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Il Tempio dell'Esoterismo

domande sull'alchimia

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    M. di Caraba
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    00 03/10/2008 11:23
    inchiostro simpatico

    "Se voi dunque siete un uomo imbevuto dello spirito sacro della religione, se nutrite
    sentimenti di pietà, se credete senza essere sfiorato dal dubbio, se siete tale a cui
    l'autorità delle cose sacre e la natura abbiano conferito la dignità che le divinità
    non disdegnano, voi potrete pregando, consacrando, sacrificando, invocando, attrarre
    le virtù spirituali e celesti e informarne le cose che vi appartengono, nel modo che
    reputerete migliore, e dare anima e vita a qualunque opera magica."
    (Cornelio Agrippa - Libro Terzo, Caput III)

    Caro Semplicemente,
    dalle parole che ho riportato sopra si evincerebbe che la volontà dell'operatore ed il
    suo "fluido magnetico" (chiamiamolo così) siano fondamentali per una buona riuscita
    delle operazioni magiche come quelle ermetiche.

    Possibile che l'influenza di un uomo (che si eleva a divinità) sul risultato finale
    possa essere paragonato a quella dell'inchiostro in una bella poesia?

    Mah!!!

    Inchiostro? Parliamone.

    Salute

    MdC
    [Modificato da M. di Caraba 03/10/2008 11:23]
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    00 03/10/2008 11:41
    d'accordissimo
    già, possibile ? eppure i testi di alchimia sembrano occuparsi moltissimo di inchiostri, pennini, fibre, carature, coloranti etc. e solo di striscio e di sfuggita del resto. Ma forse è colpa delle fette di salame. Mi sembra che siamo ad un punto cruciale.

    a presto
    semplice-mente
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    M. di Caraba
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    00 03/10/2008 16:09
    Arte, Inchiostro ed Ispirazione
    semplice-mente, 03/10/2008 11.41:

    già, possibile ? eppure i testi di alchimia sembrano occuparsi moltissimo di inchiostri, pennini, fibre, carature, coloranti etc. e solo di striscio e di sfuggita del resto. Ma forse è colpa delle fette di salame. Mi sembra che siamo ad un punto cruciale.



    "Quello spirito vitale di cui noi habbiamo pigliato a ragionare, egli non solamente ha
    virtù di risvegliare, secondo che stimò Platone, le cose, che languivano, ma oltre a
    ciò ancora egli è quello che per parer di Eraclito, che le riempie di prudenza e di
    ragione e tira altri à sè per mezzo dell'inspirazione" (Vincenzo Gramigna, Opuscoli, 1620)

    semplice-mente, 02/10/2008 21.54:

    però è singolare che - malgrado non sia la qualità dell'inchiosto a far bella la poesia -
    si parli così tanto di inchiostro.



    Vorrei precisare per chi non fosse abituato che il termine "poesia" non è usato a caso
    poichè l'equivalente greco "poiêsis" ha il significato di "fare, compiere, creare".

    La "poesia" fu spesso associata all'Alchimia, questo perchè l'Opera Filosofica è
    equiparata alla Creazione del Mondo. Una sorta di Genesi in piccolo.

    Salute a tutti

    MdC


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    00 03/10/2008 16:09
    Re: inchiostro simpatico
    M. di Caraba, 03/10/2008 11.23:


    Inchiostro? Parliamone.



    Mi permetto di intervenire brevemente per dire che, come anche Agrippa sicuramente sapeva, in magia l'inchiosto è molto importante.

    Certo, l'operatore è sopra ogni cosa, però anche gli oggetti e i materiali impiegati hanno un loro perchè.

    Spesso gli inchiostri venivano prodotti utilizzando erbe, pietre e pure parti di animali associati a un particolare pianeta, e poi venivano utilizzati per scrivere le operazioni relative a quel pianeta.

    Invocazioni, quadrati magici, talismani e via dicendo...

    Oggigiorno non mi metterei ad accoppare un pollo per farci un inchiostro col cervello, però erbe e pietre perchè no?

