domande sull'alchimia

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bimbasperduta
00martedì 27 ottobre 2009 09:22
Re:
ulissa, 26/10/2009 18.13:

Se ogni operazione magica esige purezza d'animo ecc. ecc. prima di esercitare la magia dovremmo essere puri e aver raggiunto l'assoluta padronanza di sé stessi e il controllo... attraverso cosa si raggiungono?



Cara Ulissa,
ti do anche io la mia opinione, tanto per aggiungere carne al fuoco [SM=g9141] .
Dai pezzi da te riportati si ritorna al topic che ho aperto sulla magia e cioè al concetto di magia e le intenzioni che distinguono il mago.
Secondo l'articolo la magia non è l'arte di modificare la realtà a proprio piacimento ma una sorta di azione-non-azione, almeno se analizziamo in profondità quanto riportato. Infatti, l'autore evidenzia come la magia sia un'arte divina che viene esercitata in armonia e consapevolezza piena e completa con le forze che governano l'universo:

ulissa, 26/10/2009 18.13:

"La Magia è prima di tutto l’Arte divina, che consiste nel prendere contatto con l’Anima universale e attraverso questa, nel dominare le forze spirituali, invisibili nello spazio come nella sostanza. Ora questo potere esige dall’uomo l’assoluta padronanza di sé stesso, il rigoroso controllo del suo psichismo e delle sue facoltà; in breve, lo sviluppo dei suoi doni magici allo stato latente o di chaos."



Una frase è particolarmente significativa:

ulissa, 26/10/2009 18.13:

in breve, lo sviluppo dei suoi doni magici allo stato latente o di chaos."



Dunque il mago deve trarre ordine interiore dal suo caos interiore per inserirsi nell'ordine cosmico e agire secondo questo ordine e non secondo il suo capriccio.

ulissa, 26/10/2009 18.13:

"È sufficiente guardarsi bene attorno per constatare che la magia è diffusa in tutta la natura, che essa si manifesta nelle occupazioni più modeste dell’uomo, così come splende, positivamente, nelle sua azioni più elevate e solenni. È cosi che l’ufficio religioso della Chiesa, il Santo Sacrificio della Messa, mostra tutta l’apparenza di una serie di operazioni magiche, delle quali non si concepisce quali sarebbero il frutto e la portata se l’armonia degli stanti fosse realmente stabilita e l’eggregoro costituito.
Ogni rituale magico esige purezza, fede e fervore, sia che si tratti della preghiera e dell’incantesimo, così come delle manipolazioni che li accompagnano o li rinforzano.



Concordo con l'autore, la magia è ovunque, mlti dei nostri atti quotidiani sono magia, seppure inconsapevole, non solo la preghiera, come dice l'autore ma spesso i nostri rapporti personali sono magici.
Se il mio ambiente di lavoro è ostile posso mutare la sua atmosfera approcciandomi ad esso in maniera positiva.
Io non mi occupo di incantesimi e rituali veri e propri ma ho sperimentato la "magia" di mutare l'energia che circola in un luogo di lavoro o in qualsiasi altro luogo apportando energia positiva o negativa.
Inizialmente ho fatto esperimenti o osservato cosa accadeva secondo i miei atteggiamenti fisici e mentali, ora, qualche volte posso mutare le cose coscientemente (ovvio, non faccio miracoli).
Se visualizzo energia positiva nel mio corpo e, con il respiro comincio a visualizzare questa energia positiva che invade lo spazio in cui mi muovo, dopo un po' comincio a sentirmi colma di energia positiva che continu a spandere, giorno dopo giorno e poi, davvero, noto che ci sono notevoli cambiamenti nella realtà che mi circonda, le persone attorno a me si ammorbidiscono a volte diventano addirittura gentili! Purtroppo non sono ancora maca perciò non sono in grado di mantere a lungo tale influenza spesso mi faccio coinvolgere dall'energia negativa che ho attorno [SM=g1488771] ...
Tuttavia, ciò mostra che noi lanciamo e riceviamo continuamente la nostra energia e, involontariamente, mutiamo la realtà circostante con atti magici ma inconsapevoli.
Il mago fa la stessa cosa ma consapevolmente, tuttavia ciò può essere pericoloso a meno che egli non sia puro, ovvero puro da passioni e disideri e dunque santo... ed eccoci alla tua domanda: come si raggiunge questa purezza?
Con la spoliazione. La scelta dei percosi e tecniche di spoliazione è varia ma la spoliazione è indispensabile per giungere al controllo di sé ovvero alla conoscenza di noi stessi, poichè non si può controllare ciò che non si conosce, e alla purezza, poichè solo dopo che avremo tolto tutte le nostre maschere dal nostro Io saremo puri.
Tuttavia, la maggior parte delle persone che si ritengono maghi fanno incantesimi, pozioni, rituali, ecc. e non sanno nulla, o quasi di tutto ciò ma questo non vuol dire che la magia sia ciò che la maggior parte fa o interpreta.
Insomma la magior parte delle persone che leggono le carte sono di una incosapevolezza terribile e alcune di loro credono davvero che se non si fanno pagare in cambio della lettura le colpirà la sfortuna solo perchè hanno avuto come maestro un idiota che fa le carte in tv e che per non essere colpito dalla sforutna si fa pagare il prezzo simbolico di 50 euro a lettura [SM=g10285] eppure io e te sappiamo che la cartomanzia, nemmeno quella divinatoria (che è sempre magia) è questo.
Spero che il marchese non me ne voglia, un bacione [SM=g9475] e un grooooooso [SM=g8322]
Bimba.


ulissa, 26/10/2009 18.13:

e non prendermi in giro... [SM=g1488265] assolutissimamente [SM=g8429]



E che potrebbe mai osare? Nessuno!


WhiteDragon84
00martedì 27 ottobre 2009 09:36
Re: Re:
padmasambhava, 27/10/2009 1.38:


ma credo che la purezza d'animo di cui palra Ulissa non si raggiunge con abluzioni e rituali.



Hai ragione, caro Padma.

Non è solo con quegli accorgimenti che si raggiunge la purezza, ma il fatto che siano costanti e ripetuti ha il suo significato.

Per dirla insieme ad un libro sul Tai Chi che ho letto "solo quando la pratica e la meditazione saranno diventate parte integrante della vostra vita avrete dei risultati osservabili".

E devo dire che non l'ha sparata grossa: in palestra da me ci sono due tipi di persone.
C'è chi viene una o due volte a settimana e a casa la sua brava oretta (o due o tre) se la fa ogni giorno. E c'è chi viene due volte la settimana, si allena 3 ore lì, tornato a casa non fa mai nulla per "paura di sbagliare" e poi si lamenta che i progressi sono pochi o non ci sono proprio.
Sta tanto a un buon praticante allenarsi, quanto a un buon maestro dire le cose giuste al momento giusto: non è cattiveria, solo che uno che è sul percorso da anni forse capisce subito quando uno è pronto a fare un passo avanti e quando non lo è.

Lo stesso vale per lo yoga, per il reiki, per la divinazione e via dicendo.. se conosci qualcuno che pratica qualcosa di queste discipline prova a chiederglielo, se poi è una persona sola hai fatto bingo!! [SM=g9369]

Non saranno solo rituali ed abluzioni a purificare, ma è la volontà di purificarsi che applicata ai mezzi fa dei (mezzi)miracoli! [SM=g8492]




M. di Caraba
00martedì 27 ottobre 2009 12:45
assoluta padronanza di sé
ulissa, 26/10/2009 18.13:

e non prendermi in giro... [SM=g1488265] assolutissimamente [SM=g8429]


Carissima Ulissa,
ed io che pensavo che eri tu a volermi prendere in giro dicendo che l'alchimia non è magia. [SM=g9371]
Non è da sbellicarsi tutto questo "qui quo qua"? [SM=g9369]

ulissa, 26/10/2009 18.13:

Se ogni operazione magica esige purezza d'animo ecc. ecc. prima di esercitare la magia dovremmo essere
puri e aver raggiunto l'assoluta padronanza di sé stessi e il controllo... attraverso cosa si raggiungono?



Lucarelli diceva sempre che se la Grande Opera non trova il santo allora lo fa.
Quindi, tirando le somme, sembra che la presunta purificazione sia una sorta di "working in progress".
Si tratta comunque di un fenomeno misterioso... lo Spirito che interagisce con l'Operatore...

