardo all'investitura da parte del Re, credo anch'io che venga prima di qualunque impresa, che
sarebbe vana se uno non fosse ancora degno di tanto.
Comunque, anche l'investitura presuppone già che il nuovo Cavaliere abbia dato qualche prova, o abbia
almeno manifestato qualche caratteristica...

Il primissimo tra tutti i piccoli passi, dunque, quando avviene? In culla, forse?...
Quanto bisogna tornare indietro, per risalire a quale sia il primo gradino?
E' una predisposizione naturale?
Oppure, che si tratti del "tornare bambino", o folle? Dell'esser disposto ad apprendere cose del tutto
nuove, senza più dare fiducia cieca alle comode convenzioni comuni?

Anche riguardo alla cerimonia con "triplice tocco", mi piacerebbe saperne di più, su cosa ne deduci... [SM=g8429]


Ciao
Viola

P.s. Per quanto riguarda il "curioso trattato" di Cipriano Piccolpassi, dev'essere interessante.
Per chi fosse curioso, ho trovato che lo si può leggere per intero su google.books.it
Sono arrivata al prologo, e questo Cavaliere si preannuncia essere uno di quei deliziosi personaggi che promettono
di dare grande scandalo rivelando tutto apertamente, mentre poi si dimostrano più oscuri di tutti gli altri.
Li odio, a volte. [SM=g9371]
M. di Caraba
00martedì 25 marzo 2008 15:16
Re: Passi & Piccolpassi

Cara Violetta selvatica,
penso che le tue considerazioni sono indubbiamente condivisibili.

Tu scrivi:
Violaoscura, 22/03/2008 14.11:


Il primissimo tra tutti i piccoli passi, dunque, quando avviene? In culla, forse?...
Quanto bisogna tornare indietro, per risalire a quale sia il primo gradino?
E' una predisposizione naturale?
Oppure, che si tratti del "tornare bambino", o folle? Dell'esser disposto ad apprendere cose del tutto
nuove, senza più dare fiducia cieca alle comode convenzioni comuni?



In effetti "il primo passo" è difficile da stabilire considerando i diversi punti
di vista da cui si può guardare la cosa.

In genere però il primi passi sono quelli che determinano il passaggio tra la
teoria e la pratica.

Attenzione ai termini "bambino" e "folle"... in alchimia le parole hanno una
valenza tutta particolare che può essere intesa in vari modi.
Un esempio di ciò è lo stesso "drago" di cui stiamo parlando. [SM=g8429]

Violaoscura, 22/03/2008 14.11:


Anche riguardo alla cerimonia con "triplice tocco", mi piacerebbe saperne di più, su cosa ne deduci...



Secondo me, ma questa è solo una mia supposizione, il Re è Dio, mentre la
spada simboleggia il "fuoco filosofico".

Il tocco è triplice poichè sono tre i componenti del "fuoco".

Quindi si diventa cavaliere quando (grazie all'autorizzazione divina) si possiede la spada
con la quale si taglierà la testa (intendi: caput mortuum) al "drago".
Ma questo sempre in alchimia... mi spiace non poter dire gran che riguardo al resto. [SM=g10248]

Salute

MdC


P.s.
Violaoscura, 22/03/2008 14.11:


Per quanto riguarda il "curioso trattato" di Cipriano Piccolpassi, dev'essere interessante.
Per chi fosse curioso, ho trovato che lo si può leggere per intero su google.books.it



http://www.farneti.it/IntrPicc.asp
Su questo link se ne può leggere una piccola introduzione.
Violaoscura
00martedì 25 marzo 2008 16:14
Draghi
M. di Caraba, 25/03/2008 15.16:


In genere però i primi passi sono quelli che determinano il passaggio tra la
teoria e la pratica.




Caro Marchese,
questo lo trovo interessante.

Vorrei infatti sottoporre alla tua opinione (ma anche a quella di tutti gli altri, che saranno meno
silenziosi, prima o poi) qualche idea sulla paura, che secondo me è pur sempre componente essenziale
della vita, e più che mai, quindi, dell'Opera.

Sconfiggere il Drago è impresa che fa paura, ma cui pur sempre bisogna recarsi, se si fa la scelta di
dedicarsi a questo genere di cose.

Lascio andare l'interpretazione degli psicologi, per cui sconfiggiamo in fondo, noi stessi, ossia la
nostra tendenza alla paura, ecc. Credo siano teorie interessanti e in parte veritiere ed utili, ma
che non parlano (e come potrebbero?) di Alchimia.

Ebbene, siccome pare che il Drago stesso, come immagine, sia stato usato spesso dai Cavalieri dell'
Antichità, come ideale cui rifarsi per armarsi di purezza e di coraggio...

E' possibile che il Cavaliere, dopo aver sconfitto, grazie alla sua purezza di intenti ed alla lealtà
del suo operato, il Drago, venga investito delle sue stesse prerogative?

