curiosità sul cattolicesimo

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MauriF
00martedì 8 aprile 2008 18:44
Se il prete avesse seguito la pastorale della Chiesa, facendo quello che ha fatto, allora centrerebbe...
Siccome ha seguito una sua personale pastorale, non centra.

Mil85
00martedì 8 aprile 2008 21:07
Riflettendoci, credo che su questo tu abbia ragione.


Mil

MauriF
00martedì 8 aprile 2008 21:57
Scusa se riprendo l'articolo che ho citato( www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-5966.html ), ma a 2/3 circa della pagina c'è un riferimento alla critica relativa alla terapia riparativa dell'omosessualità.

Una questione molto interessante, secondo me.

Notte!
Mauri



Mil85
00martedì 8 aprile 2008 23:07
Mauri nel link che insisti a riportare leggo cose talmente assurde che non mi sento di commentarlo, leggere cose tipo:

"fra i gemelli omozigoti, vi è una concordanza del 52% nei rari casi in cui un gemello ha scelto un comportamento di tipo omosessuale"

Prego notare l'uso del verbo "scegliere", cioé mi rifiuto di continuare a commentare tali affermazioni. Ma perché devo andare a dormire col nervoso nel leggere cose tipo: "L’omosessualità è un vizio ... Alcune persone possono giungere all’alcolismo per libera scelta, ma poi si crea uno stato di dipendenza psicologica... Quindi molte scelte, libere all’inizio, alla fine rendono schiavi... la persona è contagiata o che subisce senza sua colpa...

13. Perché vi sono omosessuali che desiderano rimanere nella loro condizione?

Anche molti tossicodipendenti e alcolizzati desiderano rimanere nella loro condizione....

un terzo dei pazienti omosessuali, che si sottopongono a un’idonea terapia riparativa, guarisce..."

Non mi sento di commentare oltre, Mauri ti prego io me ne tiro fuori perché davvero leggere di queste cose mi fa star male, sarò io emotiva ma non riesco nemmeno a leggerlo tutto. Insisti su questo consorzio AetnaNet quando poi te ne ho postati tanti di link, ti ho segnalato la traduzione del Psychoanalysis and homosexuality at the postmodern millennium, un articolo della dott.ssa Gandolfi, ti aggiungo questo video che parla proprio bene di queste fantomatiche cure...
Basta me ne chiamo fuori.


Mil

MauriF
00mercoledì 9 aprile 2008 00:02
1) Sono cose "assurde" per te, che escludi una teoria eziologica (quella relativa alla patologia psicologica) senza alcun motivo scientifico.
L'argomentazione che hai ripreso, invece, è assai valida nell'evidenziare il fatto che i fatti empirici sembrano andar contro ad un'ipotesi eziologica che fa riferimento a cause di tipo biologico.

2) Secondo l'ipotesi eziologica che stiamo commentando, l'omosessualità è una nevrosi...ed i paralleli che non ti fanno dormire la notte sono scientificamente sostenibili.

3) Ti riprendo la risposta di un dottore (è dottore anche questo qui...uno dei massimi studiosi, a livello mondiale, dell'omosessualità) a quanto sollevato dalle lobby gay e che tu hai ripreso.
Credo che faccia molta chiarezza sulla situazione:




La terapia riparativa dell’omosessualità
Colloquio con Gerard J. M. van den Aardweg

Studi Cattolici 535 Settembre 2005, pp. 616 – 622

Edizioni Ares
Nel n. 71, datato maggio 2005, la rivista gay Pride ha pubblicato un lungo articolo con il quale attaccava la terapia riparativa dell’omosessualità come antiscientifica e dannosa; l’articolo era immediatamente ripreso da la Repubblica, a firma di Natalia Aspesi (3 maggio). In seguito ai due articoli su Pride e la Repubblica, l’onorevole Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, ha presentato un’interrogazione parlamentare per bloccare, tramite gli ordini professionali, la terapia riparativa. Il dott. J.M. van den Aardweg, che per le Edizioni Ares ha pubblicato il saggio Omosessualità & speranza, ha cortesemente accettato di rispondere ad alcune domande sulla scientificità della terapia riparativa (o terapia dell’omosessualità) e sulla posizione dell’American Psychiatric Association, citata dall’onorevole Grillini.

La rivista gay Pride asserisce che l’associazione americana di psicologi APA dal 1973 non diagnostica più l’omosessualità come una malattia, e che anzi ne condanna la terapia “riparativa” in quanto sarebbe antiscientifica e pericolosa. È all’incirca quello che afferma l’Onorevole Grillini, Presidente Onorario dell’Arcigay, in un’interpellanza al Ministro della Sanità, intesa a che l’Ordine dei Medici e l’Ordine Nazionale degli Psicologi proibiscano ai loro membri di trattare l’omosessualità, perché ciò sarebbe antiscientifico e comporterebbe, inoltre, discriminazione di un cosiddetto “orientamento sessuale”.

Ho letto con attenzione gli articoli di Pride e de la Repubblica, e l’interpellanza dell’Onorevole Grillini. Tanto per cominciare, l’APA in questione è quella degli psichiatri, non quella degli psicologi. Pride e Grillini cercano di spacciare la dichiarazione dell’APA del 2000 come l’oracolo intangibile della scienza; ma che cos’è, veramente, l’APA? L’associazione che, nel 1973, senza la minima motivazione scientifica, si è arresa all’assalto di un’aggressiva lobby gay, sostituendo la descrizione classica, scientificamente fondata, di omosessualità come “disturbo” con quella di “condizione”. E questo nonostante che la schiacciante maggioranza degli psichiatri americani pensasse il contrario. Nel corso degli anni successivi questa associazione ha concretato sempre di più questo termine, di “condizione”, che di per sé non significa nulla, dandogli un contenuto sempre più conforme all’ideologia gay, facendone una situazione “normale”. Ci pensi un po’ su: un’associazione di psichiatri proclama che una “condizione” come l’omosessualità maschile, che comporta per una quantità enorme di omosessuali praticanti una promiscuità sfrenata (centinaia di partner nel corso di una vita!), sarebbe normale e naturale! E negli ultimi anni tende addirittura a proclamare la normalità della pedofilia, e magari anche quella di disturbi come il sadomasochismo. Che razza di associazione è questa? Chiaramente una suddita del movimento gay, che intende realizzare riforme radicali della società; un’associazione che si comporta così è ormai un gruppo di interesse politico, non è più un’associazione di scienziati e professionisti indipendenti. Di fatto, la situazione presenta analogie con quella della Germania degli anni Trenta del secolo scorso, quando praticamente tutte le organizzazioni mediche e scientifiche abbracciavano ufficialmente le teorie razziste; il che, naturalmente, di scientifico non aveva niente, ma era solo espressione della più miserabile vigliaccheria e correttezza politica. Che questa APA, o meglio il gruppo dei gay che ne fanno parte, e che vi detta legge in fatto di omosessualità, presuma di dare lezioni su ciò che è o non è scientifico, è il colmo dell’arroganza! È chiaro che per loro è scientifico solo ciò che si aggiusta alla loro ideologia.

Corresponsabilità dell’APA
Quali sono le manipolazioni contenute negli articoli e nell’interpellanza?

L’APA non ha “proibito” niente, e d’altra parte non ha nemmeno il potere di farlo, ma non fa altro che “raccomandare” di astenersi “per il momento” da “tentativi di cambiare l’orientamento sessuale di individui”. Motiva la raccomandazione con due ragioni: “… non esistono ancora studi rigorosamente scientifici che consentano di stabilire se i trattamenti ‘riparativi’ siano benefici o dannosi”. Vale a dire che non sapremmo ancora niente sui risultati di terapie “riparative”, e queste potrebbero presentare rischi per il cliente o paziente. L’APA asserisce che i resoconti disponibili di risultati del trattamento avrebbero carattere “aneddotico”, mentre non mancherebbero indizi di conseguenze sfavorevoli. Ma attenzione alla furbata! In realtà, di resoconti su risultati del trattamento ce ne sono, e versano su un numero molto ampio di casi, mentre è proprio su effetti sfavorevoli – psichici o di altro tipo – della terapia che non abbiamo nemmeno l’ombra di un resoconto! Soltanto affermazioni e allarmi infondati… emanati proprio da fonti gay. Insomma, qui si pretende di mettere sullo stesso livello affermazioni infondate e resoconti scientifici di ricerca. Consideri anche la sfacciataggine dell’APA: insinua che chi cerca di aiutare le persone a controllare o a superare le loro tendenze omosessuali esercita un influsso dannoso. E loro stessi, che fanno? Sconsigliano la terapia e, propugnando da anni la normalità del comportamento omosessuale, legittimano l’ondata di promiscuità omosessuale che si diffonde in tutto il mondo, provocando un danno enorme alla salute mentale e fisica degli omosessuali da loro fuorviati, che incorrono in malattie veneree, assuefazioni, AIDS, suicidi e via dicendo. Sull’APA pesa dal 1973 un’enorme corresponsabilità in tutto questo. Una responsabilità che ricade anche sulle organizzazioni gay, sull’Arcigay in Italia e sull’Onorevole Grillini. È ridicola la presunzione con cui si azzardano a denunciare come dannosi trattamenti e altre forme di orientamento, che invece sono intesi proprio a mitigare il danno che loro hanno contribuito ad arrecare, con il loro proselitismo gay. L’APA, comunque, non ha affermato, ma solo insinuato, che la terapia possa presentare problemi.
L’APA non afferma nemmeno che le “terapie riparative” (che io preferisco chiamare semplicemente “terapie”) siano di per sé antiscientifiche. Al contrario, l’APA “incoraggia e appoggia la ricerca … per confrontare meglio i rischi della … terapia con i risultati positivi”. Se una terapia fosse “antiscientifica”, nessuno si prenderebbe la briga di farci ricerche. Lascio per il momento da parte la questione di che intendano dire con terapia “antiscientifica”. Se prende, però, il testo dell’APA alla lettera, la conclusione logica è che, per saperne di più, quello che ci vuole è proprio fare molta più terapia. D’altra parte in tutto il mondo si fa ancora troppo poco in fatto di terapia o di orientamento, e il clima suscitato dal movimento gay e da suoi “compagni di strada” come l’APA non è sicuramente favorevole ad un trattamento sistematico dell’omosessualità. Per questo, le parole con cui l’APA dice di “incoraggiare ed appoggiare” la ricerca sulla terapia puzzano di ipocrisia. Di una cosa possiamo essere sicuri: nessuna ricerca o resoconto di trattamento, passato al vaglio dei pregiudizi dell’APA, ne uscirà con il marchio di “rigorosamente scientifico”. L’ideologia gay detta il dogma che lo “orientamento” omosessuale è naturale e sano; il corollario è che qualsiasi cambiamento è impossibile e “contro natura”.


Allora non ha ragione l’APA, quando afferma che non esistono “studi scientifici rigorosi sui risultati”?

Dipende da che cosa si intende per “rigoroso” e “scientifico”. Se lo si intende pensando alle scienze naturali, nessuno studio di cui disponiamo soddisfa ai requisiti: non esistono, per esempio, strumenti obiettivi e di uso sicuro per “misurare” l’omosessualità. Lascio qui da parte il metodo fisiologico proposto da alcuni, che peraltro non è esente da complicazioni. Non si può fare una campionatura rappresentativa; e, soprattutto, una ricerca che coinvolga i diversi metodi di trattamento che si praticano, richiederebbe una quantità enorme di ricercatori, tempo e denaro, oltre ad un buon numero di terapeuti che (almeno per il momento) non abbiamo. Non si può contare sull’apparizione a breve termine di studi del genere; ci dobbiamo accontentare di quello che in pratica possiamo conseguire. Se siamo realisti e onesti, però, vedremo che non è di questo che, adesso, abbiamo più bisogno. Di fatto, l’argomento dell’assenza di “studi scientifici” è una manovra intesa a scoraggiare la terapia. Per giunta è un argomento sbagliato. Il fatto che non sia possibile realizzare studi di rigore sugli effetti della terapia del tipo di quello delle scienze naturali, non significa che i resoconti presenti nella bibliografia specializzata siano antiscientifici. “Scientifico” significa il più possibile aperto alla realtà, utilizzando i metodi di cui si dispone nelle circostanze concrete. Prima che si costruissero i moderni telescopi, le osservazioni astronomiche avevano una portata minore, ma questo non vuol dire che con telescopi più rudimentali non si fosse in grado di studiare in certa misura la realtà. Se l’APA imponesse gli stessi requisiti “rigorosamente scientifici” agli studi sui risultati di tutte le psicoterapie di nevrosi, depressioni, psicosi, disturbi emotivi o del comportamento, oppure a qualsiasi metodo farmacologico, si dovrebbe porre fine a tutte le forme di trattamento. Di studi del genere, infatti, non se ne trovano in nessun campo della psicoterapia e della psichiatria. A questo punto l’APA farebbe meglio a consigliare ai suoi membri di cambiare mestiere. Ce ne sono, invece, di studi scientificamente accettabili sugli effetti: studi che non sono più imperfetti della stragrande maggioranza di quelli sugli effetti dei trattamenti nel campo della psicologia, della psichiatria e della medicina. Antiscientifico, anzi, è proprio l’atteggiamento di chi le terapie le sconsiglia. Sarebbe la fine del progresso scientifico, dato che quasi tutte le conoscenze e le ipotesi attendibili sull’omosessualità di cui disponiamo derivano proprio dalla pratica psicoterapeutica.

Una nevrosi sessuale
Dobbiamo concludere che quegli studi scientificamente accettabili l’APA non li conosceva?

Nella loro dichiarazione del 2000 riportano in bibliografia soltanto una o due pubblicazioni con dati pertinenti a risultati terapeutici, basati su gruppi abbastanza ampi. Poi, però, non ne tengono conto. Per il resto la loro bibliografia contiene resoconti personali – questi sì “aneddotici”! – di persone che hanno fatto qualche tentativo per cambiare, ma poi hanno rinunciato; ed è proprio a questi che il documento dell’APA presta la maggiore attenzione. È un atteggiamento parziale, ad uso dell’ideologia gay.


Può raccontare qualcosa di concreto sulle conclusioni di studi sui risultati? Che percentuali abbiamo di cambiamento?

Lei parla opportunamente di “cambiamento”; preferisco questo termine a “guarigione”, perché parole come “guarire” e “malattia” suscitano spesso l’impressione che le persone con sentimenti omosessuali siano fisicamente malate; il che non è vero.