    Alla fine racchiudono l'essenza stessa (analoga) dell'intelligenza da cui sono governate, n'est pas Le Marquis? [SM=g1488267]

    [SM=g9371]
    "Ogni cosa in terra è la manifestazione tangibile dell'azione intangibile delle supreme intelligenze: chi conosce l'evolversi delle prime capirà l'agire delle altre, e legherà il molteplice nell'Uno e al contempo gli sarà svelato come l'Uno debba necessariamente essere molteplice."


    "The answer cannot be found in the writings of others, or in the words of a trained mind" - Chuck Schuldiner [R.I.P.]
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    00 03/10/2008 22:07
    cela est bien dit, cher dragon, mais il faut cultiver notre jardin.
    simple-ment
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    WhiteDragon84
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    00 03/10/2008 22:23
    Re:
    semplice-mente, 03/10/2008 22.07:

    cela est bien dit, cher dragon, mais il faut cultiver notre jardin.
    simple-ment



    Ehm.. sono più ferrato in inglese... [SM=g10262]

    [SM=g8913]

    "Ogni cosa in terra è la manifestazione tangibile dell'azione intangibile delle supreme intelligenze: chi conosce l'evolversi delle prime capirà l'agire delle altre, e legherà il molteplice nell'Uno e al contempo gli sarà svelato come l'Uno debba necessariamente essere molteplice."


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    00 06/10/2008 10:31
    Re: Re:
    WhiteDragon84, 03/10/2008 22.23:

    Ehm.. sono più ferrato in inglese... [SM=g10262]



    you have said well, dear dragon, but it is necessary to cultivate our garden. [SM=g8429]

    MdC
    [Modificato da M. di Caraba 06/10/2008 10:32]
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    bimbasperduta
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    00 06/10/2008 23:28
    Salve Semplicemente,
    ben venuto e grazie per la magnifica discussione intavolata.
    Non mi intendo di alchimia. Sull argomento ho qualche stralcio di nozione che gira nel mio cervello sbrindellata e smarrita ma tenterò una risposta.

    semplice-mente, 01/10/2008 15.16:

    perchè il filosofo della natura scimmiotta (come farebbero i bimbi, suggerisce Violaoscura) ?



    Io credo che non solo il Filosofo ermetico debba scimmiottare Dio e la Natura ma tutti i filosofi ( [SM=g10765] anche quelli che preferiscon chiamarsi maghi). Il Filosofo dovrebbe compiere la volontà divina giusto? Come può compierla? Conoscendola, e per conoscerla deve pensare come Dio, cercare di immaginarsi al suo posto di conseguenza l’unica cosa è scimmiottarlo proprio come fanno i bimbi con gli adulti… spero di aver reso l’idea…

    semplice-mente, 01/10/2008 15.16:

    cosa lo induce a credere che quella forza che sostiene ogni cosa si lasci imbrigliare e comprendere in quel modo ?



    Aihmè proprio non lo so! So solo di avere fede in ciò. So che a dispetto della rogione qualcosa mi dice che Dio ci attende, che quella forza vuole farsi comprendere che siamo destinati a ciò, tutti ma solo in tempi diversi. Ho la profonda convinzione che tutto ciò (noi il mondo l’universo, la guerra la pace ecc.) abbia un senso… Dio ha creato ogni cosa ha il disegno finito in mente, noi siamo le matite con cui lo traccia, la forza si lascia imbrigliare e comprendere perché Dio ha deciso così, perché il Disegno lo richiede.
    Ovviamente la domanda nasce spontanea, perché in quel modo e non in un altro?
    Ci rifletterò su, al momento non so imbastire di meglio eppure mi vien dire perché non in quel modo?

    semplice-mente, 01/10/2008 15.16:

    cosa lo induce a supporre che sia un modo possibile ?



    In prima istanza la Fede, poi l’esperienza diretta della Natura e infine ciò che definirei una Gnosi progressiva donata dalla Grazia.

    semplice-mente, 01/10/2008 15.16:

    non è comunque un modo piuttosto "impersonale"?



    In natura tutto è unico e irrepetibile, nulla obiettivo e impersonale, poiché tutto proviene dall’Amore solo Amando il filosofo troverà quel che cerca, esiste un modo più personale di questo?

