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L’archetipo della Grande Madre

L’archetipo della "Grande Madre", così complesso da ricercare nel suo aspetto
primo ed originale (proprio perché ogni figura nata da esso è parte integrante di
una estesa cerchia simbolica, imperniata di forze polivalenti, ora positive,
ora negative, caratterizzata spesso dalla dualità), rientra nella più vasta
simbologia dell’archetipo del femminile, di cui Jung ci ricorda alcune tra le
forme più tipiche.

Ogni simbolo correlato alla Grande Madre si associa alle caratteristiche del "materno",
che contengono la duplice natura positiva/negativa.

È ancora Jung che ci descrive tale ambivalenza: "La magica autorità del femminile,
la saggezza e l’elevatezza spirituale che trascende i limiti dell’intelletto;
ciò che è benevolo, protettivo, tollerante; ciò che favorisce la crescita, la fecondità,
la nutrizione; i luoghi della trasformazione magica, della rinascita; ciò che è segreto,
occulto, tenebroso; l’abisso che crea angoscia, che seduce e divora; l’ineluttabile
".

(cfr. G. Jung, L’Archetipo della Madre, Bollati Boringhieri, Torino, 1990)

Tratto da:
www.riflessioni.it/nativi-americani/grande-madre-01.htm

MdC


La dea Kali
[Modificato da M. di Caraba 10/08/2014 16:05]
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