00 10/10/2008 18:39
cara Violaoscura e caro Marchese,
abbiate pazienza, dalle mie corde è uscito il suono dell'ermeticità involontaria, che ricorda alquanto la comicità involontaria; proverò a chiarire;

il filone del ragionamento, in euri, è il seguente: cosa ci autorizza a credere che la genesi (nientemeno) possa essere miniaturizzata ? in fondo siamo semplici ospiti di una creazione - se creazione vi è stata - cui ha provveduto Altri; perchè questo incredibile tentativo dovrebbe cadere (stando alla mappa del famelico zio di Malacoda) all'interno del territorio del Sacro ?

Un modo di riformulare la questione è forse quello di partire dal fondo delle ultime considerazioni dell'astuto Marchese di Alessandria, cioè dal pezzo più difficile: "fede" in cosa ? su quale dottrina, scrittura, rivelazione, principio, percezione (o altra base congrua) poggia la fede nel tipo molto speciale di Aiuto del quale il filosofo abbisogna ? perchè pensarla come un filosofo, sposare la sua stupefacente cosmologia ed aver fede che l'Alto non sia interessato a tutt'altro, che alla fabbricazione della pietra filosofale ?

un'ultima domanda: posso andare ai servizi ?