La Wicca: cos'è ,cosa non è

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Mil85
00domenica 8 giugno 2008 16:44
Re:
Morrighan@, 08/06/2008 14.18:


E siccome ormai un pochino la conosco (almeno sul forum) non ha certo detto di essere migliore perchè ha molti messaggi.



Cara Morrighan, infatti nella frase "mi considererei come ospite", quel "mi" che è un pronome personale in grammatica è una forma complementare atona di io che si usa al posto di "me" come complemento oggetto, quando non gli si vuoi dare speciale rilievo, o come complemento di termine. Tradotto alla povera volevo intendere che "IO in un nuovo forum il 1° giorno non innescherei polemiche perché starei ( sempre IO) con due piedi in una scarpa. Evidentemente solo noi due la pensiamo così e cogliamo queste sfumature dialettiche.
Ma adesso anche per rispetto ad Amon e a tutti gli altri utenti a cui giustamente non interessano queste bambinate, direi di passare ad altro.




Mil



elaphe
00lunedì 23 giugno 2008 20:49
Hmmm...

Beh, ci sono un po' di cose da dire...

Per prima cosa, noto una certa confusione sul tema "religione". In particolare, mi pare che si tenda ad associare a questo termine connotazioni che non necessariamente con esso si sposano bene... Certo, la Wicca è divenuta in breve tempo una religione, ed ora lo è a tutti gli effetti, dopo essere stata creata come fratellanza magica con tecniche, modalità e potenzialità assolutamente geniali (a mio modestissimo parere). Rimane però sempre e comunque una religione ESOTERICA. O, meglio ancora, MISTERICA.
Il che significa da una parte che non è per tutti, dall'altra che vi sono componenti essenziali di essa che non sono trasmissibili e questo non (solo) per volontà di segretezza (o di discrezione), ma principalmente perchè sono Misteri, che non si possono raccontare, spiegare o insegnare: si possono solo vivere.

Che poi le tecniche di cui sopra non siano nuove va da sè: l'uomo è sempre quello, in fondo...

Non so se ciò chiarisce qualcosa... Invito comunque a non confondere i Wiccan con le wikkine che sparano sentenze sulla loro nuova e figosissima religione alternativa... Se sono superficiali loro non vedo perchè esserlo tutti...

Baci.

E.
M. di Caraba
00mercoledì 25 giugno 2008 14:25
Re:
elaphe, 23/06/2008 20.49:

Rimane però sempre e comunque una religione ESOTERICA. O, meglio ancora, MISTERICA.
Il che significa da una parte che non è per tutti, dall'altra che vi sono componenti essenziali di essa che non sono trasmissibili e questo non (solo) per volontà di segretezza (o di discrezione), ma principalmente perchè sono Misteri, che non si possono raccontare, spiegare o insegnare: si possono solo vivere.

Che poi le tecniche di cui sopra non siano nuove va da sè: l'uomo è sempre quello, in fondo...



Caro Elaphe,
intanto ben venuto tra noi. [SM=g8429]

Confesso che è la prima volta che sento parlare di Wicca in termini di "religione
misterica"... in genere la si prende come un qualcosa di poco tradizionale e da
attribuire in toto all'opera di Gerald Gardner.

Mi piacerebbe sapere qual è il fondamento (o i fondamenti nel caso ve ne siano
più di uno) di questa religione.

Comunque sia il termine "religione" deriva (secondo Lattanzio - III secolo d.C.)
dal latino "religare" con il significato di "legare", "unire insieme" che è propriamente
ciò che fanno tutte le religioni, ossia collegare il divino all'umano e viceversa.

Salut

MdC

elaphe
00giovedì 26 giugno 2008 12:39
Buongiorno a lei, Marchese.

I Misteri, in quanto eterni, possono avere tranquillamente un approccio del tutto moderno, come è la Wicca. Che è una Via iniziatica nata da un'ottima sintesi di tecniche e di concetti già ampiamente presenti nel panorama magico occidentale... E tutto ciò la rende un metodo agile ed efficace, rispetto ad altre pratiche che hanno qualche anno (o secolo) in più.

Il fatto che questa Via abbia assunto caratteristiche religiose, come dicevo, non toglie che l'approccio al Divino sia decisamente differente che per le ortodossie oggi (ma anche ieri e l'altro ieri) dominanti... Non a caso una delle pratiche fondamentali è l'Invocazione divina, teurgica, che mira a portare la Divinità (comunque vista come immanente) a manifestarsi. Cosa piuttosto differente dalle Vie religiose essoteriche conosciute...

Non so se ti ha chiarito qualcosa ciò che ho scritto, rimango comunque a disposizione.

Ah, a proposito... Bigtrip, mi spiegheresti meglio questa strana idea della Wicca come sottoprodotto massone? Non che non l'abbia mai sentita, ma continua a divertirmi quasi quanto l'altra leggenda della Wicca come "corte esterna" thelemica... [SM=g8429]

Baci.

