Maurgga qualche testo di etologia per vedere che è così,nel mondo animale l'omosessualità è normalità, è riportato proprio su tutti i testi.
Riporto unpiccolissimo passo da un sito:
Secondo uno studio recente, comportamenti omosessuali sarebbero rilevabili in più di 450 diverse specie animali. Giorgio Celli, autore del saggio L'Omosessualità negli animali (Longanesi 1973), esplora le diverse forme di espressione dell'omosessualità nel regno animale, dal corteggiamento all'espressione di affetto, dal sesso alla vita di coppia e alla cura della prole, riesaminando e rivalutando il paradigma su cui si fonda il concetto di naturalità, riferito esclusivamente a un comportamento eterosessuale.
Ricordo che: Giorgio Celli è docente nell'Istituto di Entomologia "Guido Grandi" presso l'Università di Bologna. Ha fatto parte del Gruppo '63 e ha collaborato a numerose riviste, scritto opere teatrali e pubblicato testi scientifici e libri di narrativa.
Ora ti riporto quello che dice wikipedia che ti piace tanto tanto:
Di seguito sono riportate le frequenze di comportamento sessuale di varie specie:
Gabbiano australiano (Larus novaehollandiae) fra le femmine: 10% omosessuali; 11% bisessuali, 79% eterosessuali.
Gabbiano comune (Larus ridibundus) - fra ambedue sessi: 22% omosessuali, 15% bisessuali, 63% eterosessuali.
Macaco giapponese (Macaca fuscata) - fra ambedue i sessi: 9% omosessuali, 56% bisesessuali, 35% eterosessuali.
Bonobo (Pan paniscus), una scimmia antropomorfa, - fra ambedue i sessi- 0% omosessuali, 100% bisessuali, 0% eterosessuali.
Cacatua pettorosa (Cacatua Roseicapilla), un tipo di pappagallo: 44% omosessuali, 11% bisesessuali e 44% eterosessuali.
Come si vede, nel caso del bonobo, una scimmia antropomorfa, con cui condividiamo il 96% del nostro patrimoni genetico, il comportamento bisessuale è addiritura l'unico praticato. Comportamenti bisessuali sono stati osservati in specie diversissime che vanno dalle ostriche, alle farfalle, alle giraffe.
Vedi la maggior parte è etero come nel mondo umano ma l'iomosessualità così come la bisessualità esiste, e non mi dire che gli animali hanno problemi psichici.
Non è affatto vero, cara Morrighan@...
Questi studiosi descrivono come segue il presunto comportamento omosessuale o bisessuale (ci ritrovi le specie citate con la relativa spiegazione):
L’etologo austriaco Irenäus Eibl-Eibesfeldt spiega che nei mammiferi, animali che presentano un elevato grado di specializzazione e di dimorfismo sessuale, l’atto di montare un individuo dello stesso sesso ha il significato di una minaccia d’aggressione o vuol essere un’affermazione di superiorità di rango. Fra i macachi, per esempio, tale azione ha anche il significato di accettazione di un ordine all’interno del gruppo, che serve a rafforzarne i vincoli. Il macaco superiore di rango è in genere il primo a montare, ma spesso anche gl’individui di rango inferiore lo montano a loro volta: lo zoologo statunitense Carl Buckingham Koford (1915-1979) paragona queste manifestazioni al saluto militare (14).
La zoologa Isabella Lattes Coifmann spiega che, quando due babbuini maschi s’incontrano, si salutano voltando il posteriore al compagno: si tratta di un’offerta sessuale di tipo femminile con funzione di acquietare l’altro, d’ingraziarselo e di assicurarsi la sua protezione in caso di necessità (15).
La stessa zoologa riferisce che i bonobo — detti anche scimpanzé nani — praticano accoppiamenti normali, incestuosi e omosessuali in tutte le circostanze della vita. Queste manifestazioni sono continue, ma rappresentano una strategia per bloccare l’aggressività altrui, per allentare le tensioni che si producono nel gruppo e per mantenere la coesione: infatti, i maschi giungono all’eiaculazione solo se hanno per partner una femmina sessualmente matura (16).
Il comportamento sessuale animale è determinato anche dalle fasi dell’imprinting, cioè della formazione comportamentale, e le esperienze dell’imprinting possono essere "errate": per esempio, alcuni uccelli, allevati fin da piccoli da esseri umani, tentano l’accoppiamento con essi anche a dispetto d’intervenute convivenze con congeneri (17).
Inoltre, non bisogna dimenticare che certi meccanismi comportamentali animali non sono sempre finalizzati alla sopravvivenza dell’individuo o della specie, ma possono manifestare patologie e devianze da eccesso o da carenza di funzione, le quali portano anche a squilibri distruttivi (18).
Bibliografia:
(14) Cfr. I. Eibl-Eibesfeldt, I fondamenti dell’etologia, il comportamento degli animali e dell’uomo, cit., p. 247; e Idem, Amore e odio. Per una storia naturale dei comportamenti elementari, trad. it., Adelphi, Milano 1996, p. 46.
(15) Cfr. Isabella Lattes Coifmann, L’amore? Gli animali lo fanno così, Rizzoli, Milano 1995, p. 8; e I. Eibl-Eibesfeldt, I fondamenti dell’etologia, il comportamento degli animali e dell’uomo, cit., pp. 242-243.
(16) Cfr. I. Lattes Coifmann, op. cit., p. 236.
(17) Cfr. I. Eibl-Eibesfeldt, Amore e odio. Per una storia naturale dei comportamenti elementari, cit., pp. 43 e 123 in nota.