E' anche vero che in alchimia se non hai il massimo controllo ai limiti del possibile
(anche nelle situazioni non previste) si rischia veramente di saltare in aria come accadeva
ogni tanto al grande puffo dei cartoni. Controllo che si acquisisce con la pratica.

E la purezza? Sempre con la pratica su rieducational channel. [SM=g9371]

Quindi questa differenza tra magia ed alchimia la vedrei come una cosa più formale
che sostanziale.

Salut

MdC

Ps X Dragon:

Insomma, è facendo un certo tipo di Magia che ci si purifica per fare la Magia stessa, un po' come per l'Alchimista la pietra è sia meta che cammino che conditio sine qua non per operare.



Diavolo, è vero!!! Hai parlato per me... [SM=g10631]

Pss x BimbaSperduta:

Secondo l'articolo la magia non è l'arte di modificare la realtà a proprio piacimento ma una sorta di azione-non-azione, almeno se analizziamo in profondità quanto riportato. Infatti, l'autore evidenzia come la magia sia un'arte divina che viene esercitata in armonia e consapevolezza piena e completa con le forze che governano l'universo


Bellissimo questo pensiero. [SM=g7545]

Sono le forze che governano l'universo a spingere e mettere in condizione l'alchimista di poter operare?
Oppure è l'alchimista che vuole operare? Ed il mago? Comanda o piuttosto è comandato dal potere?
WhiteDragon84
00martedì 27 ottobre 2009 13:13
Re: assoluta padronanza di sé
Caro Marchese, da buon impiccione anche se la domanda non era rivolta a me io la rispondo lo stesso:

M. di Caraba, 27/10/2009 12.45:


Sono le forze che governano l'universo a spingere e mettere in condizione l'alchimista di poter operare?
Oppure è l'alchimista che vuole operare? Ed il mago? Comanda o piuttosto è comandato dal potere?



Io credo che siano entrambe le cose.

Mi spiego: per quanto penso io la Natura e la Manifestazione sono una contemporanea discesa dall'Uno e ritorno all'Uno stesso (la scala della visione di Giacobbe), ed è quindi fuor di dubbio che l'impulso al ritorno provenga dall'Universo stesso.

Qui, poi, entra in gioco il libero arbitrio, nella misura in cui una persona può decidere se seguire o meno i vari e ripetuti richiami che il Tutto manda. Tanto, prima o poi, più o meno lentamente, anche lei arriverà.
Credo dunque che, qualora l'Alchimista, il Mago, il Praticante o chiunque si impegni su un cammino spirituale Voglia continuare a seguirlo, l'Universo gli darà una mano.

Io mi accorgo dopo oramai qualche anno di studi più o meno incessanti, che gli incontri che ho fatto nel mio cammino sono stati tutt'altro che casuali.
Uno dopo l'altro ho collezionato tasselli (e "maestri") che mi hanno portato a dove sono ora, ad aver trovato il mio attuale Maestro, e una disciplina/modo di insegnare che unisce arte, combattimento, filosofia ed esoterismo in un unico punto.
E questo fino al prossimo "maestro"!! [SM=g9371]

Forse parlo così perchè sono troppo entusiasta di quel che mi succede, forse monto un pochino le cose nella mia testa preso da questo entusiasmo, però il cambiamento che sto avendo lo reputo tangibile e reale, e anche chi mi è esterno se ne accorge..

Quanto al Mago, beh, la questione è analoga, io credo.

Il Potere è in lui tanto quanto lui è nel Potere, dunque conoscendo se stesso conosce in realtà la Fonte della sua Magia.
La Forza regola tutto, ma si allea anche con chi la coltiva dentro di sè, e starà poi a lui utilizzarla come meglio crede.
Penso che la Sua Volontà sia slegata dall'umano concetto di bene/male e comando/sottomissione: come diceva il buon Yoda "c'è fare o non fare, non c'è provare"!

Spero di non essere troppo criptico.. [SM=g10296]

ulissa
00martedì 27 ottobre 2009 17:40
Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
Cari Amici,
i vostri post sono tutti mooolto interessanti e contengono tanti spunti... vorrei rispondere a ognuno di voi ma purtroppo non ho tutto il pomeriggio libero [SM=g9369]

Ho estrapolato quei brani dall'articolo di Canseliet proprio perché spiegano bene sia cosa intedo per magia e le caratteristiche che dovrebbe avere chiunque operi magia.

bimba scrive

Secondo l'articolo la magia non è l'arte di modificare la realtà a proprio piacimento ma una sorta di azione-non-azione, almeno se analizziamo in profondità quanto riportato. Infatti, l'autore evidenzia come la magia sia un'arte divina che viene esercitata in armonia e consapevolezza piena e completa con le forze che governano l'universo:



e io sono pienamente d'accordo... è dall'inizio che tento di dirlo
e forse l'ho detto. Inoltre se la magia è una sorta di azione-non azione... chi fa la magia effettivamente?
Quanti invece pensano che la magia sia modificare la realtà a proprio piacimento? cioè seguendo la personale visione di bene e male?

E' questa la magia che non centra niente con l'Alchimia.
a questo proposito aggiungo una frase alla precedende citazione di Canseliet
La Magia è prima di tutto l’Arte divina, che consiste nel prendere contatto con l’Anima universale e attraverso questa, nel dominare le forze spirituali, invisibili nello spazio come nella sostanza. Ora questo potere esige dall’uomo l’assoluta padronanza di sé stesso, il rigoroso controllo del suo psichismo e delle sue facoltà; in breve, lo sviluppo dei suoi doni magici allo stato latente o di chaos. Nulla, evidentemente, appare più anacronistico di questa concezione, nella nostra epoca che è, ahimè!, il regno odioso del numero e della volgarità, che bisogna ben riconoscere senza per questo sottomettersi al suo abominio.

in quanto alla mia frase "Secondo me no in quanto trasforma noi stessi e non si occupa di formule per alterare quello che è fuori di noi."
superficiale sicuramente, ma mi riferivo a questo tipo di magia che va alla grande. Se viene una persona a chiedere aiuto per un suo problema, solo se sono neutra e in contatto con l'Anima universale sono autorizzata a darle il mio aiuto che a quel punto non è detto che coincida con quello che il richiedente si aspetta. Neanche io saprò esattamente se e come verrà aiutato.
Ne parlavamo con Dragon... le vie a volte sono sorprendenti.

In quanto a dire che Alchimia e Magia si equivalgono non ne sono convinta, anzi proprio perché ""È sufficiente guardarsi bene attorno per constatare che la magia è diffusa in tutta la natura, che essa si manifesta nelle occupazioni più modeste dell’uomo, così come splende, positivamente, nelle sua azioni più elevate e solenni.", l'Alchimia è permeata dalla magia ma non è Magia.


per quello che riguarda la mia domanda: come si giunge alla purezza, direi che le domande del Machese siano per me la risposta più soddisfacente [SM=g6889], sempre se è a ogni domanda si risponde affermativamente.


Sono le forze che governano l'universo a spingere e mettere in condizione l'alchimista di poter operare?
Oppure è l'alchimista che vuole operare? Ed il mago? Comanda o piuttosto è comandato dal potere?



[SM=g8322]

PS: mi rendo conto che ci sono moltissimi aspetti della magia di cui non ho tenuto conto in queste discussioni
WhiteDragon84
00mercoledì 28 ottobre 2009 11:38
Re: Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
Care Bimbasperduta e Ulissa, voi scrivete:

ulissa, 27/10/2009 17.40:


bimba scrive

Secondo l'articolo la magia non è l'arte di modificare la realtà a proprio piacimento ma una sorta di azione-non-azione, almeno se analizziamo in profondità quanto riportato. Infatti, l'autore evidenzia come la magia sia un'arte divina che viene esercitata in armonia e consapevolezza piena e completa con le forze che governano l'universo:



e io sono pienamente d'accordo... è dall'inizio che tento di dirlo
e forse l'ho detto. Inoltre se la magia è una sorta di azione-non azione... chi fa la magia effettivamente?
Quanti invece pensano che la magia sia modificare la realtà a proprio piacimento? cioè seguendo la personale visione di bene e male?



