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domande sull'alchimia

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2009 17:34
10/11/2008 10:15
 
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Re: pensierini di un uomo semplice, addirittura sprovveduto
semplice-mente, 06/11/2008 19.27:


cara Viola, caro Marchese, cari tutti,
troverei intrinsecamente contraddittoria l'immagine di un Dio interessato a pratiche di manipolazione della materia sfornite di una valenza "morale".

Come si potrebbe descrivere la tensione morale dell'alchimia ?




Caro Uomo Sprovveduto, secondo me... fai bene a mettere "morale" tra virgolette. Quale morale, infatti? Io credo che quando
si acccresce la propria ottica, ossia il proprio modo di vedere, di cui parlavamo, anche la morale diventi differente. Non di
semplice buonismo, infatti, può continuare a trattarsi. Vedendo e cominciando a capire di più, è ovvio iniziare a considerare
punti di vista mai notati prima, e veder variare il proprio concetto di Giustizia. [SM=g10285]

Anche l'osservazione della realtà, dunque, ha ormai scopi diversi, e non è più un semplice constatare "come è amara la vita",
oppure "come gira male il mondo". Anzi, si acquisisce la capacità di comprendere la presenza costante della "morte", del
dolore, e di ogni apparente stonatura della realtà, in un quadro generale in cui l'"errore", l'"inspiegabilità del caso,
la "fortuna cieca" non hanno più spazio (come in effetti succede nella realtà, quando non viene distorta.

Allora anche l'etica comportamentale che ne consegue, probabilmente non è del tipo che serve ad apparir più buoni, ma piuttosto
guarda oltre il momento presente. Mi spingo oltre: quando e quanto è lecito che questa etica si manifesti in apparente durezza?
Personalmente, credo di dedurre che si addica il comando (parola da intendersi, in questo ambito, secondo me nel senso della
conoscenza filosofica della Natura e nel rapportarsi a Lei, e non tanto come rapporto coi propri simili) a colui che è
altrettanto disposto all'obbedienza (citando, forse non con le parole esatte, Tommaso da Kempis nell'"Imitatio Christi").

Insomma, secondo me il Filosofo cerca di afferrare quale sia la Morale in base alla quale la Natura è stata creata, per
poi cercare di imitarla con ogni proprio atto. Quanto più è ben disposto ad obbedirLe, tanto più vi riuscirà.

Ho azzardato. Che ne dite?


Ciao
Viola

P.s.:
M. di Caraba, 07/11/2008 12.02:


Eppure talvolta mi chiedo se i simboli siano stati fatti per chiarire o piuttosto per offuscare
le dinamiche del Creato.


Beh, sai... finchè offuscano ad altri e chiariscono a noi, a me sta anche bene. [SM=g9215]
[Modificato da Violaoscura 10/11/2008 10:29]
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