00 28/03/2008 04:20
Mali & male...
Ehm... certo, Amici, il discorso del male è intricato.

Domandando che cos'è, in fondo, 'sto male, e se c'è la possibliatà che ci siano persone che lo scelgono
di fare sapendo quel che fanno (così come non fecero neppure gli esecutori materiali della
crocifissione...), immaginavo di aprire la porta a discussioni, e me ne scuso.

La mia domanda, comunque, che qualche volta è stata quasi un pallino, e che finora ho lasciato sempre da parte
tra i dubbi che si risolveranno, forse, un giorno, era sincera.
Ossia, ci sono persone che desiderano nuocere e basta? [SM=g9135]

Secondo la dottrina cattolica, sembrerebbe di sì, che sia possibile, dato che Maurif scrive riguardo alle
eventuali persone che scelgono il male al momento della morte, ossia i dannati. Sarebbe lecito, dunque,
pensare che spesso tali persone abbiano scelto il male già da prima, mentre vivevano ed andavano in giro...
al punto, da voler confermare il tutto anche alla fine.

Dunque, si può ritenere che il male consapevole esista? Quello, cioè, che non dipende da malattia mentale,
nè da sofferenza mal espressa, nè da amore deluso, ecc.?

Certo, appare come un controsenso, come una scelta che non ci si riesce a spiegare... e dunque,
ricadiamo nel discorso della mancanza di ragionamento, e della follia.

Eppure, anche Dante sembra parlare di questo genere di male, quando racconta che ci sono
persone talmente malvage che finiscono all'Inferno mentre sono ancora in vita, ed un demonio prende il
loro posto. Vedendola sottoforma di metafora... si potrebbe pensare che nella vita di alcune persone ci
sia un momento, di cui poi magari nessuno si ricorda, e neppure la persona stessa, in cui uno abbia la
possibilità di scegliere il male, e lo faccia, non essendo poi più lo stesso di prima, per quanto apparentemente
normale?

Si tratterebbe, in pratica, di un momento come quello dell'Iniziazione (ad esempio quella a Cavaliere, di
cui abbiamo parlato altrove), ma al contrario. Mi piacerebbe sapere come la pensate, al di là del modo di
credere personale. Potrebbe accadere qualcosa del genere, sotto il sole?


Ciao, e ancora grazie alla cara Morrighan
e a tutti, per le interessanti cose che fate
leggere.
Viola

P.s.
Dark_Gabriel, 27/03/2008 23.16:


Purtroppo non sempre il predicato di Cristo ha salvato gli innocenti e chi è perito in suo nome non si chiama morto ma martirementre chi è caduto opponendosi viene chiamato eretico...Il cattolicesimo è troppo estremista cioè "o Bianco o Nero mentre le sfumature di Grigio non esistono" e non condivido questa forma di pensiero.



Però, c'è stato anche chi è morto da eretico, mentre col tempo è stato trasformato in martire...
Quindi un po' di sfumature esistono...


[Modificato da Violaoscura 28/03/2008 04:22]