00 22/07/2010 16:43
Cara Ely,
ho riletto l'articolo.
Il Marchese non vule affatto dire che nella Danza del sole i partecipanti imitano Cristo ma che il mito Cristiano e quello Indiano si somigliano in quanto ripropongono lo stasso tema ovvero quello dell'autosacrificio.
Il marchese ha anche sottolineato come questo mito sia comune a moltissime culture, se ha citato quella cristiana più di altre è solo perchè è quella più vicina a noi.

Penso che nel dire che i partecipanti alla cerimonia imitano colui che per primo si sacrifica il Marchese intenda che essi imitano in Bufalo mitico o lo spirito del Bufalo, ma le leggende e i nomi che gli umani danno al divino solo simboli e parole, ciò che il marchese intende sottolineare è che al di là delle apparenze i concetti di base si somigliano in tutte le tradizioni.

Ma attenderemo che sia lui a risponderti su questo punto.

Tuttavia, trovo piuttosto sorprendente che quasi in tutte le creature vi sia un eroe mitico più o meno divino che si sacrifica presso un albero cosmico.
A questo proposito possiamo citare Odino presso Yggdrasill, c'è un articolo sul sito e lo cito proprio perchè me ne sono occupata molto di recente, ma Odino e il suo sacrificio mi riportano alla mente Budda.
Anche lui sostiene la sua morte a la sua rinascita presso un albero sacro, proprio come gli indiani durante la danza, non trovate che sia molto singolare questa similitudine?
La cosa più interessante è che così come Yggdrasil è una forca la Croce-forca di Cristo è un albero, perciò, tutti i miti, antichi, sciamanici e del libro si rifanno allo statto tema, hanno una matrice comune mumble mumble [SM=g8954]

Ma il tema dell'imitazione sottolineato dal archese mette altra carne al fuoco [SM=g9141] .

Come lui stesso scrive, a causa del dolore i danzatori raggiungono uno stato di coscieza altro che li proietta nei mondi spirituali dove hanno visioni che fungeranno da guida per la comunità o loro stessi.
Perciò, attraverso l'imitazione del "messaggero" divino essi stessi divengono messaggeri poichè spogiandosi di sè stessi si mettono in condizione di ascoltare il Grande Spirito o comunque vogliamo chiamarlo (ripeto per l'ennesima volta che i nomi sono vuote parole è l'essenza che conta) e farsi suoi portavoce perchè la comunità riceva una guida.
Mi piacerebbe approfondire questo aspetto, Marchese lei che pensa di questo stato di coscienza altro, è davvero un mezzo di elevazione?
E voi?
Qualcuno ha mai provato uno stato di coscienza simile?
Ciauzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Bimba.
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Nec spe, nec metu

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