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curiosità sul cattolicesimo

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2008 23:05
06/04/2008 10:12
 
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Re: Re: Re:

Mauri Scusami! Mi devo essere espressa male, non intendevo dire che Gesù era gay, ma per "suo figlio", figlio di Dio, intendevo il ragazzo omosessuale di oggi... anch'io che non sono credente agli occhi di un cristiano sono figlia di Dio giusto?... Assolutamente l'idea che Gesù fosse stato omosessuale non mi è mai passata per la mente.



Ci mancherebbe...scusa, non ci ero arrivato..;D
In ogni caso non è imputabile a Dio il male che c'è nel mondo.
Tale male è il frutto del peccato, per chi è cristiano ed in particolare cattolico.
Ci sarebbe da riprendere quella questione che avevo appena accennato relativa al "tesoro dei santi" ed alla "pena temporale" del peccato.

Tutta l'umanità, infatti, è legata nel peccato...in vista della redenzione.
Ciò significa che, per noi cattolici, quando uno pecca apporta sofferenza a tutta l'umanità.

Il peccato nella nostra teologia, si divide in "colpa" + "pena temporale".
Se do un pugno ad un'altra persona...il gesto di di dare il pugno è la "colpa" (e per tutte le colpe ha pagato il Sangue di Gesù Cristo).
L'effetto del pugno, cioè il dolore che provoca e tutto il concatenamento di cause dolorose anche a livello psicologico (non solo a chi lo riceve), sono una parte visibile della "pena temporale", cioè l'effetto del peccato.

Tale effetto si riperquote su tutto il genere umano e contribuisce al male nel mondo...compreso il fatto che una persona possa diventare omosessuale (o, nel caso le cause siano genetiche, anche se non è questa l'ipotesi che appoggio...che nasca omosessuale).



Sinceramente credo che non esista un "vero" gay cristiano... Sacrificare un intera vita basandosi sulla "fede" è arduo come concetto, a questo punto andasse a fare il sacerdote... Anche se, dubito che un gay possa farlo ( cioé... almeno in teoria... come è sempre teorica la castità dei sacerdoti...).
Basta pensare a quel gay che l'inverno scorso andò come ospite alla trasmissione CIAO Darwin, e il giorno dopo venne cacciato dal coro della chiesa in cui cantava, decisamente assurdo.
Ma alla fine Mauri è palese che sull'argomento abbiamo opinioni contrastanti, [SM=g9371] non credo che ne verremo mai a capo.



Sicuramente un "gay" cristiano non può esistere...
Il termine "gay" ed il termine "cristiano" sono infatti in antitesi.
Infatti i "gay" non sono tutti gli omosessuali, ma sono quella parte degli omosessuali che manifestano orgoglio e quindi non riconoscono l'atto omosessuale come peccato, visto che credono che il loro sia un gusto sessuale.

Per quanto riguarda gli omosessuali, invece, ci sono tante persone omosessuali eppure cattoliche praticanti.
Nelle loro cadute e nelle loro debolezze riconoscono l'atto omosessuale come peccato e, fino a dove riescono lo evitano...laddove cadono, se ne pentono e lo confessano ricevendo piena assoluzione.

La Legge, per il cristiano, non è una legge di condanna...i nostri peccati Gesù li ha inchiodati alla croce.
Però dobbiamo riconoscerli affinchè ce ne possiamo pentire e possiamo confessarli in maniera che ci possano essere rimessi e che ce li possa rimettere Gesù che ha pagato per loro con il suo Sangue.

Sicuramente possiamo avere idee in antitesi, ma credo non faccia male chiarire quali siano.



Sai a volte penso: " E se dopo la morte non c'è niente, nessun Dio e nessun paradiso, tutte quelle persone che hanno passato un intera vita a predicare favole come si sentiranno?"



Sono pensieri molto leciti e dai quali l'uomo in ricerca non può esulare...
Però ti assicuro, te lo dico come mia affermazione personale ovviamente, che il tuo primo interrogativo non è qualcosa al quale l'uomo riesce a rispondere personalmente sulla base dei dati che ricava dal mondo circostante.
Deve toccare un certo tipo di realtà...e per farlo c'è bisogno che tale realtà scenda al suo livello e gli si presenti alla luce dello spirito.

