Mil85, 2/2/2008 12:54 AM:
frenc puoi consigliarmi un buon libro in merito? Vorrei approfondire.
I principali autori da cercare sono Phil Hine, Peter Carroll e Austin Osman Spare.
In particolare, per iniziare, consiglio il primo, per lo stile decisamente accessibile che usa.
Putroppo per quanto ne so, di nessuno dei tre sono stati tradotti e pubblicati i lavori in italia. I loro libri sono però facilmente reperibili ad esempio su amazon.co.uk.
Fortunatamente gran parte del loro lavoro si può leggere anche online. Phil hine sul suo sito (
www.philhine.co.uk) ha reso disponibili parecchi dei suoi scritti. In particolare ritengo che "Oven Ready Chaos" sia una lettura molto interessante.
Vorrei anche chiederti un chiarimento sul concetto di phanteon personale, questo deve avere delle radici classiche o può essere totalmente stravolto?
Questa è una scelta che rimane totalmente appannaggio del mago.
L'aspetto fondamentale diventa il valore archetipale che le figure utilizzate rivestono per il mago.
Ci sono, ad esempio, parecchi trattati pratici che utilizzano la cosmogonia di Lovecraft (Cthulhu, Dagon, i Grandi Antichi), ma non perchè in realtà ritengono che queste divinità esistano su un piano fisico o immateriale, ma perchè rivestono un valore diffuso tale da identificare esattamente il concetto che incarnano.
Faccio un esempio pratico.
Tempo fa lessi un trattato sulla generazione di servitori a partire dalle figure più celebri della cultura pop.
Uno degli esempi trattava della creazione di un servitore, con lo scopo di essere aiutati nello studio delle materie scientifiche, che aveva le sembianze del Dottor Spock, quello di Star Trek.
E' ovvio che di per se il praticante non si rivolge all'attore che interpreta Spock e neppure ad un abitante di un ipotetico pianeta Vulcano (Spock, per chi non lo sapesse, è un Vulcaniano). Piuttosto concentrava la sua attenzione e la sua volontà su tutti quelli che sono i "principi" rappresentati da quella figura: l'intelligenza smisurata, la capacità logica, la conoscenza scientifica, etc.
A partire da queste attribuzioni, organizzava il suo lavoro.
Gli esempi potrebbero essere tanti altri, Obi Wan Kenobi per essere guidati attraverso un cammino di cambiamento, Gastone, il cugino di Paperino, per avere fortuna negli affari, la "sposa" di Kill Bill per vendicarsi dei propri nemici (sconsiglio la vendetta, il perdono o l'indifferenza sono sempre una strada più efficente) e avanti così.
La base di partenza su cui lavorare è che la figura o le figure scelte rappresentino per il mago una piattaforma di idee e concetti solida e coerente.
L'esempio di star trek non può aver valenza assoluta. Chi non è un fan della serie difficilmente troverà in Spock del materiale su cui costruire.
Idem diventa difficile cercare di utilizzare il gelido e distaccato Dottor Spock per aumentare la propria empatia.
Spero di essere stato esauriente.
Magari in un'altro intervento posso parlare del "setup" per iniziare a lavorare con queste figure.