Ciò non toglie che alcuni di loro presentino seri disturbi mentali, o abbiano sviluppato un comportamento omosessuale di proporzioni tali che non sarebbe tanto sbagliato chiamarli “malati”. Se parliamo di cambiamento, dobbiamo tenere d’occhio, naturalmente, il comportamento sessuale e le fantasie sessuali, ma senza dimenticare quei sentimenti e caratteristiche di personalità nevrotici che a tali comportamenti e fantasie sono collegati. I desideri omosessuali non sono impulsi isolati, ma sorgono da un complesso di inferiorità rispetto al proprio essere-uomo o essere-donna. L’omosessualità è una nevrosi sessuale. Suoi caratteri frequenti sono una puerilità emotiva, per esempio nelle relazioni interpersonali, o nei confronti dei genitori, una certa inconscia drammatizzazione di sé stessi, egocentrismo infantile, sintomi nevrotici e psicosomatici, depressioni. C’è molto di più che la semplice attrazione erotica per il proprio sesso. Un autentico cambiamento si deve riflettere anche in una più forte identificazione con la propria virilità o femminilità, cioè nel ristabilimento della fiducia in sé stessi come uomo o come donna, in una vita emotiva più stabile ed adulta, con una riduzione dell’egocentrismo infantile e della tendenza ad autocommiserarsi. Se l’interessato non si libera in misura sufficiente dal suo complesso di inferiorità e dalla sua emotività nevrotica, non cambierà gran che nei suoi sentimenti sessuali.
Premesso questo, farò menzione di alcune percentuali ricavate da due studi su risultati. In primo luogo i risultati che io stesso ho raccolto, intervistando 100 clienti trattati da me, alcuni anni dopo che avevano seguito un trattamento di una certa durata; sono dati che ho pubblicato già nel 1986. Parlo, quindi, in base alla mia esperienza, e parlo di persone che ho conosciuto bene. Tra quelli che non avevano smesso dopo pochi mesi di seguire il metodo, il 19% ha registrato un “cambiamento radicale” di sentimenti sessuali: con interessi eterosessuali dominanti e al massimo pochi impulsi o associazioni di idee omosessuali sporadici, leggeri e transitori. Alcuni di loro non avevano più provato sentimenti omosessuali negli ultimi due anni. Ho avuto notizie di alcuni che appartengono a questo 19%, e posso dire che, a vent’anni di distanza, la loro situazione è rimasta costante. Il 46% aveva fantasie e comportamenti prevalentemente eterosessuali, ma sperimentava ancora saltuariamente sentimenti chiaramente omosessuali. Il 19% constatava un più leggero “miglioramento”, mentre per un 16% la situazione emotiva era “immutata”. Il miglioramento dei caratteri comportamentali ed emotivi nevrotici procedeva più o meno di pari passo con il cambiamento sessuale. Con il diminuire della nevrosi, infatti, la persona è più libera e allegra. Questi cambiamenti si verificavano di regola, gradualmente, dopo un certo periodo di autotrattamento. Magari qualcuno potrà considerare deludenti questi risultati. Ma una deformazione nevrotica della personalità non è un fatto superficiale. Da nessun trattamento delle nevrosi possiamo aspettarci risultati facili o rapidi; lo stesso vale per i risultati dei trattamenti di fobie, depressioni, o altre nevrosi sessuali. Voglio aggiungere che per molti omosessuali, anche se non sono tra quelli che registrano un cambiamento “radicale”, si può già parlare di un miglioramento notevole se solo hanno abbandonato la loro dipendenza dal sesso. Per arrivare a questa prima meta nel cambiamento o nella guarigione ci è voluta, spesso, un’autentica lotta.
Come secondo studio non posso fare a meno di menzionare quello, famoso e violentemente attaccato dall’establishment gay, del Prof. Spitzer, del 2003. In base ai suoi criteri più restrittivi, l’11% degli uomini omosessuali e il 37% delle donne omosessuali esaminati era cambiato completamente sul piano sessuale, e, secondo i suoi criteri meno restrittivi, le percentuali erano rispettivamente del 29% e del 63%. Com’è noto, proprio Spitzer ha avuto, nel 1973, un ruolo di protagonista nel cambiamento di definizione operato dall’APA. Adesso, invece, sostiene che bisogna ammettere la possibilità del cambiamento. Com’era prevedibile, l’establishment gay l’ha presa molto male!
A ben vedere, i suoi risultati non differiscono molto dai miei. Spitzer ha notato, inoltre, un fenomeno interessante: la maggior parte dei cambiamenti più notevoli si manifestavano nelle persone con una profonda motivazione religiosa, sorta, in certi casi, da una conversione. È un dato di fatto sicuro; e si trattava di conversione definitiva, dei cui benefici aveva risentito tutta la persona, non di un entusiasmo religioso passeggero. Un’altra conclusione di Spitzer è stata il non aver trovato il minimo indizio di danni psichici causati da trattamenti e metodi di orientamento. Quest’accusa, infatti, è pura fantasia. È frutto del tipico vittimismo gay, con il suo procedimento di autodrammatizzazione: dicono che la terapia è una “mutilazione spirituale”, e altre cose del genere, e che per questo va proibita! Purtroppo questo procedimento ha una gran efficacia propagandistica.

La sofferenza degli omosessuali non è conseguenza della discriminazione sociale?

È quello che gli ideologi gay non fanno che ripetere, ma è un’assurdità. In Paesi come l’Olanda e la Germania, dove ormai, da anni, possono vivere come vogliono, gli omosessuali non hanno smesso di manifestare sintomi psicopatologici di ogni genere, come risulta anche da una ricerca piuttosto recente dell’Università di Utrecht (Olanda). Chi esamina l’interiorità e i precedenti di queste persone non ha dubbi sul fatto che le cause della nevrosi risiedono nel fondo della loro personalità, non nel mondo esterno.

Ci sono ricadute?

Sicuro! A volte di breve, a volte di lunga durata. Ecco perché non mi pare bene che persone che hanno beneficiato da poco di un cambiamento si mettano subito ad aiutare altre persone afflitte da problemi di omosessualità; come si fa – certamente con le migliori intenzioni – in certi ambienti di ex-gay cristiani. Tutti i cambiamenti nelle strutture emotive e comportamentali procedono per alti e bassi. Per questo i gay hanno buon gioco a citare casi di ricaduta per dimostrare che “il cambiamento è impossibile”. Chi dà rilievo a questi casi, senza tenere conto di quello che ci insegnano i resoconti e le autobiografie di persone che hanno conosciuto un cambiamento radicale, è che non si vuol togliere i paraocchi.

Come viene seguita la raccomandazione dell’APA del 2000, che sconsiglia la terapia?

Gli psicologi che l’omosessualità la trattano fanno spallucce: vedono chiaramente che qui la posizione dell’APA non è scientifica, ma politica. Tanto più che negli ultimi anni si comincia a sentire anche altra musica. Poco fa l’ex Presidente dell’APA degli psicologi (American Psychological Association), ha espresso la sua convinzione che agli omosessuali deve essere riconosciuta la libertà di accedere alla terapia. Pure l’American Counselling Association (per psicologi che praticano l’orientamento) si è fatta sostenitrice del principio che alle persone con tendenze omosessuali va lasciata la libertà di scegliere se farsi trattare o no. Tali prese di posizione sarebbero impensabili, se l’esperienza insegnasse che tali trattamenti sono dannosi. Articoli in cui si fanno presenti risultati positivi di trattamenti sono già apparsi in riviste specializzate di psicologia (p.e. in un numero di Professional Psychology: Research and Practice, 2002).

Che pensa dell’affermazione secondo la quale i trattamenti dell’omosessualità sarebbero una forma di discriminazione?

L’ideologia gay non fa che capovolgere la realtà. Non sono i terapeuti a discriminare, ma proprio questi omosessuali accecati. Moltissime persone con tendenze omosessuali, che non hanno intenzione di aderire al movimento gay e alle sue follie, non hanno a chi affidarsi per affrontare i loro problemi. Molti vorrebbero cambiare, ma non sanno come fare. Lo insegna l’esperienza: ogni volta che si rende noto al pubblico il nome di un terapeuta che tratta l’omosessualità, questo si vede sommerso da una valanga di richieste di orientamento e aiuto. Queste persone, che o non hanno simpatia per l’ideologia e lo stile di vita gay, o ne sono rimaste deluse, vengono zittite dall’establishment gay, vengono schernite se esprimono i loro desideri, e messe alla gogna se, poi, si azzardano a rendere nota la storia del loro cambiamento. Proprio perché l’offerta di aiuto costruttivo da parte della psichiatria e della psicologia è scarsa o nulla, è sorto – come una necessità – il movimento degli ex-gay. «Se tutto quello che ci sanno dire è che dobbiamo metterci a vivere da omosessuali, dobbiamo cercare di risolvere il problema da soli». È evidente che, chi più chi meno, i gruppi di auto-aiuto hanno un che di dilettantistico, ma in generale il movimento ex-gay è un fenomeno molto positivo, che dà speranza. Una spina nel fianco per il movimento gay, ma un grande sostegno per le persone coinvolte da questa problematica. Presenta molte analogie con l’AA, l’associazione degli alcolisti anonimi.

La dimensione morale della psiche

Quasi tutte le organizzazioni ex-gay hanno un fondamento cristiano. Secondo il movimento gay, esse insegnano alle persone a reprimere i propri sentimenti sovrapponendovi le norme morali cristiane.

Anche qui devo osservare che i gay capovolgono la realtà. Proprio loro insegnano a reprimere: a reprimere gli aspetti sani e normali che sono sempre presenti in persone con sentimenti omosessuali, come, per esempio, sentimenti eterosessuali che spesso si manifestano in forma attenuata, e a reprimere, in ogni caso, il buon senso, e la voce della coscienza. D’altra parte, alcuni gruppi di ex-gay o loro capi peccano, a mio avviso, di eccessivo carismatismo, e dovrebbero essere più realistici, perché, in fin dei conti, il processo di cambiamento è in gran parte un training da affrontare realisticamente, giorno per giorno; lo stesso vale, d’altra parte, per qualsiasi vittoria su deviazioni evolutive e nevrosi. Questo non basta, però, per affermare che tutto quello che fanno questi gruppi, ciascuno con il suo stile, sia inutile. Ci sono, peraltro, altri gruppi, nei confronti dei quali questa mia critica non è pertinente, o lo è di meno. Anche loro si servono delle conoscenze psicologiche sviluppate e approfondite negli ultimi decenni, proprio – si noti! – nel periodo in cui l’ambiente ufficiale si è reso sempre più repressivo nei confronti dei tentativi di cambiamento.
Tanto più che una profonda fede personale è già un fattore che dà orientamento alla vita interiore, aiuta a risanare i propri sentimenti e conferisce speranza, allegria e pace; tutte cose che spesso rendono molto più efficaci gli sforzi di autotrattamento. Questo spiega perché Spitzer ha potuto osservare che il fattore “religione” ha in sé evidenti virtù terapeutiche. Noti che Spitzer non è credente: è un ebreo libero pensatore ed ateo. Ma è un fatto che la psiche ha una dimensione spirituale e morale, che non può essere trascurata da una psicoterapia che voglia andare a fondo: si tratti di deviazioni sessuali, nevrosi, delinquenza o addirittura psicosi. L’odio nutrito dai gay ideologizzati contro l’autentico spirito cristiano è, in fin dei conti, un’avversione alla coscienza; nel fondo del loro animo si sentono accusati, perché – lo vogliano o no – la vita da omosessuale è un peso per la loro coscienza. Ecco il perché della veemenza con cui sentono il bisogno di giustificarsi, sia nei confronti del mondo esterno sia nei confronti di loro stessi.
Quanto alla repressione o alla cosiddetta “rimozione” di sentimenti omosessuali, bisogna fare una distinzione. “Rimuovere” significa negare di avere determinati sentimenti o motivazioni; cosa che, naturalmente, non è positiva. Ma imparare a controllare e (come io preferisco dire) contenere coscientemente tendenze e passioni immature, egocentriche e autodistruttive, è indispensabile per raggiungere la salute psichica e l’equilibrio emotivo. Per molti omosessuali il sesso è un’ossessione, e sono totalmente in balìa dei loro impulsi. Soffrono la massima privazione di libertà. È come per l’alcolismo: quanto più si impara a contenere gli impulsi non desiderati, tanto più libertà si conquista. Chi impara a contenersi conquista la vittoria. I cambiamenti comportamentali ed emotivi sono il risultato di un apprendimento. Apprendere qualcosa vuol dire smettere qualcos’altro. Ma anche qui l’obiezione dell’ideologia gay è scontata: figurati! Dire “No” alla propria venerata omosessualità? Non sia mai!

Il movimento gay presenta spesso la terapia come coercizione morale.

Come ho già detto, proprio i gay negano la libertà di scelta a chi non vuole pensare ed agire come loro. È come nel caso dell’aborto. Il movimento abortista nega – nonostante le sue dichiarazioni in contrario – libertà alla donna, con vari mezzi, tra i quali la privazione di informazioni veritiere. Il movimento omosessuale non rispetta il principio della libera scelta: agli enti pubblici della Sanità e ai professionisti abilitati deve essere interdetto, secondo loro, qualsiasi “trattamento” che non sia mirato alla “accettazione”, il che significa perversione in salsa sanitaria o psicologica. È vero che, ogni tanto, si sente dire da omosessuali militanti che loro il principio di libera scelta lo rispettano. Un esempio è Le Vay, il ricercatore che tempo fa riteneva di avere riscontrato nel cervello di alcuni uomini omosessuali una caratteristica distintiva. Quelli che la libertà di scelta in ogni caso la rispettano sono proprio il movimento ex-gay e gli orientatori e terapeuti. Chi tratta l’omosessualità sa che non si ottiene niente se il cliente non si rivolge a lui per sincera convinzione, e che un elemento essenziale di qualsiasi cambiamento decisivo è la libera volontà.

La terapia ha come scopo un cambiamento completo e radicale?

Questo è l’ideale, naturalmente! Ma, in pratica, no. Lo scopo immediato è lo “smontaggio” dell’emotività nevrotica ed omosessuale, con le abitudini annesse e connesse; insegnare al cliente come deve lottare con sé stesso e vivere in maniera più costruttiva. Una persona che sia anche solo “migliorata”, pure nei suoi interessi erotici, ha già conseguito una grande vittoria, perché non è sempre necessario, per parlare di “successo”, che il risultato sia perfetto. L’uno avanza più dell’altro. Bisogna, d’altra parte, tenere conto del fatto che anche il punto di partenza differisce da persona a persona, quanto a intensità della nevrosi o resistenza delle abitudini ad essa connesse, in fatto di comportamento, pensieri e sentimenti. È un po’ come per le affezioni reumatiche. Pure queste si presentano in forme più o meno gravi, ma tutti gli interventi, gli strumenti e le medicine che favoriscono il miglioramento del paziente sono benvenuti. Dire che “se non si può garantire un cambiamento perfetto, la terapia, l’orientamento o la formazione non servono a niente” è da miopi; è un’idiozia che, se consideriamo quant’è forte il bisogno che persone con sentimenti omosessuali hanno di un sano aiuto psichico e morale, e spesso di un duraturo sostegno, dobbiamo rigettare con decisione.

Come gruppo sociale di pressione, l’ideologia gay è potente. Riuscirà ad imporre la propria volontà, e a proibire i trattamenti?

