Il Tempio dell'Esoterismo

La Madre Pazza

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    M. di Caraba
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    00 10/08/2014 11:04
    Spesso la scienza ermetica è personificata in modo brutto e spaventoso, perché reca la morte mistica.
    Ricordiamo la brutta strega che donò la mela — simbolo di conoscenza — a Biancaneve, interprete dell'umanità.
    La stessa popolare Befana non è meno brutta, anche se benevole perché reca i doni... Fulcanelli ci insegna che si tratta della Madre Pazza, «una vecchia incappucciata e assai brutta. Ora la madre dei pazzi, la Madre Pazza, non è altro che la nostra scienza ermetica, considerata in tutta l'estensione del suo insegnamento».


    Cari Amici in ascolto,
    prendo spunto da questo piccolo estratto reperito sul web per aprire una nuova discussione.
    Questa volta l'argomento è la Madre Pazza.

    Come mai la Natura (o la Scienza Ermetica) viene considerata una Madre Pazza?

    Dedicato a chiunque avesse voglia di riflettere insieme a noi
    su un argomento che va molto oltre le banalità quotidiane.

    Un Saluto a tutti

    MdC


    Nella figura: Tlazolteotl partoriente
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    M. di Caraba
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    00 10/08/2014 16:00
    L’archetipo della Grande Madre

    L’archetipo della "Grande Madre", così complesso da ricercare nel suo aspetto
    primo ed originale (proprio perché ogni figura nata da esso è parte integrante di
    una estesa cerchia simbolica, imperniata di forze polivalenti, ora positive,
    ora negative, caratterizzata spesso dalla dualità), rientra nella più vasta
    simbologia dell’archetipo del femminile, di cui Jung ci ricorda alcune tra le
    forme più tipiche.

    Ogni simbolo correlato alla Grande Madre si associa alle caratteristiche del "materno",
    che contengono la duplice natura positiva/negativa.

    È ancora Jung che ci descrive tale ambivalenza: "La magica autorità del femminile,
    la saggezza e l’elevatezza spirituale che trascende i limiti dell’intelletto;
    ciò che è benevolo, protettivo, tollerante; ciò che favorisce la crescita, la fecondità,
    la nutrizione; i luoghi della trasformazione magica, della rinascita; ciò che è segreto,
    occulto, tenebroso; l’abisso che crea angoscia, che seduce e divora; l’ineluttabile
    ".

    (cfr. G. Jung, L’Archetipo della Madre, Bollati Boringhieri, Torino, 1990)

    Tratto da:
    www.riflessioni.it/nativi-americani/grande-madre-01.htm

    MdC


    La dea Kali
    [Modificato da M. di Caraba 10/08/2014 16:05]
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