Ci sono esperienze, ed io do la mia testimonianza in merito, che danno più certezza dell'esistenza di qualcosa...rispetto al nostro modo normale di acquisire e valutare i dati concreti attraverso i sensi.

Io sono più certo dell'esistenza di quel "qualcosa" che del mondo reale che vedo, sento e tocco.
Anzi, mi spingo oltre, quel "qualcosa" mi si è presentato in una relazione di assoluta attinenza alla testimonianza della Chiesa (traditio: parola e lettera) ed alla Chiesa stessa.

Ma sono cose intime, qualcosa che si instaura fra due persone e che non è trasmissibile se non con una semplice ed "stolta" testimonianza (il termine "stolto" è da intendersi nel contesto di 1 Cor 1:21).
Ci pensa infatti il Signore a darle il "sale" che serve...se, come e quando lo ritiene opportuno.



E ovviamente penso anche al contrario: "Bhé se dopo essere morta trovo San Pietro, se i coniugi Romano di Erba bruceranno all'inferno e Madre Teresa in paradiso, un posticino per me dovrebbe uscirci in purgatorio, no? [SM=g8492] "



Io uso un'altra strategia che è più "scolastica"...punto al voto massimo sperando, nel peggiore dei casi, di arrivare al 6 politico...[SM=g9371]
Sai, ho paura che mirando al purgatorio finisca con il prendere un 5 e di "esami a settembre" (scusa per me il discorso dei punti e dei crediti è qualcosa di troppo moderno...) non ce ne sono più.

"Duc in altum" diceva qualcuno che non mi ricordo...
...ah, cavoli, ho cercato con google...è stato Gesù che l'ha detto a Pietro (Lc 5:4).[SM=g9369]
Non si finisce mai di imparare.



Ho letto Wikipedia:
"Tali persone ricercano rapporti affettivi e sessuali con persone del loro sesso in base a una pulsione interna personale, e non in base a una scelta indotta dall'ambiente o dalle circostanze."

"Per questo motivo la stima dell"'uno su venti" (cioè del 5%) continua ad essere considerata come la più attendibile da un punto di vista scientifico, al punto da essere adottata ufficialmente dall'OMS per valutare l'incidenza dell'omosessualità esclusiva all'interno della popolazione umana."

5% di 6 miliardi di individui fa una bella cifra... Parliamo della patologia mentale più stratosferica della storia dell'umanità! [SM=g9371]



Una bella piaga, secondo me.



"La domanda sulla causa dell'omosessualità ha suscitato, e non solo in tempi recenti, innumerevoli ipotesi e spiegazioni.
Le ipotesi proposte si dividono grosso modo in tre categorie:

Spiegazione innatistica ("omosessuali si nasce"). L'omosessualità è in qualche modo innata:
vuoi per ragioni naturali, simili a quelle che portano naturalmente una certa percentuale della specie umana ad essere mancina anziché destrimane (cause cromosomiche; conformazione particolare del sistema nervoso o di una parte del cervello, specie l'ipotalamo). L'OMS definisce l'omosessualità "una variante naturale del comportamento umano", ma non ha preso posizione rispetto alla possibile causa di tale variabilità;
vuoi per conseguenza di un vero e proprio difetto fisico (squilibri ormonali - anche durante la gravidanza),
vuoi per altri motivi ancora (ad esempio alcuni autori greci parlano dell'influsso astrologico quale causa della determinazione della preferenza per le persone dello stesso sesso, ma questa chiaramente non è una spiegazione scientifica).

Spiegazione psicologica ("omosessuali si diventa"). L'omosessualità è l'effetto di un differente sviluppo della psiche, in genere maturato da bambini o da adolescenti (così la pensavano in passato molte - se non la maggior parte - delle branche della psicoanalisi, della psichiatria e della psicologia). Oggi questa spiegazione ha perso consensi rispetto al passato, specie rispetto al secondo dopoguerra, quando era quella prevalente nel mondo scientifico. (ndm e qui Mauri torniamo al mio discorso quando ti ho detto che mi sembrava di tornare indietro di 50 anni).

È importante notare che nessuna delle teorie eziologiche (cioè, relative alle cause) sopra elencate è fino ad oggi riuscita a raggiungere un grado di affidabilità scientifica tale da potere escludere tutte le altre, e quindi tale da potere mettere d'accordo almeno la maggior parte degli studiosi, anche se la teoria innatista sta guadagnando sempre più ampi consensi, anche in rapporto all'osservazione dell'omosessualità animale.