E dunque io mi domando: partendo proprio da queste premesse.. qual'è l'obiettivo? Qual'è lo scopo della Magia, a sto punto?

Voglio dire: è molto bello, e spesso lo ripeto anche io, parlare di essere tutt'uno con l'Universo.
Lo dicono anche i maestri orientali che è lo scopo ultimo.
Però le cose si raggiungono per stepssss.

Quindi: a che scopo fare Magia?

Perchè la consapevolezza piena e completa delle Forze Universali a uno mica glie la regalano per Natale..
E anche l'azione-non-azione mica gli riesce in bagno leggendo il giornale.. [SM=g8249]

Scherzi a parte, parliamo molto di cosa succede una volta arrivati (adepti come termine sarebbe più meglio), ma nel mezzo?

Che c'è nel mezzo? [SM=g10303]



in quanto alla mia frase "Secondo me no in quanto trasforma noi stessi e non si occupa di formule per alterare quello che è fuori di noi."



Esiste davvero qualcosa all'infuori di noi? [SM=g10296]



l'Alchimia è permeata dalla magia ma non è Magia.



Come il pollice non è l'indice, l'indice non è il medio, il medio non è l'anulare e l'anulare non è il mignolo.

La mano non è nessuno di essi eppure li è tutti quanti.. [SM=g9073]


E sempre a proposito di questo: secondo voi perchè servono purezza, fede e fervore per operare Magia?

Draghetto curioso..! [SM=g9141]



padmasambhava
00mercoledì 28 ottobre 2009 14:08


E dunque io mi domando: partendo proprio da queste premesse.. qual'è l'obiettivo? Qual'è lo scopo della Magia, a sto punto?



[SM=g10303] in seno alla citazione "questo potere esige dall’uomo l’assoluta padronanza di sé stesso, il rigoroso controllo del suo psichismo e delle sue facoltà"
e quindi possiamo dire, quando una persona riesce a stare al disopra della personale idea di bene e di male, quindi gode di uno stato "divino" di non giudice in funzione del bene assoluto (hai detto niente!) bhe in questo caso (che io ritengo l'unico in cui si possa utilizzare la magia o per lo meno l'unico in cui la utilizzerei)
la magia serve per curare,aiutare, per togliere la nebbia delle illusioni dalla strada che porta alla comunione con gli altri e quindi con Dio.

il fatto è: si impiega, ad occhio e croce, moltissime vite ad arrivare ad una piena consapevolezza di se stesso.. e nel frattempo?
non si praticano atti magici fino ad arrivare a quel punto?
in cuor mio ho già una risposta ma preferisco lasciare la domanda aperta.



Che c'è nel mezzo?


infatti...



Esiste davvero qualcosa all'infuori di noi? [SM=g10296]


la domanda ha sapore di egocentrismo...
credo che se ci fossimo o meno, l'universo continuerebbe a girare, nascere e morire, indisturbato ( e con meno mondezza in giro!)





Come il pollice non è l'indice, l'indice non è il medio, il medio non è l'anulare e l'anulare non è il mignolo.
La mano non è nessuno di essi eppure li è tutti quanti.. [SM=g9073]


l'alchimia come uno dei molteplici aspetti della magia?



E sempre a proposito di questo: secondo voi perchè servono purezza, fede e fervore per operare Magia?



perchè se no le nostre intenzioni e/o azioni sarebbero guidate dall'ego o se preferisci dalla visione personale di bene e mele?



Draghetto curioso..! [SM=g9141]


ti chiamerò GRISÛ da oggi! [SM=g6906]


domanda da asino:
c'è dell'altruismo nell'alchimia?
quanto nell'alchimia è presente il concetto di "donarsi al prossimo"?


WhiteDragon84
00mercoledì 28 ottobre 2009 14:31
Re:
padmasambhava, 28/10/2009 14.08:


[SM=g10303] in seno alla citazione "questo potere esige dall’uomo l’assoluta padronanza di sé stesso, il rigoroso controllo del suo psichismo e delle sue facoltà"
e quindi possiamo dire, quando una persona riesce a stare al disopra della personale idea di bene e di male, quindi gode di uno stato "divino" di non giudice in funzione del bene assoluto (hai detto niente!) bhe in questo caso (che io ritengo l'unico in cui si possa utilizzare la magia o per lo meno l'unico in cui la utilizzerei)
la magia serve per curare,aiutare, per togliere la nebbia delle illusioni dalla strada che porta alla comunione con gli altri e quindi con Dio.



Bien! Quindi porta a lavorare su se stessi, insomma..

Però il tuo pensiero di scopo finale è un po' contraddittorio con l'affermazione dell'articolo secondo cui la Magia sta anche nell'atto più umile della vita..

Cooooom'è..? [SM=g10303]



il fatto è: si impiega, ad occhio e croce, moltissime vite ad arrivare ad una piena consapevolezza di se stesso.. e nel frattempo?
non si praticano atti magici fino ad arrivare a quel punto?
in cuor mio ho già una risposta ma preferisco lasciare la domanda aperta.



A me piace sperimentare, mettere in pratica, sporcarmi le mani (niente battute, capito?? [SM=g9709] ).

Il buon Hannenmann, fondatore dell'omeopatia, per validare l'efficacia dei suoi principi si auto-avvelenava per poi auto-curarsi.. geniale!!
Questo è uno dei modi più "innocui", a mio avviso, di sperimentare: mal che vada pago io ed io solo.

Inoltre, mi pare un controsenso imparare a maneggiare qualcosa se non la si usa a poco a poco, prendendoci confidenza, osando nei limiti del possibile, ponendosi delle sfide e via dicendo..

Fai arti marziali, no? Un buon maestro è prima di tutto un ottimo praticante che è passato dall'essere un buon praticante dopo essere stato un normale praticante dopo essere stato un mediocre praticante..

Rendo l'idea? [SM=g10094]





Esiste davvero qualcosa all'infuori di noi? [SM=g10296]


la domanda ha sapore di egocentrismo...
credo che se ci fossimo o meno, l'universo continuerebbe a girare, nascere e morire, indisturbato ( e con meno mondezza in giro!)



Beh, nel caso che dici tu allora saremmo il giro, la nascita, la morte e l'indisturbamento..

E dunque, esisterebbe qualcosa all'infuori di noi? [SM=g10296]



l'alchimia come uno dei molteplici aspetti della magia?



Se intendi "faccia del prisma che insieme alle altre rende completo il prisma stesso" non potrei essere più d'accordo.

Del resto nel kung-fu c'è la staticità, il movimento e la meditazione.. o no? [SM=g9073]





E sempre a proposito di questo: secondo voi perchè servono purezza, fede e fervore per operare Magia?



perchè se no le nostre intenzioni e/o azioni sarebbero guidate dall'ego o se preferisci dalla visione personale di bene e mele?



digesi "mele" il gongeddo di "male" espress' da un' che abbita dalle pert' di Bèèri! [SM=g9369]

In realtà ero curioso di una spiegazione più operativa..



domanda da asino:
c'è dell'altruismo nell'alchimia?
quanto nell'alchimia è presente il concetto di "donarsi al prossimo"?



Ti do la mia risposta in attesa di quella degli altri, però te la do con domande.

C'è dell'altruismo nel lavoro su se stessi? Nel migliorare la propria interiorità?
C'è dell'altruismo nella vita di un Santo nel raggiungere la Santità?




ulissa
00giovedì 29 ottobre 2009 06:37
Re: Re: Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
WhiteDragon84, 28/10/2009 11.38:

Care Bimbasperduta e Ulissa, voi scrivete:

ulissa, 27/10/2009 17.40:


bimba scrive

Secondo l'articolo la magia non è l'arte di modificare la realtà a proprio piacimento ma una sorta di azione-non-azione, almeno se analizziamo in profondità quanto riportato. Infatti, l'autore evidenzia come la magia sia un'arte divina che viene esercitata in armonia e consapevolezza piena e completa con le forze che governano l'universo:



e io sono pienamente d'accordo... è dall'inizio che tento di dirlo
e forse l'ho detto. Inoltre se la magia è una sorta di azione-non azione... chi fa la magia effettivamente?
Quanti invece pensano che la magia sia modificare la realtà a proprio piacimento? cioè seguendo la personale visione di bene e male?