    Mi scuso per il carattere poco tecnico delle mie risposte, ma questo è il mio indirizzo e la mia cultura, ho bene in mente che parliamo di operazioni di laboratorio ma le azioni sono il prodotto di mente e cuore quindi… inscindibili da essi e viceversa, spero di essere stata utile,
    buona notte a tutti
    Bimba
    [SM=g6913] [SM=g8769]
    [Modificato da bimbasperduta 06/10/2008 23:33]
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    00 07/10/2008 01:57
    cara bimabasperduta,
    io non mi intendo per nulla e sono assuefatto alla supposizione che cielo e terra possano tutt'al più incontrarsi nell'anima, lungo la strada dei desideri; ma la via alchemica riposiziona la linea dell'orizzonte in modo così imprevedibile, così rivoluzionario ...

    ti ringrazio del benvenuto; le tue parole sono franche e profonde.

    a presto
    semplice-mente
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    Violaoscura
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    00 07/10/2008 08:36
    Rispondere semplice-mente
    Caro Semplice-mente, mi permetto di ricopiare il metodo che ti ho visto usare, di rispondere attraverso il libro preferito
    (spero di esser perdonata per questo, ma su certe cose l'apprendere è fatto di piccoli furti quotidiani...[SM=g1488773]).


    semplice-mente, 02/10/2008 21.54:


    ...però è singolare che - malgrado non sia la qualità dell'inchiosto a far bella la poesia - si parli così tanto di inchiostro.



    Personalmente, interpreto il tuo pensiero come il disappunto (vero o finto? [SM=g8429] mi domando. Ma non te lo chiedo)
    per il fatto che da sempre si scriva girando intorno a delle cose...

    Ed ecco il mio pensiero:

    "Non parlatene troppo neanche tra voi quattro; agli altri non dite nulla, a meno che non vi capiti di incontrare quelli
    che abbiano avuto avventure simili alle vostre. Eh, cosa dite? Come farete a riconoscerli? Lo capirete subito, diranno
    cose strane, e il loro aspetto, lo sguardo... insomma, il segreto verrà fuori da solo. Tenete gli occhi aperti."
    ("Le Cronache di Narnia", Libro II, "Il leone, la strega e l'armadio")


    Ciao
    Viola
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    M. di Caraba
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    00 07/10/2008 12:55
    Re: Rispondere semplice-mente
    Violaoscura, 07/10/2008 8.36:


    "Non parlatene troppo neanche tra voi quattro; agli altri non dite nulla, a meno che non vi capiti di incontrare quelli
    che abbiano avuto avventure simili alle vostre. Eh, cosa dite? Come farete a riconoscerli? Lo capirete subito, diranno
    cose strane, e il loro aspetto, lo sguardo... insomma, il segreto verrà fuori da solo. Tenete gli occhi aperti."
    ("Le Cronache di Narnia", Libro II, "Il leone, la strega e l'armadio")


    Cara Viola,
    se posso esprimere il mio pensiero... sono d'accordo sulla stranezza di certi personaggi che si occupano
    di scienze esoteriche (e nello specifico d'alchimia). Chi li capisce?

    Sarebbe più facile comprendere un alieno, o un sardo del Gennargentu. [SM=g6889]

    Tenere gli occhi aperti nella speranza di carpire il Segreto è buona cosa... ma dopo che l'arcano "salta fuori"
    (se salta fuori) certamente non ci si ferma.

    L'osservazione della Natura aiuta a capire cosa fare e perchè.

    Salute

    MdC
    [Modificato da M. di Caraba 07/10/2008 12:56]
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    bimbasperduta
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    00 07/10/2008 13:09
    Re:
    semplice-mente, 07/10/2008 1.57:

    cara bimabasperduta,
    io non mi intendo per nulla e sono assuefatto alla supposizione che cielo e terra possano tutt'al più incontrarsi nell'anima, lungo la strada dei desideri; ma la via alchemica riposiziona la linea dell'orizzonte in modo così imprevedibile, così rivoluzionario ...

    ti ringrazio del benvenuto; le tue parole sono franche e profonde.