Secondo questa ideologia bisogna arrivare ad una profonda “omosessualizzazione” della società, vale a dire a che si consideri normale il comportamento omosessuale e lo si promuova fin dall’infanzia. Ci sono già riusciti più di quanto la maggior parte della gente trent’anni fa avrebbe potuto immaginare. La maggioranza della popolazione non riesce ancora a comprendere quanto sia pericolosa l’ideologia gay. Molti pensano che, in fondo, non sarà questo gran disastro. È un’ingenuità paragonabile a chi negli anni Trenta del secolo scorso non si preoccupava delle teorie razziste che dominavano in Germania: “prima o poi – si pensava – le cose si sistemeranno”. L’ideologia gay è cieca e tiranna. Per di più viene portata avanti con estrema energia dalla “chiesa” laicista, e viene considerata come un ariete per aprire una breccia nel muro delle norme cosiddette tradizionali in materia di sessualità, di “ruoli” uomo-donna, e soprattutto di matrimonio e famiglia normale. È per questo che l’ideologia gay suona come un primo violino nell’orchestra dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) e nei diversi organismi dell’ONU e dell’UE. Questo consapevole accoppiamento di controllo demografico e promozione dell’omosessualità nei programmi dell’ONU e dell’UE presenta analogie ed affinità con analoghi programmi ideati dai nazisti. Questi studiavano come ridurre drasticamente la popolazione degli Slavi in Europa orientale, e vedevano nella normalizzazione dell’omosessualità un’arma psicologica atta a scalzare la morale sessuale tradizionale, portando così ad una riduzione delle nascite. Quanto più si normalizza l’omosessualità nella vita pubblica, tanto più si relativizza la morale sessuale. Pertanto, adesso non facciamoci illusioni: non è un fenomeno che sparirà presto da sé, ma una strategia mondiale, ben studiata e abbondantemente finanziata, attuata con forme più o meno sottili di coercizione. Esiste un pericolo reale che questa ideologia, dopo aver seminato incertezza e dubbio tra le masse, le indottrinerà e tirannizzerà sempre di più, a meno che non ci decidiamo a lanciare una reale controffensiva. Per fare questo bisogna abbandonare l’idea falsamente ottimista che il problema si limiti a quella minima percentuale di persone con sentimenti omosessuali, che bisogna lasciare che decidano per conto loro come si devono comportare nelle loro faccende private.

Un’avversione naturale
Riuscirà l’indottrinamento gay a cambiare il pensiero della gente su sessualità normale ed anormale?

È l’utopia che accarezzano i gay e l’élite intellettuale e politica prigioniera della stessa ideologia. Ma si illudono. Penso che vedremo svilupparsi due ordini di fenomeni – sempre che non ci decidiamo a svegliarci e a reagire energicamente. Da una parte l’ideologia gay estenderà e rafforzerà la sua tirannia su tutti i settori della vita sociale. Sarà l’omosessualizzazione della società. Per fare qualche esempio, sarà sempre più limitata la libertà di scrivere e parlare di omosessualità in un certo modo; sarà interdetta qualsiasi ricerca scientifica che non sia stata approvata da una qualche commissione gay; pubblicazioni e film saranno soggetti ad una censura gay; le chiese si guarderanno dal pronunciare parole di “disapprovazione” sul comportamento omosessuale; tutte le professioni e funzioni sociali saranno soggette al rilascio di un certificato di “buona” condotta, vale a dire di condotta pro-gay, o di una dichiarazione di adesione alla “ortodossia” gay; omosessuali praticanti verranno privilegiati in tutte le maniere possibili, molto al di là del livello della “pari opportunità”; sarà obbligatorio fare sì che i bambini già in tenera età abbiano familiarità con il comportamento omosessuale. Tutto ciò sotto il controllo inquisitorio di un’Autorità Giudiziaria “illuminata” e pro-gay. Sono tutte cose che già adesso si verificano: basta avere occhi per vedere. Possiamo stare sicuri che anche la pedofilia, alla fine, sarà “normalizzata” e propagata; in maniera ipocrita, con il bambino “consenziente” – naturalmente dopo che gli sarà stato lavato abbondantemente il cervello. I pedofili sono sempre stati un’ala influente e attiva del movimento gay, e, una volta che l’omosessualità, con la sfrenatezza e la promiscuità che le sono insiti, avrà raggiunto il giusto grado di istituzionalizzazione, non ci sarà più ragione di continuare a praticare la pedofilia in forma “clandestina” e di negarle la “parità di diritti”. Un piano folle? Certo! Ma chi può contare su potere, denaro, coercizione politica, indottrinamento e media servili, può arrivare molto lontano. Questa è una faccia della medaglia.
Dall’altro lato le masse non assimileranno mai completamente la concezione antinaturale che viene loro imposta. Andrà come con il comunismo. Molti, probabilmente i più, presteranno all’innaturale “religione” omosessuale un culto formale, dettatogli dalla paura, ma si finirà col crederci sempre di meno. Allora il comportamento sociale si farà sempre più schizofrenico: da una parte le persone si comporteranno e parleranno come il potere si aspetta da loro, dall’altra l’avversione naturale per l’omosessualità non farà che aumentare. Sono fenomeni che già adesso vediamo verificarsi sotto i nostri occhi, per esempio in Olanda e in Germania, dove, secondo le illusioni di “accettazione sociale” nutrite dai gay, dovresti aspettarti che l’indottrinamento – qui già in corso da decenni – abbia dato ormai i suoi “frutti”. Al contrario: adesso la stessa parola homo (“omosessuale”) è diventata un insulto tra i giovani olandesi. Non hanno più bisogno di ricorrere ai coloriti sinonimi tradizionali, equivalenti dell’italiano “checca” e “finocchio”. Quanto più lo Stato protegge il lifestyle gay, tanto più isolato si trova ad essere l’omosessuale nei suoi rapporti personali. Senza contare, poi, che la comunità islamica che cresce in Europa non accetterà mai l’indottrinamento gay, e lo considererà sempre un segno di decadenza dell’Occidente o del Cristianesimo. Se ne sono già accorti gli omosessuali attivi di Amsterdam, che pensavano di aver fatto di questa città la loro Mecca. Un’inchiesta piuttosto recente tra i giovani di Monaco di Baviera e dintorni ha dimostrato che il 70% di loro vede l’omosessualità come una cosa “non buona”. Non mancano, peraltro, inchieste manipolate, che possono dare l’impressione erronea che una gran parte del pubblico abbia già assunto un atteggiamento di accettazione nei confronti dell’omosessualità, ma, se le domande si pongono correttamente, si scopre che la maggioranza continua a considerarla anormale, e che, in realtà, quella che sembra accettazione è, invece, indifferenza o correttezza politica. I gruppi omosessuali che hanno ottenuto il permesso di propagare l’idea della loro normalità nelle scuole medie, hanno adottato negli ultimi tempi la tattica di mandare come loro rappresentanti giovani uomini omosessuali dall’aspetto virile e lesbiche dall’aspetto femminile, figure certamente non rappresentative della media degli omosessuali e delle lesbiche; hanno capito, infatti, che “checche” e “virago” ottengono soltanto l’effetto contrario a quello desiderato.
Non mi azzardo a dire in che modo raggiungerà il suo apogeo questa tirannia omosessuale che vediamo avanzare a grandi passi, ma sono sicuro che, prima o poi, finirà. Per la semplice ragione che è troppo anormale. È meglio, però, non aspettare con le mani in mano che si sgonfi da sé, perché, nel frattempo, il fanatismo degli ideologi avrà provocato tanta miseria psichica e un tale caos da farci sprofondare in uno stato di anarchia sessuale e sociale.

A cura di Roberto Marchesini





...situazione alquanto allarmante.

4) Stai cercando di sminuire le fonti che ho citato ed elevare oltre la loro reale affidabilità quelle che hai riportato tu.
Ma in quanto ho riportato io ci sono nomi, citazioni ed argomentazioni...sono riportate le fonti.


5) Relativamente al video ho già avuto modo di vederlo in passato, ma se si legge la risposta di Gerard J. M. van den Aardweg...

Vedi le risposte da me soprariportate alle affermazioni:

Il movimento gay presenta spesso la terapia come coercizione morale.


Quasi tutte le organizzazioni ex-gay hanno un fondamento cristiano. Secondo il movimento gay, esse insegnano alle persone a reprimere i propri sentimenti sovrapponendovi le norme morali cristiane.




Notte!
Mauri
Mil85
00mercoledì 9 aprile 2008 00:27
Re:
MauriF, 09/04/2008 0.02:


4) Stai cercando di sminuire le fonti che ho citato ed elevare oltre la loro reale affidabilità quelle che hai riportato tu.



Allora, Mauri, io ti ho detto che me ne sono tirata fuori, quindi è puerile che mi inserisci un post di sei cartelle (facendo copia incolla tra le altre cose), ho evitato di leggerlo appunto perché vorrei evitare di polemizzare.
Solo questo "punto 4" che mi è saltato all'occhio scorrendo la pagina, ora sarei una manipolatrice? I miei interventi vengono esaminati da qualche eminente psichiatra per arrivare a tale affermazioni? E' vero che da Einstein la realtà è relativa, ma si inizia ad esagerare, qui si sta facendo la fine del "Rolex D'oro oggetto sacro"...
Cmq ok, domani contatterò il Presidente del corso di Laurea di Psicologia della SUN ( Seconda Università degli studi di Napoli, www.unina2.it) e gli chiederò il grado di importanza che la scuola siciliana ha a carattere monidale sulla questioni psichiche e contemporanee... Ora devo solo scrivermi qualcosa da rispondergli alla sua possibile domanda: "Chi?!".
Buona notte

Mil

PS:
Anche a rischio di sembrare scortese, non risponderò al altri interventi e non perché ho qualcosa contro di te ma la discussione è di una tristezza infinita.


MauriF
00mercoledì 9 aprile 2008 07:56
Nessuno ha detto che sei una manipolatrice, ti ho semplicemente obbiettato il fatto che non stai agendo correttamente (ed in un errore ci si può cadere anche inconsapevolmente, non per forza di cose si è "manipolatori").


Ti faccio solo notare che quell'articolo non è un tutt'uno, ma è un collage di articoli di diversa derivazione...e nessuno di questi ha origine nella scuola citata.

La prima parte non ha nulla a che vedere con la posizione cattolica, se leggi te ne rendi conto...
L'ultima è il copia incolla di quanto è scritto su Wikipedia ed abbiamo commentato insieme.
In mezzo c'è la posizione cattolica ripresa da un'articolo che non ha origine nel sito e nella scuola...
E la risposta alle accuse contro la terapia riparativa dell'omosessualità.

Al Presidente che vuoi chiamare in causa presenta semplicemente le questioni alle quali ho fatto riferimento io e cita i nomi e le fonti che sono state citate.
In pratica fatti una stampa, togli la prima parte fino a quando non arriva alla "posizione cattolica", inserisci pure la questione relativa alla teoria riparativa fino a quando inizia il copia/incolla della definizione di Wikipedia.

Ciao
Mauri

Morrighan@
00mercoledì 9 aprile 2008 08:51

Se il prete avesse seguito la pastorale della Chiesa, facendo quello che ha fatto, allora centrerebbe...
Siccome ha seguito una sua personale pastorale, non centra.


Adesso basta!
Il caro cardinal Bertone che tanto si prodiga a firmare documenti contro il mondo gay è uno dei più famosi omosessuali del mondo..
Lo sa tutta l'Italia credo ma in certe zone dove è o è stato Vescovo lo si sa meglio con tanto di nome della persona con cui è stato preso.
Peccato che il "segreto pontificio" colpisca sempre e comunque.
Tant'è quando si parlava dei papabili prima che Benedetto fosse eletto papa, e si diceva tra gli altri nomi il suo, tutti dicevano (tra cui mio padre) "il papa gay no"!
Ma non perchè fosse gay, che probabilmente tranne a qualcuno non fregava niente, perchè uno che predica così tanto il peccato nell'omosessualità... azz ho sbagliato, nell'atto omosessuale e poi si fa pescare....

Per carità...

Certo Mauri che scrivi certi papiri che è quasi impossibile leggere.
Ti consiglio di leggere la netiquette del regolamento, scrivi cose interessanti ma ti fa passar la voglia...


Mauri nel link che insisti a riportare leggo cose talmente assurde che non mi sento di commentarlo, leggere cose tipo:



Credo che abbia ragione nella maniera più assoluta!

Quasi tutte le organizzazioni ex-gay hanno un fondamento cristiano. Secondo il movimento gay, esse insegnano alle persone a reprimere i propri sentimenti sovrapponendovi le norme morali cristiane.



Non avevo nemmeno un dubbio su questo!
Infatti sono proprio i cristiani ad aver creato i pregiudizi che ancora oggi persistono!
Salvo poi avere nomi importanti omosessuali e nasconderli come i pedofili.
Tra l'altro mi piacerebbe che gli amici che dici di avere omosessuali leggessero ciò che scrivi e pensi di loro!

Cmq ok, domani contatterò il Presidente del corso di Laurea di Psicologia della SUN ( Seconda Università degli studi di Napoli, www.unina2.it) e gli chiederò il grado di importanza che la scuola siciliana ha a carattere monidale sulla questioni psichiche e contemporanee.


Invece parlerò con una delle mie più care amiche che è laureata in psicologia a Torino ed ha fatto un master negli Stati Uniti, e ha partecipato ad Alcune importantissime ricerche!
Mauri te l'ho già chiesto: ma la superbia non era peccato?

Nessuno ha detto che sei una manipolatrice, ti ho semplicemente obbiettato il fatto che non stai agendo correttamente (ed in un errore ci si può cadere anche inconsapevolmente, non per forza di cose si è "manipolatori").


O ma chi lo ha detto che sbaglia lei e non tu?
Non ti sembra di esagerare nel pensare che siano sempre gli altri a sbagliare?
Ehi guarda che per i cattolici c'è solo il papa di infallibile non il papa e MauriF...

L'ultima è il copia incolla di quanto è scritto su Wikipedia ed abbiamo commentato insieme.


Ah se è scritto su wikipedia allora si che stiamo certi che è tutto esatto.
Ti vorrei ricordare che scrive chiunque e se io entro lì e voglio correggere lo faccio in tutta tranquillità...
Ma poi wikipedia?
Che fonte autorevole sarebbe scusa?
[SM=g9369] [SM=g9369] [SM=g9369] [SM=g9369] [SM=g9369]
Prima decanti il mondo accademico e poi parli di wikipedia...

MauriF
00mercoledì 9 aprile 2008 13:34
Re:


Adesso basta!
Il caro cardinal Bertone che tanto si prodiga a firmare documenti contro il mondo gay è uno dei più famosi omosessuali del mondo..
Lo sa tutta l'Italia credo ma in certe zone dove è o è stato Vescovo lo si sa meglio con tanto di nome della persona con cui è stato preso.
Peccato che il "segreto pontificio" colpisca sempre e comunque.
Tant'è quando si parlava dei papabili prima che Benedetto fosse eletto papa, e si diceva tra gli altri nomi il suo, tutti dicevano (tra cui mio padre) "il papa gay no"!
Ma non perchè fosse gay, che probabilmente tranne a qualcuno non fregava niente, perchè uno che predica così tanto il peccato nell'omosessualità... azz ho sbagliato, nell'atto omosessuale e poi si fa pescare....

Per carità...



Leggende metropolitane...



Certo Mauri che scrivi certi papiri che è quasi impossibile leggere.
Ti consiglio di leggere la netiquette del regolamento, scrivi cose interessanti ma ti fa passar la voglia...