E.
M. di Caraba
00giovedì 26 giugno 2008 14:14
Fondamenti Fondamentali

Caro Elaphe,
ti ringrazio per la risposta e disponibilità... spero mi perdonerai se
approfitto della tua gentilezza [SM=g8954]

Tu scrivi:


Non a caso una delle pratiche fondamentali è l'Invocazione divina, teurgica,
che mira a portare la Divinità (comunque vista come immanente) a manifestarsi.



Le domande sorgono spontanee:
A quale (o quali) Divinità fai riferimento?
Essendo, come dici, che il divino è immanente (penso nell'Universo) in che
termini si manifesta?


Non so se ti ha chiarito qualcosa ciò che ho scritto...


Beh, alla questione del "fondamento" della Wicca in maniera parziale, forse perchè
ho espresso male il mio quesito.

Faccio un esempio di "casa nostra" che ti è noto ma che chiarisce meglio...
la religione cristiana si basa sulla credenza di un Dio Padre, Creatore del cielo
e della terra che invia suo Figlio nel mondo per redimere l'umanità dal peccato
con il suo sacrificio.
Dopo che il Figlio è morto e risorto Dio invia agli uomini il suo Spirito santo
fonte della scienza e della sapienza attraverso il quale opera la Sua provvida
volontà nonchè la Sua azione salvifica, ecc.

Ed il fondamento della Wicca qual è?

Ringrazio in anticipo

MdC

elaphe
00giovedì 26 giugno 2008 14:54
Vedi, MdC, il fatto è che una religione non ha necessariamente delle basi "cosmologiche". Queste sono implicite in tutte le religioni essoteriche per il semplice motivo che si basano sulla Fede, e devono necessariamente quindi avere un principio storico o pseudo tale.
Da questo punto di vista, beh... NON ci sono "fondamenti" nella Wicca, perchè molto semplicemente non ne servono. Cercare un approccio fideistico che ci spieghi come è fatto il mondo significa aver decisamente sbagliato strada.
Ci sono tuttavia dei "punti fermi" su cui concorda pressochè la totalità dei praticanti: la concezione ciclica del cosmo (dalla Ruota dell'Anno alle varie visioni metempsicotiche), l'immanenza del Divino nell'universo, la pratica di tecniche per armonizzarsi ed entrare in contatto diretto con tale Divino. Sono aspetti del tutto differenti, che hanno poco di mitologico e molto di pratico...

Per la questione immanenza-invocazione: certo, la cosiddetta Realtà Sensibile è l'ordito di una trama divina, quindi non è necessario granchè per sperimentare ciò che i mistici vanno ricercando da sempre... Allo stesso tempo, credo siamo tutti consapevoli del fatto che vi sono "gradi" diversi di profondità per quanto riguarda il contatto fra i diversi piani... E la manifestazione (che tradizionalmente avviene per il tramite di una Sacerdotessa o di un Sacerdote) è proprio l'occasione in cui viene messo un po' più a nudo, per così dire, la trama del reale.

Di nuovo, non so se è particolarmente chiaro...

Baci.

E.
M. di Caraba
00venerdì 27 giugno 2008 16:43
Re:
elaphe, 26/06/2008 14.54:


Vedi, MdC, il fatto è che una religione non ha necessariamente delle basi "cosmologiche".
Queste sono implicite in tutte le religioni essoteriche per il semplice motivo che si basano
sulla Fede, e devono necessariamente quindi avere un principio storico o pseudo tale.
Da questo punto di vista, beh... NON ci sono "fondamenti" nella Wicca, perchè molto
semplicemente non ne servono. Cercare un approccio fideistico che ci spieghi come è
fatto il mondo significa aver decisamente sbagliato strada.



Caro Elaphe,
essendo che praticamente tutte le religioni tradizionali poggiano su un sostrato
cosmogonico che spiega (in termini mitici o allegorici) chi siamo e dove andiamo
sarei un po restio nel classificare la Wicca come una religione.

O, almeno, non lo è secondo i canoni classici.

Però forse quel sostrato ha una sua utilità, anche pratica, perchè no?
Se gli antichi l'hanno sempre incluso nei loro culti ci sarà pure un perchè...

elaphe, 26/06/2008 14.54:


Ci sono tuttavia dei "punti fermi" su cui concorda pressochè la totalità dei praticanti:
la concezione ciclica del cosmo (dalla Ruota dell'Anno alle varie visioni metempsicotiche),
l'immanenza del Divino nell'universo, la pratica di tecniche per armonizzarsi ed entrare
in contatto diretto con tale Divino. Sono aspetti del tutto differenti, che hanno poco di
mitologico e molto di pratico...



