| | | OFFLINE | | Post: 116
| Registrato il: 26/09/2008 | Sesso: Maschile | Utente Junior | |
|
cara Viola,
ma io non sposo affatto l'idea che ci competa il ruolo di cani al guinzaglio; penso piuttosto che gli spazi di libertà umana (al di fuori dei quali, ne converrai, non è possibile ragionare di merito, di demerito, di soggetti che osservano, di soggetti che sono osservati, insomma di etica) hanno a che fare con le scelte, con le intenzioni, con i comportamenti, con le disposizioni verso gli altri; perciò mi chiedo: quali "meriti" dovremmo e potremmo conseguire, accompagnando i metalli, nella loro trasformazione fisica ? oppure sottoponendo la materia all'azione del fuoco, in un certo periodo del mese o dell'anno ?
mi rendo conto che queste domande - e le parole che uso per formularle - sono molto "caratterizzate"; penso tuttavia che l'angolatura sia giustificata dall'afflato autenticamente religioso che mi sembra di scorgere nell'alchimia; "religio", come tutti sanno, è parola che rimanda all'azione di legare; coloro che suppongono che ad un capo di questa corda stiano gli esseri umani dubito possano omettere di chiedersi come giudichi, chi regge l'altro capo.
a scanso di equivoci, vorrei fosse chiaro che mi guardo bene dal proporre interpretazioni mie personali; mi piacerebbe unicamente sapere cosa ne pensano coloro che se ne intendono.
riguardo alla soglia, o ai tentativi di comunicazione meno riusciti, non v'è ragione perchè mi offenda; mi riferivo alla porta della quale parlavi tu, di villa Palombara (http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Alchemica); mi sembra di ricordare che, secondo la leggenda, alcuni siano scomparsi, dopo averla varcata.
concordo con te; la conversazione è interessante.
ciao
semplice-mente |