Scusa, cercherò di essere più conciso...è un mio grosso limite.



Quasi tutte le organizzazioni ex-gay hanno un fondamento cristiano. Secondo il movimento gay, esse insegnano alle persone a reprimere i propri sentimenti sovrapponendovi le norme morali cristiane.
Non avevo nemmeno un dubbio su questo!
Infatti sono proprio i cristiani ad aver creato i pregiudizi che ancora oggi persistono!
Salvo poi avere nomi importanti omosessuali e nasconderli come i pedofili.
Tra l'altro mi piacerebbe che gli amici che dici di avere omosessuali leggessero ciò che scrivi e pensi di loro!



Sono state sollevate obiezioni contro queste affermazioni...e sono altamente plausibili.

Leggi, non è molto lungo:

Tanto più che una profonda fede personale è già un fattore che dà orientamento alla vita interiore, aiuta a risanare i propri sentimenti e conferisce speranza, allegria e pace; tutte cose che spesso rendono molto più efficaci gli sforzi di autotrattamento. Questo spiega perché Spitzer ha potuto osservare che il fattore “religione” ha in sé evidenti virtù terapeutiche. Noti che Spitzer non è credente: è un ebreo libero pensatore ed ateo. Ma è un fatto che la psiche ha una dimensione spirituale e morale, che non può essere trascurata da una psicoterapia che voglia andare a fondo: si tratti di deviazioni sessuali, nevrosi, delinquenza o addirittura psicosi. L’odio nutrito dai gay ideologizzati contro l’autentico spirito cristiano è, in fin dei conti, un’avversione alla coscienza; nel fondo del loro animo si sentono accusati, perché – lo vogliano o no – la vita da omosessuale è un peso per la loro coscienza. Ecco il perché della veemenza con cui sentono il bisogno di giustificarsi, sia nei confronti del mondo esterno sia nei confronti di loro stessi.
Quanto alla repressione o alla cosiddetta “rimozione” di sentimenti omosessuali, bisogna fare una distinzione. “Rimuovere” significa negare di avere determinati sentimenti o motivazioni; cosa che, naturalmente, non è positiva. Ma imparare a controllare e (come io preferisco dire) contenere coscientemente tendenze e passioni immature, egocentriche e autodistruttive, è indispensabile per raggiungere la salute psichica e l’equilibrio emotivo. Per molti omosessuali il sesso è un’ossessione, e sono totalmente in balìa dei loro impulsi. Soffrono la massima privazione di libertà. È come per l’alcolismo: quanto più si impara a contenere gli impulsi non desiderati, tanto più libertà si conquista. Chi impara a contenersi conquista la vittoria. I cambiamenti comportamentali ed emotivi sono il risultato di un apprendimento. Apprendere qualcosa vuol dire smettere qualcos’altro. Ma anche qui l’obiezione dell’ideologia gay è scontata: figurati! Dire “No” alla propria venerata omosessualità? Non sia mai!


Non ho problemi a fare questo tipo di discorsi con i miei amici omosessuali.



Invece parlerò con una delle mie più care amiche che è laureata in psicologia a Torino ed ha fatto un master negli Stati Uniti, e ha partecipato ad Alcune importantissime ricerche!



Io ho fatto catechismo agli adolescenti (guardacaso tra i nostri ragazzi ce n'erano due omosessuali, e per questo ho avuto modo di approfondire con lei) con una mia amica laureata in psicologia ed attualmente ricercatrice a Brescia che partecipa tutt'ora ad importantissime ricerche.
E mi ha confermato quanto è riportato nelle domande/risposte presenti nel link da me citato...
Tra l'altro erano cose sulle quali avevamo già avuto modo di discutere in passato.



Mauri te l'ho già chiesto: ma la superbia non era peccato?



E' un vizio capitale.
Il vizio è qualcosa di più pericoloso del peccato...è più un punto debole che ci lega a se stesso in maniera sempre crescente e può letteralmente incatenarci.



O ma chi lo ha detto che sbaglia lei e non tu?
Non ti sembra di esagerare nel pensare che siano sempre gli altri a sbagliare?



Cavoli quando si dimentica un "secondo me" chissà perchè si trova sempre quello pronto a rinfacciarlo... [SM=g9371]
Per favore contami anche tutti i "secondo me" o "per il punto di vista cattolico" che ho messo, in maniera che risulti evidente che non sono abituato a scrivere le cose in "valore assoluto".

Secondo me sbaglia, ma non mi limito ad affermarlo...ho argomentato la mia posizione.



Ehi guarda che per i cattolici c'è solo il papa di infallibile non il papa e MauriF...



Precisazione doverosa: il Papa è infallibile solo quando parla entro gli ambiti del relativo carisma.



Ah se è scritto su wikipedia allora si che stiamo certi che è tutto esatto.
Ti vorrei ricordare che scrive chiunque e se io entro lì e voglio correggere lo faccio in tutta tranquillità...
Ma poi wikipedia?
Che fonte autorevole sarebbe scusa?

Prima decanti il mondo accademico e poi parli di wikipedia...




Infatti io non l'ho detto per "esaltare" il link (mi sembra di averne già parlato dell'affidabilità di wikipedia), ma per distinguere le parti in cui è diviso quell'articolo.

Ciao
Mauri


Morrighan@
00mercoledì 9 aprile 2008 14:32

Leggende metropolitane...


Mi dispiace doverti dare una grossa delusione ma questa è una certezza al 100%.Cardinal Bertone è omosessuale che ti piaccia o no... a me non crea problemi tra l'altro questa cosa, sai quenti ce ne sono tra preti e pretonzoli?
Peccato solo che PREDICA BENE E RAZZOLA MALE!

Scusa, cercherò di essere più conciso...è un mio grosso limite.


Anche mio in effetti, qui però però mi hai fatto un copia incolla incredibilmente lungo.

L’odio nutrito dai gay ideologizzati contro l’autentico spirito cristiano è, in fin dei conti, un’avversione alla coscienza; nel fondo del loro animo si sentono accusati, perché – lo vogliano o no – la vita da omosessuale è un peso per la loro coscienza. Ecco il perché della veemenza con cui sentono il bisogno di giustificarsi, sia nei confronti del mondo esterno sia nei confronti di loro stessi.


I gay vengono trattati spesso male, emarginati specie dalla chiesa, picchiati da matti estremisti, a volte così tanto discriminati che non gli si da lavoro se si sa che sono gay...
E i pregiudizi scusami ma spesso sono dovuti anche a questa campagna mediatica che la chiesa e il papa in primis fanno di continuo contro l'omosessualità.. cosa dovrebbero pensare dello "spirito cristiano"?
Forse credono nello stesso Dio in cui credi tu,credono in Cristo, in Maria e chissà in quante altre cose come te, ma non credono nell'infallibilità di un papa che li accusa pubblicamente e dietro le quinte nasconde pedofili!

È come per l’alcolismo: quanto più si impara a contenere gli impulsi non desiderati, tanto più libertà si conquista.


Ma come si fa a paragonare l'omosessualità all'alcolismo o alla tossicodipendenza?
Cosa fa di male per la comunità un omosessuale?
Il drogato ne fa invece e anche l'alcolista!

Dire “No” alla propria venerata omosessualità? Non sia mai!


Ecco NON SIA MAI.
Io ti obbligo a dire no ai tuoi impulsi di pregare?
No perchè per te è giusto.
Per loro è giusto essere omosessuali ed è giusto che stiano bene che siano felici.
Vedo molto peggio la propaganda che si fa nelle scuole nell'ora di religione piuttosto che un rapporto omosessuale tra due persone che si amano.

Io ho fatto catechismo agli adolescenti (guardacaso tra i nostri ragazzi ce n'erano due omosessuali, e per questo ho avuto modo di approfondire con lei) con una mia amica laureata in psicologia ed attualmente ricercatrice a Brescia che partecipa tutt'ora ad importantissime ricerche.


Che strano che proprio ora che ce l'ho io tu abbia un'amica esattamente come la mia.
Invece le persone che conosco io la pensano diversamente.
La mia amica C. e la psicologa da cui sono stata per anni in cura per malattie alimentari.
Per cui chi ha ragione?
Sono solo scuole di pensiero differenti. Non ci sono prove che non sia una malattia, ma nemmeno che lo sia!
Certo è che la maggioranza del mondo accademico pensa che non sia una malattia.


E' un vizio capitale.
Il vizio è qualcosa di più pericoloso del peccato...è più un punto debole che ci lega a se stesso in maniera sempre crescente e può letteralmente incatenarci.


Ecco allora il fatto che tu creda di avere sempre ragione non credi sia quantomeno vicino a questo?

o "per il punto di vista cattolico" che ho messo


Il fatto è che nel tuo punto di vista cattolico c'è sottointeso, il punto di vista giusto.
per cui siamo sempre da capo pensi di avere ragione se non sempre il 99% delle volte.

Secondo me sbaglia, ma non mi limito ad affermarlo...ho argomentato la mia posizione.


Anche Mil lo ha fatto e con una quantità ben più alta della tua di link e ricerche accademiche!
Ti ho detto io non dico in assoluto che tu abbia torto, ti ho anche riportato il fatto che certi accademici credono possa essere genetico, per cui nonescludo niente in questo senso, resta il fatto che è una minoranza quella che la pensa in questo modo.
E che sono semplicemente pensieri e ricerche diverse.
Quando le ricerche porteranno a dire che senza nessun ragionevole dubbio l'omosessualità è una malattia, allora forse cambierò idea.
E dico forse perchè se fosse una malattia sarebbe indipendente dalla loro volontà ancor di più e per cui ancor meno un peccato.
Anzi visto che secondo te tutto è creato da Dio perchè li avrebbecreati così?
Non con una malattia, perchè ci sono diverse malattie congenite, ma con una malattia che è peccato... è strano no?

Precisazione doverosa: il Papa è infallibile solo quando parla entro gli ambiti del relativo carisma.


Era una battuta ovviamente...
Fermo restando che non sei infallibile direi. [SM=g8429]

Infatti io non l'ho detto per "esaltare" il link


Parli di mondo acacdemico come se tu citassi fonti inopinabili
e poi citi wikipedia che di accademico ha ben poco se non qualche raro caso...
Adurna(93)
00mercoledì 9 aprile 2008 20:29
Re:
MauriF, 09/04/2008 0.02:

Secondo questa ideologia bisogna arrivare ad una profonda “omosessualizzazione” della società, vale a dire a che si consideri normale il comportamento omosessuale e lo si promuova fin dall’infanzia. Ci sono già riusciti più di quanto la maggior parte della gente trent’anni fa avrebbe potuto immaginare. La maggioranza della popolazione non riesce ancora a comprendere quanto sia pericolosa l’ideologia gay. Molti pensano che, in fondo, non sarà questo gran disastro. È un’ingenuità paragonabile a chi negli anni Trenta del secolo scorso non si preoccupava delle teorie razziste che dominavano in Germania: “prima o poi – si pensava – le cose si sistemeranno”. L’ideologia gay è cieca e tiranna. Per di più viene portata avanti con estrema energia dalla “chiesa” laicista, e viene considerata come un ariete per aprire una breccia nel muro delle norme cosiddette tradizionali in materia di sessualità, di “ruoli” uomo-donna, e soprattutto di matrimonio e famiglia normale. È per questo che l’ideologia gay suona come un primo violino nell’orchestra dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) e nei diversi organismi dell’ONU e dell’UE. Questo consapevole accoppiamento di controllo demografico e promozione dell’omosessualità nei programmi dell’ONU e dell’UE presenta analogie ed affinità con analoghi programmi ideati dai nazisti. Questi studiavano come ridurre drasticamente la popolazione degli Slavi in Europa orientale, e vedevano nella normalizzazione dell’omosessualità un’arma psicologica atta a scalzare la morale sessuale tradizionale, portando così ad una riduzione delle nascite. Quanto più si normalizza l’omosessualità nella vita pubblica, tanto più si relativizza la morale sessuale. Pertanto, adesso non facciamoci illusioni: non è un fenomeno che sparirà presto da sé, ma una strategia mondiale, ben studiata e abbondantemente finanziata, attuata con forme più o meno sottili di coercizione. Esiste un pericolo reale che questa ideologia, dopo aver seminato incertezza e dubbio tra le masse, le indottrinerà e tirannizzerà sempre di più, a meno che non ci decidiamo a lanciare una reale controffensiva. Per fare questo bisogna abbandonare l’idea falsamente ottimista che il problema si limiti a quella minima percentuale di persone con sentimenti omosessuali, che bisogna lasciare che decidano per conto loro come si devono comportare nelle loro faccende private.



L'omosessualità adesso sarebbe un modo per controllare le nascite? Se così fosse non basterebbe avere rapporti anali con persone dell'altro sesso, visto anche che questi sono già stati normalizzati? Scusa, ma non mi sembra che le persone omosessuali e coloro che le rispettano mirino a questo...
E poi vorrebbero farci diventare tutti omosessuali?
Poi non mi sembra che si stia attuando una "promizione dell'omosessualità sin dall'infanzia", ma al limite una promozione del rispetto degli omosessuali...
Certo che non è un fenomeno che non sparirà da sè, e perchè dovrebbe? Io non riesco a capire quale sarebbe questo terribile male portato dall'omosessualità... danneggerebbero le "famiglie normali"? Come? Semplicemente non formandone? Perchè? Perchè così non si riproducono? Allora qui torniamo al triste discorso sesso=riproduzione...[SM=g9709]
MauriF
00giovedì 10 aprile 2008 00:16
Re:


Mi dispiace doverti dare una grossa delusione ma questa è una certezza al 100%.Cardinal Bertone è omosessuale che ti piaccia o no... a me non crea problemi tra l'altro questa cosa, sai quenti ce ne sono tra preti e pretonzoli.
Peccato solo che PREDICA BENE E RAZZOLA MALE!



Mi dispiace ma non sono rimasto deluso...le leggende mi fanno sorridere.

Se poi si spingono ad affermare che "razzola pure male"... [SM=g9371]



Anche mio in effetti, qui però però mi hai fatto un copia incolla incredibilmente lungo.



Hai ragione...mea culpa.
Ho esagerato.




L’odio nutrito dai gay ideologizzati contro l’autentico spirito cristiano è, in fin dei conti, un’avversione alla coscienza; nel fondo del loro animo si sentono accusati, perché – lo vogliano o no – la vita da omosessuale è un peso per la loro coscienza. Ecco il perché della veemenza con cui sentono il bisogno di giustificarsi, sia nei confronti del mondo esterno sia nei confronti di loro stessi.


I gay vengono trattati spesso male, emarginati specie dalla chiesa, picchiati da matti estremisti, a volte così tanto discriminati che non gli si da lavoro se si sa che sono gay...
E i pregiudizi scusami ma spesso sono dovuti anche a questa campagna mediatica che la chiesa e il papa in primis fanno di continuo contro l'omosessualità.. cosa dovrebbero pensare dello "spirito cristiano"?
Forse credono nello stesso Dio in cui credi tu,credono in Cristo, in Maria e chissà in quante altre cose come te, ma non credono nell'infallibilità di un papa che li accusa pubblicamente e dietro le quinte nasconde pedofili!