Altra domanda: nella Wicca è previsto un cammino soteriologico?
Insomma se una religione non serve a salvarsi a cos'altro serve?

elaphe, 26/06/2008 14.54:


Per la questione immanenza-invocazione: certo, la cosiddetta Realtà Sensibile è l'ordito
di una trama divina, quindi non è necessario granchè per sperimentare ciò che i mistici
vanno ricercando da sempre... Allo stesso tempo, credo siamo tutti consapevoli del fatto
che vi sono "gradi" diversi di profondità per quanto riguarda il contatto fra i diversi
piani... E la manifestazione (che tradizionalmente avviene per il tramite di una Sacerdotessa
o di un Sacerdote) è proprio l'occasione in cui viene messo un po' più a nudo, per così dire,
la trama del reale.



Purtroppo non comprendo il senso di queste parole... non ho compreso il modo in cui la
Divinità si manifesta. [SM=g10248]

Salute

MdC
Violaoscura
00venerdì 27 giugno 2008 17:29
M. di Caraba, 27/06/2008 16.43:


Purtroppo non comprendo il senso di queste parole... non ho compreso il modo in cui la
Divinità si manifesta. [SM=g10248]




Se posso permettermi una riflessione o.t., di cui mi scuso... questa discussione ultimamente mi sembra davvero
divertente... come quando si immagina di far incontrare un personaggio antico con persone del futuro, ecc. [SM=g9371]

Anche se non rende bene l'idea, perchè tra le varie epoche secondo me i parametri non cambiano, ed a volte si possono
capire a meraviglia anche persone di altri tempi, e non capire quelle del proprio... diciamo allora che tutto questo mi
ricorda le faccende di Lilliputh...

...E le fiabe nascondono tante cose, no? [SM=g8429]


Ciao a tutti
Viola
elaphe
00venerdì 27 giugno 2008 18:29
Indubbiamente, Viola, ma temo di non afferrare cosa intendi in questo caso. Potresti spiegarti?

McC, di nuovo tu per "religione" intendi "religione essoterica", cosa che non è errata ma necessariamente parziale. Certo, ci sono dei miti... Ma ciò non significa che vi sia UN mito.
La Wicca non ha come fine quello di salvare chicchessia... Specie perchè prima bisognerebbe supporre di aver bisogno di essere salvati, cosa su cui temo di non concordare, personalmente, e con me molti altri.

La Wicca è stata definita come una religione senza stato laicale, non c'è spazio per il "fedele". Si è o meglio si deve essere Sacerdoti/esse (cosa peraltro niente affatto automatica).

non ho compreso il modo in cui la Divinità si manifesta.

La/Lo vedi, La/Lo senti, ci parli. Più chiaro ora? [SM=g9371]

Baci.

E.
Violaoscura
00lunedì 30 giugno 2008 12:10
elaphe, 27/06/2008 18.29:

Indubbiamente, Viola, ma temo di non afferrare cosa intendi in questo caso. Potresti spiegarti?



Certo, Elaphe.
Niente, mi riferivo alla difficoltà che si ha a volte nel capire cose (anche non complicatissime) che fanno parte
di un panorama lontano da quello in cui si vive immersi...
Era per andare un po' o.t. con voi [SM=g8954] ...


Ciao
Viola
M. di Caraba
00martedì 1 luglio 2008 12:59
Religione? Mah!
elaphe, 27/06/2008 18.29:


McC, di nuovo tu per "religione" intendi "religione essoterica", cosa che non è errata ma
necessariamente parziale. Certo, ci sono dei miti... Ma ciò non significa che vi sia UN mito.
La Wicca non ha come fine quello di salvare chicchessia... Specie perchè prima bisognerebbe
supporre di aver bisogno di essere salvati, cosa su cui temo di non concordare, personalmente,
e con me molti altri.



Caro Elaphe,
vediamo se ho ben compreso:
da quello che hai scritto ne deduco che la wicca non ha alcun supporto mitico (come le altre
religioni), non si propone la salvezza di chi la pratica, ne la così detta "illuminazione"
cara alle religioni orientali, ne (correggimi se sbaglio) una qualsiasi forma di ascesi
spirituale. Giusto?

elaphe, 27/06/2008 18.29:


La/Lo vedi, La/Lo senti, ci parli.
Più chiaro ora? [SM=g9371]



Veramente no. Se (come dici) la divinità è immanente allora la si dovrebbe "vedere"
in ogni manifestrazione della Natura come in una sorta di panteismo.

Ma da quello che hai scritto sembra che il manifestarsi della divinità sia frutto di un
invocazione... che succede dopo l'invocazione ti compare davanti?

