Beh, visto che ormai la discussione ha preso una sterzata mistica, il sottoscritto che con 'ste robe ci va a nozze non può non rispondere!
Io sono in linea di massima d'accordo col concetto che
Amon esprime su cosa possa essere la Coscienza Cosmica (amico mio, c'è un vago retrogusto di Khaan in alcuni punti, nevvero?
) se non per un paio di questioni.
Una di queste, tra l'altro, è comune a quasi tutti i discorsi che letto in questa sede e, non lo dico per voler giudicare, palesemente Cristiano/Cattolica.
Dio all'esterno.
Gli uomini hanno un "destino" e sono dei burattini nelle mani di un'ente superiore che li conduce lungo un percorso che Lui ha scelto per noi.
Ah. E dov'è che sarebbe il libero arbitrio?
Nello scegliere tra un tot di possibilità predefinite qual'è la migliore?
Non lo so, fa molto poco liberale, a dire il vero.
Eraclito (e ringrazio una persona che legge più di me per avermelo fatto notare) diceva
"
il destino di ogni uomo è in realtà il suo carattere"
che detto in soldoni sta per "ognuno semina ciò che raccoglie, in base a come decide di essere".
L'altra questione intimamente legata a questa è quella di
superare Dio restando uomini e compiendo atti divini.
Resteremmo pur sempre finiti e limitati, così come finiti e limitati siamo concependo che Qualcuno lassù tira le fila di tutta la faccenda, noi compresi.
Le sfighe capitano, e va bene. Questione di karma, credo io.
Però si passa da un "Dio troppo al di sopra" o un "uomo al di sopra di" senza passare per il mezzo.
L'uomo si fonde con Dio. L'unità. La completezza.
Non so, c'è qualcosa di più come obiettivo?
[Modificato da WhiteDragon84 14/10/2008 21:00]
"Ogni cosa in terra è la manifestazione tangibile dell'azione intangibile delle supreme intelligenze: chi conosce l'evolversi delle prime capirà l'agire delle altre, e legherà il molteplice nell'Uno e al contempo gli sarà svelato come l'Uno debba necessariamente essere molteplice."
"The answer cannot be found in the writings of others, or in the words of a trained mind" - Chuck Schuldiner [R.I.P.]