E dunque io mi domando: partendo proprio da queste premesse.. qual'è l'obiettivo? Qual'è lo scopo della Magia, a sto punto?

Voglio dire: è molto bello, e spesso lo ripeto anche io, parlare di essere tutt'uno con l'Universo.
Lo dicono anche i maestri orientali che è lo scopo ultimo.
Però le cose si raggiungono per stepssss.

Quindi: a che scopo fare Magia?

Perchè la consapevolezza piena e completa delle Forze Universali a uno mica glie la regalano per Natale..
E anche l'azione-non-azione mica gli riesce in bagno leggendo il giornale.. [SM=g8249]

Scherzi a parte, parliamo molto di cosa succede una volta arrivati (adepti come termine sarebbe più meglio), ma nel mezzo?

Che c'è nel mezzo? [SM=g10303]



Caro dragon,
secondo me ci dimentichiamo l'iniziazione, senza la quale un vero percorso di conoscenza è impossibile. L'iniziazione stabilisce un contatto con lo Spirito Universale anche se all'inizio solo virtuale e non fattivo e dimentichiamo la necessità di avere un maestro che segua la tradizione e non si inventi niente di creativo-personale.
Non è che ti leggi un libro sulla magia e poi ti metti ad operare... anzi lo puoi anche fare ma con quali risultati?
Non ti affideresti ad un mediocre praticante anzi molti lo fanno ma con quali risultati.
Quando vai a lezione dal tuo maestro, sei tu che dirigi il fare o lasci che il tuo maestro ti guidi?
Lo dici tu stesso che c'è nel mezzo quando ci fai notare che ci sono allievi che vanno a lezione e lì finisce e che ce ne sono altri che continuano a lavorare anche a casa... ma lavorare su che cosa?
Sperimentare su che cosa? Certo non sul nulla.



Esiste davvero qualcosa all'infuori di noi? [SM=g10296]



Se facciamo riferimento al nostro stato corporeo, certo che esiste qualcosa al di fuori di noi. Secondo me è importante non confondere i piani dell'individualità che anche se collegati conservano le loro caratteristiche peculiari.

rispetto all'Alchimia e alla Magia


Come il pollice non è l'indice, l'indice non è il medio, il medio non è l'anulare e l'anulare non è il mignolo.

La mano non è nessuno di essi eppure li è tutti quanti.. [SM=g9073]



La mano è più della somma delle sue parti...



E sempre a proposito di questo: secondo voi perchè servono purezza, fede e fervore per operare Magia?

Draghetto curioso..! [SM=g9141]



nella lista hai dimenticato il Dono di Dio, che mi sembra non di poca importanza.
Servono perché la Magia è l'Arte Divina guidata dell'Anima Universale. Semplicemente come dice Canseliet, altrimenti si cade in quella magia che ha il fine di trasformare la realtà tangibile a proprio piacimento rischiando di avere conseguenze disastrose.

una pappagalla che con la magia non ci scherza [SM=g1488771]

WhiteDragon84
00giovedì 29 ottobre 2009 12:47
Re: Re: Re: Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
ulissa, 29/10/2009 6.37:


Caro dragon,
secondo me ci dimentichiamo l'iniziazione, senza la quale un vero percorso di conoscenza è impossibile. L'iniziazione stabilisce un contatto con lo Spirito Universale anche se all'inizio solo virtuale e non fattivo e dimentichiamo la necessità di avere un maestro che segua la tradizione e non si inventi niente di creativo-personale.



Concordo appieno con entrambe le affermazioni, avevo omesso alcune premesse perchè poi può sembrare che io sia qui ad "insegnare" qualcosa che nemmeno so del tutto.

E invece sono qui per confrontarmi1

E' comunque confortante che qualcuno completi o confermi i pensieri anche impliciti che mi sono formulato, vuol dire che sono sulla strada giusta.. [SM=g9371]



Non è che ti leggi un libro sulla magia e poi ti metti ad operare... anzi lo puoi anche fare ma con quali risultati?
Non ti affideresti ad un mediocre praticante anzi molti lo fanno ma con quali risultati.



Beh, oddio, qualcosina l'ho fatto anche da solo!

Mi è capitato di sperimentare con fumigazioni e roba varia, per lo meno iniziare a sentire se in me cambiava qualcosa, o se percepivo in modo diverso.

Non è come avere un maestro, ma comunque aiuta a muovere i primi passi. Sicuramente il karma ringrazia.. [SM=g10132]



Quando vai a lezione dal tuo maestro, sei tu che dirigi il fare o lasci che il tuo maestro ti guidi?



Entrambe le cose.

Lui dà il LA, dopodichè sono io che devo cercare il mio LA, anche perchè è uno al quale cavare di bocca le cose costa più fatica che arrivarci da solo!! [SM=g9369]



Lo dici tu stesso che c'è nel mezzo quando ci fai notare che ci sono allievi che vanno a lezione e lì finisce e che ce ne sono altri che continuano a lavorare anche a casa... ma lavorare su che cosa?
Sperimentare su che cosa? Certo non sul nulla.



Sacrosanto che devi lavorare su qualcosa.

Eppure ti dico, nemmeno con gli altri miei "fratelli" di arti marziali si parla granchè di quello che c'è in mezzo.
Forse perchè non si può? Forse perchè siamo a livelli diversi?

A me piace condividere quello che so, anche il maestro dice che dovremmo aiutarci fra di noi.

Il mio discorso era basato sul fatto che spesso sul forum si ricade nel discorso "La Magia (inizio) serve a sentirsi tutt'uno con il Cosmo (fine)".

Ma COME? In che maniera? Attraverso quali realizzazioni?

Questo manca il più delle volte e mi spiace.. difatti sono tornato quando ho visto che qualcuno, come me, aveva voglia di parlare del mezzo!



Se facciamo riferimento al nostro stato corporeo, certo che esiste qualcosa al di fuori di noi. Secondo me è importante non confondere i piani dell'individualità che anche se collegati conservano le loro caratteristiche peculiari.



Hai ragione.

Ma il corpo e l'individualità sono una pura illusione, ed arrivare a realizzare questo occorre tempo e fatica.

Se però non ci abituiamo a pensare così, mano a mano, in ogni azione che compiamo, come possiamo comprenderlo realmente?

Certo, non è che mi riduco a un tappetino alla mercè degli altri, o che mi faccio sfruttare senza battere ciglio perchè "se io non ottengo qualcosa e la ottiene un altro è come se la ottenessi io"..

Questo è fregatura! [SM=g10899]



nella lista hai dimenticato il Dono di Dio, che mi sembra non di poca importanza.



Posso chiederti di approfondire? Forse ho capito ma non voglio essere precipitoso..



Servono perché la Magia è l'Arte Divina guidata dell'Anima Universale. Semplicemente come dice Canseliet, altrimenti si cade in quella magia che ha il fine di trasformare la realtà tangibile a proprio piacimento rischiando di avere conseguenze disastrose.



Sì, sì, senza dubbio dal punto di vista filosofico siamo tutti d'accordo su questo.. o quasi, insomma!

La mia curiosità è: cosa succede "materialmente" a livello sottile man mano che ci si apre verso queste caratteristiche?

Cosa si muove? Come si muove?

Mi spiego?

ulissa
00venerdì 30 ottobre 2009 07:03
Re: Re: Re: Re: Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
WhiteDragon84, 29/10/2009 12.47:

ulissa, 29/10/2009 6.37:


Caro dragon,
secondo me ci dimentichiamo l'iniziazione, senza la quale un vero percorso di conoscenza è impossibile. L'iniziazione stabilisce un contatto con lo Spirito Universale anche se all'inizio solo virtuale e non fattivo e dimentichiamo la necessità di avere un maestro che segua la tradizione e non si inventi niente di creativo-personale.



Concordo appieno con entrambe le affermazioni, avevo omesso alcune premesse perchè poi può sembrare che io sia qui ad "insegnare" qualcosa che nemmeno so del tutto.