Per questo motivo, da un punto di vista scientifico la questione delle cause dell'omosessualità è da considerare ancora una questione aperta, sulla quale nessuna risposta può per ora pretendere di essere definitiva. Si tenga infine presente che, essendo stata l'omosessualità cancellata dall'elenco delle malattie dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), non ha nemmeno senso approfondire ricerche in tal senso, se non per pura curiosità speculativa.

Diversi critici sostengono che l'atteggiamento della Chiesa cattolica e di alcuni suoi aderenti rispetto agli omosessuali non sia di tolleranza e accettazione, ma che anzi arrivi alla discriminazione e all'omofobia. Per essi la Chiesa cattolica contraddice il messaggio dello stesso Gesù non tollerando né accettando l'omosessualità e considerandola l'alterazione della 'normalità', sebbene la Chiesa dichiari di accogliere chi vive drammaticamente tale condizione."
Fonte:
it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0
it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_e_Cattolicesimo

Mauri forse indicandomi Wikipedia ti sei buttato un po la zappa sui piedi, anche se Wikipedia non è certo il posto più autorevole per ricerche serie...

Per il resto abbiamo punti di vista totalmente opposti, ripeterli non farà cambiare le cose [SM=g9371] .
Forse ad essere sincera, se un omosessuale leggesse questa discussione potrebbe offendersi nel sentirsi dare del malato di mente... Bho, non so [SM=g10296] .

Mil




No, non preoccuparti Mil...è da tanto tempo che riprendo quest'articolo e lo conosco abbastanza bene.

Ci sono cose che non condivido ma che mi piace saltino fuori come spunto per discuterne.
Come già detto su wikipedia ci scrive chiunque...questo ci deve spingere sempre a soppesare quanto viene scritto.
Non che ciò che viene scritto debba essere totalmente infondato, però vengono espresse molto spesso opinioni personali.

Analizzanto i vari punti estrapolo:

1)L'OMS non è la risposta scientifica del mondo accademico relativamente alle causa dell'omosessualità...per questo al termine dell'elencazione delle ipotesi eziologiche si specifica che l'una ipotesi non prevale sulle altre.
Io sono andato ad indagare le motivazioni per le quali l'OMS ha tolto l'omosessualità dall'elenco delle patologie psicologiche e non mi hanno convinto.
Non mi convince soprattutto la seconda.
Infatti la seconda motivazione per la quale l'OMS ha depatologizzato l'omosessualità, è stata la nascita di movimenti di "orgoglio gay".

Dimmi te se è una motivazione seria.

"Quella persona sta bene fino a manifestare orgoglio per la sua condizione? Tantomeglio...allora il problema non è problema perchè non lo fa soffrire e non c'è patologia".

Non sono d'accordo assolutamente con tale argomentazione e ritengo scandaloso questo modo di procedere.
L'omosessuale, nella sua vita, non soffre esclusivamente a causa dell'emarginazione sociale...ma anche per le difficoltà che hanno persone del medesimo sesso, a trovare un completamento reciproco.

Il poter convivere con la sofferenza non rende un problema...meno problema.
Ma qui credo sia evidente la spinta di una sorta di lobby del mondo gay. Una motivazione simile è inconcepibile.

Il fatto è che, come ho già riportato, l'OMS sta probabilmente assecondando anche la spinta di un'altra lobby, quella del mondo pedofilo. Cosa assai meno codivisibile per i motivi che abbiamo spiegato...

Relativamente alla "ipotesi psicologica", tu dici che ti sembra di essere tornata indietro di 50 anni...io invece ti dico che trovo un salto ingiustificato fra quella posizione e quella attuale dell'OMS.
A maggior ragione alla luce delle motivazioni come quella soprariportata.