La Chiesa non emargina affatto i gay, sono i gay che vedono di rimanere il più distanti dalla Chiesa perchè, come detto da quanto hai quotato, per loro la Chiesa è rappresentativa della coscienza che contraria le loro scelte.

I gay non ce l'hanno esclusivamente con il Papa, ma in generale con la religione cristiana.

Per quanto riguarda la fede, se essa è manipolata e orientata nella direzione che decidono loro...la mia non è la loro fede.
Dio si rivela, noi dobbiamo accogliere la rivelazione con umiltà...non plasmarla a seconda di quanto ci aggrada maggiormente.




È come per l’alcolismo: quanto più si impara a contenere gli impulsi non desiderati, tanto più libertà si conquista.


Ma come si fa a paragonare l'omosessualità all'alcolismo o alla tossicodipendenza?
Cosa fa di male per la comunità un omosessuale?
Il drogato ne fa invece e anche l'alcolista!



Se è vista nella qualità di "vizio" il paragone è alquanto accettabile...

Il paragone non era a livello di "male che viene fatto alla comunità", ma di metodo di contenimento degli impulsi non desiderati e, quindi di riparazione del "vizio".


Dire “No” alla propria venerata omosessualità? Non sia mai!


Ecco NON SIA MAI.
Io ti obbligo a dire no ai tuoi impulsi di pregare?
No perchè per te è giusto.
Per loro è giusto essere omosessuali ed è giusto che stiano bene che siano felici.
Vedo molto peggio la propaganda che si fa nelle scuole nell'ora di religione piuttosto che un rapporto omosessuale tra due persone che si amano.



Sulla stregua del discorso sopracitato....dire "no" alla propria venerata bottiglia di vino? Non sia mai!

Il senso dell'affermazione è questa...

Io non ho "impulsi a pregare"...anzi, la preghiera spesso e volentieri (soprattutto prima di iniziare) può essere uno sforzo ed un sacrificio.

Quando discutiamo di omosessualità stiamo parlando, secondo l'opinione sopraticata, di una nevrosi.

Quello che tu vedi molto peggio è affare tuo.
Anche secondo me ci sono atti molto peggiori (alla fine è un disturbo che fa male alla persona stessa...), ma non per questo l'atto omosessuale lo vedo come qualcosa di corretto.




Io ho fatto catechismo agli adolescenti (guardacaso tra i nostri ragazzi ce n'erano due omosessuali, e per questo ho avuto modo di approfondire con lei) con una mia amica laureata in psicologia ed attualmente ricercatrice a Brescia che partecipa tutt'ora ad importantissime ricerche.


Che strano che proprio ora che ce l'ho io tu abbia un'amica esattamente come la mia.
Invece le persone che conosco io la pensano diversamente.
La mia amica C. e la psicologa da cui sono stata per anni in cura per malattie alimentari.
Per cui chi ha ragione?
Sono solo scuole di pensiero differenti. Non ci sono prove che non sia una malattia, ma nemmeno che lo sia!
Certo è che la maggioranza del mondo accademico pensa che non sia una malattia.




La mia amica Elisa esiste ed è laureata in psicologia e lavora a Brescia, come ti ho detto. Di solito non mi invento balle per dare sostegno alle mie argomentazioni.

Cosa ha detto la tua amica?

La situazione del mondo accademico, in merito, non è così chiara come l'hai espressa tu.




E' un vizio capitale.
Il vizio è qualcosa di più pericoloso del peccato...è più un punto debole che ci lega a se stesso in maniera sempre crescente e può letteralmente incatenarci.


Ecco allora il fatto che tu creda di avere sempre ragione non credi sia quantomeno vicino a questo?



No.




o "per il punto di vista cattolico" che ho messo


Il fatto è che nel tuo punto di vista cattolico c'è sottointeso, il punto di vista giusto.
per cui siamo sempre da capo pensi di avere ragione se non sempre il 99% delle volte.



Ah, guarda, se mi stai cercando di far passare il concetto che tu...adesso...non credi di essere nel giusto argomentando la tesi opposta a quella che sostengo io, allora chiudiamo qui il discorso.

Ciascuno crede di essere nel giusto quando discute di qualcosa.




Secondo me sbaglia, ma non mi limito ad affermarlo...ho argomentato la mia posizione.


Anche Mil lo ha fatto e con una quantità ben più alta della tua di link e ricerche accademiche!
Ti ho detto io non dico in assoluto che tu abbia torto, ti ho anche riportato il fatto che certi accademici credono possa essere genetico, per cui nonescludo niente in questo senso, resta il fatto che è una minoranza quella che la pensa in questo modo.
E che sono semplicemente pensieri e ricerche diverse.
Quando le ricerche porteranno a dire che senza nessun ragionevole dubbio l'omosessualità è una malattia, allora forse cambierò idea.
E dico forse perchè se fosse una malattia sarebbe indipendente dalla loro volontà ancor di più e per cui ancor meno un peccato.
Anzi visto che secondo te tutto è creato da Dio perchè li avrebbecreati così?
Non con una malattia, perchè ci sono diverse malattie congenite, ma con una malattia che è peccato... è strano no?



Come ho già detto...ho visto link di siti gay, più che altro...e non ho visto ricerche accademiche ed argomentazioni.

Relativamente a minoranze e maggioranze...non è scendendo in piazza, come sopra ipotizzato, che si tasta il consenso accademico.

Poi io non appoggio l'ipotesi di patologia genetica e biologica...
Ma, ammesso anche che l'omosessuale nascesse biologicamente così...il fatto di esserlo non è un "peccato". Il peccato è sempre un'azione che deriva da una scelta.




Precisazione doverosa: il Papa è infallibile solo quando parla entro gli ambiti del relativo carisma.


Era una battuta ovviamente...
Fermo restando che non sei infallibile direi. [SM=g8429]



Sicuramente. [SM=g8429]




Infatti io non l'ho detto per "esaltare" il link


Parli di mondo acacdemico come se tu citassi fonti inopinabili
e poi citi wikipedia che di accademico ha ben poco se non qualche raro caso...




Non ho un parere così negativo relativamente a wikipedia.
In ogni caso la mia era una precisazione relativa al contenuto del link che ho riportato.

Notte!
Mauri


MauriF
00giovedì 10 aprile 2008 00:25
Re: Re:
Adurna(93), 09/04/2008 20.29:



L'omosessualità adesso sarebbe un modo per controllare le nascite? Se così fosse non basterebbe avere rapporti anali con persone dell'altro sesso, visto anche che questi sono già stati normalizzati? Scusa, ma non mi sembra che le persone omosessuali e coloro che le rispettano mirino a questo...
E poi vorrebbero farci diventare tutti omosessuali?
Poi non mi sembra che si stia attuando una "promizione dell'omosessualità sin dall'infanzia", ma al limite una promozione del rispetto degli omosessuali...
Certo che non è un fenomeno che non sparirà da sè, e perchè dovrebbe? Io non riesco a capire quale sarebbe questo terribile male portato dall'omosessualità... danneggerebbero le "famiglie normali"? Come? Semplicemente non formandone? Perchè? Perchè così non si riproducono? Allora qui torniamo al triste discorso sesso=riproduzione...[SM=g9709]



Si sta parlando precisamente di "lobby gay".

Relativamente a quanto espresso nel "quote" è un parere personale dello studioso che ho citato.
Appoggio la sua visione, personalmente.

L'uomo tende ad avere rapporti sessuali non semplicemente di carattere anale, quindi meglio l'omosessualità come strumento di controllo delle nascite.

L'omosessualità, spece se promossa a livello educativo e pedagogico, ha grandi possibilità di affermarsi nelle generazioni.

Quella che ha fatto lo studioso era solo una predizione di ciò che può accadere in futuro...fatta però sulla scia di eventi che viviamo quotidianamente e che possiamo constatare.
Il primo fra tutti la depatologizzazione dell'omosessualità.

L'omosessualità, secondo l'articolo che ho postato, ha il suo carattere negativo poichè è una nevrosi...
Se leggi per intero l'articolo a domande e risposte (relativamente alla parte che definisce il punto di vista cattolico), trovi ben chiarti questi punti.

Ciao!
Mauri

Mil85
00giovedì 10 aprile 2008 02:26
Re: Re:
MauriF, 10/04/2008 0.16:

ho visto link di siti gay, più che altro...




E ti sei andato a confessare dopo esserci entrato?

Il plurale e il singolare esistono per ovvie ragioni, "i siti gay" e quindi "il sito gay" - mi rendo conto che è conveniente girare le frittate - infatti ho citato: gay.tv ... Il quale si è semplicemente limitato a copiare l'articolo, non l'ha scritto lui... Perché se io adesso creo "IL sito di Milena" e mi copio e incollo tutti gli articoli del Times e del newyorker non credo che se qualcuno li citasse dando il link del mio sito questo li renderebbe meno autorevoli... Poi ho elencato:

1) Consigli on-line gratuiti di medici psicologi ( NON è UN SITO GAY)
2) Enrico Oliari che nel suo sito su tematica omosessuale ha presentato il lavoro della dott.ssa Gandolfi che è eterosessuale.
3) Le due teorie sull'omosessualità ( NON è UN SITO GAY )
4) PSYCHOMEDIA che ha riportato una traduzione del Psychoanalysis and homosexuality at the postmodern millennium ( NON è UN SITO GAY)
5) OMOSOFIA, sito che tratta tematiche sulla cultura e sulla psicologia dal punto di vista omosessuale, anche se ahime non si puo scaricare materiale pornografico...
6) Albanesi.it (NON è UN SITO GAY)

Quindi questo "siti gay, più che altro" ne ho presentati 7 ( certo avrei potuto continuare all'infinito visto che ero solo alla seconda pagina della ricerca), quindi "più che altro" indica che 4 sono gay, quali?
Ma poi... Anche se fossero stati gay tutti e 7? Ahhhh... che stupida, le parole di un gay hanno poco peso visto che sono pronunciate da un malato di mente.

Avevo detto che non replicavo, infatti non sto replicando sulla questione delle "origini dell'omosessualità" o sulla posizione della Chiesa nella faccenda (anche perché ci sono più speranze che il mio cane mi chiami "mamma" invece di far cambiare idea ad altri), ma non permetterò di certo che le mie parole vengano contorte o che io abbia cercato di argomentarmi su "siti gay" che nel contesto della frase era di un dispregiativo assodato.
Ritorno nel mio silenzio, certo finché non verrò nuovamente traviata.


Mil

Morrighan@
00giovedì 10 aprile 2008 12:12
Ridi ridi pure se ti fa piacere ma è stato il vescovo della mia città (purroppo), e non soloho avuto diciamo l'"onore" di conoscerlo personalmente.
Comunque ti ripeto ci sono delle prove che sia così potrei persino fare il nome di una delle persone che ebbe rapporti con il cardinale e che diede delle prove. Non vorrei però che in uno dei tentativi di oscurantismo del vaticano, rientrasse anche una denuncia per me!
In ogni caso so quello che dico, e Cardinal Bertone è omosessuale, e se non lo è è peggio ancora perchè rapporti omosex li ha avuti altrochè!

La Chiesa non emargina affatto i gay, sono i gay che vedono di rimanere il più distanti dalla Chiesa perchè, come detto da quanto hai quotato, per loro la Chiesa è rappresentativa della coscienza che contraria le loro scelte.

I gay non ce l'hanno esclusivamente con il Papa, ma in generale con la religione cristiana.

Per quanto riguarda la fede, se essa è manipolata e orientata nella direzione che decidono loro...la mia non è la loro fede.

Quando discutiamo di omosessualità stiamo parlando, secondo l'opinione sopraticata, di una nevrosi.




TU HAI I PARAOCCHI!

Se è vista nella qualità di "vizio" il paragone è alquanto accettabile...

Il paragone non era a livello di "male che viene fatto alla comunità", ma di metodo di contenimento degli impulsi non desiderati e, quindi di riparazione del "vizio".



Sono due cose completamente differenti.

Quando discutiamo di omosessualità stiamo parlando, secondo l'opinione sopraticata, di una nevrosi.



Secondo l'opinione di pochissime persone. Il fatto che tu la condivida non inmplica che sia esatta, come il fatto che io condivida quella opposta non implica che sia esatta quella opposta.

ma non per questo l'atto omosessuale lo vedo come qualcosa di corretto.



Io non lo vedo nè come corretto nè come scorretto...
LO VEDO SOLO COME AMORE.

Cosa ha detto la tua amica?

La situazione del mondo accademico, in merito, non è così chiara come l'hai espressa tu.



Semplicemente che Dalle ultime ricerche effettuate non si può nel modo più assoluto parlare nè di nevrosi nè di malattia mentale.
Le ho anche parlato dela fatto del paragone con droga e alcolismo.
Bè ha riso di cuore, dicendo che sono teorie semplicistiche di chi vuole denigrare ad ogni costo l'omosessualità.
Uh ma la mia amica per te deve essere un'eretica perchè è buddhista.
Ecco perchè capisce l'omosessualità, non perchè ha studiato anni e si è diplomata con 110 e lode, non perchè ha fatto master, e partecipa a ricerche in tutto il mondo, perchè è un'eretica.

Ah, guarda, se mi stai cercando di far passare il concetto che tu...adesso...non credi di essere nel giusto argomentando la tesi opposta a quella che sostengo io, allora chiudiamo qui il discorso.

Ciascuno crede di essere nel giusto quando discute di qualcosa.


Certo che credo di aver ragione in questo caso MA NON SEMPRE COME FAI TU.
E quando sbaglio sono in grado di riconoscerlo cosa che tu non fai.


Mil io ho citato anche siti assolutamente neutri e titoli di saggi e ricerche ma è meglio wikipedia, quando da ragione.
Lui ha la sua idea e direbbe qualsiasi cosa.
Sono basita da quanto certe persone riescano a rigirare la frittata e cercare di fare propaganda sottle sottointesa in qualsiasi cosa dicono e fanno.
Mi dispiace dover notare questo, perchè rispetto molto Mauri e la sua intelligenza, ma non riesco ad accettare certe cose.
Del resto LA CHIESA NON HA FORMATO LA CARTA DEI DIRITTI DELL'UOMO, per cui cosa mi cruccio a fare se nemmeno chi prega carità, e amore crede nei diritti dell'uomo?

Visto che a Mauri piace tanto Wikipedia vorrei riportare questo passo proprio da wikipedia:
“Nel 1973 l'autorevole American Psychiatric Association (APA) prese atto dell'assenza di prove scientifiche che giustificassero la precedente catalogazione dell'omosessualità come patologia psichiatrica, cancellandola dal suo elenco delle malattie mentali, il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. La decisione arrivò solo dopo un sofferto dibattito, durato decenni, aperto dalle ricerche di Evelyn Hooker su soggetti non psichiatrici (soprattutto dal suo fondamentale "The adjustment of the male overt homosexual", del 1957), e accelerato da un'azione di contestazione da parte di psichiatri vicini alle idee del neonato movimento di liberazione omosessuale. Il capofila di questa battaglia fu lo stimato psichiatra (non gay) Judd Marmor (1910-16 dicembre 2003), autore di numerosi studi in materia di omosessualità, che sarebbe successivamente stato presidente dell'APA nel 1975-1976.”