Salute

MdC
elaphe
00martedì 1 luglio 2008 16:24
In effetti io non ho mai detto che non vi sia alcuna "ascesi"; di fatto OGNI percorso misterico ha come fine solo e soltanto la Grande Opera, in effetti. Nè ho mai affermato che non vi sia un sostrato mitico, ho semplicemente scritto che non c'è UN mito per la creazione, per la salvezza, per la fine di tutto ma che al contrario ve ne sono diversi, e nessuno di essi è "ufficiale". Sul fatto che altre forme religiose (di norma molto differenti, come ho tentato di trasmettere nei post precedenti) abbiano necessità di una normativa mitica... Beh, rientra appunto nel loro essere rivolte "alle masse" e non invece ad una cerchia più ristretta...

Per il discorso Divinità... Sì, in effetti pur essendo il mondo stesso divino, vi sono momenti e situazioni in cui la percezione di questa immanenza si fa più forte e precisa. Quando scrivo che la Wicca è fondata su una pratica teurgica che fonde in sè l'approccio religioso e quello magico intendo proprio che ci sono rituali in cui viene ricercata (ed ottenuta!) questa manifestazione, che può essere incanalata su/da una persona in particolare (come avviene tradizionalmente nel lavoro di congrega) oppure no.
Quindi, succintamente: sì, potrebbe anche apparirti davanti.

Baci.

E.
M. di Caraba
00giovedì 3 luglio 2008 11:20
Re:
elaphe, 01/07/2008 16.24:


In effetti io non ho mai detto che non vi sia alcuna "ascesi"; di fatto OGNI percorso
misterico ha come fine solo e soltanto la Grande Opera, in effetti. Nè ho mai affermato
che non vi sia un sostrato mitico, ho semplicemente scritto che non c'è UN mito per la
creazione, per la salvezza, per la fine di tutto ma che al contrario ve ne sono diversi,
e nessuno di essi è "ufficiale". Sul fatto che altre forme religiose (di norma molto
differenti, come ho tentato di trasmettere nei post precedenti) abbiano necessità di
una normativa mitica... Beh, rientra appunto nel loro essere rivolte "alle masse" e non
invece ad una cerchia più ristretta...

Per il discorso Divinità... Sì, in effetti pur essendo il mondo stesso divino, vi sono
momenti e situazioni in cui la percezione di questa immanenza si fa più forte e precisa.
Quando scrivo che la Wicca è fondata su una pratica teurgica che fonde in sè l'approccio
religioso e quello magico intendo proprio che ci sono rituali in cui viene ricercata
(ed ottenuta!) questa manifestazione, che può essere incanalata su/da una persona in
particolare (come avviene tradizionalmente nel lavoro di congrega) oppure no.
Quindi, succintamente: sì, potrebbe anche apparirti davanti.

Baci.

E.



Caro Elaphe,
ti ringrazio per le risposte... adesso mi è più chiaro il tuo pensiero. [SM=g8429]

A prescindere dal fatto che si possa essere più o meno d'accordo su certe cose penso sia
sempre un piacere apprendere punti di vista diversi.

Infondo un forum (che per me è un luogo di confronto e/o scambio culturale) serve a questo.

Posso chiederti ancora a quale divinità credono i wicca?
Esiste un pantheon oppure non vi sono delle divinità ufficiali?

E poi: da quali culti trae origine?

Salute

MdC


Ps: Una piccola precisazione sul termine "Grande Opera".
Oggi si fa un uso spropositato di questo termine... è bene precisare
che il vocabolo si riferisce alla sola alchimia.

Pss X Viola:
Violaoscura, 27/06/2008 17.29:


Se posso permettermi una riflessione o.t., di cui mi scuso... questa discussione ultimamente mi sembra davvero
divertente... come quando si immagina di far incontrare un personaggio antico con persone del futuro, ecc. [SM=g9371]


Cara Violetta,
tu non hai curiosità sulla wicca?
O sono l'unico che non ne sa niente? [SM=g10248]
Violaoscura
00venerdì 4 luglio 2008 15:06
Pareri personali
M. di Caraba, 03/07/2008 11.20:


Cara Violetta,
tu non hai curiosità sulla wicca?




Mio caro Marchese, se ne avessi qualcuna tu, l'avresti risolta tempo fa, ed ora, anche senza aderire alla religione,
staresti insegnando wiccologia da qualche parte. [SM=g8429]

Però mi piace, questo tuo nuovo hobby.

La mia idea della Wicca è del tutto personale, e proabilmente è dovuta al tentativo di archiviare l'argomento. Quindi
potrebbe essere anche parziale e sbagliata. Sono abbastanza convinta, cioè, che si tratti di una di quelle tante pratiche
che lavorano con forze ed entità di cui però non conoscono l'origine. Piuttosto pericoloso, si può dire, ma bisogna pensare
anche che anche la Misericordia aleggiante nell'Universo è infinita, per cui molto dipende dalle intenzioni, che spesso
proteggono più di quanto si possa immaginare.