    a presto
    semplice-mente




    Sono io a ringraziarti delle incoraggianti parole.
    So di subire un'influenza molto più spirituale che pratica ma proprio per questo cerco di non farmi abbagliare!
    La strada dei desideri è puramente umana!
    Pensare come Dio, imitarlo, scimmiottarlo per giungere a tal fine, vuol dire riposizionare la linea dell'orizzonte in un modo umanamente imprevedibile, anzi, questo è il punto di partenza.
    L'orizzonte non è lì dove lo vediamo con occhi umani, ma dove Dio lo ha posto, per vederlo dobbiamo abituarci a vedere il sotto come il sopra, il disgiunto come l'unità riconsiderare ogni nostra percezione anche la più banale... forse è solo in virtù di ciò che possiamo credere che nel crogiolo fiorirà la Pietra, perchè avremo cominciato a considerare il Mondo con occhi diversi, avremo aperto la nostra mente a nuove esperienze, il corpo e il fisico li percepiremo uniti.
    Non mi dilungo oltre, specialmente su cose tecniche poichè ne so troppo poco, di crogioli, forni, draghi, leoni e dardi non è ben ch'io parli ma che delle loro vicende apprenda.

    Ora scappo, buona giornata a tutti.

    [Modificato da bimbasperduta 07/10/2008 13:11]
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    M. di Caraba
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    00 08/10/2008 12:53
    Simia Dei

    Caro Semplicemente e Cari Amici,
    mi pare che abbiamo lasciato decantare abbastanza le tue belle domande... cercherò di rispondere
    come meglio posso e nella maniera che conviene ad una discussione pubblica.

    Per maggior chiarezza riporto il passo del Timeo, che tratta della generazione dell'Anima del Mondo,
    oggetto del commento di Lucarelli:

    -----------------------------------------------------------------------------------------------------
    "...Dell'essere indivisibile e che è sempre nello stesso modo, e di quello divisibile che si genera nei
    corpi, di tutte e due forò mescolandole insieme, una terza specie di essenza intermedia, che partecipa
    della natura del Solfo e di quella del Mercurio, e così le stabilì nel mezzo di quella indivisibile e
    di quella divisibile per i corpi. E presele tutte e tre, le mescolò in una sola specie, congiungendo a
    forza col Solfo la natura del Mercurio che ricusava di mescolarsi. E mescolando queste due nature
    coll'essenza e di tre fatto di nuovo un solo intero, divise questo in quante parti conveniva, ciascuna
    delle quali era mescolata del Solfo, del Mercurio e dell'essenza..."

    Queste cose deve ripetere l'Artista, scimmia di Dio, nel suo laboratorio.

    (tratto da: www.airesis.net/ArsRegia/ars%20regia%201/Lucarelli%203.htm)
    -----------------------------------------------------------------------------------------------------

    Nel pezzo platonico ho sostituito il termine "medesimo" con "Solfo" ed il termine "altro" con "Mercurio"
    come suggerisce lo stesso autore.

    Prima di proseguire conviene chiarire un punto fondamentale.
    Gli alchimisti considerano la Natura come una sola cosa con Dio o, per meglio dire, considerano la Natura
    come una sorta di Specchio nel quale si ritrova il riflesso della Luce Divina.

    Il termine "Natura" poi è da intendere nella maniera più semplice possibile, ossia come quella Forza che
    genera e governa tutti gli esseri dei tre regni che compongono l'universo.

    Dopo questa premessa sarà logico pensare che "scimmiottare Dio" equivale in un certo senso a
    "scimmiottare la Natura".

    Ed ora la tua domanda ossia:
    "perchè il filosofo della natura scimmiotta (come farebbero i bimbi, suggerisce Violaoscura)?"

    Perchè il filosofo conosce il processo in base al quale lo Spirito di Dio (o Anima Mundi) si incarna
    nella materia dando luogo a tutte le produzioni naturali cui siamo abituati.
    Imitando la Natura replica la corporificazione di questo spirito (che è l'unico vero mezzo d'elevazione)
    nel suo laboratorio e nel modo più efficace possibile.