Direi che anche wikipedia non è proprio a favore di quello che hai detto come L’ASSOCIAZIONE AMERICANA DEGLI PSICHIATRI quindi non uno solo, non solo la tua amica Mauri ma tanti tanti pscichiatri…
Per altro è dal 1973 che l’anno cancellata dall’elenco delle malattie quindi…
Naturalmente ricomparve (o almeno così dice sotto wikipedia) grazie agli oppositori (comunque in forte minoranza).
web4health.info/it/answers/sex-homosex-not-therapy.htm
Questo sito chiarisce bene più di una questione. Ma ritengo importante citare questa frase:
“E per finire l’omosessualità è scomparsa da diversi anni anche dai manuali psichiatrici non essendo più considerata una malattia psichiatrica. Quindi, se non ci sono altri tipi di sintomi (tipo depressione, ansia, etc.) una persona omosessuale che viva in maniera soddisfacente la sua sessualità non necessita di alcuna terapia”
A rispondere è un medico, non omosessuale. Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta Junghiano è responsabile del servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la casa di cura "Malatesta Novello" di Cesena. Lavora privatamente a Rimini e a Chiavari.
www.albanesi.it/Mente/omo.htm (già citato da Mil)
secondonatura.blogspot.com/2007/07/l-omosessualit-o-no-una-malat...
Altro sito non Gay.
www.psicologiaitinerante.it/eugenio_sabatini/omosessualita_cin...
Altro sito non gay
www.davidpuente.net/?p=1017

ora però voglio citare anche alcuni link di chi dice è una malattia per far notare una cosa.
www.narth.com/docs/omos.html (sito cattolico)
www.peacereporter.net/default_news.php?idn=49588 (sito non cattolico ma il titolo è: Leader religiosi: l'omosessualità è una malattia curabile)
chiesacattiva.blogspot.com/2008/02/la-chiesa-cattolica-cura-lomosessualit ( intitola addirittura LA CHIESA CATTOLICA CURA L’OMOSESSUALITA’)
www.mentecritica.net/omosessualita-guarire-si-puo/democrazia-e-diritti/diabolicomar...
(altra roba cattolica addirittura qui trovate anche il nome delle pastiglie per curarsi fantastico)
Io mi sto chiedendo come mai invece chi considera l’omosessualità una malattia è solo cattolico? O sono persone di chiesa o comunque fortemente cattoliche.
Tutti gli altri e q qui si parla di scienza non ne sono convinti.
Ho cercato s u google e ho visitato circa 12 pagine di ricerca.
E su 12 pagine chi afferma che è una malattia sono solo i cattolici!! E poi non fanno propaganda.
Scusate se mi sono dilungata ma in realtà non è mlto lunga da leggere sono quasi solo link.
Morrighan@
00giovedì 10 aprile 2008 12:14
scusate ho fatto un po' di casino colquote spero si capisca lo stesso
MauriF
00giovedì 10 aprile 2008 13:12
Allora:

1) Il primo è relativa ad un intervento striminzito, abbastanza vago e non argomentato.

2) La dott.Gandolfi ha tutti gli estremi per prendere una posizione simile poichè ha chiare motivazioni politiche per farlo:
www.partitosocialista.it/site/elezioni-2008_le-liste-elettorali_camera-dei-deputati_emilia-romagna/373/emilia-roma...

e, per quanto riguarda il suo intervento è stato ben commentato nella risposta che ho postato io relativamente alla terapia dell'omosessualità...
Ribadisco che è un'assurdità la sua affermazione: "apa e l’oms, quindi l’intera comunità medico-scientifica internazionale".

Vedi quanto affermato relativamente all'APA e all'OMS...che non rappresentano assolutamente l'intera comunità medico-scientifica internazionale.
Ad esempio c'è un altro APA che la dott.Gandolfi ha POLITICAMENTE evitato di menzionare, e diversi altri organismi che non sono l'OMS e l'APA degli psichiatri.

Quello che mi preme evidenziare però è questa frase SCONCERTANTE:

La vecchia concezione dell’omosessualità vista come una patologia è stata scardinata principalmente da due fattori: la ricerca empirica e l’azione costante dei movimenti per i diritti dei gay e delle lesbiche.

A parte che questa è una cavolata poichè anche lei, poi , si affretta ad affermare (affermazione per lei dolorosa ma doverosa per darsi credibilità):
“allo stato attuale, non sono state ancora individuate con sicurezza le cause specifiche dell’omosessualità [e] nemmeno dell’eterosessualità” (Montano, 2000).

poi è assurdo affermare che "la ricerca empirica" abbia dato i risultati che ha affermato....e che NON argomenta assolutamente.
La questione dell'omosessualità naturale è stata ben affrontata ed argomentata nell'articolo che ho riportato io.
Poi L'AZIONE COSTANTE DEI MOVIMENTI PER I DIRITTI DEI GAY E DELLE LESBICHE!!?!?!?! MA CHE MOTIVAZIONE SCIENTIFICA SAREBBE QUESTA?!?! [SM=g9709]

Ragionateci sopra...

3) Preso da un sito del genere: digilander.libero.it/falcemar/... non riporta fonti nè autori...
E' semplicemente l'elenco di alcune affermazioni in totale assenza di argomentazioni e riferimenti.

4) Fonte APA (psichiatri..non psicologi)...delle cui prese di posizione è già stato discusso nell'articolo da me indicato.
Tra l'altro gran parte di quest'articolo è presente nel link che ho indicato io, prima della posizione cattolica.

5) Vabbè, merita commenti? Un sito di orgoglio gay dove si cerca di contrastare e diffamare l'odiata terapia di cambiamento con tutti i mezzi disponibili...una mossa ben spiegata dal dott. Gerard J. M. van den Aardweg.
Basti vedere come l'APA degli psichiatri non riesce a motivare il suo osteggiamento alla terapia ma cade addirittura in contraddizione.

6) Un semplice resoconto (tra l'altro molto sintetico e striminzito) delle prese di posizione delle quali abbiamo già discusso e che sono già state commentate...nulla di più.


Ripeto che non era mia intenzione farti passare per una che aveva fatto queste scelte in maniera consapevole.
Quello che mi preme sottolineare è che queste prese di posizione hanno caratteri fortemente POLITICI e LOBBISTICI...e di "scientifico" hanno ben poco.

Ciao
Mauri


Morrighan@
00giovedì 10 aprile 2008 14:18

Ribadisco che è un'assurdità la sua affermazione: "apa e l’oms, quindi l’intera comunità medico-scientifica internazionale".



Nessuno ha detto che è tutt la comunità scientifica, ma devi ammettere che è buona parte.
Poi la comunità scientifica intende tutto ciò che è scienza quindi anche mia madre che è medico.
Qui si parla di psichiatri e psicologi, al massimo neurologi...
E la maggioranza la pensa al contario di te.
Io non ho messo solo link dell'apa ma ne ho messi moltissimi.
Ho proposto anche l'argomento su un altro forum dove scrivo perchè lì ci sono tantissimi iscritti (più di 4000) e alcuni sono medici.
Alcuni sono anche cattolici come te convintissimi, per cui non mi puoi dire che porterò solo pareri di parte anzi...

allo stato attuale, non sono state ancora individuate con sicurezza le cause specifiche dell’omosessualità [e] nemmeno dell’eterosessualità” (Montano, 2000).


Con questo direi che hai detto tutto.
Se non ci sono ancora prove specifiche in nessuno senso vuol dire che non hai ragione ad affermare che è una malattia.
Nemmeno io a dire che nn lo è certo, ma tu non puoi dire che senza nessun dubbio è una malattia.
Per cui puoi portarmi tutti i link e i cattolici ce vuoi a dirmi che lo è certamente fino a quando non ci sarann prove certe che non danno nemmeno lo 0,00000000001 % di dubbio per me rimarra una NON PATOLOGIA!

Poi L'AZIONE COSTANTE DEI MOVIMENTI PER I DIRITTI DEI GAY E DELLE LESBICHE!!?!?!?! MA CHE MOTIVAZIONE SCIENTIFICA SAREBBE QUESTA?!?!



Se c'è qualcuno che non può parlare dis cienza è proprio il mondo religioso... questo papa poi che ha sempre rifiutato la scienza e la ostacola in ogni modo appena gli è possibile...

Ascolta sono stati riportati da me e non soloda me un sacco di link, ora non puoi pretendere che tu ne porti uno di parte perchè scritto da cattolici, e tutti ci inginocchiamo davanti alle tue fonti e ci mettiamo a dire che si l'omosessualità è una gravissima malattia.
Basta mettiamoli tutti nei lager sti froci...
Se seguissimo l'idea cattolica finiremmo così. ( naturalmente è solo una cosa esagerta quella cheho detto una provocazione che nemmeno devi cogliere ma sai....)

Vabbè, merita commenti? Un sito di orgoglio gay dove si cerca di contrastare e diffamare l'odiata terapia di cambiamento con tutti i mezzi disponibili...


E chi li merita i commenti i siti cattolici dove si paragonano gli omosessuali ai pedofili?
Perchè non mettiamo anche l'ifibulazione alle donne così non possono provare piacere durante il rapporto, ste macchine da figli.

Quello che mi preme sottolineare è che queste prese di posizione hanno caratteri fortemente POLITICI e LOBBISTICI...e di "scientifico" hanno ben poco.


ma stai scherzando?
Cioè i nostri siti sono tutte baggianate e i siti scritti da preti mancati invece sono fonti scientifiche??
L'APA non è una fonte scientifica e siti cattolici si?
No ma tu non ti rendi conto di ciò che scrivi.

Per me il discorso sull'omosessualità si chiude qui, perchè è inutile parlare con una persona che crede di sapere tutto, che scredita qualsiasi altra fonte se non è cattolica, che no vuole sentir ragione che non sia cattolica.
Non voglio discutere più con chi non discute ma accusa e stop.
Per cui chiudo qui, e non rispondeò ad altro.
Sono solo elice di afermare ancora una volta di essere orgogliosissima di aver scelto un'altra strada differente dal cattolicesimo, che mi permette di avere la mente aperta, e di non dover essere trattata come una pecora.

Sono orgogliosa del mio amico gay, è un ragazzo meraviglioso, non è malato anzi, una persona dolcissima equilibrata intelligente e molto molto colta.
E' educato, generoso, infinitamente bello, e gentile con tutti.
Gli auguro ogni felicità con il suo ttuale fidanzato, e se la gente che gli sta intorno, vuole considerarlo "malato" un diverso solo perchè non hanno sentimenti, perchè non hanno cuore, ok che lo facciano sono convintache lui è migliore di tutti quelli che lo giudicano un malato.
Sono orgogliosa di lui e sarei felice che ci fossero più persone come lui...
Gli auguro di vivere intensamente la sua storia d'amore e di portarla a coronamento un giorno, quando finalmente lo stato italiano smetterà di inginocchiarsi al volere del papa, che nella legge italiana non dovrebbe mettere il suo becco.
Quando questa sudditanza da parte dei nostri politici italiani nei confronti di uno stato dittatore e con mire espansionistiche quale è il Vaticano allora forse finalmente l'amore verrà riconosciuto come tale, e non come malattia.
Mil85
00giovedì 10 aprile 2008 18:47
Re:
Morrighan@, 10/04/2008 14.18:

e i siti scritti da preti mancati invece sono fonti scientifiche??



Morrighan la parola "preti" mi ha fatto pensare al libro "Reverendo giù le mani" un libro davvero interessante, trovi qualcosa in merito Qui.

Morrighan@, 10/04/2008 14.18:


Sono orgogliosa del mio amico gay, è un ragazzo meraviglioso, non è malato anzi, una persona dolcissima equilibrata intelligente e molto molto colta.
E' educato, generoso, infinitamente bello, e gentile con tutti.



Il mio amico Mario vuole conoscerlo... [SM=g9369]

Morrighan@, 10/04/2008 14.18:


allora forse finalmente l'amore verrà riconosciuto come tale, e non come malattia.



Ma cara Morrighan l'omosessualità non è riconosciuta come malattia, quindi tranquilla l'unico problema degli omosessuali è dover costantemente ignorare chiacchiere di quartiere.

Cmq davvero... tu hai chiuso, io ho chiuso se qualcun'altro vuole dire la sua... anche se
Morrighan@
00giovedì 10 aprile 2008 21:06
di a Mario che se vuole no c'è problema, ma ha un fidanzato molto geloso...
Ha sofferto tanto questo ragazzo vorrei solo vederlo felice finalmente, al riparo da tutti questi "bempensanti" bigotti che poi magari hanno più scheletrinll'armadio di HItler...
MauriF
00giovedì 10 aprile 2008 22:00
Re:

Ridi ridi pure se ti fa piacere ma è stato il vescovo della mia città (purroppo), e non soloho avuto diciamo l'"onore" di conoscerlo personalmente.
Comunque ti ripeto ci sono delle prove che sia così potrei persino fare il nome di una delle persone che ebbe rapporti con il cardinale e che diede delle prove. Non vorrei però che in uno dei tentativi di oscurantismo del vaticano, rientrasse anche una denuncia per me!
In ogni caso so quello che dico, e Cardinal Bertone è omosessuale, e se non lo è è peggio ancora perchè rapporti omosex li ha avuti altrochè!



Secondo me è pure pedofilo...e, nel tempo libero, stupra le donne in nel confessionale...giusto? [SM=g9371]

Lascia perdere le dicerie...io ci sono abituato, vivo in un paese di 4500 abitanti ed a volte anche qui ne sparano di cotte e di crude.
Io ho già 20 morose e sono stato anche "gay" per una volta o due (perchè non sono brutto e ad alcune ragazze mi sono permesso di dire di no perchè non mi piacevano). [SM=g9369]



Sono due cose completamente differenti.



Aggiungi un "secondo me", per piacere...non essere sempre convinta che al 99% hai ragione tu! [SM=g1488263]
Secondo me si tratta della medesima situazione sotto questo punto di vista.



Secondo l'opinione di pochissime persone. Il fatto che tu la condivida non inmplica che sia esatta, come il fatto che io condivida quella opposta non implica che sia esatta quella opposta.



Quando mi elencherai tutti gli psicologi e gli psichiatri del mondo accademico con in parte la loro opinione forse valuterò di un certo peso questa tua affermazione.

Io non sono abituato a condividere ciò che, secondo i miei ragionamenti, non ha riscontro scientifico...
Se mi permetto di avere un'opinione è perchè la vedo ampiamente argomentata.



Io non lo vedo nè come corretto nè come scorretto...
LO VEDO SOLO COME AMORE.



Beh...il pene che penetra l'ano al posto della vagina è qualcosa di contrario alle leggi naturali.

L'amore è un'altra questione...tali problematiche le puoi trovare nel link che ti ho citato quando si parla della felicità nel rapporto fra due persone.



