00 20/05/2008 14:54

Cari Amici,
mi sono ritrovato sul pc questo mio post risalente al vecchio forum
in un topic relativo ai "fabbri maghi".

Per non buttarlo lo posto qui e rilancio una discussione che a mio parere
era interessante:


Fabbri, Artefici & Artifizi

Veramente ero in attesa di leggere qualche altrui riflessione...
comunque sia, Cara Violetta, riprendo un attimo l'ultimo post
della brava Bimbasperduta.

L'antica figura del fabbro/mago in seguito si è evoluta in
quella dell'alchimista.
Lo stesso Eliade ne parla in un altro suo lavoro confezionato
"ad hoc", ossia: "Arti del metallo e alchimia" edito dalla Bollati Boringhieri
Penso sia utile darci una bella lettura per acquisire elementi in merito.

Comunque sia anche l'alchimista è un fabbro (poichè lavora i
metalli), anche lui un mago (poichè nelle sue operazioni di laboratorio si
avvale di quella che Cornelio Agrippa chiama "Magia Naturalis"),
anche lui è signore del fuoco (con riferimento sia al fuoco
filosofico che a quello del fornello).

Mai sentito il termine "philosophus per ignem"? ("filosofo per mezzo del fuoco"?)

Naturalmente Vulcano era il dio protettore degli alchimisti
tanto che talvolta viene raffigurato nelle loro allegorie a
rappresentare (appunto) il fuoco.



In questa prima chiave di Basilio Valentino la nostra divinità si trova
sulla destra. Che farci? Ogni categoria ha i suoi santi.

Come diceva Bimba i fabbri/maghi erano dei veri lavoratori delle materie
metalliche poichè anticamente qualsiasi attività era sempre in funzione
di un "fare" o di un "praticare", anche l'alchimia.
Essendo che spirito e materia non sono mai stati visti come separati
(almeno non prima del 1600) allora un'esperienza di lavoro materiale poteva
portare ad una esaltazione spirituale dell'operatore.

E siamo all'esperienza sciamanica.

Comunque gli orizzonti di ricerca sono vastissimi.
Se ti va di contribuire per un'approfondimento...

X Bimba:
bimbasperduta, 14/11/2007 14.22:


Per quel che riguarda gli inferi, caro marchese, lei ha proposto un
argomento che merita notevole approfondimento, ovviamente, non mancherò.



Un vecchio detto recita che:
"bisogna passar per l'inferno per giungere in paradiso"

cioè dal fuoco purificatore (detto anche "fuoco infernale") come
fanno i metalli nel crogiolo del nostro fabbro/mago/artefice.

NB a proposito di "fuoco infernale":
"L'acciaio dei Saggi è la miniera del loro oro filosofico, uno
spirito puro sopra ogni cosa, un fuoco infernale e segreto, molto volatile
nel suo genere, e ricettacolo delle virtù superiori ed inferiori, il
miracolo del mondo, che Dio ha sigillato con il suo sigillo, infine la
chiave di tutta l'opera filosofica."

Salute a tutti

MdC

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