(18) Cfr. K. Lorenz, L’ostilità tra generazioni e le sue probabili cause etologiche, in Idem, op. cit., pp. 175-212 (pp. 183-184).
http://www.giovannidallorto.com/lettere/animali.html
(questo è il link di un medico che si occupa da oltre 20 anni di queste cose)
Da quanto leggo si sta discutendo del "senso" che potrebbe avere l'omosessualità dal punto di vista selettivo e quindi l'analizza non come se fosse una patologia ma come se le sue cause fossero genetiche.
Abbracciare l'ipotesi eziologica della causa genetica rientra nelle arbitrarietà...nel senso che, come è già stato detto (anche dalla dottoressa che ha citato Mil), le cause dell'omosessualità non sono ancora certe.
Se fosse infatti una "patologia psicologica", non avrebbe senso dibattere sotto il profilo genetico e selettivo come stanno facendo nella pagina da te linkata.
"Quello che voglio dire - chiarisce - è che se nella testa dello scienziato c'è già una tesi precostituita da voler dimostrare, allora si interpreteranno i comportamenti animali nel senso di una prova delle basi naturali di un comportamento invece prettamente umano".
Ha ragione, anche io credo sia questo motivo che spinge molti a VOLER vedere l'omosessualità animale anche dove non c'è.
www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/12_Dicembre/12/bison...
(il titolo riporta questo:Un fenomeno imprevisto:
l'omosessualità si manifesta in 1.500 specie. Dal tricheco bisex alle tecniche di conquista dei leoni )
E' l'articolo che ripresenta la mostra citata dall'articolo precedente...nulla di nuovo, vale l'affermazione fatta dall'etologo che ho ripreso sopra.
Ed infine visto che io mi stufo a riportare link ti cito testualmente visto che poi ti riempi la bocca con il mondo accademico:
Se non sono servite la psicologia, l’antropologia, la sociologia e la psichiatria a convincere che non c’è patologia o innaturalità nell’omosessualità, sarà il caso di arrendersi di fronte all’etologia.
A parte che non vedo come tu sia riuscita ad argomentare efficacemente attraverso le scienze da te citate...relativamente all'etologia finisci nel mio settore di studi, quindi credo che l'impresa ti risulterà ancora più ardua.
Il mondo animale ci da una bella bacchettata di verità evidenziando come l’omosessualità sia ravvisabile in ben 1.500 specie animali: dai bisonti, ai trichechi, dagli scimpanzè ai delfini tursiopi, dalle balene grigie ad alcune specie di uccelli. E’ quanto emerge dalla mostra sui comportamenti sessuali nel regno animale, inaugurata ad Oslo presso il Museo Universitario di Storia Naturale, coordinata da Peter Bockman, e intitolata appunto “Contro Natura?”. Con un punto di domanda molto grosso.
Anche per l’omosessualità animale non contano presunti elementi causali come la cattività con esemplari dello stesso sesso, il fallito imprinting neonatale o l’alterazione ormonale. Lo scopo delle attività sessuali, anche nel mondo animale, non persegue soltanto l’obiettivo di riprodurre la specie, ma è un meccanismo di rinforzo dei legami sociali e delle alleanze fra membri del gruppo.
I cigni neri sembrano aver persino bypassato il problema della riproduzione: un cigno nero può fecondare una partner femmina, appropriarsi dell’uovo e covarlo con un partner maschio.
E' sempre la stessa mostra e vale la stessa obiezione fatta dallo stesso etologo...
Nessuno qui sta cercando di relegare l'atto sessuale all'esclusivo obbiettivo di riprodurre la specie...anche io ho citato esempi nei quali atti pseudo-omosessuali servirebbero proprio per scopi legati al vivere sociale.
Appunto per questo risulta evidente che paragonare l'omosessualità umana a tali atti nel mondo naturale è alquanto fuorviante.
Ora vorrei evidenziare il fatto che di proposito ho evitato siti gay, nonostnte contenessero importanti ricerche scientifiche, per evitare che tu mi dica che sono siti di parte.. ora però non citare siti cattolici come sempre, visto che di scientifico la chiesa non ha nulla se non la lotta che fa contro la scienza.
Beh, lascio perdere la cavolata che hai scritto nell'ultima frase perchè merita pochi commenti.
Per il resto puoi anche citare importanti ricerche scientifiche da qualsiasi sito tu voglia...
L'importante è che abbiano argomentazioni, autore e...dove possibile, riferimenti bibliografici.
Senti qua quello che argomenta.
E chi lo ha detto?
A me sicuramente no, ma se qualcuno lo fa è perchè gli piace.
Hai provato che lo sai?
Come fai a dire l'omosessualità nn da felicità, i rapporti anali danno solo dolore, e tutte ste cose?
Per sapere tutto questo davvero bisogna provare e tu credo non lo abbia mai fatto....
Sei contento ora?
Hai avuto tutti i link che vuoi, leggili.
Viva la guerra dei link!!! Viva la cultura sul web!
Poi se vuoi a parte i link legiti qualche testo così magari non controbatti anche sulle ricerche scientifiche.
Potresti leggere anche qualche testo di sociologia, o antropologia per vedere che non è una malattia e IN NATURA L'OMOSESSUALITA' ESISTE!
Già risposto sopra, in ogni caso ho già argomentato...il problema è che non hai trovato la forza di leggere l'argomentazione.
Ciò non significa che essa non ci sia, ma che tu non l'abbia presa in considerazione.
Io leggo e commento tutto quello che mi proponi.
Ciao
Mauri