Semplicemente che Dalle ultime ricerche effettuate non si può nel modo più assoluto parlare nè di nevrosi nè di malattia mentale.
Le ho anche parlato dela fatto del paragone con droga e alcolismo.
Bè ha riso di cuore, dicendo che sono teorie semplicistiche di chi vuole denigrare ad ogni costo l'omosessualità.
Uh ma la mia amica per te deve essere un'eretica perchè è buddhista.
Ecco perchè capisce l'omosessualità, non perchè ha studiato anni e si è diplomata con 110 e lode, non perchè ha fatto master, e partecipa a ricerche in tutto il mondo, perchè è un'eretica.



Può anche essere mussulmana o atea che per me il suo parere ha sempre il medesimo valore, cara Morrighan@.

La mia amica invece è di parere opposto, perchè?
E ti assicuro che è altamente aggiornata per quanto riguarda "le ultime ricerche".
Anche lei è laureata con 110 e lode e partecipa a ricerche importantissime qui in Italia...che non è meno di "tutto il mondo".

Forse però è lei ad essere omofoba perchè è cristiana, che dici?
Quindi non può aver ragione...deve avere ragione la tua amica perchè è buddhista e quindi "più aperta"? (a che cosa poi? Ad assimilare l'indottrinamento delle lobby gay dell'APA psichiatri?).

Si continua a parlare delle "ultime ricerche effettuate", ma non ne ho ancora vista traccia...argomentate.
Io vi ho già spiegato che le ricerche sulla presunta omosessualità animale in realtà sono una manciata di sabbia negli occhi di chi ricercava in esse una "naturalizzazione" di ciò che è contronatura.

Le argomentazioni le ho portate, di contro non vedo replica...chissà perchè.



Certo che credo di aver ragione in questo caso MA NON SEMPRE COME FAI TU.
E quando sbaglio sono in grado di riconoscerlo cosa che tu non fai.



Io, quando discuto, parto dal presupposto di aver ragione.
Se non partissi SEMPRE con tale presupposto starei CHIEDENDO...invece quando voglio DISCUTERE parto sempre con il presupposto di aver ragione.

E questo non significa che possa sbagliare...
Però non mi nascondo dietro l'ipocrisia di far finta di non essere convinto al 100% di aver ragione quando inizio una discussione.

E così fa OGNI persona che discute, anche te, anche Mil.
Il non riconoscerlo è un prendere in giro se stessi e gli altri.



Mil io ho citato anche siti assolutamente neutri e titoli di saggi e ricerche ma è meglio wikipedia, quando da ragione.



Macchè "da ragione"?
Hai letto che cosa c'è scritto su wikipedia? C'è scritto esattamente ciò che è riprende anche la dottoressa citata da Mil...cioè che "non si è ancora giunti a scoprire la causa dell'omosessualità".
Leggilo là se ti da fastidio wikipedia.

Non mi sono mai fatto paladino di wikipedia, le citazioni che ho fatto hanno nomi, cognomi e bibliografie.



Lui ha la sua idea e direbbe qualsiasi cosa.
Sono basita da quanto certe persone riescano a rigirare la frittata e cercare di fare propaganda sottle sottointesa in qualsiasi cosa dicono e fanno.
Mi dispiace dover notare questo, perchè rispetto molto Mauri e la sua intelligenza, ma non riesco ad accettare certe cose.



Non sei corretta se dici questo...
Io le mie argomentazioni le ho portate, ma forse sei tu che non ti sei presa la briga di leggerle (troppo lunghe? Forse...ma ciò non ti da il diritto di affermare che direi qualsiasi cosa).



Del resto LA CHIESA NON HA FORMATO LA CARTA DEI DIRITTI DELL'UOMO, per cui cosa mi cruccio a fare se nemmeno chi prega carità, e amore crede nei diritti dell'uomo?



Il primo diritto dell'uomo è di poter essere CURATO...
C'è chi vuole impedire alla scienza di dare anche quest'opzione a chi è omosessuale e vuole cambiare.

QUESTA E' LA CARITA'...non quella falsa delle lobby gay che ti rispondono.



Visto che a Mauri piace tanto Wikipedia vorrei riportare questo passo proprio da wikipedia:
“Nel 1973 l'autorevole American Psychiatric Association (APA) prese atto dell'assenza di prove scientifiche che giustificassero la precedente catalogazione dell'omosessualità come patologia psichiatrica, cancellandola dal suo elenco delle malattie mentali, il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. La decisione arrivò solo dopo un sofferto dibattito, durato decenni, aperto dalle ricerche di Evelyn Hooker su soggetti non psichiatrici (soprattutto dal suo fondamentale "The adjustment of the male overt homosexual", del 1957), e accelerato da un'azione di contestazione da parte di psichiatri vicini alle idee del neonato movimento di liberazione omosessuale. Il capofila di questa battaglia fu lo stimato psichiatra (non gay) Judd Marmor (1910-16 dicembre 2003), autore di numerosi studi in materia di omosessualità, che sarebbe successivamente stato presidente dell'APA nel 1975-1976.”

Direi che anche wikipedia non è proprio a favore di quello che hai detto come L’ASSOCIAZIONE AMERICANA DEGLI PSICHIATRI quindi non uno solo, non solo la tua amica Mauri ma tanti tanti pscichiatri…
Per altro è dal 1973 che l’anno cancellata dall’elenco delle malattie quindi…



La mia amica è PSICOLOGA, non psichiatra...vi è un'APA degli psichiatri ed un APA degli psicologi.

Riprendo dall'articolo:

"Tanto per cominciare, l’APA in questione è quella degli psichiatri, non quella degli psicologi. Pride e Grillini cercano di spacciare la dichiarazione dell’APA del 2000 come l’oracolo intangibile della scienza; ma che cos’è, veramente, l’APA? L’associazione che, nel 1973, senza la minima motivazione scientifica, si è arresa all’assalto di un’aggressiva lobby gay, sostituendo la descrizione classica, scientificamente fondata, di omosessualità come “disturbo” con quella di “condizione”. E questo nonostante che la schiacciante maggioranza degli psichiatri americani pensasse il contrario. Nel corso degli anni successivi questa associazione ha concretato sempre di più questo termine, di “condizione”, che di per sé non significa nulla, dandogli un contenuto sempre più conforme all’ideologia gay, facendone una situazione “normale”. Ci pensi un po’ su: un’associazione di psichiatri proclama che una “condizione” come l’omosessualità maschile, che comporta per una quantità enorme di omosessuali praticanti una promiscuità sfrenata (centinaia di partner nel corso di una vita), sarebbe normale e naturale! E negli ultimi anni tende addirittura a proclamare la normalità della pedofilia, e magari anche quella di disturbi come il sadomasochismo. Che razza di associazione è questa? Chiaramente una suddita del movimento gay, che intende realizzare riforme radicali della società; un’associazione che si comporta così è ormai un gruppo di interesse politico, non è più un’associazione di scienziati e professionisti indipendenti. Di fatto, la situazione presenta analogie con quella della Germania degli anni Trenta del secolo scorso, quando praticamente tutte le organizzazioni mediche e scientifiche abbracciavano ufficialmente le teorie razziste; il che, naturalmente, di scientifico non aveva niente, ma era solo espressione della più miserabile vigliaccheria e correttezza politica. Che questa APA, o meglio il gruppo dei gay che ne fanno parte, e che vi detta legge in fatto di omosessualità, presuma di dare lezioni su ciò che è o non è scientifico, è il colmo dell’arroganza! È chiaro che per loro è scientifico solo ciò che si aggiusta alla loro ideologia."



Naturalmente ricomparve (o almeno così dice sotto wikipedia) grazie agli oppositori (comunque in forte minoranza).
web4health.info/it/answers/sex-homosex-not-therapy.htm
Questo sito chiarisce bene più di una questione.



Mi sono già espresso in riguardo...niente argomentazioni, niente riferimenti chiari, tutto campato per aria.
Affermazioni striminzite.
Poi non c'è niente che è "RICOMPARSO", a chiarirlo è il fatto che il DSM-IV prima includeva l'omosessualità nelle patologie.
C'è semmai qualcosa che è "comparso dal nulla": la depatologizzazione dell'omosessualità e già si sta facendo compiere la medesima strada alla pedofilia.



Ma ritengo importante citare questa frase:
“E per finire l’omosessualità è scomparsa da diversi anni anche dai manuali psichiatrici non essendo più considerata una malattia psichiatrica. Quindi, se non ci sono altri tipi di sintomi (tipo depressione, ansia, etc.) una persona omosessuale che viva in maniera soddisfacente la sua sessualità non necessita di alcuna terapia”
A rispondere è un medico, non omosessuale. Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta Junghiano è responsabile del servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la casa di cura "Malatesta Novello" di Cesena. Lavora privatamente a Rimini e a Chiavari.



Il "manuale psichiatrico" è il DSM IV e le scandalose motivazioni le abbiamo già prese in considerazione ripetutamente...
Adesso tali manuali stanno iniziando a parlare della pedofilia come forma di "neosessualità"...tanto per chiarire a che assurdi livelli le lobby gay stanno spingendo l'APA psichiatri.

Detto questo sul fatto che "le cause dell'omosessualità non sono state ancora chiarite dal punto di vista scientifico" e quindi vale ancora anche l'ipotesi patologica, non ci discutono nemmeno coloro che seguono la manipolazione delle lobby gay, perchè non possono.





Cos'è un blog?
Riporta la testimonianza di un ex-gay....con la domanda "è omofobo pure lui?".

Volevi fare riferimento a qualche particolare risposta?





Riporta la notizia che in Cina non è più considerata patologia...ovviamente, sono già in troppi e non ci stanno più.
Se non si cerca di attuare cinicamente il controllo delle nascite in Cina...dove lo si dovrebbe fare? [SM=g9371]





LOL...chi è questo qui? Che link mi stai mettendo? [SM=g9369]





ora però voglio citare anche alcuni link di chi dice è una malattia per far notare una cosa.
www.narth.com/docs/omos.html (sito cattolico)
www.peacereporter.net/default_news.php?idn=49588 (sito non cattolico ma il titolo è: Leader religiosi: l'omosessualità è una malattia curabile)
chiesacattiva.blogspot.com/2008/02/la-chiesa-cattolica-cura-lomosessualit ( intitola addirittura LA CHIESA CATTOLICA CURA L’OMOSESSUALITA’)
www.mentecritica.net/omosessualita-guarire-si-puo/democrazia-e-diritti/diabolicomar...
(altra roba cattolica addirittura qui trovate anche il nome delle pastiglie per curarsi fantastico)
Io mi sto chiedendo come mai invece chi considera l’omosessualità una malattia è solo cattolico? O sono persone di chiesa o comunque fortemente cattoliche.
Tutti gli altri e q qui si parla di scienza non ne sono convinti.
Ho cercato s u google e ho visitato circa 12 pagine di ricerca.
E su 12 pagine chi afferma che è una malattia sono solo i cattolici!! E poi non fanno propaganda.
Scusate se mi sono dilungata ma in realtà non è mlto lunga da leggere sono quasi solo link.



Sei mal'informata, ci sono molti gruppi protestanti, diversi gruppi aconfessionali, dei gruppi ebraici...
Evidentemente la tua ricerca non è stata molto fruttuosa.

Inoltre il più grande studioso e sostenitore della teoria patologica e della terapia dell'omosessualità era un ebreo ateo...pensa te.

Ciao
Mauri



MauriF
00giovedì 10 aprile 2008 22:55
Re:




Nessuno ha detto che è tutt la comunità scientifica, ma devi ammettere che è buona parte.




Tu hai detto l'intera comunità scientifica...in ogni caso non è nemmeno buona parte ma una minoranza.

La situazione è questa:

ma che cos’è, veramente, l’APA? L’associazione che, nel 1973, senza la minima motivazione scientifica, si è arresa all’assalto di un’aggressiva lobby gay, sostituendo la descrizione classica, scientificamente fondata, di omosessualità come “disturbo” con quella di “condizione”. E questo nonostante che la schiacciante maggioranza degli psichiatri americani pensasse il contrario.



Poi la comunità scientifica intende tutto ciò che è scienza quindi anche mia madre che è medico.
Qui si parla di psichiatri e psicologi, al massimo neurologi...



Visto il contesto nel quale stiamo discutendo, per comunità scientifica si intende quella competente alla materia in discussione...è ovvio.



E la maggioranza la pensa al contario di te.



Non è assolutamente vero...per tale motivo la questione è ampiamente dibattuta (come ricordato dal sito che hai riportato tu, tra l'altro...
e la teoria patologica è considerata equivalente alle altre teorie.



Io non ho messo solo link dell'apa ma ne ho messi moltissimi.



Eh...ho visto come li hai selezionati, scusa l'ironia.



Ho proposto anche l'argomento su un altro forum dove scrivo perchè lì ci sono tantissimi iscritti (più di 4000) e alcuni sono medici.
Alcuni sono anche cattolici come te convintissimi, per cui non mi puoi dire che porterò solo pareri di parte anzi...



Te l'ho già adetto, che importano sono le posizioni degli accademici e le loro argomentazioni.
Stop...ciò che ha a che fare con la popolarità o meno non mi interessa...personalmente parlando.




allo stato attuale, non sono state ancora individuate con sicurezza le cause specifiche dell’omosessualità [e] nemmeno dell’eterosessualità” (Montano, 2000).


Con questo direi che hai detto tutto.
Se non ci sono ancora prove specifiche in nessuno senso vuol dire che non hai ragione ad affermare che è una malattia.
Nemmeno io a dire che nn lo è certo, ma tu non puoi dire che senza nessun dubbio è una malattia.
Per cui puoi portarmi tutti i link e i cattolici ce vuoi a dirmi che lo è certamente fino a quando non ci sarann prove certe che non danno nemmeno lo 0,00000000001 % di dubbio per me rimarra una NON PATOLOGIA!



Scientificamente non si procede così, nel senso che vengono fatte teorie e si assumono come vere cercandone l'attestazione empirica.
Fintantochè una teoria non viene confutata non può essere rifiutata.




Poi L'AZIONE COSTANTE DEI MOVIMENTI PER I DIRITTI DEI GAY E DELLE LESBICHE!!?!?!?! MA CHE MOTIVAZIONE SCIENTIFICA SAREBBE QUESTA?!?!



Se c'è qualcuno che non può parlare dis cienza è proprio il mondo religioso... questo papa poi che ha sempre rifiutato la scienza e la ostacola in ogni modo appena gli è possibile...



Guarda che ho citato degli scienziati...non il Papa...
E, tra l'altro, non solo cattolici...anche ATEI e non cristiani.

Ribadisco il mio sdegno di fronte ad una motivazione simile.



Ascolta sono stati riportati da me e non soloda me un sacco di link, ora non puoi pretendere che tu ne porti uno di parte perchè scritto da cattolici, e tutti ci inginocchiamo davanti alle tue fonti e ci mettiamo a dire che si l'omosessualità è una gravissima malattia.
Basta mettiamoli tutti nei lager sti froci...
Se seguissimo l'idea cattolica finiremmo così. ( naturalmente è solo una cosa esagerta quella cheho detto una provocazione che nemmeno devi cogliere ma sai....)



Avete riportato un solo link serio, quello dell'APA psichiatri. Stop.
Ma era già stato commentato quanto vi è scritto e non è nulla di nuovo.