In termini di risultati, secondo me gli insegnamenti Wicca hanno potenzialità simili a diverse pratiche
anche profane, come la Programmazione Neuro Linguistica, che non ha nessuna pretesa magica, ma che mira a
smuovere forze invisibili di vario tipo, richiamate attraverso un certo lavoro sulla mente (la famosa villa
di cui tutti noi usiamo solo l'anticamera, secondo Gurdijev) e sulla suggestione emotiva, per sfruttarle in
modo finalizzato... un bravo funzionario di banca, dunque, potrà leggere nel pensiero anche meglio di un
wiccan preso a caso.

La Magia, dunque, per me non c'entra nulla. Dipende solo dal gusto, voler sviluppare facoltà mentali ed
autostima (termine abusato: anticamente un eroe si stimava automaticamente, dopo aver dato prova
di se stesso, mentre ora ci si vuole stimare e basta, a costo di illudersi, perchè ciò è più produttivo)
vestiti di un nero mantello, oppure in giacca e cravatta.


Ciao
Viola

P.s.
M. di Caraba, 03/07/2008 11.20:


Ps: Una piccola precisazione sul termine "Grande Opera".
Oggi si fa un uso spropositato di questo termine... è bene precisare
che il vocabolo si riferisce alla sola alchimia.



Geloso, eh? [SM=g9371]
elaphe
00sabato 5 luglio 2008 09:47
MdC, è un po' dura affermare che un temine, sebbene "inventato" nell'ambito di una "disciplina" non possa essere applicato in altri ambiti...

Per quanto riguarda il discorso "Divinità", ogni praticante ha la sua idea. Il che non significa che siano tutte valide, necessariamente, ma quantomeno che sono tutte idee operativamente fruttuose. Vi sono quindi Wiccan duoteisti ("Tutte le Dee sono un'unica Dea e tutti gli Dei sono un unico Dio..."), monoteisti ("...E c'è un solo Iniziatore"), politeisti "puri", etc. Questo per quanto riguarda la "classificazione" dell'oltreumano. Per quanto riguarda invece l'operatività, vi sono praticanti che lavorano con pressochè qualunque Divinità concepita dall'Uomo, anche se alcune sono più "vicine" al pensiero Neopagano, per così dire.

Da cosa deriva la Wicca? Dicimo che è una (buona) sintesi del pensiero magico occidentale, trae ispirazione dal poco che si sa delle religioni misteriche ed è sostanzialmente una realtà del tutto nuova.

Violaoscura, posso chiederti a cosa ti riferisci in particolare nella tua analisi? Che NON condivido, ovviamente... Ma che mi incuriosisce molto! [SM=g9371]

Baci.

E.
Violaoscura
00mercoledì 9 luglio 2008 16:45
elaphe, 05/07/2008 9.47:


MdC, è un po' dura affermare che un temine, sebbene "inventato" nell'ambito di una "disciplina" non possa essere applicato in altri ambiti...



Caro Elaphe, anch'io credo che tutti debbano esser liberi di esprimersi come meglio credono, usando le parole
che paiano loro opportune, quando e dove vogliono.

Ad esempio, l'espressione "radice quadrata", è legittimo che venga usata tra persone che non si occupano di matematica.
Sicuramente, non si penserà che sia con lo stesso significato che ha nell'ambito in cui è stata inventata.


elaphe, 05/07/2008 9.47:


Violaoscura, posso chiederti a cosa ti riferisci in particolare nella tua analisi? Che NON condivido, ovviamente... Ma che mi incuriosisce molto! [SM=g9371]



Perdona il ritardo con cui ti rispondo, ma non ho afferrato quale sia il punto oscuro.
In generale, parlavo del fatto che secondo me la Wicca (ma non solo la Wicca) usa degli utili e talvolta costruttivi
principi comuni a svariati ambiti, come la bio energetica (ma anche la psicoterapia, la PNL cui ho accennato sopra, ecc.).
Tutto ciò può costituire un hobby come un altro, e forse essere utile, ma comunque, con l'ambito "altro" della Magia,
non è detto che c'entri. Non credi?

Anche un'altra cosa, non ho afferrato, di queste poche righe: [SM=g10357] se mi domandi a cosa mi riferisco, come fai a sapere
che NON condividi? Fiuto riguardo ciò che è preferibile pensare? Questo mi incuriosisce davvero, non scherzo. [SM=g8954]


Ciao
Viola
elaphe
00giovedì 10 luglio 2008 15:11

La Magia, dunque, per me non c'entra nulla. Dipende solo dal gusto, voler sviluppare facoltà mentali ed autostima

In effetti non avevo chiarito, mi riferivo a questo.

Non ho ancora capito però se il tuo commento sulla questione "Magia" sia estempoaneo o generale...
Per essere molto chiaro: mi era parso che tu intendessi che la Wicca utilizza delle tecniche (in generale) che non sono propriamente "magiche" ma piuttosto psicologiche. Ora, se posso concordare su ciò per il caso particolare (persone che si definiscono, per me a torto, Wiccan e che non praticano alcuna forma di Magia) devo discordare pesantemente se il tuo discorso è più generale. Fammi capire se ho capito...

