Cosa accade, cosa accade...?
Accade che per tutti quanti è arrivato il momento di liberarsi delle nostre più profonde illusioni e dei nostri io ormai antiquati.
Io parlo a te, ma in realtà sto parlando a me di me stesso, solo che le dinamiche spesso si equivalgono!
E' un punto di passaggio, una catarsi necessaria per ristabilire un nuovo equilibrio, più soddisfacente e meno permeato di dubbi sul "farò bene a fare questo? Cosa diranno poi se non faccio come vogliono?".
Secondo me è la vera fine del mondo del 2012: non è che la Terra è destinata ad esplodere, ma lo sono le visioni individuali di ognuno.
Rileggevo i vecchi post della discussione, e in uno il nostro
Marchese consigliava l'esercizio di dis-identificarsi con le nostre emozioni.
Ebbene, secondo me ciò che in noi si "arrabbia" è il pezzettino che vorrebbe spiegare a tutti i costi a qualcuno cose che ancora non è pronto a recepire.
Fargli capire quanti errori e quanta sofferenza portano pensare e agire secondo come pensa ed agisce, invitandolo a iniziare un cambiamento: e soprattutto a farlo per lui stesso, non perchè ci deve qualcosa.
E in fondo, il rovescio di questo, è anche la "corda" che ferisce nella sinfonia: quando qualcuno cerca di inculcarci a forza qualcosa di diverso dalla nostra consapevolezza in un determinato "qui-ed-ora", il nostro Io si ribella, e fa anche bene!
Ci sono persone che criticano in modo acido apposta perchè sperano di poter avere una discussione o un conflitto.
Sai che spiegazione mi sono dato a questo meccanismo? Il fatto che, se qualcuno litiga con loro, hanno la conferma che i problemi che li affliggono derivano dagli altri e non dal proprio atteggiamento.
E' come se io ti dico che sei cattiva, poi ti saluto con uno schiaffo e quando tu me lo restituisci ti dico "ecco, hai visto che avevo ragione?".
Ma allora perchè ho detto che il nostro Io fa bene a ribellarsi? Semplice, perchè in quel momento deve apprendere qualcosa di fondamentale, e purtroppo ciò accade solo tramite l'esperienza diretta delle situazioni.
Dopo anni e anni di frustrazioni e domande sul perchè le persone, in certi casi, mi trattino con troppa libertà mi sono risposto che sono io a concedergliela.
Facci caso, le persone rispettate sono quelle che, nonappena qualcuno "la fa fuori dal vaso", lo rimettono in riga senza dare spiegazioni e senza un confronto sui perchè e sui percome.
Voglio dire: il rispetto va portato a prescindere, dare giustificazioni sul perchè dovrebbero o non dovrebbero farlo è comunque una porta aperta a successive mancanze di rispetto.
E' come dire loro "stavolta mi devi ascoltare per questo e quest'altro motivo, la prossima volta però hai il diritto di trattarmi come uno scemo". E invece col cavolo, porca miseria!
Con questo non voglio dire che i confronti debbano essere aboliti: quante volte, negli anni, io e te abbiamo discusso per punti di vista differenti? Eppure, siccome di fondo c'è affetto e rispetto, nessuno dei due ha osato andare oltre quello che gli è consentito nella sfera d'azione individuale.
Al solito ritorna valido un motto Wicca (anche se mi dà i brividi scrivere questa parola, una volta tanto ci azzeccano!): "finchè non fai del male a nessuno, fa ciò che vuoi".
Il discorso è lo stesso in merito alla libertà: finchè non vieni a limitare il mio raggio d'azione, fà e dì pure tutto quello che vuoi.
Il fatto è, cara
Bimba che certe volte se tu levi alle persone i loro problemi, queste non sanno più chi sono. Probabilmente la ragazza che ti ha risposto è così affezionata ai suoi mali da non volerli abbandonare perchè con essi sparirebbe anche la sua identità.
E cambiare l'idea di chi siamo, ricostruendola da zero, fa una paura tremenda, anche ai draghi come me!
Io penso che alle volte certe persone vadano lasciate nel loro brodo, specie quando dimostrano ottusità spirituale. Tanto le persone che chiedono aiuto lo manifestano chiaramente, e la giovane in questione di sicuro non è quello che cerca.
La cara alchimia ci insegna che la putrefazione è il primo passo dell'Opera: ebbene, questo è un consiglio mio, lascia che personaggi del genere marciscano nel loro odio, nei rancori e nella violenza a se stessi, prima o poi la loro anima arriverà a comprendere che questo è un errore.
Ultima chiosa e poi chiudo, avendo scritto un mega papiro: quando parlavo dell'essere illuminati intendevo dire che non ti fa bene arrabbiarti perchè non riesci a non arrabbiarti.
Se siamo su questa Terra è perchè ancora dobbiamo apprendere, allora è inutile colpevolizzarsi se ancora non abbiamo superato qualche gradino: è umano.
Secondo me basta prenderne atto con umiltà e serenità, cercando di non ricadere nello stesso giro senza uscita la prossima volta... che dici tu?