    La corporificazione dello Spirito viene curiosamente evidenziata da un immagine tratta dall'opera
    "Chimica Sperimentale Ragionata" di M.Baumè (1773):



    Vi si vede una giovane donna assisa su una nuvola con un libro chiuso ai piedi. La sua mano sinistra è
    posta su una campana di Vetro che tiene imprigionato l'uccellino Mercuriale.

    Si tratta evidentemente di un'immagine autoesplicativa della Scienza Segreta. [SM=g8954]

    Spero di essere stato sufficientemente esaustivo

    Salute a tutti

    MdC
    [Modificato da M. di Caraba 08/10/2008 12:53]
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    semplice-mente
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    00 08/10/2008 17:08
    c'è simia e simia
    caro Marchese,
    mi sembra di constatare che il filosofo si proponga obiettivi molto diversi dalla scimmia di Tertulliano; infatti dopo il solve, viene il coagula; tuttavia una domanda si agita nei recessi del mio pensiero: sarà "giusto" investire così il poco tempo che abbiamo ? sarà questo il tipo di emulazione che ci compete ? ancora una volta ho l'impressione che l'argomento porti ai giochi di specchio, ai ribaltamenti tra interno ed esterno, dentro e fuori, sopra e sotto.

    occorre riflettere e sono rincuorato dalla possibilità di farlo in così eccellente compagnia.

    a presto
    semplice-mente
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    Violaoscura
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    00 08/10/2008 18:24
    Parentesi fiabesca
    M. di Caraba, 07/10/2008 12.55:


    Tenere gli occhi aperti nella speranza di carpire il Segreto è buona cosa... ma dopo che l'arcano "salta fuori"
    (se salta fuori) certamente non ci si ferma.



    Cari Amici, mi sento di dirvi che mi ha un po' rattristato il fatto che, mentre il Piccolo Principe lo conosciamo
    tutti (perfino io, da poco: Fortuna ha voluto che una mia amica me lo regalasse due anni fa), su C.S. Lewis, inventore
    di Narnia, c'è qualche... dubbio. Ma... vi siete iscritti ad un asilo diverso dal mio? [SM=g9371]

    Questo scrittore, uomo di Scienza e professore universitario dell'inizio '900, era persona del tutto "normale",
    e sapeva ben sembrare anche un po' svitato, passando il suo Tempo a scrivere fiabe. Ed invece... ehhm... capita che una
    persona la sappia molto più lunga di come vuol far credere (ma succede anche il contrario, anzi, più spesso).

    Comunque, ho commesso il superficiale errore di far fraintendere il piccolo brano che ho riportato, dal momento che
    non ho spiegato nè contesto nè situazioni... cerco di riparare, e se starò annoiando, vorrà dire che la prossima favola
    la sceglierete voi. [SM=g9215] [SM=g10465]

    Dunque. Abbiamo una raccolta di brevi libri (sette), che insieme formano queste Cronache, in cui l'inizio dell'uno
    è incatenato al finale dell'altro (oltre ad avere tutti in comune il senso generale, a quanto sembra), ospitando però
    personaggi in parte nuovi, e nuove situazioni.
    Il secondo libro, "Il leone, la strega e l'armadio", è lo stesso da cui fu tratto il film che uscì anni fa, e che a dire
    il vero ha conservato molti spunti di riflessione dati dall'autore.

    Senza che vi sto a raccontare tutta la storia, la domanda che assillava i quattro bambini che avevano scoperto
    "un certo segreto", al quale non avrebbe mai creduto nessun adulto, era: ne dovremo parlare mai con qualcuno? E con chi?
    E questa mi sembra una domanda familiare anche a noi... tanto più che mi è parso di interpretare in tal senso alcune
    affermazioni di Semplice-mente, quando si dispiace del fatto che non si parli più chiaramente, che si sembri dare importanza
    all'inchiostro, sviando gli altri dal contenuto (così, almeno, mi è sembrato di capire).