Baci.

E.
Beast666DarkReturn
00martedì 15 luglio 2008 17:21
mah....se la Wicca è veità o non lo è non si può dire, visto che non abbiamo nessuna autorità per farlo, il fatto che abbia raccattato qua e là pezzi e pantheon di altre religioni si sa, ma non a caso è definita neopaganesimo e non paganesimo. D'altra parte possiamo dire che la magia agisce attraverso la volontà dell'individuo, ora se l'individuo ha fede nella Wicca possiamo dire che la volontà "MAGICA" dell'individuo è maggiore rispetto a un normale praticante deell'esoterismo, perchè crede fermamente che la magia sia di origine divina e quindi legata alla propria fede. Il discorso della dualità divina nella Wicca è semplice. la Wicca crede in una dualità divina che sono il Dio e la Dea. Il Dio ha numerosi nomi (Kernunnos, Anubi, Pan, Seth, etc) e pure la Dea (Gea, Ecate, Lilith, Cerridwen, etc) ognuno di questi nomi contempla una speciale particolarità della Dea o del Dio.Poi a voi il giudizio. [SM=g10631]
Violaoscura
00venerdì 18 luglio 2008 13:25
elaphe, 10/07/2008 15.11:


La Magia, dunque, per me non c'entra nulla. Dipende solo dal gusto, voler sviluppare facoltà mentali ed autostima

In effetti non avevo chiarito, mi riferivo a questo.

Non ho ancora capito però se il tuo commento sulla questione "Magia" sia estempoaneo o generale...
Per essere molto chiaro: mi era parso che tu intendessi che la Wicca utilizza delle tecniche (in generale) che non sono propriamente "magiche" ma piuttosto psicologiche. Ora, se posso concordare su ciò per il caso particolare (persone che si definiscono, per me a torto, Wiccan e che non praticano alcuna forma di Magia) devo discordare pesantemente se il tuo discorso è più generale. Fammi capire se ho capito...



Caro Elaphe, ecco qua. Non volevo intervenire in un topic sulla Wicca, non almeno più di tanto, ed alla fine
eccomici dentro del tutto.

Il mio discorso era generale, ma ovviamente rappresenta un parere che potrebbe essere anche poco azzeccato.
In maniera generalizzata, ritengo che il fenomeno Wicca sia inquadrabile nel contesto di tutte
quelle discipline ed attività più o meno commerciali che ci circondano. Ovvio, poi, che, come tu
dici, ci siano persone che fanno la differenza, ricercando con sincerità una qualche Via per la quale
sono anche prodisposti. Ma tutte queste persone, secondo me, prima o poi si strappano di dosso l'etichetta
Wicca, e si dedicano all'antica Scienza senza più tale definizione. Certamente infatti anche nella Wicca,
come in molte cose e luoghi, si possono celare scintille di Verità che portano a qualche prima inuizione.
Chi non ha un passato Wicca? Non molti, dai. Se ce l'ho anch'io... [SM=g8429]


Ciao
Viola
elaphe
00venerdì 18 luglio 2008 13:48
Allora diciamo: chi non ha un passato da wikkina? Se ce l'ho io... [SM=g9371]
Scherzi a parte, conosco persone che praticano costantemente la Wicca da prima che io nascessi, pressochè... E con ottimi risultati dal punto di vista magico, peraltro. Temo che quanto tu scrivi si riferisca primariamente alle wikkine di cui sopra...

Baci.

E.
Violaoscura
00venerdì 18 luglio 2008 14:17
elaphe, 18/07/2008 13.48:

Allora diciamo: chi non ha un passato da wikkina? Se ce l'ho io... [SM=g9371]
Scherzi a parte, conosco persone che praticano costantemente la Wicca da prima che io nascessi, pressochè... E con ottimi risultati dal punto di vista magico, peraltro. Temo che quanto tu scrivi si riferisca primariamente alle wikkine di cui sopra...



Ribadisco di no: non mi riferisco a wikkine o sprovveduti.

Mi riferisco ad un modo di procedere e ad un pensiero assimilabile, che so, alla pratica dello spiritismo, tanto
per fare un esempio qualunque. Ossia si basa su virtù medianiche proprie anche agli animali, ma che non fanno di
un uomo un Mago. E neppure un Uomo, se non lo è. Indipendentemente da qualsiasi risultato eclatante, che non
vuol dire "successo" della pratica, poichè il merito non ne è attribuibile all'operante, ma semmai
alla Natura, cui si dovrà pure dar conto, e non sempre se ne è capaci. Un Wiccan non ne è capace, perchè opera
con forze di cui non cnosce la provenienza, e se riesce con questo a soddisfare la sua vanità, ben venga. Ma
non avrà altro risultato nè altra ricompensa (di cosa, poi?).

