00 28/09/2008 16:33
caro Marchese di Carabà,
comincio col rivolgermi a Lei perchè mi sembra si dedichi seriamente allo studio dell'alchimia; io ne so davvero poco; poichè da qualche tempo sono incuriosito, ho comperato alcuni scritti (ad esempio quelli di Canseliet e di Fulcanelli da Lei caldeggiati); ho letto una parte di queste opere; ho compreso molto poco; quasi nulla, ad essere franchi.

L'invito a sedere al banco della Natura esercita un fascino notevole, quasi irresistibile; tuttavia mi manca il "la", il senso generale.
Spesso non capisco quel che leggo; qualche altra volta mi sembra di capire senza comprendere.
Esempio: spiritualizzare il corpo, corporificare lo spirito; capisco (o mi sembra di capire) la cosa enorme che può voler significare, tuttavia mi chiedo: perchè ? perchè dovrebbe essere possibile ? perchè nei pressi di un forno, a partire dai più semplici metalli ? perchè il senso della manifestazione e dello stare qui dovrebbe lasciarsi scoprire in un modo così singolare e (mi consenta la sincerità) così assurdo ? perchè battere questa via ?

Nel corso delle inconcludenti e strascicate letture, due volumi mi hanno colpito: "Lettere Musulmane", di P. Lucarelli, ed "Incontri con il Maestro", di Gratianus. Purtroppo, gli echi di fondo che questi due testi sanno evocare non mi aiutano a scalfire la barriera che circonda i lavori di Canseliet, Fulcanelli, Limojon, Ali Puli e molti altri.

Posso osare chiedere, a Lei ed eventualmente anche al Suo gatto, qualche opinione, a proposito di una ragionevole direzione di marcia ?
Mi rivolgo al Marchese in primis, ma ogni suggerimento benevolo sarà naturalmente benvenuto.

ringrazio anticipatamente e porgo i saluti migliori.
semplice-mente
[Modificato da semplice-mente 28/09/2008 16:36]