    Ebbene, riprendendo la nostra storia, uno che poteva credere ai quattro bambini c'è: un uomo anziano cui era avvenuta
    la stessa avventura moltissimi anni prima. Era stato, infatti, il protagonista del primo e precedente libro. Il suo
    invito, quindi, a tenere "gli occhi ben aperti", non era riferito alla volontà di carpire il segreto (già ricevuto,
    si potrebbe dire, per Grazia superiore, del tutto insperatamente), come suppone il Marchese con gran senso logico,
    ma all'esser sempre pronti all'inaspettato, ora che sanno che l'inaspettato esiste, e può esser sempre dietro alla porta.
    Solo così distingueranno, ogni tanto, qualcuno con cui parlare più apertamente. Perchè sarà, invariabilmente, qualcuno
    che coltiva lo stesso loro Segreto...

    E qui la nostra domanda si affaccia, effettivamente: come parlarne? Ma poi, perchè parlarne? C'è l'obbligo di farlo,
    oppure di non farlo? I bambini, inizialmente, sono un po' perplessi, restando apparentemente soli senza nessun libretto
    di istruzioni...


    Ciao
    Viola
    [Modificato da Violaoscura 08/10/2008 18:37]
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    00 08/10/2008 19:46
    cara Violaoscura,
    gli asili nostri e dell'ottimo Marchese non dovevano trovarsi troppo distanti, tanto che potrei illuminare il senso della ricerca dei confini che ho tentato di rappresentare nell'ultimo post con parole del pessimo Berlicche: "il bel fiore del Sacrilegio non può sbocciare che vicino al Sacro".

    a presto
    semplice-mente
    [Modificato da semplice-mente 08/10/2008 19:55]
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    M. di Caraba
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    00 09/10/2008 12:31
    Comprendonio Difettoso

    Cara Violetta,
    perdonami se ho frainteso il senso del tuo intervento ma purtroppo non sono così "sveglio" come si
    potrebbe pensare, ne ho una grande cultura. Ma adesso, grazie al chiarimento, credo d'aver compreso
    (se così non fosse ti prego di farlo presente).
    Violaoscura, 08/10/2008 18.24:


    E qui la nostra domanda si affaccia, effettivamente: come parlarne? Ma poi, perchè parlarne? C'è l'obbligo di farlo,
    oppure di non farlo? I bambini, inizialmente, sono un po' perplessi, restando apparentemente soli senza nessun libretto
    di istruzioni...



    Beh sai, si dice che la lingua batte dove il dente duole... quindi se ad uno fa male il dente è logico che ne parli. [SM=g9215]
    Ad un livello diverso penso sia doveroso per i bambini parlarne, almeno per dare ad altri la possibilità di scoprire
    un nuovo mondo.

    Il modo in cui parlarne poi... bel problema. [SM=g10303]

    Ma tu cosa ne pensi? Cosa faresti al posto di quei bambini che hai rievocato?
    Parleresti con qualcuno del tuo segreto o preferiresti il silenzio?

    X Semplicemente:
    semplice-mente, 08/10/2008 19.46:

    potrei illuminare il senso della ricerca dei confini che ho tentato di rappresentare nell'ultimo post con
    parole del pessimo Berlicche: "il bel fiore del Sacrilegio non può sbocciare che vicino al Sacro".



    Caro Amico,
    spero sia sempre possibile intervenire per alzata di mano ed esclamare.

    "Scusi, non ho capito" [SM=g10132]

    Al sottoscritto ai tempi queste cose non le hanno mica insegnate.
    Ma in che asilo sei stato?

    Diavolo!!! [SM=g8467]

    MdC
    [Modificato da M. di Caraba 09/10/2008 12:33]
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    00 09/10/2008 14:15
    caro Marchese,
    alzo la mano anch'io e vediamo che succede:

    il filosofo cosa cerca ?
    perchè ?
    è una ricerca utile e "giusta" ? [SM=g8954]
    è una ricerca che può sperare nel successo ?
    cosa ce lo fa credere ?

    speriamo di non finire dietro la lavagna

    a presto
    semplice-mente


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    M. di Caraba
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    00 09/10/2008 17:49
    Alla Lavagna
    semplice-mente, 09/10/2008 14.15:

    1) il filosofo cosa cerca ?


    La Pietra Filosofale
    semplice-mente, 09/10/2008 14.15:

    2) perchè ?