E invece sono qui per confrontarmi1

E' comunque confortante che qualcuno completi o confermi i pensieri anche impliciti che mi sono formulato, vuol dire che sono sulla strada giusta.. [SM=g9371]



oppure che siamo entrambi sulla strada sbagliata [SM=g9369]
a parte gli scherzi(mica tanto), penso che con le parole che scrivi tu possa insegnare ed imparare, dipende [SM=g8429]





Non è che ti leggi un libro sulla magia e poi ti metti ad operare... anzi lo puoi anche fare ma con quali risultati?
Non ti affideresti ad un mediocre praticante anzi molti lo fanno ma con quali risultati.



Beh, oddio, qualcosina l'ho fatto anche da solo!

Mi è capitato di sperimentare con fumigazioni e roba varia, per lo meno iniziare a sentire se in me cambiava qualcosa, o se percepivo in modo diverso.

Non è come avere un maestro, ma comunque aiuta a muovere i primi passi. Sicuramente il karma ringrazia.. [SM=g10132]



Io penso che si possa sperimentare con basso rischio se si ha un punto di riferimento forte come l'Armonia. Quello che facciamo, a volte, può entrare in contrasto con la nostra "struttura" mentale e fisica e il pericolo è quello di "incartarsi" e farsi male.
Ti faccio un esempio banale. C'è una pubblicità delle calze da donna che usa l'inno d'Italia, quando mi capita io sento un fastidio particolare tanto da cambiare canale per non sentirla. Ieri ho scoperto che per me quella pubblicità dissacrava qualcosa che evidentemente e inconsciamente ritenevo sacro, quando sacro non lo è. E' un piccolo intoppo, una non accettazione di un punto di vista nuovo, che mi dà solo fastidio ma se fosse questo punto di vista legato a qualcosa di profondo mi potrebbe far del male. In questo caso il cambiamento di punto di vista dovrebbe essere graduale. Non so se mi sono spiegata bene.




Quando vai a lezione dal tuo maestro, sei tu che dirigi il fare o lasci che il tuo maestro ti guidi?



Entrambe le cose.

Lui dà il LA, dopodichè sono io che devo cercare il mio LA, anche perchè è uno al quale cavare di bocca le cose costa più fatica che arrivarci da solo!! [SM=g9369]



Sì, hai ragione... vuol dire che hai un buon maestro, lui ti guida ma poi sei tu a dover fare il lavoro.




Lo dici tu stesso che c'è nel mezzo quando ci fai notare che ci sono allievi che vanno a lezione e lì finisce e che ce ne sono altri che continuano a lavorare anche a casa... ma lavorare su che cosa?
Sperimentare su che cosa? Certo non sul nulla.



Sacrosanto che devi lavorare su qualcosa.

Eppure ti dico, nemmeno con gli altri miei "fratelli" di arti marziali si parla granchè di quello che c'è in mezzo.
Forse perchè non si può? Forse perchè siamo a livelli diversi?

A me piace condividere quello che so, anche il maestro dice che dovremmo aiutarci fra di noi.



Anche a me piacerebbe saperlo. Ipotizzo che sia difficile raccontare le proprie esperienze e se si parla delle conclusioni a cui ti fanno giungere, a volte, si è presi per matti... forse per evitare questo ognuno si tiene le cosa per sé... non è il mio caso [SM=g9369] anche mio marito dice che parlo troppo [SM=g1488766]


Il mio discorso era basato sul fatto che spesso sul forum si ricade nel discorso "La Magia (inizio) serve a sentirsi tutt'uno con il Cosmo (fine)".

Ma COME? In che maniera? Attraverso quali realizzazioni?

Questo manca il più delle volte e mi spiace.. difatti sono tornato quando ho visto che qualcuno, come me, aveva voglia di parlare del mezzo!



Secondo me, quando si affronta un argomento, ci si fanno delle domande, c'è un lavoro progressivo che tende a far sì che la risposta sia da noi accettata con piccoli cambiamenti progressivi, l'accettazione è la base della comprensione. Altrimenti l'insegnamento non sarebbe esoterico, ma avremo dei libri che spiegano tutto e a noi basterebbe leggerli. Per comprendere le sovrastrutture devono essere demolite... un solve et coagula continuo.




Se facciamo riferimento al nostro stato corporeo, certo che esiste qualcosa al di fuori di noi. Secondo me è importante non confondere i piani dell'individualità che anche se collegati conservano le loro caratteristiche peculiari.



Hai ragione.

Ma il corpo e l'individualità sono una pura illusione, ed arrivare a realizzare questo occorre tempo e fatica.

Se però non ci abituiamo a pensare così, mano a mano, in ogni azione che compiamo, come possiamo comprenderlo realmente?

Certo, non è che mi riduco a un tappetino alla mercè degli altri, o che mi faccio sfruttare senza battere ciglio perchè "se io non ottengo qualcosa e la ottiene un altro è come se la ottenessi io"..

Questo è fregatura! [SM=g10899]



E la schizofrenia a che serve?
Consideriamo gli altri sia come esterni, diversi sia come noi stessi, uguali... quest'ultimo pensiero, se compreso, porta ad avere per gli altri la compassione, quindi un cambiamento fondamentale.




nella lista hai dimenticato il Dono di Dio, che mi sembra non di poca importanza.



Posso chiederti di approfondire? Forse ho capito ma non voglio essere precipitoso..



Il dono di dio consiste, secondo me, nel darci i mezzi per essere attori e spettatori, del mondo. Non c'è passività nell'ottenerlo e come se noi e il dono ci venissimo incontro.




La mia curiosità è: cosa succede "materialmente" a livello sottile man mano che ci si apre verso queste caratteristiche?

Cosa si muove? Come si muove?

Mi spiego?




domandine da niente! [SM=g10303]
perché intanto non cerchi di formularle più precisamente?
non è una scusa per non rispondere [SM=g8429]


WhiteDragon84
00domenica 1 novembre 2009 11:54
Re: Re: Re: Re: Re: Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
ulissa, 30/10/2009 7.03:


Io penso che si possa sperimentare con basso rischio se si ha un punto di riferimento forte come l'Armonia. Quello che facciamo, a volte, può entrare in contrasto con la nostra "struttura" mentale e fisica e il pericolo è quello di "incartarsi" e farsi male.
Ti faccio un esempio banale. C'è una pubblicità delle calze da donna che usa l'inno d'Italia, quando mi capita io sento un fastidio particolare tanto da cambiare canale per non sentirla. Ieri ho scoperto che per me quella pubblicità dissacrava qualcosa che evidentemente e inconsciamente ritenevo sacro, quando sacro non lo è. E' un piccolo intoppo, una non accettazione di un punto di vista nuovo, che mi dà solo fastidio ma se fosse questo punto di vista legato a qualcosa di profondo mi potrebbe far del male. In questo caso il cambiamento di punto di vista dovrebbe essere graduale. Non so se mi sono spiegata bene.



Spiegata molto bene! e non posso che concordare, per quanto anche i piccoli "errori" sono convinto servano di più che i grandi risultati, all'inizio! [SM=g9371]

Però è verissima la questione di non avere completa consapevolezza delle nostre strutture e di ciò che andiamo a muovere. Anche perchè durante un rituale si possono far vibrare alcune corde, ma chi ci assicura che ciò che deriverà sarà del tutto buono e privo di macchie?
Questo però è già più Magia..



E la schizofrenia a che serve?
Consideriamo gli altri sia come esterni, diversi sia come noi stessi, uguali... quest'ultimo pensiero, se compreso, porta ad avere per gli altri la compassione, quindi un cambiamento fondamentale.



Era questo che volevo significare fin dall'inizio..! [SM=g8954]



Il dono di dio consiste, secondo me, nel darci i mezzi per essere attori e spettatori, del mondo. Non c'è passività nell'ottenerlo e come se noi e il dono ci venissimo incontro.



Perfettamente d'accordo, infatti nessuno dovrebbe aspettarsi di "chiedere la grazia" e star seduto con le mani in mano ad attendere i risultati.

Però i mezzi ci vengono dati fin dalla nascita, insieme al libero arbitrio di usarli o meno: ammesso e non concesso che prima o poi, per "anzianità" una coscienza possa e debba evolvere!






La mia curiosità è: cosa succede "materialmente" a livello sottile man mano che ci si apre verso queste caratteristiche?

Cosa si muove? Come si muove?

Mi spiego?




domandine da niente! [SM=g10303]
perché intanto non cerchi di formularle più precisamente?
non è una scusa per non rispondere [SM=g8429]



Ma ciuerto che mi spiuego meglio!

