Ahahah! ottima interpretazione della sintassi :)
Allora una cosa per volta.
Se per vangelo intendiamo un vademecum come hai suggerito tu, allora più o meno siamo tutti d'accordo che "Wicca" di Scott Cunningham è il non-plus-ultra. All'interno c'è tutto quello che concerne il culto, il credo, la ritualistica, le feste e la spiritualità. Anche se molti wiccan non lo ammetteranno mai, questo testo è la base assoluta.
Tu dici
"se mi sento in armonia, ad esempio, con le divinità Indù, perchè dovrei definirmi neopagana? Non sarebbe più semplice essere induista?"
Sì :D
Il termine neopagano, nell'eccezione odierna non dispregiativa
, indica sì un politeista, ma che fa parte di una determinata corrente filo-celtista o filo-gentilizia di origine moderna. Una persona che pratica l'induismo è semplicemente induista :)
La Wicca è certamente simil celtista, la maggior parte dei modelli divini che si utilizzano sono di origine nordeuropea e questo basta.
E ancora:
Insomma, se sento che il divino si manifesta in infinite forme e che non è di per sè definibile e inscatolabile allora perchè inscatolare la mia spiritualità in una corrente determinata?
La cosa è chiaramente personale e dipende dalla propria visione del Divino. Definendomi neopagana escludo qualsiasi corrente possa darmi limiti. Una persona che si definisce wiccan avrà certamente un percorso lungo il quale inscatolare le proprie certezze, come qualsiasi altro credo.
Provo a spiegarmi meglio. Una volta ad un raduno una ragazza venne da me dicendomi di essere anche lei una "figlia di Diana" (aveva visto un mio tatuaggio sulla spalla che rappresenta Artemide - non Diana). Si mise a raccontarmi che lei con Diana ci parla, ci litiga e la Dea "le tiene il muso"... a parte l'evidente approccio totalmente infantile ad una divinità così importante, fui tentata - ma mi trattenni - di dirle che se crede che la divinità è antropomorfa ed interventista allora faceva prima a rimanere cattolica. L'imprinting cattolico della nostra società crea questi ibridi purtroppo incapaci di avere le idee chiare sul sentiero pagano e di prendere una decisione finalmente libera dalle impostazioni cristiane.
Ovviamente questa è un'eccezione estrema, ma descrive bene il senso della cosa. Anch'io invoco determinate divinità, ma solo nel momento in cui mi serve usufruire della peculiarità di questa o quella caratteristica. Le varie forme con cui si presenta il Divino, non costituiscono una non-forma priva di sostanza, bensì un connubio di molteplici aspetti.
Perciò ok, diciamo che non è inscatolabile, ma definibile sì.
Infine
Chi sono i sacerdoti. Quando, come e perchè è giusto definirsi tali?
Quali sono le loro funzioni all'interno delle comunità Wicca e Neopagane in generale?
I sacerdoti e le sacerdotesse wiccan sono persone che hanno più di 10 anni di praticantato alle spalle, durante i quali hanno studiato e fatto proprie le varie arti magico-spirituali.
All'interno della comunità svolgono servizi spirituali quali: matrimoni, battesimi, funerali, celebrazione dei sabbat e via dicendo. A livello magico possono essere chiamati a praticare rituali di guarigione, propiziamento, fertilità, bando, purificazione, protezione e così via.
Possono - e dovrebbero - essere pagati, anche solo a titolo fittizio, poiché quando si muovono le energie bisogna avere una controparte equilibrante. Un do ut des che faccia sì che non ci siano debiti di Karma. Per farti un esempio pratico: quando mi chiedono di leggere i tarocchi chiedo sempre che la persona porti cibo per animali al canile o alla colonia di gatti del suo quartiere.
Come scegliere un sacerdote? Bè, sicuramente l'istinto ci aiuta moltissimo... certe persone si definiscono sacerdoti pur non essendolo affatto: sarà utile scambiarci due parole per capire se è tutta fuffa o se stiamo parlando con qualcuno di veramente capace. Oppure altre persone emanano vibrazioni talmente negative che la cosa si commenta da sé.
E, ovviamente, se vi chiedono 500 euro per un rito siete davanti al classico truffatore.