Passi & Piccolpassi
M. di Caraba, 20/03/2008 12.07:
Riguardo al "passettino" ,che poi sono una serie di piccoli passi (come
sembra voler suggerire il nome del Cavalier Cipriano Piccolpassi,
Durantino, autore di un curioso trattato) mi piacerebbe sapere più in dettaglio
che idea te ne sei fatta.
Dici che bisogna cominciare dal Drago o che prima occorre l'investitura
alla cavalleria dispensata dal Re con il triplice tocco di spada?
"In nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio, io ti nomino cavaliere"
Carissimo Marchese...
E tu, simili argute domande, le fai a me, selvatica violetta che cresce spontaneamente
nei boschi?
Dunque... a quanto si dice, il Cavaliere parte per un viaggio che si
preannuncia dalla partenza lungo e
disseminato di numerosi ostacoli, che di volta in volta dovrà superare per proseguire.
Quindi, hai sicuramente ragione nel dire che i piccoli passi sono più di uno. Si potrebbe anche dire che
i Draghi, o Leviatani, che si incontrano sono parecchi.
Infatti, non è che, con l'uccisione del primo Drago, "è fatta", ed il resto è riposante.
E' da notare, piuttosto, che la storia si complica sempre più. Con l'avanzare delle capacità, aumenta
anche il livello delle prove.
Il Cavaliere deve, quindi, restare sempre pronto e disponibile a ripetere altre volte quello che ha
fatto già, cui si aggiungono via via anche delle novità.
Non avviene quindi come nelle scienze profane, in cui, ad esempio, un medico è spesso molto esperto di
interventi sofisticati, ma non ricorda come si fa una iniezione, cosa in cui è più bravo l'infermiere
suo assistente.
Riguardo all'investitura da parte del Re, credo anch'io che venga prima di qualunque impresa, che
sarebbe vana se uno non fosse ancora degno di tanto.
Comunque, anche l'investitura presuppone già che il nuovo Cavaliere abbia dato qualche prova, o abbia
almeno manifestato qualche caratteristica...
Il primissimo tra tutti i piccoli passi, dunque, quando avviene? In culla, forse?...
Quanto bisogna tornare indietro, per risalire a quale sia il primo gradino?
E' una predisposizione naturale?
Oppure, che si tratti del "tornare bambino", o folle? Dell'esser disposto ad apprendere cose del tutto
nuove, senza più dare fiducia cieca alle comode convenzioni comuni?
Anche riguardo alla cerimonia con "triplice tocco", mi piacerebbe saperne di più, su cosa ne deduci...
Ciao
Viola
P.s. Per quanto riguarda il "curioso trattato" di Cipriano Piccolpassi, dev'essere interessante.
Per chi fosse curioso, ho trovato che lo si può leggere per intero su google.books.it
Sono arrivata al prologo, e questo Cavaliere si preannuncia essere uno di quei deliziosi personaggi che promettono
di dare grande scandalo rivelando tutto apertamente, mentre poi si dimostrano più oscuri di tutti gli altri.
Li odio, a volte.