Semplicemente, cosa si fa vibrare per fare Magia? E' qualcosa di simile alla condizione di "chiedere" di cui parlavamo in altro post?

E quando si chiede in quel modo si muove qualcosa dentro e fuori di noi? O DA noi?
E chiedere è diverso dal far magia? Se sì perchè, se no com'è, oppure vabbè... eh? [SM=g9369]

Buonadomenica. [SM=g10631]



ulissa
00lunedì 2 novembre 2009 06:29
dragon scrivi:

Ma ciuerto che mi spiuego meglio!

Semplicemente, cosa si fa vibrare per fare Magia? E' qualcosa di simile alla condizione di "chiedere" di cui parlavamo in altro post?

E quando si chiede in quel modo si muove qualcosa dentro e fuori di noi? O DA noi?
E chiedere è diverso dal far magia? Se sì perchè, se no com'è, oppure vabbè... eh?



Non è che ora sia più semplice rispondere [SM=g9215]

In generale mi viene in mente che se il percorso di conoscenza è un ritorno alle "origini", all'Uno, allora noi dovremmo percorrere in senso inverso la "creazione", la generazione dall'Uno. Da Uno tre, quindi da tre Uno, partendo dal nostro livello di manifestazione, cioè quello umano.
Penso che quello che si muove sia la stessa cosa che ha permesso la generazione. Perché si muove? Perché è la legge/forza che governa l'Universo?
Si muoverebbe comunque ma, se non sapessimo come indirizzarla, saremmo in balia delle sue regole rimanendo più o meno nello stesso punto.
Forse è proprio il nostro chiedere che mette in moto quel solve et coagula che dandoci i tre poi li unisce in uno... e così via.

di più nin so [SM=g8954]

mi piacerebbe sapere che ne pensi e che ne pensano gli altri.

grazie per la buona domenica di dieta però (porcaccia la miseria!)
sogno un gran piatto di gnocchi [SM=x1740813]
WhiteDragon84
00lunedì 2 novembre 2009 10:22
Re:
ulissa, 02/11/2009 6.29:

dragon scrivi:
In generale mi viene in mente che se il percorso di conoscenza è un ritorno alle "origini", all'Uno, allora noi dovremmo percorrere in senso inverso la "creazione", la generazione dall'Uno. Da Uno tre, quindi da tre Uno, partendo dal nostro livello di manifestazione, cioè quello umano.



Mi piace tutto questo! [SM=x1740813]

Anche se in effetti non avevo mai pensato al viaggio a ritroso.. [SM=g10303]

Ho sempre pensato che l'Alchimista o il Mago ripercorrano le tappe della Creazione durante i loro "rituali" (del resto anche la produzione del Lapis lo è).
Tant'è vero, ad esempio, che in tutta la magia occidentale non mancano mai i quattro elementi, per dirne una..

Chissà se si ottengono effetti uguali.. [SM=g10303]



Penso che quello che si muove sia la stessa cosa che ha permesso la generazione. Perché si muove? Perché è la legge/forza che governa l'Universo?
Si muoverebbe comunque ma, se non sapessimo come indirizzarla, saremmo in balia delle sue regole rimanendo più o meno nello stesso punto.
Forse è proprio il nostro chiedere che mette in moto quel solve et coagula che dandoci i tre poi li unisce in uno... e così via.



Prima il fisico, giustamente!

Eh sì, sono molto d'accordo con l'unione della triplice manifestazione del nostro essere: corpo, mente e spirito direzionati verso un unico scopo.

Io la butto lì: il terzo chakra, quello del plesso solare, è connesso all'elemento fuoco. Ma il fuoco, si sa, è la rappresentazione dello spirito infuso nelle creature affinchè esse vivano.

Se tanto mi dà tanto, anche un operatore per "vivificare" qualcosa avrà bisogno di mettersi di buzzo buono (cioè di buono stomaco).. non ti pare? [SM=g8954]

Il tuo discorso, comunque, si presta a molte altre analogie..



grazie per la buona domenica di dieta però (porcaccia la miseria!)
sogno un gran piatto di gnocchi [SM=x1740813]



Digiuno rituale del plenilunio? [SM=g10465]


M. di Caraba
00lunedì 2 novembre 2009 12:09
rinascere da acqua e da Spirito
WhiteDragon84, 02/11/2009 10.22:


Anche se in effetti non avevo mai pensato al viaggio a ritroso..

Caro Dragonide Amico,
proprio per questo l'alchimia viene spesso appellata ludus puerorum (a cui si richiama
l'emblema di questo nostro forum). Fa pure rima [SM=g9369]

Gioco di bambini. Ma come fa un vegliardo (il filosofo ultra settantenne di turno) a tornare
bambino? Bisognerà intendere analogicamente? letteralmente? fisicamente? psicologicamente?
o in ogni senso?

Mi piace molto il dialogo di Gesù con Nicodemo:

<< Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.
Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». (Giovanni 3,3-8)>>

Nascere (o meglio, rinascere) dallo Spirito...

Questo spirito, è proprio lui che solve e coagula le materie... che dia un aiutino pure all'alchimista?
O al mago?

Visto che (a quanto sembra) non v'è purificazione senza fuoco. [SM=g10303]

Così è... se vi pare.

MdC
bimbasperduta
00martedì 3 novembre 2009 10:41
Re: Re: Magia strada mediana tra alchimia e astrologia
WhiteDragon84, 28/10/2009 11.38:

Care Bimbasperduta e Ulissa, voi scrivete:

ulissa, 27/10/2009 17.40:


bimba scrive

Secondo l'articolo la magia non è l'arte di modificare la realtà a proprio piacimento ma una sorta di azione-non-azione, almeno se analizziamo in profondità quanto riportato. Infatti, l'autore evidenzia come la magia sia un'arte divina che viene esercitata in armonia e consapevolezza piena e completa con le forze che governano l'universo:



e io sono pienamente d'accordo... è dall'inizio che tento di dirlo
e forse l'ho detto. Inoltre se la magia è una sorta di azione-non azione... chi fa la magia effettivamente?
Quanti invece pensano che la magia sia modificare la realtà a proprio piacimento? cioè seguendo la personale visione di bene e male?



E dunque io mi domando: partendo proprio da queste premesse.. qual'è l'obiettivo? Qual'è lo scopo della Magia, a sto punto?

Voglio dire: è molto bello, e spesso lo ripeto anche io, parlare di essere tutt'uno con l'Universo.
Lo dicono anche i maestri orientali che è lo scopo ultimo.
Però le cose si raggiungono per stepssss.

Quindi: a che scopo fare Magia?




Per servire.
A mio parere fino a che non si è giunti a certi livelli di consapevolezza e non si sono almeno conosciute le nostre maschere e non si è vinto l'ego è meglio non sbilanciarsi troppo.
Diciamo che rituali, evocazioni & Co. sono uno step molto in là che viene dopo molti altri step.
Ciò non vuol dire che non dobbiamo fare nulla, ma che dobbiamo allenarci nell'azione-non-azione, comprendendo che se agiamo noi facciamo solo casini e che solo l'Uno è in grado di agire.


WhiteDragon84, 28/10/2009 11.38:

Perchè la consapevolezza piena e completa delle Forze Universali a uno mica glie la regalano per Natale..
E anche l'azione-non-azione mica gli riesce in bagno leggendo il giornale.. [SM=g8249]





Appunto per questo bisogna allenarsi per piccoli step, come quando uno comincia l'attività di podista.
Il primo giorno correrà per un kilometro, il secondo per uno e mezzo e via via fino alla maratona di New York.
La preghiera è il primo e più sicuro allenamento (almeno a mio parere) poichè ci si allena a far sì che la propria volontà coincida con quella dell'Uno.
Poi, si possono fare altri piccoli passi, osservare le cose intorno e assecondarle proprio come fa il giunco di quella vecchia favola zen che ti raccontai anni fa.
Eh lo so [SM=x1740813] , lo so. Come diavolo si fa a capire quali sono questi step? Come si fa a sapere cosa si sta facendo ecc? Haimè, non c'è una ricetta [SM=g11001] , siamo qui per questo, fra cechi cerchiamo un lumino che ci mostri la strada [SM=g1488771] .
Come dice Ulissa, l'unico lumino è il Maestro, a mio parere tutti ce lo abbiamo solo che non tutti lo sappiamo e qui l'importanza della preghiera. La preghiera può aiutare a trovare contatto con il Maestro che ci guida da sempre e sempre con i metodi più strampalati [SM=g7560] diversi per ognuno di noi.
Un caro saluto
Bimbetta


WhiteDragon84
00martedì 3 novembre 2009 11:46
Re: rinascere da acqua e da Spirito
M. di Caraba, 02/11/2009 12.09:


Gioco di bambini. Ma come fa un vegliardo (il filosofo ultra settantenne di turno) a tornare
bambino? Bisognerà intendere analogicamente? letteralmente? fisicamente? psicologicamente?
o in ogni senso?