Non pretendo che vi inginocchiate proprio davanti a nessun link e a nessuna opinione...
Chiedevo solo di confrontarsi di fronte alle argomentazioni...ad esempio relativamente all'omosessualità animale, o a certe prese di posizione dell'APA che sono contraddittorie, ecc....

Ma niente...

"L'idea cattolica", poi, è proprio opposta a gettare nei lager gli omosessuali o a condannare i gay per le loro opinioni...credo sia una tua presa di posizione pregiudizievole e gratuita (questa risposta è del medesimo stampo della tua affermazione, ovviamente lo so che la tua era una provocazione).




Vabbè, merita commenti? Un sito di orgoglio gay dove si cerca di contrastare e diffamare l'odiata terapia di cambiamento con tutti i mezzi disponibili...


E chi li merita i commenti i siti cattolici dove si paragonano gli omosessuali ai pedofili?
Perchè non mettiamo anche l'ifibulazione alle donne così non possono provare piacere durante il rapporto, ste macchine da figli.



Intendo dire che non argomenta per nulla e polemizza soltanto.

Forse ti sfugge che, ad esempio:

L’associazione americana di pedofili NAMBLA, North American Man-Boy Lovers Association, fa parte della ILGA, International Lesbian and Gay Association....

Evidentemente il legame non è solo sott'inteso...




Quello che mi preme sottolineare è che queste prese di posizione hanno caratteri fortemente POLITICI e LOBBISTICI...e di "scientifico" hanno ben poco.


ma stai scherzando?
Cioè i nostri siti sono tutte baggianate e i siti scritti da preti mancati invece sono fonti scientifiche??
L'APA non è una fonte scientifica e siti cattolici si?
No ma tu non ti rendi conto di ciò che scrivi.



Come ho detto le citazioni che ho fatto non sono esclusivamente cattoliche ma interessano una rosa di studiosi di altre confessioni e fedi religiose...ed anche atei.

Poi io non stavo parlando dei link, ma della presa di posizione dell'APA psichiatri con tutte le contraddizioni e le assurdità che comprende.





Per me il discorso sull'omosessualità si chiude qui, perchè è inutile parlare con una persona che crede di sapere tutto, che scredita qualsiasi altra fonte se non è cattolica, che no vuole sentir ragione che non sia cattolica.
Non voglio discutere più con chi non discute ma accusa e stop.
Per cui chiudo qui, e non rispondeò ad altro.
Sono solo elice di afermare ancora una volta di essere orgogliosissima di aver scelto un'altra strada differente dal cattolicesimo, che mi permette di avere la mente aperta, e di non dover essere trattata come una pecora.

Sono orgogliosa del mio amico gay, è un ragazzo meraviglioso, non è malato anzi, una persona dolcissima equilibrata intelligente e molto molto colta.
E' educato, generoso, infinitamente bello, e gentile con tutti.
Gli auguro ogni felicità con il suo ttuale fidanzato, e se la gente che gli sta intorno, vuole considerarlo "malato" un diverso solo perchè non hanno sentimenti, perchè non hanno cuore, ok che lo facciano sono convintache lui è migliore di tutti quelli che lo giudicano un malato.
Sono orgogliosa di lui e sarei felice che ci fossero più persone come lui...
Gli auguro di vivere intensamente la sua storia d'amore e di portarla a coronamento un giorno, quando finalmente lo stato italiano smetterà di inginocchiarsi al volere del papa, che nella legge italiana non dovrebbe mettere il suo becco.
Quando questa sudditanza da parte dei nostri politici italiani nei confronti di uno stato dittatore e con mire espansionistiche quale è il Vaticano allora forse finalmente l'amore verrà riconosciuto come tale, e non come malattia.




Io gli auguro di riuscire a vivere secondo la verità nella carità ogni giorno della sua vita.
Augurio che faccio a tutti ed anche a me stesso! [SM=g9371]

Per il resto io guardo alle argomentazioni che vengono apportate e non ne ho viste.
Quindi non è una questione di "voler sempre aver ragione", ma più di trovarmi la strada spianata.

Ciao
Mauri


Mil85
00giovedì 10 aprile 2008 23:50
Re: Re:
MauriF, 10/04/2008 22.00:


vivo in un paese di 4500 abitanti



Inizio a capire il perché della mentalità chiusa e ti giustifico come giustificherei anche Heidi ed il nonno.

MauriF, 10/04/2008 22.00:


Beh...il pene che penetra l'ano al posto della vagina è qualcosa di contrario alle leggi naturali.



Bonjour finesse

Cmq se l'uomo ha solo l'ano cosa ci puo fare?
Questa mia domanda che ovviamente non aspetta risposta visto che è provocatoria è per farti capire che per te ha peso per me no.

Quando leggerò il nuovo libro culto della psichiatria e psicoanalisi firmato da "Maurizio Chiesamica" ( cognome di fantasia) FORSE, FORSE ( FORSE ) tornerò per scusarmi ( ma non per ricredermi ovviamente) fino ad allora A posse ad esse non valet consequentia.

Per il resto, si è capito che non voterai per il partito comunista, basta, morrighan anche tu ti prego finiamola, ha ragione sono pazzi bruceranno con Satana per i loro atti e appena mi servirà un baby sitter invece di chiamare l'amico Mario, prenderò l'elenco dei preti pedofili ( non condannati) e ne assumerò uno a tempo indeterminato a patto che non dimentichi il suo set di candele.

E per garantire che non entrerò più in discussione, parto, bye bye

Mil

MauriF
00venerdì 11 aprile 2008 07:34
Alla fine sapevo che sarebbe finita così, ma non è colpa mia...

Credo che dobbiate imparare a discutere.

I presupposti infatti mancano.
Il primo presupposto è che le persone la possono legittimamente pensare diversamente da noi.
Il secondo è che nella discussione bisogna analizzare le argomentazioni altrui e controbattere sulla base delle stesse.

Io ho argomentato i vati punti, ma voi non avete ripreso una sola argomentazione e non ne avete portate di confutanti.

Ora è inutile che mi diciate che avete capito perchè, io, sono di mentalità chiusa...che non è vero...

O che facciate battutine relativamente ai preti pedofili o alla Chiesa che giudica e canonizza all'inferno (cosa mai successa..).
Se vorrete discutere seriamente io sono qui.
Imparate a farlo però...

Ciao
Mauri

MauriF
00venerdì 11 aprile 2008 07:40
Re: Re: Re:



Bonjour finesse

Cmq se l'uomo ha solo l'ano cosa ci puo fare?
Questa mia domanda che ovviamente non aspetta risposta visto che è provocatoria è per farti capire che per te ha peso per me no.




Non mi interessa della provocazione, per me è una risposta ad un'argomentazione e ribadisco che l'ano non è un organo genitale.
La sodomizzazione è un'atto contronatura...e, come ben specificato, la natura fa pagare tali atti con la sofferenza e con il sangue.

Attraverso quest'atto contronatura si sono diffuse le peggiori malattie e continuano a diffondersi.

...ma c'è qualcuno che la vuol spacciare ancora per "normalità"...e "gusto sessuale".

PS: Io di sicuro non voto la rosa nel pugno e la sinistra in generale per il suo atteggiamento soprattutto "abortista ed eutanasista".
Finchè si discute di omosessualità magari qualcosina la potrei mandare giù...
Quando mi ammazzano i bambini e le persone che soffrono, non ci siamo proprio...
Questo per chiarire bene perchè non voterò la sinistra.
Se la DX si azzarderà a prendere posizioni simili, non voterò nemmeno a destra...idem per quanto riguarda il centro.

Ciao
Mauri


Morrighan@
00venerdì 11 aprile 2008 09:29

Credo che dobbiate imparare a discutere.


Come ho detto non risponderò più a nessuna delle provocazioni spicce immotivate...

Voglio solo dire che sappiamo discutere mpuò parlare quando davanti hai un muro di gomma!
Non si può parlare quando davanti hai qualcuno che parte dal presupposto che tu sia inferiore e che comunque l'unica verità e la sua.
Per cui ho chiuso la discussione per evitare inutile polemiche tanto tu non cambierai mai idea e io nemmeno.
Perchè se l'OMS (non solo l'APA) mi dicono che non è così poichè è la comunità mondiale mi fido.
Poi voglio dirti visto che ci tieni a sottolineare la differenza tra psichiatra e psicologo, che lo psichiatra è un MEDICO LO PSICOLOGO INVECE NO!!!

per cui...

In ultimo ti riporterò una cosa:
L’ultimo contributo del protestantesimo italiano alla riflessione su fede e omosessualità è recente e viene dalla IV sessione congiunta dell’Assemblea dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia e del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, riunitasi a Ciampino dal 2 al 4 novembre scorso. In quell’occasione i battisti, i metodisti e i valdesi italiani hanno approvato un ordine del giorno che invita le chiese ad accogliere le persone omosessuali, a confessare il peccato della discriminazione e della mancanza di solidarietà nei loro confronti, a condannare ogni atteggiamento omofobico violento, e a intervenire a favore dei diritti civili delle persone e delle coppie omosessuali

Fonte:http://www.confronti.net/SERVIZI/fede-e-omosessualita-la-galassia-plurale-dei-protestanti

Questa è la dimostrazione che non tutti i cristiani sono d'accordo col modo di vedere dei cattolici.
E questo rafforza sempre di più la mia idea che LA CHIESA CATTOLICA CERCA DI FARE UN LAVAGGIO DEL CERVELLO AL MONDO INTERO.
Cerca di renderci tutti come pecore che obbediscono, tutti uguali tutti che fanno le stesse cose...
Tutti con le loro idee in mdo che non si possa andar contro e che non si possa assolutamente toglierli dal comando.

Ed infine


Urca che bella dimostrazione dell'importanza dei diritti dell'uomo!


elyna.luna
00venerdì 11 aprile 2008 15:12
Re: Re: Re: Re:
MauriF, 11/04/2008 7.40:




Bonjour finesse

Cmq se l'uomo ha solo l'ano cosa ci puo fare?
Questa mia domanda che ovviamente non aspetta risposta visto che è provocatoria è per farti capire che per te ha peso per me no.




Non mi interessa della provocazione, per me è una risposta ad un'argomentazione e ribadisco che l'ano non è un organo genitale.
La sodomizzazione è un'atto contronatura...e, come ben specificato, la natura fa pagare tali atti con la sofferenza e con il sangue.

Attraverso quest'atto contronatura si sono diffuse le peggiori malattie e continuano a diffondersi.

...ma c'è qualcuno che la vuol spacciare ancora per "normalità"...e "gusto sessuale".

PS: Io di sicuro non voto la rosa nel pugno e la sinistra in generale per il suo atteggiamento soprattutto "abortista ed eutanasista".
Finchè si discute di omosessualità magari qualcosina la potrei mandare giù...
Quando mi ammazzano i bambini e le persone che soffrono, non ci siamo proprio...
Questo per chiarire bene perchè non voterò la sinistra.
Se la DX si azzarderà a prendere posizioni simili, non voterò nemmeno a destra...idem per quanto riguarda il centro.

Ciao
Mauri






quindi immagino che tu condanni anche gli etero che fanno sesso anale in quanto non naturale.
Morrighan@
00venerdì 11 aprile 2008 15:25
Elyna lui condanna tutto ciò che non è approvato dai cattolici.E poi il sesso anale non serve per procreare per cui è logico che sia assolutamente contrario, serve solo per provare piacere e non c'è questo diritto.
Di questo passo verrà approvata l'infibulazione così la donna non potrà più provare piacere ma potrà continuare a procreare.

E visto che siamo scaduti davvero nel ridicolo nel momento in cui hai spiegato come avviene un rapporto anale, ti dico che spero di non avere mai nessun rapporto con un cattolico convinto perchè deve essere una noia mortale se si trattiene in tutto.

E mi fa sorridere che chi dice certe cose poi parli di diritti dell'uomo.

Mi sai spiegare Mauri perchè il Vaticano non ha firmato la carta dei diritti dell'uomo?


La sinistra ammazza i bambini?
Detto da chi segue con insistenza qualcuno che protegge i pedofili... fa almeno sorridere.

In quanto al voto Mauri... io approvo moltssime idee della desta ma non la voto perchè per la Santanchè bisogna solo ascoltare il papa e fare le leggi in base a quello che dice il papa.
E ti voglio ricordare che l'aborto è un diritto!
Le donne cattoliche se vogliono possono non abortire, ma non si può impedirlo anche a chi cattolico non è.
preferisco una donna che abortisce a chi poi non da una vita degna a i propri figli e li fanno vivere nel dolore o nella fame solo perchè hanno ascoltato il papa parlare.

MauriF
00venerdì 11 aprile 2008 21:19
Re:
Cara Morrighan@,

Mi basta quest'elenco per farti capire il motivo per il quale non sono io il "muro di gomma".


* Exodus International. La più grande organizzazione cristiana Ex-gay degli Stati Uniti. (PROTESTANTI)
* Exodus Global Alliance. Organizzazione rivolta globalmente in sostegno dei gruppi ex gay. (PROTESTANTI)
* Evergreen International. Organizzaione Globale di difesa dei valori cristiani (Santi degli Ultimi Giorni; Mormoni)
* Eye on Gay Muslims. associazione di ex gay mussulmani. (MUSSULMANI)
* Ex Gay Political Pac. Concentrato sui diritti civili degli Ex Gay.
* Jonah Web. Dedicato all'istruzione della comunità ebraica mondiale circa la terapia delle problematiche irrisolte che starebbero alla base dell'attrazione omosessuale. (EBREI)
* Witness Freedom Ministries, Inc.. Rivolto alla comunità afroamericana, per l'evangelizzazione e il sostegno delle persone omosessuali. (PROTESTANTI)
* Love In Action e Refuge. Gruppo cristiano ex-gay e un centro di trattamento. (PROTESTANTI)
* Metanoia Ministries Online. Gruppo ex-gay interconfessionale. (INTERCONFESSIONALE)
* Parents and Friends of Ex-Gays and Gays. Genitori di ex-gay. (CATTOLICO)
* True Freedom Trust, a Christian, ex-gay ministry based in the United Kingdom (PROTESTANTE).
* People Can Change, un sito di sostegno aconfessionale per persone che vogliono cambiare il proprio orientamento sessuale da omosessuale in eterosessuale. (ACONFESSIONALE)


Vedi la cecità con la quale hai portato avanti la tua piccola ricerca?
Non sarà la foto che ritrae cardinali e vescovi che fanno il saluto fascista (ci sono anche tante foto di bambini e molta altra gente che lo faceva...li condanni tutti? Forse non sapevano ancora bene che cosa fosse il fascismo...non credi?) l'argomentazione che ti permetterà di portare avanti la discussione.

E' proprio questo tuo atteggiamento che mi sono permesso di criticare.

Senza rancore.
Mauri



MauriF
00venerdì 11 aprile 2008 21:22
Re: Re: Re: Re: Re:
elyna.luna, 11/04/2008 15.12:




quindi immagino che tu condanni anche gli etero che fanno sesso anale in quanto non naturale.



Io non "condanno" nessuno poichè non sono giudice di nessuno.
La sodomia (etero o omosessuale che sia) è peccato ed apporta all'uomo sofferenza, patimento e legame.




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