    Da quando l'uomo ha messo piede su questa valle di lacrime fu sempre...

    "Soggetto a tante vicissitudini, esposto a tanti mali; fatto del resto per gioire di tutto ciò che lo circonda,
    ha cercato senza dubbio i mezzi per prevenire o per guarire queste malattie, per conservare più lungamente una
    vita sempre pronta a sfuggirgli.

    Non gli è servito meditare molto per concepire & convincersi che il principio che costituisce il suo corpo &
    che l'intrattiene, era anche quello che doveva conservarlo nel suo modo d'essere. L'appetito naturale degli
    alimenti glielo indicava abbastanza: ma si accorse ben presto che questi alimenti, deperibili tanto quanto lui,
    a causa della mescolanza delle parti eterogenee che li costituiscono, portavano nel suo interno un principio
    di morte con il principio di vita.

    Bisognò dunque ragionare sugli esseri dell'Universo, meditare lungamente per scoprire questo frutto di vita,
    capace di condurre l'uomo quasi all'immortalità.

    Non era abbastanza l'aver visto questo tesoro attraverso l'involucro che lo copre & lo nasconde agli occhi comuni.
    Per fare di questo frutto l'uso che si proponeva, era indispensabile sbarazzarlo dalla sua scorza, ed averlo
    in tutta la sua purezza primitiva. Si seguì la Natura da vicino; si spiarono i procedimenti che adopera nella
    formazione degli individui, & nella loro distruzione. Non solamente si conobbe che questo frutto di vita era
    la base di tutte le sue generazioni, ma che tutto si risolveva infine nei suoi propri principi."
    (Penety, Les Fables Egyptiennes et Grecques, Préface)

    Questo frutto di vita, o medicina universale, è l'obbiettivo del Filosofo.
    Non solo la pietra ricercata (essendo puro principio di Vita) è in grado di guarire il Corpo da tutti i mali
    ma anche l'Anima visto che le due parti (appunto corpo e anima) sono strettamente interconnesse.

    La pietra guarirebbe dal così detto "peccato originale" di cui si parla nella Genesi.
    semplice-mente, 09/10/2008 14.15:

    3) è una ricerca utile e "giusta" ?


    Sull'utilità ho già risposto sopra... se con "giusta" intendi dal punto di vista etico direi che è giusta
    tanto quanto lo è coltivare un giardino. [SM=g8954]
    semplice-mente, 09/10/2008 14.15:

    4) è una ricerca che può sperare nel successo ?


    Parafrasando Fulcanelli direi che benchè a tutti sia permesso di tentare la conquista di questo Dono
    pochi sono coloro che approfittano di quest'autorizzazione.

    E' un ricerca molto molto difficile, così tanto che per un uomo è cosa impossibile fare dei progressi
    anche minimi senza un aiuto dall'Alto. Se c'è quest'Aiuto allora si può sperare.

    semplice-mente, 09/10/2008 14.15:

    5) cosa ce lo fa credere?


    La Fede supportata dalla Ragione e viceversa.

    Salute

    MdC
    [Modificato da M. di Caraba 09/10/2008 17:59]
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    00 10/10/2008 15:39
    Tra Silenzio e domande...

    M. di Caraba, 09/10/2008 12.31:


    Ma tu cosa ne pensi? Cosa faresti al posto di quei bambini che hai rievocato?
    Parleresti con qualcuno del tuo segreto o preferiresti il silenzio?



    Credo, Marchese, che farei Silenzio. Sarà di certo la Natura ad essere caritatevole con chi verrà dopo, così come
    spero possa continuare ad esserlo con me, se avrò la sorte di non deluderLa.

    Per Semplice-mente:
    A volte ho l'impressione che potremmo tranquillamente scambiarci le definizioni: Oscura-mente e Violasemplice.[SM=g9215] Appropriato,
    che dici? Non è che i tuoi commenti siano sempre così trasparenti... insomma, sto girando intorno perchè anche a me piacerebbe
    capire il fatto del Sacro, del sacrilegio, e dell'indirizzo degli asili... [SM=g6889]


    Ciao
    Viola
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