Cara Viola,
ben tornata e complimenti per il quesito interessante.
Personalmente penso che lo stato d'animo essenziale per il mago sia quello "centrato" come si usa dire.
Può sembrare una banalità ma essere centrati è davvero difficile...
A mio parere la centratura è essere qui ed ora, ben assestati in se stessi, presenti quindi nè nel passato nè nel presente.
nè arrabbiati nè euforici. Insomma calmi e impassibili come il cielo che vede passare le nuvole senza esserne mai oscurato.
Come direte voi? Il cielo è oscurato dalle nuvole.
E no. Il cielo resta sempre azzuro e immobile, sono le nuvole ad affaticarsi, avvicendarsi, il cielo sta lì, consapevole che le nubi nere, foriere di pioggie passeranno presto e il caldo torrido sarà spazzato via da nubi bianche e soffici.
Così, come il cielo il mago dovrebbe osservare le proprie emozioni, stati d'animo e pensieri, con calma serena e inesorabile.
Ovviamente questo fa si che io consideri maghi o streghe solo coloro che giungono a tale stato di beatitudine e arriviamo a quella che credo sia l'altro punto della tua domanda.
Infatti, seguendo questo mio ragionamento la magia non sarà praticata mai da nessuno ma io penso che la "magia" vada ben al di là dei meri incantesimi.
Credo che la magia sia molto più sottile, umile e semplice di appariscenti incantesimi, comunicazioni con i mondi ecc. e che questa vada colta e accolta.
Per quel che riguarda comunicazioni, divinazione e incantesimi bisogna andar piano con tutto.
Essere costantemente centrati è difficilissimo motivo di più per allenarsi, se prima di decidere di divinare, fare un incantesimo ecc. cerchiamo, sinceramente e onestamente la centratura pian piano saremo in grado di mantenere costantemente questo stato e allora, forse, non avremo bisogno di altre magie.
Un abbraccio
Bimba