Magia, mago e diavolo secondo O. Wirth
La settimana scorsa, leggevo "I Tarocchi" di O. Swirth, precisamente la carta del Diavolo, in quanto "principe di questo mondo", secondo Wirth il Diavolo sottintende le azioni magiche, infatti, l'azione magica è volta a mutare la realtà fisica. Tralasciando ciò che il saggio dovrebbe, secondo il Wirth fare o meno ho deciso di riportare i passi più importanti del capitolo e in sintonia con l'oggetto di questo topic.
Posto un'immagine della carta, essenziale per comprendere il passo.
« [...] Non dimentichiamo che è il Diavolo a farci vivere materialmente. Egli ci arma per le necessità di questa vita di lotta perpetua; da questo derivano gli impulsi che non sono di per se stessi malvagi, ma che debbono essere mantenuti in armonia tra di loro [...]
I seduttori praticano una magia elementare, tanto più efficace in quanto è istintiva. essi hano il talento di fare intervenire il Diavolo senza ricorrere ad un
grimoire od a qualunque invocazione consapevole. [...]
sono legioni gli incantatori che fanno incantesimi nel modo più naturale e disinvolto del mondo!
Se avete una volontà ferma, potrete agire sul Diavolo senza la minima difficoltà: ve lo assicurail pentagramma bianco che orna la fronte di Baphomet. Tutto è gerarchizzato nella natura, dove le forze inconsce si sottomettono alla direzione che è superiorea loro. Ma è pericoloso attribuirsi una superiorità fittizia per esercitare un dominio ingiustificato: [...]
Per obbedire, egli [il Diavolo] esige che il pentagramma sia di una bianchezza perfetta; in altre parole esige che la volontà sia pura, non macchiata di egoismo, e che gli ordini impartitisiano legittimi.
Il procedimento magico consiste, infatti, nel coagulare la
luce astrale, cioè l'atmosfera fosforescente che avvolge il pianeta grazie all'azione del suo fuoco centrale. I vivi brulicano entro questo chiarore diffuso che illumina la loro istintività. Prendendo a prestito il braciio sinistro di Baphomet, noi possiamo attirare a noi la vitalità ambientale , che è un vapore invisibile, e condensarla in una nebbia più o meno opaca della sua fluorescenza. E' la
coagulazione che si compie con il favore del polo genitale, come indica il simbolo indù dell'unione dei sessi, che il Diavolo regge nella mano sinistra.
Il fluido coagulato carica l'operatore come una pila elettrica: ma non si produce alcun effetto fino a quando non vi è una
scarica, detta anche
soluzione. Qui interviene il braccio destro di Baphomet, che regge la torcia incendiaria, immagine di temibili, veementi deflagrazioni. Per evitare l'esplosione che tutto sovverte, sconvolge e rischia di provocare la demenza, bisogna captare la corrente che determona lo scorrere graduale del fluido accumulato. Un abila magnetizzatore usa questa corrente mettendo in pratica, con l'intelligenza, la formula
Coagula, Solve.
Egli utilizza malternativamente il diavoletto rosso e la diavoletta verde, che una corda lega all'anello d'oro fissato all'altare cubico su cui si erbe Baphomet.»
A presto e felice notte
Bimba