Non so, caro Marchese, forse il bambino a cui allude l'alchimia non è in carne ed ossa.

Forse è sia una condizione personale che un'allegoria per descrivere un processo che porta a rinascere verso l'alto, dato che siamo già nati verso il basso.

Come in basso così in alto, diceva un tizio: no equilibrio uguale no crescita.

In realtà a me il percorso pare più concreto che mai!



Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.
Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». (Giovanni 3,3-8)>>

Nascere (o meglio, rinascere) dallo Spirito...



Da o per mezzo di? Che sono due robe diverse!!

Bisogna vedere com'è stato tradotto, o comunque che cosa sta a significare tutto questo.

Non so, forse sono traviato dalla Cina.



Questo spirito, è proprio lui che solve e coagula le materie... che dia un aiutino pure all'alchimista?
O al mago?
Visto che (a quanto sembra) non v'è purificazione senza fuoco. [SM=g10303]



E se fosse l'unica materia su cui davvero lavorare, e il resto le regole per come trattarlo?

Dubbi..! [SM=g8954]


@ Bimbasperduta:



Per servire.
A mio parere fino a che non si è giunti a certi livelli di consapevolezza e non si sono almeno conosciute le nostre maschere e non si è vinto l'ego è meglio non sbilanciarsi troppo.



E' una visione.

Credo che i primi che dobbiamo "servire" siamo noi stessi, in quanto se non cresciamo noi non possiamo irradiare nulla all'esterno.
Sembra qualcosa di egoico ed egoista come pensiero, ma non è davvero in quest'ottica che lo dico.



Diciamo che rituali, evocazioni & Co. sono uno step molto in là che viene dopo molti altri step.
Ciò non vuol dire che non dobbiamo fare nulla, ma che dobbiamo allenarci nell'azione-non-azione, comprendendo che se agiamo noi facciamo solo casini e che solo l'Uno è in grado di agire.



Anche la Santa Messa è un rituale, e che rituale!! [SM=g8429]

Ma come si fa a capire quando agisce l'Uno e quando agiamo noi?

Del resto, la Sua volontà è sempre filtrata dalla nostra, che all'interno di noi stessi è sempre più forte.



La preghiera è il primo e più sicuro allenamento (almeno a mio parere) poichè ci si allena a far sì che la propria volontà coincida con quella dell'Uno.



Ci sono anche le meditazioni, la respirazione, i rituali di purifica e bandimento, dei piccoli esorcismi e via dicendo.

Non è che il modo in cui dici le cose tu sia giusto, o lo sia il mio, sono le due facce della stessa medaglia: via umida e via secca.

O se preferisci via mistica e via magica: nell'una ci si abbandona totalmente e a priori all'Essere Supremo, nella seconda ci si sporca le mani in accordo con Esso.

Iuusque Suus (a ciascuno il suo), diceva Leonardo Sciascia in un romanzo!



Come dice Ulissa, l'unico lumino è il Maestro, a mio parere tutti ce lo abbiamo solo che non tutti lo sappiamo e qui l'importanza della preghiera. La preghiera può aiutare a trovare contatto con il Maestro che ci guida da sempre e sempre con i metodi più strampalati diversi per ognuno di noi.



Su questo concordo in pieno, la preghiera ha una funzione estremamente potente.

Poi anche lì, ognuno prega col sistema che ritiene migliore a seconda di quanto è affine al suo modo d'essere, e su questo non ci piove.

Il fatto è: tocca sempre a noi, poi, fare qualcosa.

Ti pare?


elyna.luna
00martedì 3 novembre 2009 12:20
Re: Re: rinascere da acqua e da Spirito
WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:




Il fatto è: tocca sempre a noi, poi, fare qualcosa.

Ti pare?






Sono d'accordo.
E' giusto progredire a piccoli passi.
Ma non concordo sulla frase che l'unico in grado di agire sia l' UNO.
Parlando sinceramente, ciò che siamo in grado di fare si potrebbe ricondurre alla Sua volontà, se ci ha dato determinate capacità, determinate conoscenze intrise in noi, non capisco perchè dovremmo pensare di non essere in grado di fare qualcosa.... è "lui" che ci ha dato questa facoltà.. La magia ti cambia, è il primo percorso che facciamo dentro noi stessi, usandola anche tentando di "manovrare" le energie superiori [SM=g9215] non facciamo altro che perseguire un cammino che ci è stato indicato.
bimbasperduta
00martedì 3 novembre 2009 12:35
Re: Re: rinascere da acqua e da Spirito
WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:



@ Bimbasperduta:



Per servire.
A mio parere fino a che non si è giunti a certi livelli di consapevolezza e non si sono almeno conosciute le nostre maschere e non si è vinto l'ego è meglio non sbilanciarsi troppo.



E' una visione.



Certo che lo è.
Ma se così non fosse non sarei qui a scrivere, non credi? Sarei sotto l'albero sacro insieme a Budda e a Mara [SM=g9371]


WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:

Credo che i primi che dobbiamo "servire" siamo noi stessi, in quanto se non cresciamo noi non possiamo irradiare nulla all'esterno.
Sembra qualcosa di egoico ed egoista come pensiero, ma non è davvero in quest'ottica che lo dico.



Infatti non lo è.
Qualcuno disse:
"Ama il prossimo tuo come te stesso" ma se preferisci possiamo dire:
"Servi il prossimo tuo come te stesso" è uguale. [SM=g9073]

WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:



Diciamo che rituali, evocazioni & Co. sono uno step molto in là che viene dopo molti altri step.
Ciò non vuol dire che non dobbiamo fare nulla, ma che dobbiamo allenarci nell'azione-non-azione, comprendendo che se agiamo noi facciamo solo casini e che solo l'Uno è in grado di agire.



Anche la Santa Messa è un rituale, e che rituale!! [SM=g8429]



Infatti la nostra vita è piena zeppa di riti e rituali, solo che quelli come la messa e gli altri riti apartenenti ad altri Credo sono meno pericolosi dei rituali fatti per far avere figli a Tizia, il lavoro a Caio, i soldi a Sempronio e l'amore per me, e sapere se Giacchino e Giocchina si sposeranno attraverso le carte non credi?

WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:

Ma come si fa a capire quando agisce l'Uno e quando agiamo noi?



Ho risposto prima, parlando del perchè siamo qui, tanti ciechi riuniti su un forum a cercare di giungere alla meta ma lo ripeto.
Non c'è un modo per saperlo, per verificare. O meglio, ciascuno man mano che avanza nel percorso capirà come fare.
Per quel che so, una cartina tornasole non c'è per questo preferisco andarci piano con gli interventi sulla realtà tangibile.
Anzi, no.
Una cartina tornasole c'è.
Se il risultato della nostra azione è un casino abbiamo agito noi.
Se il risultato è meravigliosa armonia ha agito Lui.
Ovviamente i risultati sono a breve, medio, lungo e lunghissimo termine.


WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:

Del resto, la Sua volontà è sempre filtrata dalla nostra, che all'interno di noi stessi è sempre più forte.



Ne sei certo?
Ritorno ancora alla favola del giunco, in cui il vento è la Volontà dell'Uno.
La quercia si spezzò e, il suo tronco, trasportato dal fiume non ebbe più necessità di volonà.



WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:



La preghiera è il primo e più sicuro allenamento (almeno a mio parere) poichè ci si allena a far sì che la propria volontà coincida con quella dell'Uno.



Ci sono anche le meditazioni, la respirazione, i rituali di purifica e bandimento, dei piccoli esorcismi e via dicendo.



questi sono tutti tipi di preghiera.
Mica esiste solo il Padre Nostro!