"Innanzi a lui fugge la paura", si legge nel passo biblico da te riportato.
Insomma, la paura stessa ha paura e fugge dinanzi a colui che ha saputo sconfiggerla,
per cui non ne frenerà più il passo.

Che ne dite?


Ciao
Viola
Gregorio Aurum
00martedì 22 aprile 2008 20:46
Re: Draghi
Molto interessante. Mi permetto di segnalare un libro che seppur di natura non squisitamente esoterica (!?) bensì(anche se l'autore non era molto d'accordo...) strutturalista, potrebbe suggerire qualche percorso... via carovaniera... percorribile da quanti vedon oltre le "strutture".

Propp Vladimir Jakovlevic, Morfologia della fiaba, Newton Compton, 2003



Con viva cordialità
GA
Violaoscura
00mercoledì 23 aprile 2008 02:58
Gregorio Aurum, 22/04/2008 20.46:

Molto interessante. Mi permetto di segnalare un libro che seppur di natura non squisitamente esoterica (!?) bensì(anche se l'autore non era molto d'accordo...) strutturalista, potrebbe suggerire qualche percorso... via carovaniera... percorribile da quanti vedon oltre le "strutture".

Propp Vladimir Jakovlevic, Morfologia della fiaba, Newton Compton, 2003




Salve, Gregorio Aurum,
felice di vederti passeggiare tra le vecchie pagine...

se tu potessi darci qualche piccola sintesi di ciò che ne pensa questo autore della "Morfologia della fiaba",
credo farebbe piacere a tutti.


Serena notte
Viola
Gregorio Aurum
00mercoledì 23 aprile 2008 10:32
Re:
Secondo il nostro studioso russo i racconti e le fiabe a sfondo magico trovano la loro origine in antichi riti iniziatici dell'età tribale (su questo punto ci sarebbe molto da dire ma mi limito ad esporre la teoria di Propp e a fare alcune osservazioni tra parentesi) e presentino, al di là dell'area culturale di appartenenza, una simile struttura (una struttura di comprensione che sarebbe uguale per tutti gli esseri umani di ogni luogo e di ogni tempo; ciò che Jung chiamerebbe archetipi, e Kant categorie.) cadenzata da personaggi che svolgono le stesse funzioni in rapporto allo svolgimento del racconto. Ogni storia, stando a quanto Propp ritiene, avrebbe quindi, mascherati, gli stessi simboli rappresentati ad esempio dal cavaliere, la lotta, il drago, principesse, streghe ecc.

La spiegazione che di questo fenomeno dà il "profano" o accademico (si invita ad approndire l'etimologia della parola) è nel migliore dei casi desunta da un approccio neokantiano o Junghiano quanto non si sa molto di Kant ma, agli occhi di un (non dico iniziato) ma almeno serio studioso di esoterismo, il fenomeno dovrebbe destare qualche sospetto. E se non ci si fa prendere da troppo facili dissertazioni dall'ontologia esoterica e scientifica discutibili ( cavolate!)allora i rapporti con Atlantide (giusta osservazione!), Hobbes, e l'Apocalisse (che non avete citato) risultano essere molto più che facili intuizioni.
Il simbolo è il veicolo del mito e il mito (vedi etimologia) è il veicolo della conoscenza. Ergo il simbolo è un passaggio obbligato sulla via della conoscenza, ma non la conoscenza stessa!

Chiedo venia se mi sono oltremodo dilungato
G.A.



Gregorio Aurum
00mercoledì 23 aprile 2008 11:03
Re: Re: P.S.
Vorrei, sperando di non dar l'impressione di presunzione (Dio ce ne liberi!)dispensare un piccolo avvertimento, suggerimento, impudico consilium. La realtà (insomma ci siamo capiti...) è analogica e tende per sua nautura e per nostra (non ne esultimo i sostenitori del principio antropico) ad accomodarsi a quello che è il nostro modo di percepir-la. Questo vale all'ennesima potenza per lo studioso di esoterismo che deve scindere oltre modo lo scibile per vederne l'intima multi-forme (perchè informe) essenza. Il pericolo è scindere troppo e fare un salto che superando il symbolon (vedere etimologia) finisca nel diaballon (vedere etimologia) con le conseguenze del caso...

Qui habet aures, audiat

Cordialità
G.A.
M. di Caraba
00mercoledì 23 aprile 2008 11:39
Re: Re: Re: P.S.

Che bravo questo nuovo Amico!!!

Ben venuto e piacere di leggerti. [SM=g8429]

Gregorio Aurum, 23/04/2008 10.32:


Il simbolo è il veicolo del mito e il mito (vedi etimologia) è il veicolo della conoscenza.
Ergo il simbolo è un passaggio obbligato sulla via della conoscenza, ma non la conoscenza stessa!
...
Qui habet aures, audiat



Naturalmente concordo, il simbolo dovrebbe portare alla cosa simboleggiata.
Si, ci vogliono orecchie, e molto lunghe, direi quasi "asinine" (non vedere etimologia)

Salute

MdC

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