Il mio passato interesse, non era da wikkina, perchè non ne ho mai raggiunto il grado... era, diciamo, una
stima parallela alla scoperta per me sensazionale di certi antichi testi universali, e ritenevo che la Wicca
fosse, che so, un "segno" (beata gioventù... avrò avuto 17 anni)... pensavo che certe pratiche diffuse portassero
con sè il grande merito della rivalutazione di certe conoscenze, la speranza che la parola Magia non fosse più
coperta da uno smalto di ridicolo... oggi come oggi penso che invece lo smalto viene inspessito. E che è meglio
così.

Punti di vista, caro Elaphe. Spero non me ne vorrai, se forse appaiono lontano dai tuoi. Un buon pomeriggio.


Viola
elaphe
00martedì 22 luglio 2008 09:15
A dire il vero mi pare che tu dia un po' di cose per scontate, ed anche se ciò fa parte dei nostri personalissimi punti di vista mi sento di dissentire.

Un Wiccan non ne è capace, perchè opera
con forze di cui non cnosce la provenienza

Cosa intendi dire? Che se io invoco il Signore degli Eserciti "conosco" la provenienza delle forze con questa sfumatura mentre invocando Aradia questo non accade?

virtù medianiche proprie anche agli animali, ma che non fanno di
un uomo un Mago

Anche questo mi lascia perplesso, ovviamente. Mi illumineresti? Ho anche qualche dubbio sulla distinzione che tu sembri presupporre fra il praticante e "Natura", cosa su cui ci sarebbe moltissimo da scrivere...

Non voglio apparirti pedante, vorrei solo capire cosa alcune tue affermazioni sottendono.

Baci.

E.
Violaoscura
00martedì 22 luglio 2008 13:38
elaphe, 22/07/2008 9.15:


Cosa intendi dire? Che se io invoco il Signore degli Eserciti "conosco" la provenienza delle forze con questa sfumatura mentre invocando Aradia questo non accade?

(...) Non voglio apparirti pedante, vorrei solo capire cosa alcune tue affermazioni sottendono.




Caro Elaphe, se anche mi apparissi pedante, questa è una ottima virtù, mi sembra. [SM=g10465]

Dunque, a mio modesto avviso pratiche come la Wicca si basano soprattutto su certe mozioni
dell'anima, più che sulla mente. Quest'ultima, poggiando umilmente ogni suo presupposto su princìpi
indiscutibili, costituisce una base più solida per chi si avventura nell'ignoto mondo dell'esoterico...
Perciò il Filosofo, ad esempio (o l'Alchimista, poichè nella loro accezione più intima si possono
considerare sinonimi) fa uso soprattutto della mente, che deve poi anche spaziare con l'intuito grazie
ad altre facoltà, ma che ha dei punti fermi che aiutano a non smarrirsi. Come le bussole, le
squadre, e altri strumenti del libero navigatore.

La mente è in genere considerata Principio fisso, o maschile: la primissima qualità da ricercare e sviluppare
per il Mago, o Filosofo.

Avere come punto di partenza le indubbie qulità medianiche dell'Anima, Principio femminile che nelle sue condizioni
ottimali è, credo, in ottima sintonia con la Natura, può dare risultati subitanei, ma è un po' come trovarsi
su una zattera in mezzo al mare. [SM=g11886] Ciò non esclude che si possa arrivare a destinazione comunque, chissà...
ma non è il tipo di viaggio in cui imbarcheresti qualcuno a cui tieni.



elaphe, 22/07/2008 9.15:


Ho anche qualche dubbio sulla distinzione che tu sembri presupporre fra il praticante e "Natura", cosa su cui ci sarebbe moltissimo da scrivere...


Questo passaggio non l'ho ben capito. Mi piacerebbe molto conoscerne il tuo pensiero.


Ciao
Viola
elaphe
00martedì 22 luglio 2008 17:31

Dunque, a mio modesto avviso pratiche come la Wicca si basano soprattutto su certe mozioni dell'anima, più che sulla mente.

Mah, in effetti non proprio: spesso e volentieri questa è una pia illusione di chi tenta di far qualcosa ma parla con se stesso (non so se mi comprendi). Certo, c'è una forte componente animica nella pratica Wiccan, come anche una forte componente corporea... Ma sarebbe veramente illusorio pensare che non vi sia nulla di "mentale" o (se vogliamo) "razionale". Io appartengo ad una Tradizione fortemente marcata dall'uso della parola, ad esempio...
Mi colpisce come tu affermi che la mente si basa su "principi indiscutibili"... Anzi, mi lascia piuttosto stupito: diciamo che è molto più facile avere dei presupposti a livello "mentale", piuttosto che a livello istintuale e corporeo. Sostengo comunque l'equilibrio di questi piani in un percorso come quello Wiccan...