Ricordi il villaggio Hare Krishna? Ricordi come ballavano e suonavo dopo la loro conferenza che in relatà era una lunga omelia? Stavano pregando.

WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:

Non è che il modo in cui dici le cose tu sia giusto, o lo sia il mio, sono le due facce della stessa medaglia: via umida e via secca.

O se preferisci via mistica e via magica: nell'una ci si abbandona totalmente e a priori all'Essere Supremo, nella seconda ci si sporca le mani in accordo con Esso.




Non so, io vedo un unica via.
Non credo che esistano due o più vie.
Che significa: "sporcarsi le mani in accordo con l'Essere Supremo?"
Non vuol forse dire fare esattamente quanto è in accordo con la Sua volontà?
Insomma, è nato prima l'uovo o la gallina?



WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:



Come dice Ulissa, l'unico lumino è il Maestro, a mio parere tutti ce lo abbiamo solo che non tutti lo sappiamo e qui l'importanza della preghiera. La preghiera può aiutare a trovare contatto con il Maestro che ci guida da sempre e sempre con i metodi più strampalati diversi per ognuno di noi.



Su questo concordo in pieno, la preghiera ha una funzione estremamente potente.

Poi anche lì, ognuno prega col sistema che ritiene migliore a seconda di quanto è affine al suo modo d'essere, e su questo non ci piove.



Allora lo vedi che la pensiamo uguale?
Solo che lo diciamo con parole diverse.

WhiteDragon84, 03/11/2009 11.46:

Il fatto è: tocca sempre a noi, poi, fare qualcosa.

Ti pare?





Non capisco cosa intendi esattamente.

L'arrabbiaura di prima mi è passata, un abbraccio [SM=g8322]
Bimba.


elyna.luna
00martedì 3 novembre 2009 12:49
Re: Re: Re: rinascere da acqua e da Spirito
bimbasperduta, 03/11/2009 12.35:




Infatti la nostra vita è piena zeppa di riti e rituali, solo che quelli come la messa e gli altri riti apartenenti ad altri Credo sono meno pericolosi dei rituali fatti per far avere figli a Tizia, il lavoro a Caio, i soldi a Sempronio e l'amore per me, e sapere se Giacchino e Giocchina si sposeranno attraverso le carte non credi?





Scusa, ma sinceramente, i rituali non sono SOLO questi e meno male.
E no non sono meno pericolosi. Perchè un rituale di fertilità non è pericoloso.. anche perchè non vai ad incidere sulla scelta di avere o non avere figli, rendi solo più propizio il momento.
Qui noi cerchiamo di parlare di VERA MAGIA, Quella magia che non è solo dire due formule e cercare di ottenere soldi e amore.
Dietro a tutte queste cazzate, c'è molto di più.
Hai tirato in ballo il vedere attraverso le carte?.. la divinazione è una cosa molto seria, mi stupisce che tu la prenda cosi sottogamba.
Leggere le carte non è solo questo.
Comunque ripeto se dobbiamo pensare che la magia sia solo filtri d'amore ecc, è inutile parlarne, perchè significa che della Magia qualcuno non ha capito nulla.
ulissa
00mercoledì 4 novembre 2009 06:22
Cari Amici,
continuiamo a dire che le strade sono tutte uguali e tutte portano all'"unione", ma io porrei l'accento sul fatto che ognuno può fermarsi ad uno stadio della realizzazione in quanto è lì che pensa sia la meta.
Nella realizzazione metafisica, i fenomeni e la conseguente ricerca dei poteri è un ostacolo e se ci si lascia affascinare la ricerca prende tutta un altra strada: le arti magiche come un fine e non come un mezzo. Per esempio nello yoga, la respirazione e la profonda meditazione portano ad assistere a dei fenomeni, ma non è questo il loro scopo e se si vuole giungere all'unione questi fenomeni vanno semplicemente ignorati non dando loro importanza. Tutto ciò che è fenomeno è di ordine fisico e la metafisica va al di là.

La ritualità della messa come della preghiera, è un mezzo per avere contatto con lo Spirito e quindi per armonizzarsi, un rituale di fertilità ha per fine un fenomeno.
Non dico che sia sbagliato o giusto ma che si deve aver chiara qual'è la "realizzazione" a cui si tende.

x Dragon
il basso e come l'alto e l'alto è come il basso... sì, ma capovolto [SM=g1488771]
elyna.luna
00venerdì 6 novembre 2009 12:09
Re:
ulissa, 04/11/2009 6.22:

Cari Amici,
continuiamo a dire che le strade sono tutte uguali e tutte portano all'"unione", ma io porrei l'accento sul fatto che ognuno può fermarsi ad uno stadio della realizzazione in quanto è lì che pensa sia la meta.
Nella realizzazione metafisica, i fenomeni e la conseguente ricerca dei poteri è un ostacolo e se ci si lascia affascinare la ricerca prende tutta un altra strada: le arti magiche come un fine e non come un mezzo. Per esempio nello yoga, la respirazione e la profonda meditazione portano ad assistere a dei fenomeni, ma non è questo il loro scopo e se si vuole giungere all'unione questi fenomeni vanno semplicemente ignorati non dando loro importanza. Tutto ciò che è fenomeno è di ordine fisico e la metafisica va al di là.

La ritualità della messa come della preghiera, è un mezzo per avere contatto con lo Spirito e quindi per armonizzarsi, un rituale di fertilità ha per fine un fenomeno.
Non dico che sia sbagliato o giusto ma che si deve aver chiara qual'è la "realizzazione" a cui si tende.

x Dragon
il basso e come l'alto e l'alto è come il basso... sì, ma capovolto [SM=g1488771]



non credo, semplicemente perchè chi intraprende una determinata via sa benissimo che è una ricerca continua.. per riscoprirsi, e riscoprire.. fermarsi ? ci fermiamo ad alcune "step".. ma la meta sappiamo che non è cosi facile da raggiungere... la consapevolezza vera.. quel qualcosa che ci spinge verso l'eterno, non lo puoi certo trovare dopo che la tua ricerca è durata qualche schiocco di dita.. e poi perchè mai fermarsi?.. dopo la prima meta ce ne può sempre essere una seconda e cosi via... [SM=g8429]

ulissa
00sabato 7 novembre 2009 05:24
Elyna,
in effetti mi sono spiegata male.
Non volevo intendere fermarsi nella ricerca, ma nel percorso di realizzazione metafisica, indirizzando la ricerca verso una strada diversa che molto probabilmente non porterà a quella realizzazione ma all'approfondimento di un aspetto particolare. Anche in questo caso ci sono delle mete da raggiungere che però appartengono all'ambito della fisica e cioè al mondo delle forme.
M. di Caraba
00lunedì 9 novembre 2009 17:34
realizzazioni

"La loro vita non era spesa in leggi, statuti o regole, ma secondo il loro piacere
e libera volontà. Si alzavano dal letto quando pensavano fosse il momento giusto;
mangiavano, bevevano, lavoravano quando ne avevano voglia o vi si sentivano disposti.
Nessuno li svegliava, nessuno li costringeva a mangiare, bere o fare qualsiasi altra
cosa; perché così aveva stabilito Gargantua. In tutte le loro regole c'era una sola
clausola da osservare:

FAI CIO' CHE VUOI.

Poiché gli uomini che sono liberi, riposati e ben nutriti, e frequentano compagnie
oneste, hanno uno sprone e un istinto naturale che li spinge verso azioni virtuose,
li trattiene dal vizio, ed è chiamato onore..."

(Francois Rabelais - "La vie très horrifique du grand Gargantua")

Cari Amici,
riporto questo stralcio qui perchè il momento era propizio, come si direbbe a Don Patrizio. [SM=g10094] [SM=g9371]

E poi perchè Rabelais venne considerato un alchimista dai vari Fulcanelli e Canseliet
grazie ai suoi racconti "orrifici". In francese horrifique suona molto simile ad aurifique
ossia "aurifico" che è un aggettivo proprio a ciò che ha il potere di produrre dell'oro o
di cambiare qualcosa in oro; virtù che gli alchimisti attribuivano alla loro polvere di proiezione.

Eh... salute a tutti

MdC
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