Relativamente all'osservazione della presunta "omosessualità animale".
Questa è un'aggiunta di tipo personale poichè quando si guarda al regno animale non si possono osservare comportamenti ed atteggiamenti definibili come "omosessualità".
Nel mondo naturale ogni cosa segue istinti ben precisi.
La sodomizzazione in molti casi (vedi canidi e primati che vivono in complessi sociali) ha valore di sottomissione al capobranco...e non ha nulla a che vedere con l'omosessualità.
In altri casi, come quello della famosa coppia di pinguini, si può osservare che si sta trattando di specie con evidente scarsità di "dimorfismo sessuale". Semplicemente, quindi, di un errore causato dalla scarsità di differenze fra il maschio e la femmina di una determinata specie.

Il tentativo di trovare l'omosessualità in natura è sintomo di una volontà intrinseca di giustificare l'omosessualità umana e "normalizzarla".

Poi NON E' VERO che se l'OMS prende una posizione, "non ha più senso seguire ricerche nella direzione della patologia"...scherziamo?
Questo si allaccia al discorso fatto sopra.
Le cause non sono ancora state chiarite e la ricerca HA SENSO in tutte le direzioni.
E, per fortuna, procede in tutte le direzioni.
L'obbiettivo, poi, non è semplicemente "il sapere", ma anche il "curare" ed il "far star bene" nel caso ci si trovi davanti ad una patologia.

Come ho detto, la realtà omosessuale non è una realtà felice nemmeno a prescindere dai problemi di accettazione sociale.
Personalmente ho avuto modo di discutere su un forum gay ed ho trovato molta maturità e sincerità relativamente a questo.
E' duro per una persona omosessuale, trovare una persona da amare e con la quale condividere la vita.
Quando accade diviene una specie di "amicizia" ma non si riesce mai a tramutare in "amore".
Nel 99% dei casi è semplicemente una questione sessuale...e non sai di quante denunce di situazioni simili ho letto.

Alla base, secondo me, ci sta l'impossibilità di trovare un completamento fisico e psicologico.
Il rapporto che si instaura non riesce mai a fare di due persone una sola carne.

E questo non è affatto paragonabile alla condizione eterosessuale.
In una discussione è saltato fuori e lo hanno riconosciuto anche loro.
Molte coppie etero si sfaldano...ma perchè spesso nascono male.
Ma la percentuale di insuccesso delle coppie omosessuali la sentono anche loro come cosa estremamente più elevata.

Con ciò non si escludono le eccezioni che ci sono...e sono testimoniate.
Ma io ritengo siano situazioni più di compromesso e di amicizia molto forte che vince ogni problema piuttosto che di completamento reciproco.

Per quanto riguarda le critiche all'atteggiamento della Chiesa, anche qui sono considerazioni personali e pure ignoranti.
Ignoranti perchè nelle Sacre Scritture è chiara la denuncia dell'atto omosessuale come atto contronatura (vedi Romani 1:26 e ss)...

Poi sono considerazioni personali poichè non vi è mai la condanna della persona omosessuale ma dell'atto omosessuale.
L'omofobia prevede un giudizio su una persona nella sua condizione...cosa sulla quale la Chiesa non ha mai preso posizione, anzi...tutt'altro.
Quindi sono affermazioni che lasciano il tempo che trovano. Mirate più alla solita contestazione anticlericale che ad un'osservazione oggettiva della posizione della Chiesa.



Riguardo a chi legge quanto scrivo.
Tempo fa su un altro forum ho conosciuto un ragazzo, che è un trans-gender.
Dapprima si è scontrato fortemente con me per i motivi che tu hai elencato.
La faccenda è andata avanti per due mesi pieni ed ho rischiato di essere bannato benchè sostenessi legittimamente una delle teorie eziologiche che la scienza tutt'ora propone.
Ne ho sentite di tutti i colori...

Alla fine questo ragazzo, mi ha scritto e mi sta tutt'ora scrivendo poichè ha iniziato un cammino spirituale di avvicinamento profondo alla fede cattolica.
Pensa te...

Per questo motivo credo che non sia mai tempo sprecato parlarne, quantomeno dal mio punto di vista.
Questo perchè spesso si fraintende la posizione della Chiesa...così come si fraintende la sua dottrina ed il suo esprimersi.
Ci si forma dinnanzi un muro virtuale che non ha senso di esistere.

A volte bisogna scontrarcisi personalmente per rendersi conto della sua virtualità ed inconsistenza, altre volte invece, purtroppo, ci si ferma osservandolo da lontano come una muraglia invalicabile.

Grazie per la discussione!
Ciao!
Mauri




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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