In buona sostanza non concordo sull'assunto che la componente razionale (la mappa ed il motore fuoribordo da agganciare alla zattera) non avrebbe posto nella pratica Wiccan, ma dimmi se ho capito male...

Per l'ultima questione, mi riferivo semplicemente a:

il merito non ne è attribuibile all'operante, ma semmai alla Natura

Ha senso, in una prospettiva immanentista ed olistica, distinguere nettamente fra il praticante e la Natura?

Baci.

E.
Violaoscura
00martedì 22 luglio 2008 20:17
Re:
elaphe, 22/07/2008 17.31:



il merito non ne è attribuibile all'operante, ma semmai alla Natura


Ha senso, in una prospettiva immanentista ed olistica, distinguere nettamente fra il praticante e la Natura?



Ma caro Elaphe, direi proprio di sì! Va bene sentirsi "tutt'uno" con la Natura, senza intenti presuntuosi ma, semmai,
in un legame di reciproca concordia, ed "una cosa sola" con il Divino, se vuoi, o con i propri compagni di viaggio, ma...
tutte queste espressioni devono esser dettate dall'affetto, non dalla confusione.

Se due agiscono, o addirittura pensano, in sintonia, ed all'unanimità (ad esempio tu ed io, o tu con la Natura, ecc.),
ciò non toglie che tu sei tu, io sono io, la Natura è la Natura!!

Tutto ciò che davvero non serve a chi si avvicina al Mondo delle cose non evidenti a tutti, è la confusione.


Ciao
Viola
elaphe
00mercoledì 23 luglio 2008 08:28
Nessuna confusione, Viola... Solo la consapevolezza che quando chiamo l'Aria questa arriva, e non perchè io "ho il dominio sul mondo invisibile" ma semplicemente perchè un Io più grande (che sono sempre io) sta flettendo un mignolo.
La confusione al limite c'è quando si pensa che "io sono il Dio" significhi anche "il Dio è me"...
Più chiaro, ora?

Baci.

E.
Violaoscura
00mercoledì 23 luglio 2008 09:15
Re:

elaphe, 23/07/2008 8.28:


Più chiaro, ora?



Ehm... [SM=g8954] ... [SM=g10262] ... [SM=g8766]

Abbiamo perso qualcuno degli ultimi fili, o sbaglio?
Aiuto!
M. di Caraba
00mercoledì 23 luglio 2008 11:43
sottigliezze

Cari Amici,
sicuramente siamo in presenza di una matassa assai ingarbugliata, questo perchè
ogniuno ha i suoi punti di vista, studi ed esperienze.

Il mezzo telematico poi non aiuta affatto; pazienza.

Se non ho capito male la Cara Viola afferma che Wicca non ha una componenete
razionale altrettanto marcata rispetto ad altre dicipline come l'alchimia, componente
razionale che è aiuta nel non smarrirsi.

Pur comprendendo il punto di vista di Viola, direi che non è proprio proprio così...
un uomo che ha una mente non assistita da una seria meditazione sui principi della
manifestazione è come un cieco che voglia fare il pittore.

Per cui così ci capita anche di poter escogitare più facilmente sottigliezze quali
gli stessi Filosofi non hanno potuto immaginare, piuttosto che pervenire al vero cammino
della Natura...(Cosmopolita, Nuovo Lume Chimico)


Quindi l'alchimista si basa sulla Natura ed i suoi processi e non sulla mente.
Qui la volontà dell'operatore è subordinata alla Natura.

elaphe, 23/07/2008 8.28:

Nessuna confusione, Viola... Solo la
consapevolezza che quando chiamo l'Aria questa arriva, e non perchè io "ho il dominio sul
mondo invisibile" ma semplicemente perchè un Io più grande (che sono sempre io) sta flettendo un mignolo.


Da questo stralcio mi pare di capire che la Wicca ha un approccio assai diverso laddove
i fenomeni Naturali hanno un'importanza secondaria rispetto alla volontà dell'operatore.

Ma magari sbaglio...

Salut

MdC
elaphe
00mercoledì 23 luglio 2008 11:53
Non ho capito cosa intendi con la tua ultima frase, MdC... Quindi non riesco a capire se mi sono fatto capire, oppure no...

Baci.

E.
M. di Caraba
00mercoledì 23 luglio 2008 14:24
Re:
elaphe, 23/07/2008 11.53:

Non ho capito cosa intendi con la tua ultima frase, MdC... Quindi non riesco a capire se mi sono fatto capire, oppure no...


Da ciò che hai scritto sembra che l'atto di chiamare l'aria (che è un atto di volontà)
la fa giungere perchè l'operatore e l'"Io più grande" (o Dio, che è colui che manda l'aria) sono
una cosa sola.

MdC


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