semplice-mente, 22/10/2008 18.39:
"non nel senso che non possiamo dire alcunché o che ignoriamo tutto, ma perchè ci rendiamo conto che noi non siamo capaci di comprenderlo"
se è così, occorre stabilire cosa si possa dire e cosa no; il che forse ci riporta alla necessità di approfondire l'affermazione di qualche post precedente, secondo cui "la fede dell'alchimista ci vede benissimo".
ciao
semplice-mente
Carissimo Semplicemente,
solo un paio di giorni fa avevo pensato di porre la stessa domanda.
Fede cieca vs fede che vede benissimo
Credo che prima di tutto dovremmo spiegare cosa intendiamo con Fede cieca e cosa con fede che ci vede...
Spesso mi sono trovata a discutere questo argomento non riuscendo mai a venire a capo della cosa, alle volte mi pare di parlare una lingua tutta mia
Per me la Fede
è cieca.
Cerco di spiegare cosa intendo.
Vedete, io credo nell'esistenza di Dio perchè vedo Dio in tutto, sempre e ovunque, sento la sua presenza nell'amore che mi circonda, vedo la sua azione nel miracolo della vita che ogni giorno si schiude innanzi a noi (i fiori fioriscono, gli uccelli cantano, le foglie d'autunno cadono e concimano il terreno divenendo frutti estivi ecc.) osservo la realtà che mi circonda e non posso che scoprire un continuo miracolo, a volte ciò è più forte altre meno ma costante e sempre sento che è qualcosa che trascende l'umano ragionare, che è una causa che altro non possiamo chiamare che con il nome Dio... tuttavia, proprio come ora a ccade mi è impossibile spiegare...
"Ma allora ci vedi", mi direte, "hai fede perchè vedi (o meglio credo di vedere) Dio in ogni manifestazione della Creazione".
Qui casca l'asino.
Questo è credere che Dio esista e sia artefice della Creazione, non è avere fede in Lui. Per spiegare cosa sia per me la Fede e perchè questa sia, anzi debba essere cieca, dovrò ricorrere alla spiegazione di un esercizio teatrale, abbiate un istante di pazienza.
Dunque, una cosa molta importante in teatro è la fiducia reciproca, perchè il gruppo giunga a tale fiducia uno dei tanti esercizi è il seguente:
Si gioca in coppie, compagno A e compagno B.
Ora, il compagno A benda il compagno B in modo che non possa vedere nulla e da quel momento gioca con lui, lo fa sedere, alzare, girarare su se stesso, camminare e alla fine, quando sente che B è fiducioso, pronto ad abbandonarsi lo fa correre velocissimo mentre nella stanza altre cinque sei dieci coppie fanno la stessa cosa.
Nella vita, per me, Dio è il compagno A e noi umani siamo il compagno B. Chi ha Fede in Dio si abbandona a lui come il cieco alla guida, come il compagno B, lascia che l'altro lo guidi, sicuro, certissimo che il suo pilota non lo farà mai cadere addosso a qualcuno o sbattere al muro, così chi ha fede si abbandona ciecamente a Dio assolutamente sicuro che Dio lo condurrà verso il suo Bene.
Non so se sono riuscita a spiegare cosa intendo, scusate il post lungo ma a volte mi accordo che il significato che do alle parole è diverso dal senso comune, così vorrei spiegare il senso che do io e soprattutto comprendere il senso comune
.
Buona notte a tutti,
Un forte abbraccio
Bimba.